Prendersi cura della mente è il primo passo per sentirsi bene dentro e fuori. «Il nostro giocattolo più grande è il cervello», diceva Charlie Chaplin. E se ancora non conosciamo tutte le sue potenzialità, la scienza ci ha almeno indicato quando è il momento migliore per sfruttarle. Ebbene sì: il cervello ha dei veri e propri momenti d’oro, fasce orarie in cui funziona al massimo. Conoscere questi picchi può davvero fare la differenza, sia nello studio che nelle attività quotidiane, rendendo la nostra mente più concentrata, lucida e creativa. [idgallery id="2521561" title="6 trucchi per mantenere in forma il cervello"]
A che ora il cervello è più performante? Una ricerca pubblicata a luglio 2025 dal collettivo di nove studiosi italiani, intitolata “Timing matters!”- ovvero l'orario conta! - ha analizzato oltre 104.000 esami orali universitari per capire come l’orario influisca sul rendimento. Il risultato? I picchi di efficienza cognitiva si registrano tra le 10 e le 12 del mattino, con un aumento delle prestazioni del 15-20% rispetto alle prime ore del mattino o al tardo pomeriggio. Secondo i ricercatori, questo fenomeno è legato a fattori fisiologici come i ritmi circadiani e la fatica mentale accumulata nel corso della giornata. Memoria, concentrazione e capacità di ragionamento risultano quindi al massimo in questa fascia oraria, subito prima della pausa pranzo. [idarticle id="2516097,2515733" title="Che cos'è l'asse intestino cervello e perché i due organi lavorano insieme,Perché la colazione migliora la salute di cuore e cervello"]
Come organizzare la giornata per sfruttare il picco Per ottimizzare le prestazioni tra le 10 e le 12 è consigliabile riservare questo intervallo alle attività più impegnative dal punto di vista cognitivo, come scrittura, problem solving complesso o studio intensivo. Una colazione equilibrata fornisce l’energia mentale necessaria, mentre un ambiente tranquillo e senza distrazioni aiuta a mantenere la concentrazione. La tecnica Pomodoro (25 minuti di lavoro e 5 di pausa) può essere utile per gestire l’attenzione senza affaticare il cervello. [idgallery id="2111931" title="Cervello: come stimolarlo con l’orienteering"]
E le altre fasce orarie? Al di fuori di queste due ore d’oro, è meglio programmare attività meno impegnative, come riunioni, compiti amministrativi o revisioni leggere, per non esaurire inutilmente le risorse cognitive. Brevi pause attive, come stretching o una camminata veloce, favoriscono la circolazione e mantengono alta la capacità di attenzione. In sintesi, conoscere e rispettare i picchi naturali del cervello significa adottare una strategia consapevole che combina organizzazione, stile di vita sano e gestione dell’energia mentale.
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