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https://www.pupia.tv - Roma - Incontro con una delegazione parlamentare del Regno Unito
3ª (Aff. esteri e difesa) e 4ª (Unione europea) - Ufficio di Presidenza
Incontro con una delegazione della sezione bilaterale di amicizia dell'Unione interparlamentare "Regno Unito-Italia" (07.10.25)

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Trascrizione
00:00...unito Italia del Parlamento Britannico, la delegazione in visita ufficiale al Parlamento
00:19italiana secondo un programma che ha un'agenda fittissima di incontri, quindi vi ringraziamo
00:25per il loro tempo. L'incontro con le commissioni esteri di fede del Senato e delle politiche
00:31europee sarà un buon momento di scambio di opinioni, affronteremo tematiche relative non
00:38solo ai nostri rapporti bilaterali ma anche, ahimè, alla situazione internazionale. Io
00:45dico sempre, saranno stufi di sentirmelo dire, che ci troviamo nel periodo più gravido di
00:52pericoli per l'umanità della Seconda Guerra Mondiale. Ci siamo arrivati un po' inconsapevolmente,
01:00come si dice oggi, non l'abbiamo visto arrivare. Siamo stati un po' imbambolati da un'ideologia
01:06globalista che ci aveva raccontato che la storia era finita, che la politica non serviva più,
01:13tanto bastava il mercato, che non esistevano più popoli, nazioni e confini. È stata una
01:20lunga illusione, il risveglio è stato brusco, in realtà la storia ha continuato a correre,
01:27la politica serve se non scoppiano i conflitti e i popoli esistono, anche quando sono poveri,
01:34derelitti esistono, esistono le nazioni con il loro carico anche di ferite storiche ed esistono
01:41nei confini. Io penso una cosa, esiste anche l'Occidente, motivo per cui è vero che la Gran
01:51Bretagna ha lasciato formalmente l'Unione Europea, ma noi vi consideriamo ancora a tutto
01:58titolo un membro dell'Unione Europea, anche perché l'Unione Europea e l'Alleanza Nato
02:04sono alleanze di valori, prima che alleanze tecnico, burocratico, politico-militari.
02:12Quindi, insomma, questi giorni sul conflitto medio orientale stiamo registrando per la prima
02:19volta un piccolo spiraglio, perlomeno sembrerebbe notizia di oggi che i primi quattro punti che
02:26tendono alla liberazione degli ostaggi e al cessare del fuoco siano stati accettati da entrambe
02:32le parti, ma non so, fra un'ora, per ora. Poi naturalmente mettere a sistema in campo
02:38un piano di pace sarà più complicato che arrivi a consegnare a questo mondo due popoli
02:44e due stati che vivono fraternamente vicini, ma c'è da registrare una grande novità su
02:51questo piano di pace. È la prima volta che i paesi arabi non solo appoggiano un piano di
02:57pace, ma ne sono pienamente coinvolti i paesi arabi e anche quelli musulmani. Quindi una
03:03novità importante che occorre cogliere, secondo me. Mentre invece non vediamo dall'altra parte
03:12l'altro grande conflitto che occupa la nostra attenzione, non vediamo spiragli di pace ancora
03:21sul fronte ucraino. Anche qua credo che noi non abbiamo visto arrivare un nuovo imperialismo
03:30russo che pure si era già affacciato sulla scena europea e insomma e quindi adesso ne paghiamo
03:40un po' le conseguenze. L'ultima cosa che volevo dire è che noi abbiamo insieme un grandissimo
03:48progetto sul fronte della difesa che è il famoso G-CAP, ovvero il caccia di sesta generazione.
03:58È un progetto molto importante che ci vede non solo alleati, completamente e paritariamente
04:04partecipi. È un progetto che convolgerà tutti i nostri sistemi industriali e che porterà
04:10grandi benefici sul piano dello sviluppo tecnologico alle nostre nazioni. Grazie, lascio la parola.
04:22No, lascio la parola ai nostri ospiti, non so chi parlerà per primo.
04:34Buona giornata e buon pomeriggio. Grazie molto senatrice e senatori per ospitare a questo gruppo
04:49britannico in questa sala qui oggi. Il mio italiano non lo parlo più tanto bene, allora lo parlerò
05:00in inglese. Buon pomeriggio signore e signori e grazie infinite senatrice Craxi per la sua
05:15introduzione molto interessante. Le sue parole sono molto importanti, hanno toccato alcuni punti politici
05:22di grande rilevanza. Una gratitudine da parte nostra a lei e ai nostri colleghi, da parte mia e di
05:31Peter, co-presidente di questo gruppo di amicizia e a tutti i membri vorrei dire grazie, grazie per la
05:39vostra ospitalità qui questo pomeriggio presso il senato italiano. Senatrice, mentre lei stava
05:48parlando io ho dovuto un attimo trattenermi perché probabilmente quando avevo circa 12 anni in una
05:57Glasgow non così soleggiata ricordo il mio padre che era italiano che è morto quest'anno che parlava di
06:04Bettino Craxi e vi chiedo ma chi era Bettino Craxi? Era mio padre, esattamente era mio padre e probabilmente
06:14lei ha ricordato questo all'anno in distanza. Eccomi qui, sono seduto qui con il mio collega Peter proprio
06:21vicino alla figlia dell'ex presidente del Consiglio Italiano Craxi, anche lei un autorevole membro del
06:31Parlamento Italiano. E mentre lei stava parlando stavo pensando a mio padre e probabilmente se fosse qui
06:40penserebbe che gli farebbe molto piacere essere seduto qui vicino a lei. Lui era un immigrato
06:47proveniente dalla Sicilia e mi parlava spesso di politica italiana quando ero bambino, ma da bambino
06:54sentivo semplicemente dei nomi ma non ricordavo molto. Anche la mia famiglia era d'origine italiana.
06:59Oh bene, è quindi un doppio orgoglio per me essere qui questo pomeriggio e sono sicuro che mio padre
07:07mi sta guardando dall'alto, lo spero almeno, e probabilmente sarà sorridendo in questo momento.
07:15Grazie dunque per le sue parole molto calorose. Lei ha detto che non crede che il Regno Unito
07:23abbia realmente lasciato l'Unione Europea. Voglio dirvi qualcosa che potrà confortarla,
07:28e cioè il Regno Unito non ha lasciato il continente europeo, l'ho già detto prima. Forse tra milioni
07:34di anni ci saranno degli spostamenti tettonici che ci allontaneranno ulteriormente, ma in questo
07:39momento siamo fermamente ancorati alla politica dei nostri amici e dei nostri alleati nell'Europa
07:50continentale. Molti di questi sono ancora membri dell'Unione Europea. Dunque, pensate a noi
07:57sì, come britannici, gallesi, irlandesi del nord, scozzesi, ma anche come europei. Siamo
08:04tutti del continente europeo e continueremo ad essere così per molto tempo ancora.
08:10ha ragione quando si è riferita all'aggressione di Putin. Nessuno di noi avrebbe mai pensato
08:19a una cosa del genere nel 1990, quando abbiamo visto la fine dell'Unione Sovietica e la fine
08:24della guerra fredda. Non avremmo mai immaginato che ci saremmo trovati ancora una volta di fronte
08:30ad una Russia aggressiva che vuole imporre il suo sistema di valori, se posso definirlo
08:35sistema di valori, sull'Occidente e in particolare sull'Europa occidentale. L'Europa orientale
08:45chiaramente adesso fa parte di quella che è l'Europa occidentale. E quindi abbiamo visto
08:53che in questo momento è necessario rinnovare i legami di amicizia, non soltanto i legami
08:57commerciali, non soltanto i legami di valore, ma lei ha parlato di progetti di difesa e l'ha
09:03fatto correttamente. I nostri contribuenti, anche qui in Italia, ma anche nel Regno Unito,
09:10devono collaborare. I nostri contribuenti devono contribuire di più alla difesa dei nostri
09:19paesi e anche alla difesa dell'intero occidente. E dunque sono orgoglioso che la Gran Bretagna
09:26e l'Italia abbiano dei comparti di difesa che sono maturi e che lavorano in stretta collaborazione
09:34e che rafforzeranno la sicurezza nei loro paesi, ma non soltanto la sicurezza dell'Italia e della
09:40Gran Bretagna, ma anche la sicurezza di altre nazioni, come ad esempio l'Estonia, la Lituania,
09:46la Finlandia ed altri paesi che sono nostri grandi amici e alleati. E continueremo a collaborare
09:55nel difendere e nel mantenere le promesse che abbiamo fatto nei primi anni 90 all'Ucraina,
10:03che stava allontanandosi dalle armi nucleari, dalle armi di istruzione di massa e avremmo promesso
10:11la tutela della sicurezza e dei suoi confini. E purtroppo Putin li sta minacciando. Quindi
10:18Senatrice ha fatto bene a menzionare l'ottimo lavoro di collaborazione che ci lega. Ma vorrei
10:24concludere così come ho cominciato. E ancora una volta sono qui vicino a lei e sono molto
10:30lieto di essere vicino alla figlia di Bettino Craxi perché questo mi riporta dei dolci ricordi
10:36di mio padre che mi parlava della politica degli anni 80 in Italia. Allora grazie ancora
10:43una volta per le parole calorose. La ringrazio a nome di tutto il gruppo che arriva dal Regno
10:49Unito. Grazie mille.
10:50Grazie a te. Ora darei la parola al suo co-chair, Mr. Dold.
10:58Allora forse possiamo aprire il dibattito se qualche collega vuole intervenire, porre domande
11:12o questioni. Ah benissimo. Allora il senatore, no, l'onorevole Pellegrino ha chiesto la parola
11:18e ne ha facoltà.
11:24Eccoci. Allora intanto volevo ringraziare la delegazione per essere oggi qui con noi con
11:29questo bellissimo incontro e fare un invito specifico a Sor Alberto Costa per migliorare
11:35il suo italiano. L'aspettiamo molto più spesso qua in Italia e anche molto volentieri. In
11:41più una cosa ahimè ci unisce in questo periodo e in questo contesto volevo ovviamente ribadire
11:48la solidarietà dell'Italia rispetto a quello che è avvenuto e cioè all'attentato alla
11:52Sinagoga di Manchester. Vede noi fra due giorni come memoreremo anche l'anniversario dell'attentato
12:00alla Sinagoga di Roma è avvenuto nel 1982 che ha procurato insomma un morto 37 feriti
12:06per mano di terroristi palestinesi. Quindi sicuramente l'intesa e la strategia sulla difesa comune
12:13sulla lotta al terrorismo devono essere una dei tanti panel su quali la UK, l'Italia e
12:22anche l'Europa devono assolutamente collaborare. Le volevo fare invece alcune domande rispetto
12:29a quello insomma che vede come ulteriore collaborazione visto insomma anche il momento della Brexit
12:38tra gli United Kingdom e UE. Ci sono stati momenti di tensione con l'Unione Europea insomma
12:45in merito a settori specifici come l'energia, la ricerca e il commercio. Quindi volevo capire
12:52un po' per migliorare e recuperare i rapporti su quali aspetti e su quali categorie, su quali
12:57temi vorreste concentrarvi per rafforzare la cooperazione economica nei prossimi anni.
13:05E da ultimo siccome sempre in termini di sicurezza oltre al Mediterraneo dobbiamo dare
13:11anche uno sguardo a quello che è l'Indo Pacifico perché è un momento geopolitico in crescendo
13:17volevo capire poi il United Kingdom sulla questione di Taiwan e dell'Indo Pacifico se condivide
13:26la necessità di difendere quegli spazi e quindi di creare e di rafforzare la presenza
13:31euro-atlantica nello stretto in coordinamento con l'Unione Europea. Grazie.
13:37Grazie Senatore Pellegrino e Senatore Sensi ha chiesto di parlare e ne ha facoltà.
13:41Grazie Presidente, ringrazio molto il Presidente e i Presidenti della Delegazione UK per questa
13:50opportunità per tutti quanti noi. Io volevo chiedervi se è possibile qualcosa sull'Ucraina.
13:59UK è una forza trainante in questo momento con la coalizione dei volenterosi per l'impegno
14:06comune diciamo così europeo in senso esteso a sostegno dell'Ucraina e tuttavia noi avvertiamo
14:17non da oggi ma ormai da diversi mesi purtroppo direi anche da diversi anni quella che è stata
14:23un po' ribattezzata in maniera un po' impropria la fatigue una fatica da parte che insomma confermando
14:31una sorta di mismatch, di contraddizione tra la pericolosità crescente per la nostra
14:37comunità e per le nostre comunità e per i nostri paesi della penetrazione russa da tutti
14:42i punti di vista, militari, nell'informazione, nella guerra informativa eccetera. E a questo
14:50però fa riscontro una percezione diffusa più debole, più flebile da parte sia dell'opinione
14:56pubblica e sia della politica. In questo devo dire che la Gran Bretagna è quasi un'eccezione
15:03penso per esempio alla posizione che sia il governo attuale ma anche insomma i precedenti
15:10governanti quindi sia Labour che conservatori che Lib Dem eccetera sono tutti uniti nel sostegno
15:15molto vibrato nei confronti dell'Ucraina. Ecco io vi volevo intanto ringraziare per quello
15:21che l'UK sta facendo su questo fronte, su questo versante e dico che nell'Europa continentale
15:27purtroppo questa percezione, questo livello di allarme e anche di maturazione nel dibattito
15:33pubblico, nel dibattito politico purtroppo sta avvenendo meno e quindi non è una domanda
15:38la mia ma è una richiesta di aiuto diciamo alla nostra comunità politica. Grazie.
15:44Grazie Senatore Sensi, Senatrice Roic. Sì grazie Presidente, io anch'io do il benvenuto
15:54e ringrazio la delegazione per questo incontro prezioso per noi. Oltre alla situazione internazionale
16:04che già i miei colleghi hanno esposto io invece ho un'osservazione molto pratica e la Presidente
16:14Craxi ha fatto una giusta osservazione che la Gran Bretagna fa parte per cultura della tradizione
16:24e della cultura europea. Ora io raccolgo le lamentele dei nostri giovani che stanno studiando
16:36nelle prestigiose università inglesi affinché si ritrovi o si trovi un modo per vedere riconosciuti
16:50i titoli accademici conseguiti da voi e viceversa evidentemente. Questo è un argomento
16:58che per i nostri giovani che studiano all'estero soprattutto in Gran Bretagna è qualcosa che preme
17:06molto e quindi vi ringrazio se avrete la cura di porre l'attenzione su questo argomento.
17:17Senatore Lorefice, lei la parola.
17:20Sì, grazie Presidente e un benvenuto alla delegazione. Io vado direttamente alle domande.
17:31La prima è se ci potete dare ulteriori informazioni su quello che è il sentiment all'interno del
17:38Regno Unito dopo l'uscita dell'Unione Europea. Realmente, e vi chiedo, ma ve ne siete
17:44pentiti o no? Ora passiamo più alla politica internazionale. La questione palestinese è quello
17:58che sta succedendo a Gaza sotto gli occhi di tutti. Di recente il Regno Unito è tra gli
18:06stati che almeno ha detto che vuole riconoscere la Palestina come Stato. Pertanto anche su questo
18:16tema piacerebbe conoscere maggiori dettagli e su come la politica del Regno Unito si pone.
18:24come vedete voi, perché chiaramente io ho sentito sia nell'intervento della Presidente
18:33Craxi, ma anche sui vostri interventi, di fare riferimenti chiari su quella che è l'aggressione
18:41russa all'Ucraina. Pertanto uno Stato sovrano che ne attacca un altro. Altrettanto oggi è una data
18:52molto simbolica. Parliamo del 7 ottobre. Dopo due anni da quel vile attacco, per onde fugare
19:01dubbi, stiamo parlando di un attacco terroristico da parte di Hamas ai coloni israeliani. Però dopo
19:09due anni da quel vile attacco, ribadisco vile attacco, ci ritroviamo ancora con una parte dei
19:18territori palestinesi sotto costante attacco. Stiamo parlando, almeno anche su questo non ci
19:25sono certezze. Si parla di quasi 70.000 morti, oltre 20.000 bambini uccisi in maniera violenta.
19:36Pertanto senza voler citare le proporzioni di quello che è stato il vile attacco del 7 ottobre
19:43e i numeri legati a quella tragica aggressione. Ora ci ritroviamo dopo due anni con un intero
19:53territorio distrutto, rasa al suolo, ribadisco, quasi 70.000 morti e oltre 20.000 bambini
20:02uccisi. Pertanto su questo vi chiedo almeno di capire qual è la vostra posizione. Grazie.
20:12No, così diamo tempo a tutti di parlare. Senatore Spagnoli.
20:19Grazie, grazie Presidente, grazie agli nostri ospiti per essere qui. Io vorrei solo brevemente
20:26integrare la richiesta che ha fatto il collega Lorefici Pocanzi, facendo riferimento alla
20:31rete di conoscenza e di esperienza che ha la Gran Bretagna nel mondo attraverso la sua
20:39storia recente e anche non tanto recente di collegamento con varie parti del mondo, diversi
20:49paesi attualmente sovrani che però in passato facevano parte dei domini della corona inglese
20:58e quindi capire come noi viviamo in una fase storica in cui c'è una grande incertezza di
21:06futuro. Gli equilibri che finora sembravano consolidati nei rapporti tra i paesi vengono
21:16tutti messi in discussione dall'evoluzione che stiamo vedendo e volevo capire dalla vostra
21:22posizione, dal vostro punto di vista privilegiato, se ritenete che, come accade a noi che siamo
21:30in una posizione molto meno privilegiata, ci sia veramente tanto da preoccuparsi oppure
21:36se anche i diversi conflitti che ci sono in Asia, in territori a cui voi siete particolarmente
21:44legati e le diverse associazioni tra paesi che si stanno costituendo nel mondo, si può
21:52pensare che alla fine vengano ricondotti a una convivenza produttiva e pacifica tra le
22:01grandi e le piccole potenze mondiali o se dobbiamo davvero preoccuparci. Grazie.
22:06Grazie. Ci sono altri interventi? Allora do la parola a lei.
22:15Grazie per queste domande e queste opinioni che avete scritto. Sono molto grato a nome
22:36del gruppo di ascoltare i vostri punti di vista. Dunque il punto di vista che vi darò sui punti
22:41che sono stati sollevati sono il mio punto di vista, non necessariamente quello del gruppo.
22:46Il gruppo è formato da parlamentari di entrambe le Camere e di entrambi i partiti e anche altri
22:56che sono indipendenti. Abbiamo infatti nella Camera Alta degli indipendenti, quindi ci sono
23:02i miei punti di vista, quelli che esprimerò, ma credo che alcune delle mie idee nel cercare
23:08di rispondere alle domande che mi avete poste potrebbero coincidere con quelli dei miei
23:14colleghi. Dunque l'onorevole Pellegrino che ha iniziato, che si è riferendosi alle tensioni
23:23che esistevano tra Regno Unito e Unione Europea. Io non credo che ci sia più tensione al momento.
23:31Quello che c'è adesso è da parte di entrambi la consapevolezza, da parte del Regno Unito
23:36dell'Unione Europea, la consapevolezza che ognuno di noi ha i propri interessi e che alcuni
23:43interessi possono essere anche reciproci. E negli interessi reciproci dobbiamo cercare
23:49di cooperare. E tornerò su questo punto anche nel rispondere a un'altra domanda. Però lei
23:56ha chiesto anche su cosa dovremmo concentrarci nei rapporti tra Regno Unito e Unione Europea.
24:04Stamattina i membri del mio gruppo, Manuela e Lord Guglielmo, entrambi hanno iniziato
24:11una discussione sulla questione di come uno studente proveniente dall'Unione Europea
24:19possa iniziare a studiare nel Regno Unito. Una domanda che è stata posta anche in questa
24:24sede. E poi in che modo si possono riconoscere una serie di riconoscimento degli cittadini
24:34del Regno Unito che sono residenti qui in Italia dopo il trattato di recesso. E se ci sono problemi
24:40amministrativi e in che modo voi come parlamentari potete aiutare. Allora io non utilizzerei la parola
24:48dell'attenzione, ma credo che in questo momento ci sia un nuovo tipo di rapporto con la Gran Bretagna
24:55che non è più un membro dell'Unione Europea ma è un'amica dell'Unione Europea. In che modo proseguire
25:02questa relazione? Chiaramente nel rispetto dei paesi e toccherà anche a noi decidere in che modo proseguire.
25:10penso che dobbiamo capire in che modo poter incoraggiare gli studenti dell'Italia e dell'Unione
25:19Europea a venire nel Regno Unito a studiare e credo anche che l'Italia potrebbe snellire alcune pratiche
25:28che sono venute fuori dopo l'accordo per il ritiro e l'uscita della Gran Bretagna. Poi lei ha citato
25:37a Taiwan e io credo che non ci sia alcuna differenza tra la posizione del Regno Unito
25:41e quella dell'Italia. Sappiamo bene che la Cina è un problema, lo sapevamo da anni probabilmente
25:46che la Cina era un problema e sappiamo anche che hanno cercato sempre di fare del loro meglio,
25:54hanno cercato anche di introdurre nel passato il capitalismo in Cina, hanno pensato che dopo
26:01qualche decennio si sarebbe democratizzata la Cina, ma purtroppo non è successo così.
26:05La Cina sembra essere tornata agli anni 70, ma la Cina si è anche arricchita, è diventata
26:12un paese estremamente potente e dobbiamo forse anche liberarci un po' dai prodotti cinesi.
26:19Tutto, da queste cuffie, alla plastica delle bottiglie, tutto viene dalla Cina e ogni volta
26:23che compriamo qualcosa dalla Cina dobbiamo chiederci è il nostro interesse strategico?
26:28Noi, Regno Unito, Italia, dobbiamo continuare ad arricchire la Cina con questo tipo di commercio
26:33e nel fare così dobbiamo anche consentire alla Cina di diventare una super economia e
26:39quindi anche una super potenza in termini militari. Sono tutti quei siti che dobbiamo porci continuamente
26:45e dobbiamo metterci anche in discussione sulla possibilità di capire quello che veramente
26:50vogliamo. Per quanto riguarda Taiwan, ovviamente la Cina guarda bene a quelle che sono le nostre
26:56reazioni in merito all'attuale situazione in Ucraina e è ovvio questo, è ovvio che
27:02se l'Ucraina non vincerà, se la violenza e la forza di uno Stato sovrano su un altro
27:10prevarranno, allora è ovvio che probabilmente la Cina penserà di invadere Taiwan seriamente.
27:18Dobbiamo pensare anche a questo.
27:19Per quanto riguarda l'Ucraina, sia i precedenti governi britannici che l'attuale, mantenevano
27:29mantenuto la stessa posizione. C'è un appoggio solido all'Ucraina, così come detto da Boris
27:36Johnson, che aveva creato questa solidità, aveva creato questa grande forza personale per
27:44far capire all'Europa che l'Ucraina era una causa da difendere. La Gran Bretagna ha
27:52accolto 250.000 ucraini, non so quanti siano arrivati qui in Italia, ma noi ne abbiamo accolti
27:58150.000, non è un numero poco significativo, questo è parte dell'appoggio che stiamo dando.
28:04E l'onorevole Sensi poi mi ha chiesto in che modo possiamo uscire dal problema politico
28:13che abbiamo. E' giusto dire che tutti i partiti politici sono uniti in Gran Bretagna per quanto
28:19riguarda l'Ucraina con una potenziale eccezione di riforma. Io non so in che modo cosa vorrebbero
28:30fare e qual è il loro programma e so che c'era un appoggio da parte loro dei precedenti
28:40governi britannici per quanto riguarda l'Ucraina. C'è ancora un dibattito pubblico e l'Ucraina
28:47sembra essere meno presente nei media, non è più la prima notizia, non è più nelle prime
28:52pagine, a volte non c'è neanche più una notizia sull'Ucraina. Ci crediamo ma c'è ancora
28:57una guerra o no, ma a prescindere da questo noi parlamentari dobbiamo continuare a farci
29:02sentire. La Presidente del Consiglio Meloni sta facendo un buon lavoro così come Starmer
29:07e altri leader europei. La senatrice Roig, lei ha fatto un'osservazione pratica che già
29:24aveva fatto la senatrice Craxi dicendo che la Gran Bretagna resta ancorata all'Europa ed è
29:32vero, poi ha parlato dei giovani e della mobilità dei giovani perché dobbiamo trovare
29:37un modo per riconoscere i titoli accademici. Non è una questione di poco conto dal punto
29:43di vista politico. Allora, quello che posso dire qui, grazie al lavoro svolto da Manuela
29:47e Guglielmo, lavoro che continueranno anche in futuro, noi cercheremo attraverso il gruppo
29:55di amicizia interparlamentare, firmeremo delle lettere rivolte ai nostri ministri su
30:02una serie di questioni che riguardano soprattutto i più giovani e probabilmente quello Manuela
30:10e Guglielmo potranno occuparsi proprio di questo. Quindi grazie per aver sollevato questa
30:16questione dei titoli accademici da riconoscere che è molto importante. Poi, l'onorevole
30:21oretici, lei invece ha parlato probabilmente del pentimento forse della Gran Bretagna per
30:34aver lasciato l'Unione Europea. Dipende, ci sono alcuni politici che sono molto lieti
30:39del fatto che la Gran Bretagna non sia più dell'Unione Europea, altri invece non sono
30:42affatto contenti. La mia posizione personale è che io sono uno di quelli che sosteneva
30:48che il popolo britannico avesse il diritto di decidere. Io non ero sicuramente tra quelli
30:55che non voleva che uscisse. Io rispetto quella che è la democrazia. Il Parlamento è un Parlamento
31:01sovrano, niente è scritto nella pietra e l'abbiamo sentito qui da una persona che ci ha visitato
31:10nove anni fa. Anche qui la politica è cambiata radicalmente negli ultimi anni. Quindi tocca
31:16al popolo britannico decidere quello che vorranno fare nei prossimi anni. Ma il mio
31:23punto di vista è che è diritto del popolo britannico fare una scelta, la scelta l'hanno
31:29fatta, è giusto rispettarla, ma è anche giusto continuare a rafforzare i rapporti con
31:35l'Unione Europea, con l'Italia. Non sappiamo se ci sarà una nuova membership del Regno Unito
31:46nell'Unione Europea. Io voglio dire che ho votato per restare, probabilmente però ci vorrà
31:50una generazione prima di dire un altro referendum. Però voglio rispettare la decisione presa
31:57dal popolo britannico. Sulla questione della Palestina, giustamente lei ha ricordato il 7
32:05ottobre, ed è giusto. Quello che è successo in Israele è qualcosa di terribile, un oltraggio,
32:15un affronto all'umanità. Se fosse successo in Italia o nel Regno Unito, pensate alla percentuale
32:24delle persone che vivono in Israele e quelle che sono state uccise da questo attacco proprietato
32:31da Hamas. I nostri paesi, se fosse successo da noi, sarebbero andati in guerra? Allora,
32:36dobbiamo comprendere la situazione. È una questione che è successa agli israeliani, ma è una situazione
32:46che ha un impatto su un paese che è l'unica democrazia in quella parte del Medio Oriente.
32:55È un paese alleato e amico del Regno Unito, dell'Italia. Ma in quanto buoni amici dobbiamo
33:01anche parlare con franchezza. In quanto buoni amici dobbiamo anche dire che è necessario
33:07rispettare i governi. Ci sono parlamentari di diversi partiti. Io probabilmente non mi
33:16auguro che Netanyahu continui ad essere primo ministro, ma credo nel diritto dei Israele
33:24di difendersi. Ricordiamo anche che se questo fosse successo in Gran Bretagna, se fossero state
33:33uccise decine di migliaia di persone anche in Gran Bretagna, forse anche noi avremmo
33:38reagito. Il generale Sforzko ha parlato anni e anni fa dei danni collaterali. Ricordiamo
33:45che a Gaza c'è una guerra in corso e dobbiamo dire al nostro amico israeliano che adesso
33:50basta. Ora basta. Ci sono troppi, troppi bambini, persone totalmente innocenti che hanno perso
34:00la loro vita. Famiglie distrutte, quindi è giunto il momento di smetterla. Dobbiamo
34:07sostenere che è necessario porre fine al terrorismo a Gaza. Gaza non deve tornare sotto controllo
34:15dei terroristi ed è per questo che accolgo con favore tutti i passi che possiamo compiere
34:22per garantire i confini a Gaza, ma per garantire anche i confini israeliani. Credo che sia
34:29giunto il momento di un maggiore coinvolgimento internazionale. Anche Cipro ha un coinvolgimento.
34:39Ricordiamo che Nicosia è anche un punto difficile. L'Europa è divisa ancora, è divisa anche
34:48su quest'isola, su Cipro. Quindi noi collettivamente abbiamo chiesto che ci fosse protezione per i
34:58greci ciprioti e dobbiamo impegnarci a chiedere protezione anche per questa parte del Medio Oriente
35:03per Gaza e dobbiamo garantire che siano tutelati i confini israeliani e che i palestinesi abbiano
35:11una speranza di autogoverno senza terroristi, assolutamente. Dobbiamo fare tutto ciò che
35:17è il nostro potere per porre fine e spegnere completamente il terrorismo in ogni luogo
35:23in cui si possa manifestare.
35:25Onorevole Spagnoli, lei invece ha citato l'esperienza del Regno Unito in questioni globali, passate
35:32e presenti. E noi abbiamo sempre pensato che questo fosse importante, che fosse degno
35:39di rispetto, ma lei è preoccupato anche delle grandi incertezze che dominano adesso il mondo.
35:46La Gran Bretagna comunque è un paese molto stabile, un paese molto stabile. Ogni volta
35:52che parlo con i miei elettori e ogni volta che si lamentano, io dico, ma ogni volta che
36:01aprite il rubinetto c'è sempre acqua fresca e potabile tutti i giorni, 24 ore su 24, quando
36:07ce n'è l'interruttore c'è sempre la corrente elettrica, giusto? Sì. E come pensate che
36:13questo possa essere possibile? Io cerco di farli riflettere. Loro semplicemente non fanno
36:23altro che lamentarsi, lamentarsi anche a causa dei social media e cercano anche di commentare,
36:33di dire che la Gran Bretagna è frammentata. No, non è frammentata, io sono un conservatore
36:38e quindi potrei anche discutere con Peter che è un laborista, ma questa fa parte del
36:44gioco della democrazia. Ovviamente dobbiamo continuare a rispettare il nostro paese, ma l'idea
36:49che la Gran Bretagna sia a pezzi, che non sia più una forza che si impegna per il bene
36:56del mondo e per il bene della sua gente, è un controsenso totale e io voglio mettere
37:02in discussione tutti i populisti, anche nella mia circostruzione elettorale. Vi sfiderò,
37:10io sono ottimista, il bicchiere è mezzo vuoto, bene, allora vuol dire che c'è più spazio
37:17per l'acqua e spero che tutti voi condividiate il mio ottimismo, perché nessuno dei problemi
37:23del mondo è irrisolvibile. E poi un punto finale, voglio tornare a Gaza, io sono cresciuto
37:30a Grasgo, una città settaria, sono un cattolico, sono andato a scuola dove non andavano a scuole
37:37i protestanti e i protestanti non potevano andare nelle scuole cattoliche come quella
37:42dove sono andata io. E ogni sera al telegiornale vedevamo violenza in Irlanda del Nord, persone
37:48che combattevano, persone della stessa religione, cristiani, persone che si odiavano. E quando
37:58avevo vent'anni, non ero un bambino, andavo in un nightclub, hai visto Peter, andavo anche
38:05io in nightclub. E se mi chiedete c'era pace in Gran Bretagna, io probabilmente avrei fatto
38:14una risata, avrei detto che quel problema in Irlanda del Nord era totalmente irrisolvibile,
38:19era impossibile risolvere le tensioni tra gli unionisti e i cattolici. Ma poi la questione
38:28è stata risolta. Oggi un bambino dell'Irlanda del Nord non potrebbe mai tornare a quello che
38:38è successo in passato. Dunque la situazione in Israele e a Gaza è risolvibile? Certo
38:43che lo è. E l'ho detto anche ad alcuni israeliani, alcuni politici, l'ho detto, quello che manca
38:51è la volontà politica. Non c'è una figura come Nelson Mandela, non c'è una figura come
38:57George Mitchell, il senatore che ha aiutato in Irlanda del Nord. Abbiamo bisogno di politici
39:03di grande calibro che abbiano veramente la volontà di risolvere questi problemi. Ma questi problemi
39:09sono risolvibili e lo sono veramente. L'unica cosa che non è risolvibile è la morte. E siamo
39:16tutti nella stessa barca su questo. Questa è l'unica cosa che è risolvibile. Tutto
39:20l'altro lo è. E tocca a noi politici risolverla. Quindi ancora una volta, grazie Presidente Craxi.
39:26Allora, grazie a tutti.
39:52Alberto, ho sentito quello che hai detto su Gaza e sono d'accordo con la maggior parte di quello che hai detto, ma oggi Hamas ha fatto una richiesta, ovvero che le persone che hanno compiuto il massacro del 7 ottobre dovrebbero essere rilasciate da Israele.
40:17Qui non stiamo parlando di danni collaterali, ma di terroristi che hanno violentato delle donne, hanno bruciato dei bambini nei forni e sono stati fisicamente lì al Nuova Festival, hanno inseguito dei giovani e gli hanno sparato deliberatamente.
40:35L'unica colpa che avevano questi ragazzi era quello di divertirsi ad una festa, quindi sono d'accordo con quello che ha detto riguardo alla volontà politica, ma qui stiamo avendo a che fare con un'organizzazione terroristica, cattiva, intenzionata a fare del male, a distruggere lo Stato di Israele e a uccidere deliberatamente degli ebrei.
40:57Io sono stato anche in Cisgiordania, ci sono stato recentemente a febbraio e sono rimasto sconvolto dalle azioni violente dei coloni israeliani, li ho viste con i miei occhi e mi sono spaventato davvero molto,
41:13ho visto quello che hanno fatto, che cosa stanno facendo nell'ultima città cristiana della Cisgiordania, dove attaccano la Chiesa, intenzionalmente.
41:24E quindi anche se il Presidente Trump ha fatto molti proclami, sicuramente è uno di quelli che ha fatto di più per riuscire ad arrivare ad un piano di pace.
41:37Ma abbiamo una parte, uno degli attori di questo piano, che sta facendo delle richieste davvero oltraggiose, per quanto riguarda il rilascio di alcuni prigionieri.
41:47Quindi sicuramente ci possiamo mettere tutta la buona volontà che vogliamo dai divani di casa nostra in Occidente, ma sono loro che devono poi risolvere la questione.
41:56Edward, grazie davvero per, prima di tutto, per averci dato questa notizia, perché non ero a conoscenza delle richieste di Hamas.
42:05Tornando al punto, forse ingenuamente io credo, o meglio spero, che in Israele e tra i palestinesi, gli uomini e le donne di buona volontà avranno la meglio.
42:19E saranno loro a dover decidere che genere di accordo, di ricomposizione di questa controversia vorranno.
42:28Il nostro ruolo è quello di capire che cosa succede in quella parte del mondo.
42:32Nell'Irlanda del Nord c'erano persone che dicevano la stessa cosa, persone che volevano il rilascio dei terroristi.
42:44E non voglio mettere a confronto le due cose, ma sicuramente entrambe le parti della comunità dell'Irlanda del Nord aveva delle richieste.
42:51Sono riusciti a trovare una soluzione e dovremmo ricordarci anche della commissione di riconciliazione, dove venivano discussi dei crimini davvero barbari, terrificanti.
43:05E stiamo parlando di comunità ancora diverse, dove c'era anche la questione razziale.
43:14E sono stati messi a punto dei meccanismi per cui chi aveva commesso un reato poteva chiedere perdono alla vittima di quel reato.
43:27Non voglio parlare della situazione attuale tra Hamas e Israele perché sono loro a dover trovare una soluzione, ma dal mio punto di vista
43:36credo che chiunque abbia commesso questi crimini, e mi hai sentito parlare dell'argomento nella Camera dei Comuni,
43:47sicuramente non deve avere nessun tipo di clemenza, però comunque è un argomento di cui si deve parlare.
43:59Ci sono altri interventi?
44:05Allora io do la parola a lei per chiudere e poi magari facciamo una foto con la delegazione.
44:13Grazie.
44:13Grazie, il mio nome è Peter Dowd, vengo da una città vicino Liverpool e sono un membro del partito laborista.
44:28Grazie mille per l'invito che avete steso alla nostra delegazione per averci qui oggi.
44:35Vorrei fare prima un paio di commenti riguardo alla situazione e le cose di cui abbiamo parlato.
44:41Io ho fatto parte di un gruppo che ha steso una relazione riguardo alla Russia, alla sicurezza, ai pericoli e le minacce che rappresenta la Russia.
44:51E noi come Parlamento siamo molto attivo in tutta una serie di questioni, che si tratta di intelligence, che si tratti di affari esteri, che si tratti di altre questioni.
45:04Tutte questioni che comunque sono importanti per il governo e su cui il governo si concentra sulla scena internazionale.
45:11Ad esempio il governo della Gran Bretagna ha portato la questione della Cina al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
45:23Ancora le sanzioni che la Gran Bretagna impone per la diplomazia della disinformazione.
45:31E come ha detto il senatore Spagnoli, appunto, sono questioni di cui si è occupato anche il British Council.
45:43Quindi utilizziamo anche gli strumenti di soft power che la Gran Bretagna ha a sua disposizione per affrontare i diversi aspetti di queste questioni.
45:53E naturalmente, per tornare al soft power, prendiamo anche in considerazione il lavoro che fa il World Service della BBC.
46:07E so che tutti noi in quest'aula sappiamo quanto è ampio il lavoro di un governo, quante sfaccettature può prendere.
46:15Sicuramente bisogna far sì che i governi si assumano le loro responsabilità, ma ci sono anche tutta una serie di agenzie e di commissioni che aiutano il governo nel suo lavoro.
46:30E anche i gruppi parlamentari sono una parte di questi strumenti, perché si occupano di moltissime questioni e sicuramente stanno lavorando.
46:39A volte sotto traccia, ma continuano con il loro lavoro.
46:42Quindi ci sono tutta una serie di processi paralleli che prendono vita nel Parlamento britannico.
46:49A questo bisogna aggiungere le azioni individuali dei diversi deputati e senatori.
46:56Ad esempio, lavoriamo con i gruppi di pressione, lavoriamo con le chiese.
47:00E questo è quindi un ambiente molto variegato, molto sfaccettato, quello all'interno del quale ci muoviamo.
47:07Lo spazio all'interno del quale si muove il governo, ma anche i partiti tra di loro.
47:13Prima avevo preso degli appunti quando venivano fatte le domande.
47:18E credo che nessuno si aspetti che ogni paese agisca individualmente.
47:26Anzi, dobbiamo portare avanti un'azione collettiva.
47:29Quando parliamo della Russia, non credo sia il caso di sottovalutare il potere dei russi
47:42di creare confusione, di creare il caos attraverso degli agenti che agiscono in loro nome,
47:50degli attori non statali che agiscono nel loro nome.
47:54Ad esempio, le reti della criminalità organizzata, ci sono delle prove a questo proposito.
48:01E credo che dobbiamo anche mettere il tutto in un contesto, ovvero l'economia russa è sotto pressione.
48:09Stiamo parlando di una popolazione di oltre 120 milioni di persone,
48:12con un PIL che è paragonabile a quello della Spagna, dell'economia spagnola.
48:17E stiamo parlando di 2 mila miliardi di sterline, più o meno.
48:22Quindi, se mettiamo insieme gli italiani, i francesi, gli inglesi, i tedeschi,
48:27e parliamo anche del Giappone o del prodotto interno lordo totale dell'Unione Europea,
48:35stiamo parlando di 20 mila miliardi, se parliamo dell'America 17 mila miliardi.
48:41Quindi parliamo di un gruppo di alleati che lavorano in maniera concertata, collettiva,
48:47con un grande potenziale economico.
48:52E questa entità contro un paese, la Russia, con un PIL molto più piccolo
48:59e con un potenziale economico molto più piccolo,
49:02considerando anche che non possono utilizzare le risorse naturali,
49:07che non possono usare le risorse energetiche
49:09e che non possono fare ricorso sempre all'aiuto della Cina.
49:14Tuttavia, non dobbiamo sottovalutare il potere che hanno,
49:19perché ad esempio in termini di attacchi informatici possono fare davvero molti danni.
49:24Quindi sicuramente non dobbiamo sottovalutarli,
49:27ma voglio mettere tutto questo in un contesto,
49:29un contesto di azione collettiva da parte nostra,
49:31con il nostro potenziale economico,
49:33e ne abbiamo già parlato anche nel nostro potenziale militare,
49:39se questo dovesse essere necessario.
49:41Al momento si tratta di un potere militare difensivo,
49:44ma appunto teniamo presente qual è la nostra forza,
49:46teniamo presente il contesto.
49:48E credo che a questo proposito ci siano da fare molte considerazioni positive,
49:54costruttive,
49:54ma solo ed esclusivamente se lavoriamo insieme
49:58allora possiamo raggiungere un risultato positivo.
50:01Non c'è dubbio sul fatto che ciascun paese individualmente non va da nessuna parte.
50:05E credo che in fin dei conti dobbiamo riconoscere
50:08che siamo tutti delle democrazie,
50:11democrazie che vantano una lunga storia.
50:14E ci sono democrazie che sono nate,
50:17sono cresciute solo negli ultimi 40 anni,
50:19dopo la caduta della cortina di ferro.
50:21E dobbiamo proteggere anche questi sforzi,
50:23anche queste democrazie.
50:25E dobbiamo farlo a medio termine,
50:27ma soprattutto a lungo termine.
50:29Quindi è stato questo il corso dei miei pensieri.
50:31Spero non sia stato troppo un flusso di coscienza,
50:33ma è stato questo il corso dei miei pensieri
50:35mentre ascoltavo le vostre considerazioni.
50:38E potrei fare anche qualche altro commento,
50:41ma questo riassume bene o male quello che volevo esporvi.
50:45Grazie.
50:45Se le sue parole ci confermano...
50:52La Gran Bretagna è ancora qua.
50:56Esattamente.
50:58Allora, ringraziamo per questo incontro.
51:02Il nostro è veramente un'associazione interparlamentare di amicizia,
51:07che vi riconfermiamo verso di voi personalmente,
51:10il vostro popolo.
51:11Grazie.
51:12Grazie.
51:13Sì?
51:15Facciamo bene.
51:16Sì, assolutamente.
51:20Sono enormi.
51:21Presidente, per esempio,
51:23voglio andare a vedere le regali a questi due.
51:25Grazie.
51:26Mi dica qualcosa di seguito.
51:28Vedi?
51:29Sì.
51:30Non è che non serve a niente.
51:32No, no, no.
51:33Mi sembra fondamentale.
51:35Allora, prendiamo una fotografia.
51:37Sì, non prendiamo qua davanti, forse è.
51:39Grazie.
51:39Io adesso dovrei...
51:41Grazie.
51:42Grazie.
51:43Grazie.
51:44Grazie.
51:45Grazie.
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