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  • 7 settimane fa
(testo, redazione) "Gentili parlamentari e concittadini tutti, non so se vi ricordate di me, sono Martina Oppelli. Più di un anno fa feci un appello a tutti voi affinché venisse promulgata e approvata una legge, una legge sensata che regoli il fine vita, che porti a un fine vita dignitoso tutte le persone, malate, anziane, ma non importa, prima o poi tutti noi dobbiamo misurarci con la fine della nostra vita terrena. Sì, questo appello è finito nel vuoto".

Queste le parole di Martina Oppelli affidate all'associazione Luca Coscioni in un video registrato in Svizzera, prima di morire. "Ogni dolore è assoluto e va rispettato", "fate una legge sensata", ha aggiunto.

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Fine vita, la storia di Martina Oppelli, morta in Svizzera
Martina Oppelli aveva 50 anni ed era affetta da sclerosi multipla secondaria progressiva, diagnostica nell’aprile 2002, quando aveva soli 28 anni. Gravissima limitazione motoria con dolori e spasmi diffusi poco controllati dalla terapia: queste erano le sue condizioni. Era totalmente dipendente da terzi per la conduzione di ogni attività.

Ad agosto 2023 aveva inviato per la prima volta alla propria ASL di competenza, l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), la richiesta di verifica delle sue condizioni per accedere alla morte assistita ai sensi della sentenza 242/2019.

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La Asl le aveva negato il suicidio assistito per il requisito del sostegno vitale
Martina si è dovuta recare in Svizzera dopo tre dinieghi della propria ASL, che non riteneva soddisfatto il requisito del trattamento di sostegno vitale, nonostante la completa dipendenza dall’assistenza dei suoi caregivers, le massicce dosi di farmaci assunte, l’utilizzo della macchina della tosse e da ultimo anche l’inserimento del catetere vescicale.

Non ha potuto accedere al suicidio medicalmente assistito in Italia ed è stata costretta ad affrontare un viaggio verso la Svizzera molto lungo e doloroso viste le sue condizioni. Ma finalmente è libera.

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00:00Gentili parlamentari e concittadini tutti, non so se vi ricordate di me, sono Martina
00:14Oppelli, più di un anno fa feci un appello a tutti voi affinché venisse promulgata e
00:24approvata una legge, una legge sensata che regoli il fine vita, che porti ad un fine vita
00:33dignitoso tutte le persone malate, anziane, ma non importa, prima o poi tutti noi dobbiamo
00:43misurarci con la fine della nostra vita terrena, sì, questo appello è finito nel vuoto, io
00:53all'epoca, ormai due anni fa, mi appellai alla sentenza cappato per poter accedere al cosiddetto
01:04suicidio assistito presso l'azienda sanitaria della mia regione, per ben tre volte mi è
01:12stato negato, benché io ne avessi il diritto, ma chissà, forse non abbastanza, forse non
01:22non lo so perché, io non ho tempo per aspettare un quarto di niego, ma anche se fosse un assenso
01:34io ero all'estremo delle mie forze, sono in Svizzera, sì, forse una fuga direte voi, no no no, è un
01:46viaggio, ho pensato che forse avrei dato meno fastidio, meno problemi fuggendo all'estero, come la
01:59cosiddetta fuga di cervelli all'estero, ma non importa, sono qui e voglio restare qui e morire
02:09dignitosamente qui in Svizzera, ma perché, perché dobbiamo andare all'estero, perché dobbiamo pagare
02:21anche affrontare dei viaggi assurdi, io oggi ho fatto un viaggio lunghissimo, dopo che non
02:32uscivo da casa da più di un mese e non lasciavo la mia città da oltre undici anni, è stato veramente
02:41uno sforzo titanico, ma l'ho fatto per avere una fine dignitosa alla mia sofferenza, per piacere, io non
02:53voglio che questo iter si ripeta per altre persone, non potete rimandarci sempre a settembre, ogni anno
03:05settembre, perché ci sono urgenze più grandi, sappiate che sono pienamente consapevole che esistono
03:15tragedie enormi, genocidi, terremoti, alluvioni e che magari la misera vita di una singola persona e la
03:28sua sofferenza appaiono troppo piccole in confronto ad una guerra, ma il macrocosmo è fatto da infiniti
03:41microcosmi, già e ogni microcosmo ha un proprio dolore e ogni dolore è assoluto nel momento in cui viene
03:54vissuto e va rispettato, ogni scelta va rispettata, fate una legge che abbia un senso, una legge che tenga
04:08conto di ogni dolore possibile, che ci siano dei limiti, certo delle verifiche, ma non potete fare attendere
04:20due, tre anni prima di prendere una decisione.
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