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  • 1 anno fa
Milano, 16 dic. (askanews) - I film sono in molti casi magnetici e tremendamente evidenti, ma non è neppure questo il vero elemento di fascino della mostra "Il Nostro Tempo", nuovo capitolo della relazione tra la Fondation Cartier pour l'art contemporain e Triennale Milano. Il punto è la somma di queste opere collocate nello spazio mentale della Triennale e con un allestimento di bunker arc che restituisce la sensazione profonda dell'esperienza cinematografica, anche in un contesto che resta quello dell'arte contemporanea."La Fondation Cartier - ha detto ad askanews la curatrice Chiara Agradi - da più di 30 anni porta avanti un discorso con il cinema. La programmazione della Fondation Cartier è sempre stata interessata all'arte cinematografica e questo interesse si è poi concretizzato negli anni nell'organizzazione di mostre dedicate all'arte cinematografica a Parigi e di conseguenza anche all'acquisizione di opere che oggi sono nella nostra collezione. In parallelo la fondazione ha sostenuto l'attività di artisti e registi attraverso un contributo alla produzione, un aiuto alla diffusione".Il titolo "Il Nostro Tempo" rimanda a echi hemingwayani e la mostra scava in certi aspetti del presente, dalla matematica alle dittature, dall'intimità alla memoria degli alberi, passando pure per un Trittico di Agnès Varda. "Gli artisti in mostra - ha aggiunto la curatrice - seppur con uno sguardo e una sensibilità estremamente differente, indagano e riflettono su quelle che sono le contraddizioni del mondo in cui viviamo".Tra i registi presenti in Triennale c'è anche il rumeno Andrei Ujica, che ha portato a Milano il film "Nicolae Ceausescu: un'autobiografia", dedicato al dittatore comunista ucciso poi nella rivoluzione del 1989. "Ho cercato di fare un film - ci ha spiegato Ujica - in parte per raccontare la sua epoca al potere attraverso i suoi stessi occhi, perché tutte le immagini che ho usato sono state commissionate da lui e realizzate dall'apparato di propaganda. La cosa strana è che quando le metti insieme queste immagini si ritorcono contro di lui".Per la Triennale, poi, questa mostra è anche un'occasione di allargare ulteriormente le proprie prospettive di ricerca. "A noi - ci ha detto il presidente Stefano Boeri - interessa moltissimo una sperimentazione sul cinema, quindi non si tratta di semplicemente fare una serie di proiezioni, ma si tratta di sperimentare come il linguaggio cinematografico può interagire con tutte le altre arti che ospitiamo e questo allestimento di bunker arc con la curatela di Chiara Agradi secondo me è una risposta perfetta e per noi è veramente l'inizio di un percorso di ricerca sul cinema in Triennale".Un percorso che, tra le altre cose, ci ricorda, se mai ce ne fosse bisogno, la centralità delle immagini in movimento sulla scena del contemporaneo, sulla scena dei nostri tempi. (Leonardo Merlini)

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00:00I film sono in molti casi magnetici e tremendamente evidenti, ma non è neppure questo il vero
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00:14Fondation Cartier Poulard Contemporain e Terrennale Milano. Il punto è la somma di queste opere
00:19collocate nello spazio mentale della terrennale e con un allestimento di bunker arc che restituisce
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00:29contemporanea. La Fondation Cartier da più di trent'anni porta avanti un discorso con il cinema,
00:34la programmazione della Fondation Cartier è sempre stata interessata all'arte cinematografica e
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00:59Il Nostro Tempo rimanda a Echi e Minguellani e la mostra scava in certi aspetti del presente, dalla
01:05matematica alle dittature, dall'intimità alla memoria degli alberi, passando pure per un trittico
01:09di Agnes Varda. Gli artisti mostra seppur con uno sguardo e una sensibilità estremamente differente,
01:16indagano e riflettono su quelle che sono le contraddizioni del mondo in cui viviamo. Tra i
01:21registri presenti in terrennale c'è anche il romeno Andrea Ruggica che ha portato a Milano il film
01:25Nicolae Ceausescu, un'autobiografia dedicato al dittatore comunista, ucciso poi nella rivoluzione
01:31del 1989.
01:32Ho cercato di fare un film, ci ha spiegato Ruggica, in parte per raccontare la sua epoca al potere
01:57attraverso i suoi stessi occhi, perché tutte le immagini che ho usato sono state commissionate
02:01da lui e realizzate dall'apparato di propaganda. La cosa strana è che quando le metti insieme
02:07queste immagini si ritorcono contro di lui. Per la terrennale poi questa mostra è anche
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02:21A noi interessa moltissimo una sperimentazione sul cinema, quindi non si tratta di semplicemente
02:28fare una serie di proiezioni, ma si tratta di sperimentare come il linguaggio cinematografico
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02:45l'inizio di un percorso di ricerca sul cinema in terrenale.
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02:53delle immagini in movimento sulla scena del contemporaneo, sulla scena dei nostri tempi.
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