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  • 6 settimane fa
ROMA (ITALPRESS) - In questo numero del Tg Ambiente, prodotto dall'Italpress in collaborazione con TeleAmbiente:
- Circular Economy Act, l'Ue avvia la consultazione pubblica
- Rinnovato l’impegno globale per il futuro delle Zone Umide
- Crisi climatica, l’80% della popolazione mondiale chiede misure più incisive
- Mare Monstrum: boom di reati ambientali lungo le coste italiane
mgg/azn

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Novità
Trascrizione
00:00In questo numero del Tg Ambiente, Circular Economy Act, l'Unione Europea avvia la consultazione
00:20pubblica, rinnovato l'impegno globale per il futuro delle zone umide, crisi climatica,
00:26l'80% della popolazione mondiale chiede misure più incisive, mare Mostrum 2025, boom di reati
00:35ambientali lungo le coste italiane.
00:39Cittadini, imprese e associazioni potranno inviare entro 6 novembre osservazioni e proposte
00:44alla Commissione Europea per contribuire alla definizione del nuovo Circular Economy Act,
00:50l'iniziativa legislativa con cui Bruxelles punta a rafforzare il mercato dei prodotti circolari.
00:55L'obiettivo è quello di rendere più forte e conveniente la domanda e l'offerta di beni,
01:00riducendo al minimo l'uso di risorse, facilmente riutilizzabili e riciclabili.
01:05Tra le misure allo studio, la revisione della direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche
01:10ed elettroniche per migliorarne raccolte riciclo, la riforma dei criteri di cessazione della qualifica
01:16di rifiuto, una semplificazione e digitalizzazione dei regimi di responsabilità estesa del produttore.
01:23La Commissione valuta inoltre l'introduzione di criteri ambientali minimi obbligatori negli
01:29appalti pubblici europei, così da stimolare la domanda di prodotti e servizi circolari.
01:37Protezione, ripristino e uso sostenibile delle zone umide, ecosistemi cruciali per la biodiversità
01:44e la resilienza climatica. Questo l'obiettivo della quindicesima conferenza delle parti,
01:50COP15, contraenti della Convenzione di Ramsar, tenutasi a Vittoria Falls in Zimbabwe.
01:57Tra i risultati più rilevanti, la pubblicazione della nuova edizione del panorama globale sulle
02:02zone umide, il lancio del partenariato globale per la stima degli uccelli acquatici,
02:07l'approvazione di misure relative a cultura, conoscenze tradizionali, giovani aree urbane,
02:14al rafforzamento della visibilità della Convenzione e al coordinamento con altri accordi ambientali
02:20multilaterali. Adottato anche il quinto piano strategico, il cui obiettivo sulla conservazione
02:26e ripristino delle zone umide include traguardi che mirano a contribuire ai target del quadro
02:32globale per la biodiversità, che prevedono ripristino del 30% degli ecosistemi degradati
02:38e la tutela del 30% della superficie terrestre, acquatica e marina entro il 2030.
02:47Il 93% delle persone in Italia vuole un'azione più forte sul clima da parte dei propri leader.
02:53È quanto emerge dal People Climate Vote 2024, il più grande sondaggio globale sul clima condotto
03:00dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, in collaborazione con l'Università di Oxford
03:06e l'Agenzia di Ricerca Geopol. Il sondaggio, che ha coinvolto oltre 73.000 persone in 77 paesi,
03:14rappresentando l'87% della popolazione mondiale, ha chiesto ai cittadini se desiderano un'azione
03:20più decisa sul clima da parte del loro paese e quanto, velocemente, intendono abbandonare i combustibili
03:27fossili come carbone, petrolio e gas per passare all'energia pulita.
03:32I dati hanno mostrato che più le persone sperimentano condizioni meteorologiche estreme,
03:38più azioni per il clima desiderano vedere intraprese.
03:41Il 43% delle persone in tutto il mondo pensa che gli eventi meteorologici estremi siano peggiorati,
03:47il 78% delle persone desidera una maggiore protezione per le persone a rischio a causa
03:53di eventi meteorologici estremi, mentre il 79% delle persone vogliono che i paesi più
03:58ricchi aiutino i paesi più poveri ad adattarsi. A livello globale, l'80% delle persone ritiene
04:05necessario che i propri governi adottino misure più decise per contrastare la crisi climatica.
04:11Una percentuale ancora più alta, pari all'86%, auspica che i paesi superino le divergenze
04:18geopolitiche e collaborino concretamente contro il cambiamento climatico. L'indagine, condotta
04:24nei 20 principali emettitori di gas serra al mondo, mostra un ampio sostegno a politiche
04:29climatiche più incisive, dal 66% della popolazione negli Stati Uniti e in Russia al 67% in Germania,
04:38passando per il 73% in Cina, al 77% in Sudafrica e in India, fino all'85% in Brasile, all'88%
04:47in Iran e al 93% in Italia. Cresce intanto anche l'ansia climatica. In tutto il pianeta,
04:53il 56% degli individui ha dichiarato di pensare quotidianamente o settimanalmente ai cambiamenti
05:00climatici, incluso il 63% di chi vive nei paesi meno sviluppati.
05:07Il 2024 è stato un anno nero per i nostri mari e le nostre coste. Cemento illegale, inquinamento,
05:13pesca di frode e violazioni al codice della navigazione, il bilancio dell'illegalità
05:18ambientale è pesantissimo. Secondo il rapporto Mare Monstrum 2025 di Lega Ambiente, basato
05:25su dati delle Forze dell'Ordine e delle Capitanerie di Porto, sono stati accertati oltre 25 mila
05:31reati, in aumento del 9% rispetto al 2023. Sommando anche gli illeciti amministrativi,
05:37il totale sale a quasi 70 mila violazioni, una ogni 105 metri di costa. Le regioni più
05:43colpite restano quelle a forte presenza mafiosa Campania, Sicilia, Puglia e Calabria. La Campania
05:49guida la classifica con più di 4.200 illeciti, al quinto posto il Lazio, seguito dalla Toscana.
05:56Se si guarda invece al rapporto tra reati e chilometri di costa, la maglia nera spetta
06:02la Basilicata, con oltre 33 reati per chilometro. A preoccupare è soprattutto il ciclo illegale
06:08del cemento, che rappresenta il 41% del totale, con oltre 10 mila abusi edilizi. In forte crescita
06:15anche l'inquinamento, legato a depuratori inesistenti o malfunzionanti e scarichi illegali,
06:21quasi 8 mila reati, il 24% in più rispetto al 2023. In aumento anche la pesca di frodo e le
06:28violazioni del codice della navigazione. Intanto, Lega Ambiente lancia un pacchetto
06:33di 10 proposte, dal ripristino dei poteri dei prefetti per abbattere gli immobili abusivi
06:38al potenziamento dei sistemi di depurazione, fino a misure più severe contro la pesca illegale
06:44e gli scarichi in mare. Il nostro ecosistema marino, ha dichiarato il presidente nazionale
06:49Stefano Ciafani, è sotto assedio ma non arretriamo di un passo. Servono investimenti, controlli
06:55e un cambio di passo deciso per difendere le nostre coste e il diritto al mare come
06:59bene pubblico. Un appello che Lega Ambiente rivolge al governo, regioni e comuni perché
07:05il Mediterraneo torni ad essere patrimonio da tutelare e non terreno di conquista per gli
07:10interessi illegali.
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