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  • 2 giorni fa
( testo redazione online) «Sono trascorsi dodici anni dal naufragio al largo di Lampedusa che costò la vita a 368 persone e scosse profondamente le comunità del Mediterraneo ed oltre», ha detto Nicola Graziano, presidente comitato italiano per l'Unicef, a margine della manifestazione che ricorda il 3 ottobre del 2013.

[idarticle id="2417390" title="Lampedusa, a 11 anni dal naufragio del 3 ottobre muoiono nel Mediterraneo 8 persone al giorno"]
Lampedusa, 12 anni dopo il naufragio che costò la vita a 368 persone
Erano partiti dalla Libia nel disperato tentativo di raggiungere l’Europa. Quel giorno, il panico scoppiato a bordo dopo che un uomo aveva agitato uno straccio infuocato per segnalare la presenza dell’imbarcazione provocò il ribaltamento del barcone. Donne, uomini e bambini annegarono a poche miglia dall’isola, trasformando il Mediterraneo in una tomba.

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La Giornata della Memoria e dell’Accoglienza
Da allora, il 3 ottobre è stato designato come Giornata della Memoria e dell’Accoglienza: ricorrenza istituita nel 2016 anche con il sostegno dell’Unhcr, per ricordare non solo le vittime di quel naufragio, ma tutte le persone migranti che hanno perso la vita in mare. Dal 2013 a oggi oltre 24.000 rifugiati e migranti risultano morti o dispersi nel Mediterraneo.

La giornata è dunque un’occasione per riflettere, sensibilizzare e rinnovare l’impegno a garantire vie sicure e legali a chi fugge da guerre e violenze. Una ricorrenza particolarmente importante oggi, nel giorno dello sciopero generale per Gaza per chiedere corridoi umanitari per la popolazione palestinese.

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Trascrizione
00:00Fare memoria è fondamentale per porre al centro del dibattito la importanza dei diritti umani,
00:07soprattutto con riferimento ai bambini e alle bambine che arrivano qui con la speranza del futuro.
00:13E per assicurare a loro il futuro è importante un coinvolgimento della società civile,
00:18che siamo noi, gli imprenditori, le istituzioni, gli insegnanti,
00:23chiunque può dare un contributo per migliorare il futuro di questi bambini e bambini che arrivano.
00:29E per fare questo quindi ci vuole un impegno, ci vuole quell'impegno a porre al centro del dibattito l'inclusione,
00:36la speranza e il futuro, perché soltanto così la società civile e tutti quanti noi possiamo dare un contributo
00:42e possiamo realizzare quel sogno di chi scappa dalle guerre,
00:46dalle situazioni più difficili dei loro paesi, con la speranza di poter guardare meglio al loro futuro.
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