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Cosa significa oggi essere "ricchi" e "poveri"?
Monsignor Domenico ci invita a interrogarci sul significato di limite, soprattutto nell'età adolescenziale. Scopri come i limiti, se affrontati insieme, possono diventare la nostra più grande opportunità.
Non cadere nella trappola dell'isolamento e della presunzione di essere illimitati. La vera grandezza nasce dal riconoscimento dei propri limiti e dalla condivisione.

#MeetingAdolescenti2025 #Limiti #Verona

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Trascrizione
00:00C'era un uomo ricco e un povero di nome Lazzaro.
00:07Sembra l'inizio di una favola, ma in realtà si tratta di quello che accadeva ieri e accade anche oggi.
00:18Perché noi ci distinguiamo tra ricchi e poveri.
00:24I ricchi sono quelli che si sentono autosufficienti, si bastano, un po' come il ricco della parabola appena proclamata,
00:37che veste firmato di porpora e di lino finissimo e che si dà a banchetti gaudenti.
00:45Ed è talmente autocentrato, non dico che sia cattivo, ma è tutto preso semplicemente da se stesso,
00:53che non si accorge del povero che sta alla porta.
00:58Di Lazzaro si accorgono soltanto i cani che gli lisciano le piaghe.
01:05Perché chi si sente ricco, unlimited, senza limite, paradossalmente finisce per diventare cieco e anche sordo,
01:16cioè per non accorgersi più di ciò che gli accade intorno.
01:21Il povero, che è appunto Lazzaro, è quasi invisibile ai suoi occhi,
01:30ma con uno schiocco di dita la parabola fa comprendere che accade qualcosa di improvviso e di imprevedibile.
01:43Muore prima il povero e poi il ricco.
01:47E a questo punto la situazione si capovolge.
01:52La morte, più che una livella, come ha detto una volta Totò, è in realtà una sorta di catapulta,
02:00perché con la morte il ricco che stava in alto sprofonda in basso negli inferi,
02:06mentre il povero che stava in basso rimbalza verso l'alto.
02:12E questa sorta di capovolgimento di fronte suscita un dialogo, l'avete sentito,
02:20tra il ricco e Abramo, nel cui grembo è il povero.
02:29Il ricco non si rivolge a Lazzaro, si rivolge ad Abramo e gli chiede di mandare Lazzaro giù
02:37per informare i suoi parenti, perché sappiano come vanno in realtà le cose
02:43e come le cose in realtà si capovolgano poi alla fine.
02:49Ma come avete sentito, Abramo è perentorio.
02:54Non c'è bisogno di effetti speciali, di un uomo che torna dall'aldilà e si ripresenta da vivo,
03:03perché non gli crederebbero.
03:05Basta la parola dei profeti e, aggiungo io, basta il povero.
03:11Ecco, voi ragazzi e noi adulti siamo ricchi o poveri?
03:19Noi adulti tendiamo ad essere tendenzialmente un po' ricchi, autosufficienti.
03:26Voi adolescenti vi percepite spesso come limitati.
03:31Sì, come abbiamo ascoltato anche nello spiegone di Don Matteo,
03:37in realtà voi spesso vi sentite misurati dalle attese degli altri
03:43e vi ritrovate puntualmente inadeguati, pieni di limiti e non solo di brufoli.
03:51Ma, come hanno detto molto bene sia Veronica che Martina,
03:57in realtà i limiti sono la nostra grande possibilità,
04:03a condizione però che li riconosciamo, li guardiamo in faccia,
04:07e li attraversiamo.
04:10E se c'è una cosa che le due testimonianze di Veronica e di Martina hanno fatto emergere
04:15è che si superano i limiti, non se li mettiamo sotto il tappeto,
04:21ma se li guardiamo in faccia e cerchiamo di affrontarli insieme,
04:26non isolatamente.
04:29Perché questo è il pregio di chi si sente limitato,
04:34che soltanto allora è capace attraverso questo riconoscimento
04:40di attraversare il limite nella condivisione più ampia.
04:46E se c'è una cosa che alla vostra età è importante
04:50è proprio quella di evitare l'isolamento
04:54e provare invece a vivere insieme.
04:57Sì, qualche volta in mezzo a voi ragazzi c'è anche qualcuno
05:02che fa un po' lo sbruffone rispetto ai limiti,
05:06che si sente illimitato, unlimited,
05:10come quelli che per un selfie scalano un grattacielo
05:14e mettendosi in pericolo scattano la foto.
05:18O come quegli altri che si lasciano sedurre da quel gioco,
05:25come si chiama, Blue Whale.
05:27Ve lo ricordate questo gioco?
05:29Che ha portato alcuni ragazzi, adolescenti,
05:35più di 150, come è stato descritto in una trasmissione TV,
05:41alcuni vostri coetanei.
05:44Perché? Perché non hanno riconosciuto il proprio limite
05:49e si sono fatti in qualche modo confondere
05:53da chi pretendeva di suggerire loro che non esistono i limiti.
05:58No, e concludo, si diventa unlimited
06:03soltanto a partire dal riconoscimento del proprio limite.
06:09E allora da qui ripartiamo insieme
06:13con realismo, con concretezza, senza ansia,
06:19senza farsi venire le vertigini,
06:22ma consapevoli che proprio quando sappiamo attraversare il limite
06:28diventiamo senza limite.
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