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  • 7 settimane fa
(askanews) - Ancora una volta Elisa Sighicelli, una delle artiste più consapevoli della scena contemporanea, ci mostra quelle che potremmo definire, ma senza alcuna retorica visuale, le trasfigurazioni della fotografia, la sua aderenza concettuale a un'idea forte di pratica artistica. Al Museo Poldi Pezzoli di Milano è aperta la mostra Vitroepifanie, che nasce dalla reinterpretazione della collezione di vetri antichi del museo stesso.

[idgallery id="2504413" title="Mostra fotografica "Home Sweet Home""]

«Il mio intento non era documentaristico di rappresentare la realtà - ha detto Sighicelli ad askanews - ma in qualche modo di prendere come punto di partenza questi oggetti straordinari e cercare di trasfigurarli e trasformarli in una nuova realtà, diciamo».

Il punto della realtà, e della ricreazione della realtà, è centrale in tutta la pratica mimetica dell'artista torinese. In questo caso Sighicelli costruisce delle immagini quasi impossibili da collocare nello spettro del conosciuto, che generano quella che a tutti gli effetti è anche una installazione.

[idarticle id="2504370" title="''Home Sweet Home'': un viaggio fotografico in Palestina per garantire la giustizia mestruale"]

Questo soggetto - ci ha detto ancora Elisa Sighicelli - è coperto come da un filtro sfuocato, che in realtà sono altri vetri, cioè bicchieri calici, alzatine, che in qualche modo nascondono il punto di fuoco della foto. Per cui si creano diversi piani spaziali e questi vetri essendo trasparenti colgono la luce ed è un po' come se fossero delle creature che emergono da una profondità, da un abisso».

La mostra è ospitata nella Stanza del Collezionista del Poldi Pezzoli e crea un contrappunto vibrante con la collezione, di cui le fotografie, alla fine, restituiscono una interpretazione inedita.

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00:00Ancora una volta Elisa Sichicelli, una delle artiste più consapevoli sulla scena contemporanea,
00:05ci mostra quelle che potremmo definire, ma senza alcuna retorica visuale,
00:09le trasfigurazioni della fotografia, la sua aderenza concettuale a un'idea forte di pratica artistica.
00:16Al Museo Pol di Pezzoli di Milano è aperta la mostra Vito Epifanie,
00:20che nasce dalla reinterpretazione della collezione dei vetri antichi del museo stesso.
00:23Il mio intento non era documentaristico di rappresentare la realtà,
00:31ma in qualche modo di prendere come punto di partenza questi oggetti straordinari
00:39e cercare di trasformarli in una nuova realtà.
00:47Il punto della realtà e della ricreazione della realtà è centrale in tutta la pratica mimetica dell'artista torinese,
00:53che in questo caso costruisce delle immagini quasi impossibili da collocare nello spettro del conosciuto,
00:58che generano quella che a tutti gli effetti è anche un'installazione.
01:02Questo soggetto è coperto come da un filtro sfocato,
01:09che in realtà sono altri vetri, cioè bicchieri, calici, alzatine,
01:17che in qualche modo nascondono il punto di fuoco della foto.
01:22Per cui si creano diversi piani spaziali.
01:27E questi vetri, essendo trasparenti, colgono la luce
01:36ed è un po' come se fossero delle creature che emergono da una profondità, da un abisso.
01:47La mostra è ospitata nella stanza del collezionista del Pol di Pezzoli
01:51e crea un contrapunto vibrante con la collezione,
01:54di cui le fotografie, alla fine, restituiscono una interpretazione inedita.
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