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  • 2 giorni fa
Un garage sotterraneo nel cuore di Parigi si è trasformato in passerella per il debutto di Miguel Castro Freitas con Mugler Primavera Estate 2026. La collezione, dal titolo Stardust Aphrodite, ha mescolato vecchia Hollywood, cabaret e sartoria scultorea, trasformando una semplice sfilata della Paris Fashion Week in un racconto cinematografico che ha subito acceso i riflettori internazionali.

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Paris Fashion Week, la collezione Mugler PE 2026
Invece di puntare solo sugli archivi amati dalle celebrity, Freitas ha voluto recuperare i codici sartoriali Mugler con un approccio quasi archeologico. Giacche scolpite, busti stretti e silhouette a clessidra hanno dominato, con tonalità neutre come beige e camel. Un omaggio all’iconica collezione Insects, reinterpretato in chiave moderna. Questo ritorno al tailoring ha mostrato una direzione chiara: reinventare il brand senza rinunciare alla sua forza architettonica.

[caption id="attachment_2646720" align="aligncenter" width="1024"] Uno dei look della sfilata Mugler PE 2026[/caption]

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La collezione Stardust Aphrodite ha alternato latex, vinile e corsetti strutturati a trasparenze nude e dettagli sospesi. Spiccavano le piume trasformate in top, le frange nere che si scioglievano dai cappotti e un nuovo omaggio al celebre copricapo “Too Funky”. Tra i momenti più audaci, abiti sorretti da piercing e gioielli, dove glamour e provocazione convivevano con ironia teatrale.

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Paris Fashion Week: ospiti e atmosfere
La sfilata Mugler Primavera Estate 2026 ha conquistato l’attenzione anche per la scelta degli ospiti: Elizabeth Berkley, protagonista di Showgirls, e Pamela Anderson, che ha ricordato la sua performance in The Last Showgirl. Una scelta che lega il debutto al DNA della maison, da sempre capace di intrecciare moda e spettacolo, come già avvenuto con le celebri Mugler Follies. La passerella sotterranea è diventata un palcoscenico di glamour e nostalgia.



 










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Mugler e la trilogia firmata Miguel Castro Freitas
Freitas ha definito questa collezione come il primo capitolo di A trilogy of glorified clichés. «All’inizio di questo viaggio con Mugler volevo essere quasi archeologico, volevo dedicarmi alla scoperta dei codici della maison scavando negli archivi», ha dichiarato il direttore creativo. Con Mugler Primavera Estate 2026 ha dato il via a una narrazione che unisce cinema, showgirl e sartoria scultorea, promettendo due nuovi capitoli nelle prossime stagioni.

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