Quante volte vi è capitato di perdervi in un ospedale mentre eravate alla ricerca del reparto giusto? Accade molto più spesso di quanto si possa pensare e per qualcuno può diventare una vera e propria causa di stress. Pensiamo ad una struttura come l'Ospedale San Camillo di Roma: un vero e proprio “quartiere della salute”...
Continua a leggere su: https://www.radioroma.it/author/roma-di-giorno/
Continua a leggere su: https://www.radioroma.it/author/roma-di-giorno/
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:30Molto spesso è davvero difficile orientarsi e pensate che questo accade molto più spesso di quanto si possa credere e diventa una vera e propria forma di stress perché immaginiamo uno si reca in ospedale non proprio felicissimo perché ovviamente magari deve sottoporsi a delle indagini, delle cure e rischia anche di perdersi o magari pensate una persona che va a trovare un caro e anche in questo caso si perde perché non riesce a trovare il reparto giusto.
00:56E allora cosa è successo? Che la fondazione San Camillo Forlanini di Roma ha lanciato una novità molto interessante che consiste in un'app che si può scaricare sul proprio cellulare, app che consente di orientarsi letteralmente all'interno dell'ospedale.
01:12L'app geolocalizza la vostra posizione e vi indica perfettamente dove dovete andare ma non solo perché è un'app molto innovativa che permette di fare davvero tantissime altre cose.
01:22E noi ne parliamo con il professor Eugenio Santoro, presidente della fondazione San Camillo Forlanini di Roma. Buongiorno, ben trovato.
01:31Buongiorno a voi, grazie della cortese attenzione al nostro lavoro.
01:37Grazie a lei professore. Allora io le annuncio già che vorrei parlare anche di altre cose con lei oggi, non soltanto di questa applicazione, però intanto cominciamo proprio da qui, no?
01:46Perché è una novità che interesserà secondo me tanti romani all'ascolto. Ecco, vediamo la locandina, cerchi il reparto, chiedilo all'app, non al primo camice che passa.
01:55E già lì fa capire un po' tutto. Però ci racconti un po' i dettagli.
01:59L'idea nasce ovviamente dalla modernità, cioè è impossibile non fornire un servizio di questo genere. Di solito negli ospedali, nelle aree pubbliche, eccetera, c'è una segnaletica, una segnaletica di cartelli che indicano dove andare.
02:24Ma questo è più facile in un ambiente piccolo. Gli ospedali talvolta sono invece città ospedaliere. San Camillo è un tipico caso di città ospedaliera, cioè è fatta per l'assistenza da 15 padiglioni, separati l'uno dall'altro, grandi tra l'altro.
02:43Poi ci sono altri fabbricati all'interno di questa città. Allora, con i soli cartelli è difficile arrivare. A parte tutto, quindi, che fa? La gente si rivolge al primo camice che passa o alla prima persona e qualche volta l'indicazione verbale è una indicazione impropria, sbagliata, perché la persona che fornisce l'informazione non è quella giusta.
03:09E allora, cose ben note, dico cose ben note, ma il rimedio è solo quello come in automobile si va da un punto all'altro della città con navigatori, così abbiamo creato un navigatore ospedaliero.
03:26Per di più, il navigatore comincia il suo lavoro da qualunque punto della città, indicando come si arriva a San Camillo. E quando si è arrivati a San Camillo, l'informazione continua attraverso l'app per fornire l'indicazione di quello che si cerca.
03:47Si può cercare uno sportello dove ritirare una cartella, si può cercare un ambulatorio dove fare una visita, si può cercare un reparto dove bisogna ricoverarsi, oppure dove si deve cercare un parente del quale avere notizie dai medici.
04:09Quindi, insomma, le mille informazioni che si possono chiedere in un ospedale, invece di chiederle al primo che passa, lo si può chiedere al proprio cellulare. Ecco, questo è il lavoro che abbiamo fatto.
04:21È un lavoro davvero molto interessante, però io ho una domanda. Una persona magari un po' più anziana, come fa che magari non ha il cellulare, è costretta per forza a chiedere allora a quel punto?
04:31Beh, questo non possiamo aiutarlo in nessun caso. Dovremmo mettere indietro l'orologio dell'età e magari rimandarlo a scuola.
04:43Noi vorremmo farlo, ma è un po' più difficile, bisognerà vedere con l'intelligenza artificiale. Per ora ci possiamo limitare ad informare tutti quelli che sono in grado di usare il navigatore sull'automobile.
04:58Ecco, e poi c'è chi non ha il navigatore, allora si ferma per la strada a chiedere. Insomma, purtroppo nei limiti che questa società ha nei confronti della modernità.
05:13Ecco, questo capisco che per gli anziani è più difficile, però le devo dire che l'anziano difficilmente arriva in ospedale senza un giovane che l'accompagna.
05:22E quindi il giovane sa sicuramente utilizzare questi mezzi moderni.
05:27C'è da dire che gli anziani stanno diventando più tecnologici di quanto uno si possa aspettare, quindi davvero ci sono casi in cui ci stupiscono davvero.
05:37Tutto questo ha un obiettivo ovviamente molto importante, cioè semplificare proprio un po' l'esperienza delle persone che si recano al San Camillo Forlanini di Roma.
05:48Ci sembra che l'obiettivo venga raggiunto con un'applicazione di questo tipo. Si vuole davvero rendere l'esperienza ospedaliera, per quanto difficile possa essere, un'esperienza un po' più facile del previsto.
06:01Esatto, è così. Quello che si può fare con Modenet, diciamo, questo più avanti si farà sicuramente di più.
06:12Tutto avverrà in maniera vocale, cioè senza dover ricorrere neanche allo schermo, però questo è il futuro, non lo sappiamo.
06:22Per ora abbiamo usato lo strumento di cui si dispone e quindi credo che una buona parte delle persone che si rega in ospedale,
06:33nella grande città, ecco che le sta vedendo nelle immagini, la grande città ospedaliera del San Camillo, riesca ad avere un più facile accesso ai suoi bisogni, diciamo.
06:45Certo, assolutamente sì. Professore, però lei ora è qui con noi in nostra compagnia, io approfitto un po' per approfondire anche il tema della sanità in generale.
06:54Sanità che, lo sappiamo perché ce l'hanno raccontato un po' in tutte le salse, non sta affrontando un periodo facile ultimamente,
07:01tra carenza di personale, insomma infermieri che scappano e vanno a lavorare all'estero, medici che non vengono,
07:09diciamo un po' il personale medico è un po' in sofferenza. Secondo lei come può essere risolto tutto questo?
07:18La risoluzione è lenta perché la formazione del personale, per esempio, richiede anni.
07:24Allora se per anni abbiamo formato del personale numericamente sufficiente,
07:29adesso ci vogliono altri tanti anni per avere del personale adeguato,
07:34cioè non è che l'università, poi sì, adesso sono tutte lauree triennali,
07:39quelle del personale che lavora in ospedale, più i medici che invece hanno il ciclo unico,
07:44cioè hanno almeno sei anni di formazione più cinque di specializzazione.
07:48Allora se per tanti anni non abbiamo formato medici, abbiamo un ritardo di almeno sei anni,
07:53e quindi bisognerà, adesso si sta allargando il numero chiuso,
07:58tra sei anni avremo un numero sufficiente di medici,
08:02e così tra tre anni avremo un numero sufficiente di infermieri,
08:06sempre che lo Stato sia per i medici che per gli infermieri,
08:11capisca che può ricorrere nella carenza di personale a sistemi di assunzione
08:18più snelli rispetto a quello che si fa abitualmente.
08:22Allora, l'infermiere che si è laureato da tre mesi e che quindi è stato riconosciuto
08:29titolare di capacità professionale dallo Stato perché gli ha dato la laurea,
08:35perché lei dopo sei mesi gli vuole fare fare un concorso di assunzione su una lista regionale,
08:41tra l'altro, perché se fosse sulla lista di un ospedale potrebbe dire,
08:45beh, vabbè, l'amministrazione vuole scegliersi quelli che hanno determinate caratteristiche,
08:51ma siccome l'assunzione si assumono 3.000 persone alla volta su un concorso
08:55al quale partecipano 10.000 persone e quando finisce il concorso
08:59non si può assumere la 3.001, ma si bandisce un altro concorso
09:04al quale partecipano sempre giovani in linea di massima
09:07appena usciti da una laurea di bus tradizionale
09:20che si assumessero direttamente.
09:24C'è forse qualche piccolo problema di collegamento con il professor Santoro,
09:28attendiamo soltanto un attimo, ma chiaramente abbiamo approfittato,
09:32anche per approfondire con il presidente della fondazione,
09:34il nodo un po' della sanità.
09:37Professore, ecco, l'ultima domanda che le faccio.
09:39C'è anche la questione stipendi però, perché questi professionisti
09:42sono oggettivamente pagati troppo poco rispetto all'estero,
09:46poi c'è anche la questione tagli, qua si continua a tagliare sulla sanità
09:49che è un bene essenziale.
09:53Guardi, non è una questione di rapporto con l'estero,
09:58perché non creda che c'è tutta questa gente che va all'estero,
10:01anche perché andare all'estero è costoso, trovare il posto di lavoro.
10:05Questa è l'immigrazione intellettuale, diciamo,
10:08riguarda un numero limitato di persone che è in grado di affrontare
10:12questa avventura anche economicamente.
10:17Ma il problema vero è che la povertà degli stipendi
10:22del Servizio Sanitario Nazionale va comparata col potere d'acquisto
10:27dello stipendio stesso. Ma come fanno a vivere con 1500 euro di stipendio
10:33gli infermieri che provengono da fuori città, in una città come Roma
10:38o peggio come Milano o Torino, dove la vita è carissima,
10:41dove solo per dormire va via più della metà dello stipendio.
10:46Poi devono anche mangiare, poi ci servono i mezzi di comunicazione,
10:49ogni tanto dovranno comprarsi qualcosa per vestirsi.
10:52E se si sposano, magari sono due stipendi, poi nasce un bambino
10:57e si separano, perché è una tragedia che si consuma frequentemente,
11:01di solito uno dei due, cioè il marito in questo caso,
11:05lascia la casa alla moglie, al bambino e la seguite a pagare.
11:08Ovviamente va a dormire in macchina.
11:11Cioè sono cose incredibili quelle che stanno succedendo.
11:13I pari del personale, questi medici, Greta, le voglio dire che un medico di 50 anni
11:20con quello che guadagna in ospedale non è in grado di riprodurre se stesso,
11:25cioè di pagare gli studi del figlio che dovrebbe fare il medico.
11:28Allora siamo alla follia, cioè non ho capito i medici da dove escono,
11:34se non dalla stessa classe sociale alla quale appartengono i genitori.
11:37Invece non è possibile questo, perché uno che ha due figli non ce la fa
11:41con lo stipendio dell'ospedale, a mandarli tutti e due all'università
11:45e tantomeno a medicina.
11:47Tutto chiarissimo.
11:48E davvero la ringrazio anche per questo interessante nuovo punto di vista,
11:52perché è sempre importante puntare l'attenzione sul problema della sanità.
11:57Comunque anche complimenti per questa nuova novità.
12:00Ritorniamo all'inizio, professore, con l'applicazione che permette
12:03di orientarsi al San Camillo.
12:05Davvero una bella idea.
12:06Grazie davvero.
12:07Allora prestissimo.
12:08Grazie a voi dell'attenzione al nostro lavoro.
12:12Buonasera.
12:13Grazie ancora.
12:14A prestissimo.