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MILANO (ITALPRESS) - Sordità, ictus e il modo migliore in cui i genitori possono affrontare la separazione, quando è necessaria: sono i temi della settantesima puntata di Medicina Top. Marco Klinger intervista Andrea Franzetti, direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo; Mauro Silvestrini, direttore della Clinica Neurologica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche; Carlo Trionfi, psicologo, psicoterapeuta e direttore scientifico del Centro Studi Famiglia.
fsc/gsl
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NovitàTrascrizione
00:00Buongiorno a tutti e benvenuti a una nuova puntata di medicina top, la medicina spiegata
00:14con parole semplici ma degli esperti più autorevoli e famosi, come anche oggi, a partire
00:20dal professor Andrea Franzetti, con il quale parleremo da Cinesello Balsamo, Ospedale Bassini,
00:25di sordità e dal professor Mauro Silvestrini, con il quale parleremo di ICTUS, presidente
00:31della Facoltà di Medicina Università delle Marche e a concludere infine nel modo migliore
00:36con il dottor Carlo Trionfi, presidente dell'Istituto Nazionale di Coordinazione Genitoriale, quindi
00:42argomento molto interessante, la separazione, cosa può riguardare le famiglie e soprattutto
00:46i ragazzi. Quindi direi via la nuova puntata e via con servizio su professor Franzetti.
00:51La sordità o perdita dell'udito è la riduzione parziale o totale della capacità di percepire
01:00suoni che normalmente una persona con udito normale riuscirebbe a sentire. L'alterazione
01:06può riguardare uno o entrambi gli orecchi e può avere gradi diversi, lieve, moderata,
01:12grave, fino alla perdita totale dell'udito. Si stima che circa 13 milioni di italiani convivano
01:19con un disturbo uditivo in qualche grado. Quando la perdita è tale da compromettere
01:24la comunicazione, la partecipazione sociale e la qualità della vita, si parla di sordità
01:29invalidante.
01:33Andrea Franzetti è direttore della struttura complessa di Ottorino Laringo e Iatria dell'ospedale
01:38Bassini di Cisero Balsamo, in provincia di Milano. Per diversi anni ha diretto il centro
01:43della sordità infantile dell'ospedale dei bambini Buzzi di Milano. Ciao Andrea, benvenuta
01:47Medicina Top. Ciao Marco e grazie dell'invito. Finalmente parliamo di sordità Andrea, ma qual
01:53è la differenza da tutte queste parole che sentiamo? Ipoacusia, sordità parziale, sordità
01:59profonda. Adesso è per la scaletta, ce la spieghi? Sono tanti sinonimi che vanno a spiegare
02:06quanto noi comprendiamo di quello che sentiamo, perché sono le due fasi della sordità. Uno
02:13può sentire un rumore ma non comprendere, ma può invece non sentire un rumore e quindi
02:20non comprenderlo. Quindi quando parliamo di ipoacusia vuol dire che sentiamo poco, quando
02:26invece parliamo di sordità vuol dire che capiamo poco e questi sono due fattori importanti di
02:33questa questione.
02:34Belli differenti voglio dire.
02:35Belli differenti.
02:36Quali fasce di età sono maggiormente colpite dalla perda dell'udito Andrea? Assolutamente
02:42noi ci rendiamo conto in età anziana, però ci sono tanti…
02:46Come te ne rendi conto Andrea? Per spiegare ai nostri amici a casa, qual è la prima cosa
02:50che noti?
02:51La prima cosa è il disagio che si prova quando si cerca di capire cosa uno ti dice senza
02:59comprenderlo. Quindi senti che uno ti parla, ma non capisci tutto quello che ti dice e questo
03:05di solito avviene in contesti come ambienti rumorosi, a cena che ti parlano due persone
03:11insieme, quando vai al cinema e questo inizia…
03:15Inizia ad essere un segnale di sordità.
03:17Ed è vero che è un fenomeno in crescita questo?
03:19Allora, è un fenomeno in crescita anche perché è diagnosticato maggiormente.
03:24In passato si dava un po' per scontato che l'anziano pian piano sentisse anche un po'
03:30certo. Adesso abbiamo capito che se si riesce a comprendere la sordità e identificarla
03:37prima, questo ci permette poi di curarla meglio laddove magari a 90 anni non si riesce più
03:43a avere magari nessun effetto neanche con una protese acustica.
03:47Certo. Senti Andrea, noi viviamo in un contesto clamorosamente esposto ai rumori e quindi dai
03:56giovani alla musica a volume sfrenato, gli ambienti di lavoro rumorosi, gli auricolari
04:03usati magari in modo scorretto, tutte queste cose influiscono sulla pereta di acuzie dell'udito?
04:10Certo. Influiscono due cose importanti. Uno, i cosiddetti rumori molesti che sono dentro
04:18tutti questi comportamenti che tu hai detto. Dall'altra parte possono influire anche tutti
04:24quei fattori che agiscono sull'aspetto cognitivo comportamentale, per cui anche magari utilizzare
04:31troppo alcuni giochi, alcune forme di divertimento estremamente rumoroso, oltre che a danneggiare
04:42l'orecchio vanno a danneggiare anche il cervello.
04:45Certo. Questo è molto importante da dire. Mi veniva da proporti un esempio personale
04:51ma che magari riguarda qualche nostro amico a casa. Ma quando tu ti accorgi che a casa,
04:56soprattutto adesso che quando guardiamo la televisione, spesso le trasmissioni o alcune
05:01parti di trasmissioni sono incise in modo differenti. Sappiamo che la pubblicità ha
05:05un volume maggiore e magari il metraggio che stai vedendo ha un volume minore. È la sensazione
05:12di perdere qualche parola, cioè di sentirle normalmente, però qualche parola di perderla.
05:17A tutti, sono convinti i nostri amici a casa, succederà come me che ogni tanto dico
05:20ma cosa ho detto? Perché ho perso una parola. E questo secondo te può essere un segno
05:26di allarme come dire oppure no? Beh, sicuramente se questo episodio si verifica più volte
05:34durante la visione di un film piuttosto che di una trasmissione, può essere un campanello
05:40d'allarme assolutamente. Quindi si tratta di stare con le orecchie
05:43bene dritte per cercare di capire. Anche perché verificarlo è abbastanza semplice
05:48perché si fa un esame che è fatto di due parti. Rispondo a dei suoni, quindi sento o non sento
05:56e devo ripetere delle parole che sento a delle intensità diverse, capisco o non capisco.
06:02Quindi è una cosa anche abbastanza...
06:04Questo mi permette di ricordare una cosa umoristica, anche i nostri amici a casa, Andrea, questo tipo
06:08di esame. Mi ricordo il tempo che ci aveva accompagnato il mio nonno che chiuso in questo
06:12gabbiozzo, a un certo punto mi chiedeva ma quando comincia l'esame? Dicevo nonno, è cominciato,
06:17da tanto è cominciato. E lui non sentiva.
06:20Perché lui non sentiva, esatto, lo ricordo con grande affetto. Senti invece, a parte i nonni,
06:25i bambini. È ancora spesso di origine genetica la sordità nei bambini, Andrea?
06:30Allora la sordità nei bambini si divide in due grandi famiglie. La sordità cosiddetta
06:35genetica che oggi fortunatamente, grazie all'obbligatorietà di uno screening audiologico neonatale che viene
06:43fatto in tutta Italia, noi riusciamo a identificare immediatamente entro il primo mese di vita
06:49un bambino sordo e quindi affrontare questa sordità laddove è indispensabile fino a fare
06:57anche degli impianti cocleari che sono degli orecchi bionici che permettono al bambino
07:03di sentire. Andrea però, sempre perché può fare, suscita l'interesse di sicuro di chi
07:07ti sta ascoltando, ma come fai a identificare nell'arco del primo mese di vita un bimbo sordo?
07:12Allora, è un esame che è come quando si prova la febbre nell'orecchio. Si manda un eco
07:18e di risposta c'è un eco che è generato da una parte dell'orecchio. Quindi se io registro
07:26l'eco è perché la persona ha sentito o perlomeno l'orecchio ha risposto allo stimolo
07:32che gli ha mandato. Se non lo registro è un sospetto di sordità e quindi mette in atto
07:38un interdiagnostico. E poi ci sono le sordità cosiddette progressive che sono quelle più
07:43insidiose e sono quelle per le quali anche i pediatri ma anche gli educatori fanno più
07:50attenzione perché a un certo punto si slatentizzano laddove uno fa fatica a magari articolare in
07:56maniera adeguata al linguaggio o a partecipare. E quindi bisogna anche fare una diagnosi differente
08:02magari tra un tratto autistico e un bambino che è solo sordo.
08:06L'altra sera sono stato a una meravigliosa festa di beneficenza a favore di un'associazione
08:10molto importante di cui non faccio il nome, ne parleremo poi a tempo in debito quando
08:14sono ospite tra di noi che si occupa di sordità di bambini nel terzo mondo, quindi in Africa
08:19in posti edifici. E lì mi è capitato di pensare a quello che ti voglio chiedere adesso
08:23che se è vero che parte della sordità possono derivare da infezioni o da malattie. C'è
08:29una causa importante Andrea?
08:30Sì, le sordità possono dipendere fino dalla nascita da infezioni tipo il citomegalovirus,
08:39cioè infezioni di tipo virale, fino a arrivare anche a infezioni ricorrenti nell'infanzia,
08:46autiti che si ripetono in maniera continuativa e fino a arrivare a infezioni anche più importanti
08:51come le meningiti che possono manifestarsi in tutte le età.
08:55E quindi, certo, il fattore infettivo è un fattore...
08:58E quindi questa cosa qui è più facile che succeda in ambienti magari diciamo meno moderni,
09:03meno... più...
09:05E più facciamo fatica a affrontare un'infezione, più il rischio della complicanza, la sordità
09:10è alto, certo.
09:11Certo, certo. E senti, gli strumenti diagnostici di oggi che consentono di valutare in modo
09:17preciso la situazione uditiva, quali sono?
09:20Beh, si parte dagli esami di base che sono i cosiddetti esami audiometrici che ho spiegato
09:25prima, che si chiamano sia tonali che vocali, fino a arrivare anche a degli strumenti che
09:31utilizzano i potenziali evocati, che è una specie di elettroencefalogramma, per dirla
09:36molto banalmente, che va a studiare tutta la via acustica e quindi fin dove noi percepiamo
09:43il suono fino a livello corticale.
09:45È un percorso lungo, Andrea, intendo dire il paziente che si presenta da voi al Bassini,
09:49ospedale notoriamente ad alto livello, si presenta di fronte a te e ai tuoi collaboratori,
09:54con dei sospetti di sordità, in quanto esce con una cartella precisa che dico che tipo
10:00di sordità, cosa gli viene suggerito di fare? È un percorso lungo ed è un percorso
10:05anche...
10:05No, io penso che nel giro di due giornate si capisce.
10:10Pensa quanti sono stati i progressi che in passato sono stati...
10:12Assolutamente, assolutamente.
10:14Senti, e tornando ai nostri amici a casa, Andrea, abbiamo parlato del mondo in cui viviamo,
10:20pieno di rumori, pieno di confusione, una bolgia, sette persone che parlano insieme, stimoli
10:25di ogni genere. Se tu dovessi dare un consiglio, lo chiediamo a tutti, un consiglio per conservare
10:31il proprio dito e le proprie orecchie in ordine il più a lungo possibile. Che suggerimento
10:36daresti? C'è qualche esercizio, qualcosa che uno possa fare di utile?
10:40Allora, io ho una cosa che secondo me è semplice ma serve sempre molto, è l'ascolto
10:46della musica. È l'ascolto della musica perché permette la percezione fine, perché
10:52ascoltare la musica vuol dire avere una percezione fine e la concentrazione rispetto
11:00alla melodia o rispetto alla canzone, per cui la connessione tra l'orecchio e il cervello.
11:07Io anche in chi fa fatica a sentire oppure anche in chi viene impiantato, uno degli esercizi
11:17che consiglio di fare per proprio migliorare l'utilizzo di questo orecchio bionico è quello
11:23di fare degli esercizi ascoltando la musica, così come anche nell'affronto per esempio
11:28degli acufeni diventa fondamentale la musicoterapia o comunque la sound therapy per creare questa
11:35connessione.
11:36Però Andrea mi sembra che i progressi siano così veloci che alla fine uno possa immaginare
11:42una crescita nell'affrontare la sordità molto veloce nei prossimi anni, cioè immagini
11:48degli anni brillanti per questo argomento.
11:50Assolutamente sì, perché tanti strumenti che io mi ricordo quando ho iniziato a fare
11:59lo Torino, se non aveva una sordità che si chiamava neurosensoriale, lo salutavo e gli
12:05dicevo metti una protesi fin quando va, adesso invece si affrontano forme di sordità anche
12:12molto complesse e complicate, ma c'è un aspetto che secondo me apre un quadro di speranza
12:18importantissimo che è proprio agli albori che è la genetica, perché è stato scoperto
12:25già in fase sperimentale avanzata la possibilità di introdurre tramite un virus che è un veicolo
12:34una modificazione genetica per un gene che si chiama ottoferlina che è uno dei geni che
12:42causa la sordità e per cui i bambini che sono già entrati in questa fase nel giro di otto
12:49mesi e un anno riprendono l'udito laddove la cellula nervosa non era in grado di darlo.
12:56Questa cosa qua c'è in Italia, c'è in Europa in fase di sperimentazione avanzata, io penso
13:02che il futuro sulla genetica sia veramente…
13:05Hai detto delle cose molto interessanti Andrea, grazie a Professor Franzetti che è stato molto
13:08simpatico, molto bravo e anche facilmente intellegibile dai nostri amici a casa che sicuramente
13:14hanno capito di cosa si parla quando si parla di sordità, grazie Andrea, grazie ancora.
13:20Il prossimo ospite invece è il Professor Mauro Silvestrini con il quale parleremo in collegamento
13:24ad Ancona di ICTUS, un evento che è un evento importante ed è importante conoscere e riconoscere
13:30per agire nel minor tempo possibile.
13:33Via servizio, suo Professor Silvestrini.
13:38L'ICTUS è una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo.
13:43Si verifica quando il flusso sanguigno al cervello viene interrotto o ridotto, provocando
13:49una sofferenza dei tessuti cerebrali.
13:52Le forme principali sono l'ICTUS ischemico, dovuto all'occlusione di un'arteria, e l'ICTUS
13:57emorragico, causato dalla rottura di un vaso sanguigno.
14:01In Italia si registrano ogni anno circa 90-100.000 nuovi casi, con un impatto notevole sul sistema
14:08sanitario e sociale.
14:10L'incidenza cresce con l'età, soprattutto oltre i 65 anni, e con un picco oltre i 75 anni.
14:17Il controllo dei fattori di rischio e la rapidità nel trattamento sono elementi determinanti per
14:22ridurre l'impatto dell'ICTUS sul sistema sanitario e soprattutto sulla vita delle persone
14:28che ne sono colpite.
14:33Mauro Silvestrini è direttore della clinica neurologica dell'azienda ospedaliero universitaria
14:37delle Marche e preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Politecnica delle Marche.
14:44È past president dell'Italian Stroke Association, la società scientifica che scrive le linee guida
14:49sull'ICTUS. Ciao Mauro, benvenuto a Medicina Top, è un onore averti tra gli ospiti.
14:55Ciao, grazie.
14:55Ciao, grazie.
14:55Ciao, ciao.
14:57Mauro, innanzitutto, qual è la situazione dell'ICTUS oggi in Italia?
15:02Stiamo assistendo a un aumento oppure una riduzione dei casi?
15:06Guarda, la situazione è tutto sommato abbastanza stabile, nel senso che i numeri più o meno di
15:14100-110 mila nuovi casi all'anno si mantiene nel tempo. Questo è legato al fatto che la popolazione
15:24invecchia e l'età avanzata rappresenta il maggior fattore di rischio per tutte le malattie
15:29circolatorie, incluso l'ICTUS. E questo non ci consente di abbattare i numeri.
15:35Senti, ma i principali fattori di rischio per l'ICTUS quali sono per aiutare i nostri amici
15:40a casa?
15:42Sì, certo. Allora, esistono sicuramente delle condizioni, tra queste va ricordata l'ipertensione
15:48arteriosa, il diabete, la dislipidemia, cioè l'aumento del colesterolo. E poi abbiamo tutta
15:54una serie di condizioni che sono strettamente connesse con uno stile di vita che a volte non
16:01è adeguato, per esempio il fumo, l'eccesso di alcol, l'inattività fisica che crea problematiche,
16:09il sovrappello.
16:10Lo stress immagino anche, Mauro.
16:11Esattamente, il cattivo, la cattiva qualità del sonno notturno. Ecco, queste sono tutte
16:16condizioni che aumentano.
16:18Che aumentano i rischi di rischio di ICTUS.
16:20Esatto.
16:20E perché il tempo è così cruciale nel trattamento dell'ICTUS, Mauro?
16:24Allora, il tempo è il fattore fondamentale. Abbreviare i tempi tra la comparsa del disturbo
16:34e l'inizio della terapia è il primo aspetto in grado di influenzare positivamente la prognosi
16:40di un paziente. Il cervello è il nostro organo più delicato che non riesce a resistere a condizioni
16:46di stress circolatorio e questo spiega perché ogni secondo che passa dall'inizio del disturbo
16:53crea una perdita di strutture cerebrali che diventa rapidamente irreversibile.
16:59Certo. Mauro, ma per aiutare chi ci segue da casa, che sicuramente si farà delle domande,
17:06quali sono i segnali d'allarme che uno non deve sottovalutare ma deve riconoscere se possibile
17:10immediatamente?
17:12Eh sì, certo. Questo è molto importante. Allora, qualsiasi disturbo che ci fa pensare
17:20che una parte più o meno grande del nostro cervello non stia funzionando adeguatamente.
17:25Quindi una mano che non si muove con la stessa destrezza dell'altra, una gamba più pesante,
17:32la bocca che si storce, una difficoltà nell'articolare le parole, una perdita di coordinazione.
17:39Ecco, questi sono i principali segni che possono essere legati ad un disturbo circolatorio in atto.
17:47Diciamo, Mauro, che un paziente fortunato potrebbe magari giungere in ospedale nel giro di un'ora
17:53e a quel punto lì a cosa viene sottoposto in ospedale? Quali sono i primi presidi per andare incontro alle sue necessità?
18:01Allora, il paziente una volta entrato in un ospedale attrezzato per gestire una situazione di questo tipo
18:08mette immediatamente in atto un protocollo che parte dall'esecuzione di una TAC.
18:14La TAC è l'esame fondamentale perché consente di discriminare tra l'ischemia e l'emorragia.
18:20Quindi in base al riscontro, nella maggior parte dei casi, oltre l'80% dei casi è legato ad un disturbo di tipo ischemico,
18:32vengono intraprese immediatamente tutte le procedure che portano poi il paziente a poter usufruire
18:39delle terapie di rivascolarizzazione farmacologiche o endovascolari.
18:44Sì, certo. Ma noi sappiamo che in Italia esistono delle stroke unit, ma il numero della presenza delle stroke unit in Italia è adeguato?
18:53Mauro, secondo te occorrebbe che ce ne fossero di più per ogni regione?
18:57Allora, la cosa positiva è che il numero di unitaitus è stato enormemente incrementato negli ultimi anni.
19:05Tuttavia non siamo ancora arrivati a pieno regime.
19:08Abbiamo qualcosa di più di 200 centri ITUS nei nostri ospedali, ne servirebbero un centinaio in più.
19:19Il problema fondamentale è la mancanza di proporzione tra strutture che esistono nelle diverse parti d'Italia.
19:27Oltre la metà delle unitaitus sono le regioni del nord, 25%...
19:32È un problema che conosciamo e vale anche per le stroke unit, certamente.
19:37Ma gli aspetti organizzativi che andrebbero migliorati per garantire una maggiore qualità e accesso alle cure,
19:49quali potrebbero essere oltre all'aumento numerico delle stroke unit e alla distribuzione omogenea nel vario territorio nostro?
19:57Guarda, c'è bisogno di aumentare la cultura e la consapevolezza di quello che si può fare in un paziente con ITUS.
20:06Quindi andrebbero ottimizzati tutti i percorsi e soprattutto resi omogenei in tutta Italia.
20:13Quindi la rete delle emergenze andrebbe adeguata, andrebbe ottimizzato il trasporto del paziente nell'ospedale più vicino dotato di unitaitus
20:25e all'interno dell'ospedale andrebbero resi omogenei tutti i percorsi che devono poi in ultima analisi raggiungere un obiettivo molto semplice
20:36che è quello di insettire il paziente di essere trattato.
20:39Senti Mauro, facendo un passo avanti, la riabilitazione precoce dopo l'ictus è importante, immaginiamo, giusto?
20:47E come avviene?
20:48Allora, è fondamentale. Una delle caratteristiche dell'unità ITUS è quella di poter assicurare al paziente una presa in carico riabilitativa
20:57entro la prima giornata. Quindi tutti i pazienti ricoverati in unitaitus vengono sottoposti a valutazione
21:03e immediatamente viene iniziato il trattamento fondamentale, aspetto fondamentale.
21:09Mauro, ma per quelli che affrontate voi nella vostra stroke unit, sotto la definizione ictus
21:16quanti sono in percentuale i problemi giudicati veramente, veramente importanti
21:21e quanti invece quelli da cui si esce magari velocemente con scarsi reliquati?
21:26Cioè che percentuale c'è di situazioni gravi su 100?
21:29Ma guarda, dunque la percentuale è estremamente variabile in relazione a quanti pazienti possono
21:37essere trattati precocemente. Un ITUS trattato precocemente ha il 70% di probabilità di avere
21:45una prognosi favoribile.
21:46Questo è un messaggio molto positivo da mandare a chi ci segue da casa perché vuol dire che
21:50se noi siamo attenti a riconoscere i segni e diciamo siamo anche fortunati nell'accorciare
21:56quel periodo che dura dalla comparsa dei segni stessi fino all'arrivo in ospedale, vengono
22:03applicate le giuste cure, c'è la possibilità di risolvere tutto anche con buon successo.
22:10Ma proseguendo sempre su questo discorso, volendo dare dei consigli Mauro ai nostri amici
22:15che sono a casa, in qualche modo per come prevenire un ictus. Certamente tu ci hai accennato
22:22dello stile di vita che deve essere in un certo modo, cioè tutte le cose che di base
22:27conosciamo bene, magari spesso ci piacciono, vanno tenute con discrezione alla larga e
22:33certamente c'entra una base che è una base che vale per ognuno di noi. Ma qualche consiglio
22:39particolare in più tu cosa diresti?
22:42Allora intanto prendersi cura di se stessi, quindi pensare a questo. La maggior parte degli
22:48ictus sarebbe evitabili o perlomeno procrastinabili ad età molto più avanzata. Quindi una mezz'ora
22:56al giorno di attività fisica, una dieta adeguata che ci consenta di mantenere un peso adeguato
23:03al nostro, alla nostra altezza, stato di salute è fondamentale. Quindi controlli medici, soprattutto
23:14laddove esista una predisposizione e quindi anche adeguarsi ad eventuali prescrizioni di
23:21farmaci da parte del proprio medico.
23:23Senti Mauro, ultima domanda, sei stato veramente prezioso e preciso nel risponderci. Ma quali
23:30passi avanti salienti tu hai notato da quando tu ti sei affacciato a dedicarti così per intero
23:36la neurologia agli ictus? E cosa prevedi possa succedere nei prossimi anni? Cosa ci potrebbe
23:41essere di veramente condizionante in positivo le cure?
23:45Ma guarda, io ho avuto il privilegio di assistere ad un cambiamento veramente epocale e clamoroso,
23:53quando io ero un giovane specializzando il paziente con ictus, era un paziente che osservavi
23:59ed aveva la possibilità di trattare e di riaprire i vasi chiusi nella maggior parte dei pazienti
24:07ha costituito sicuramente una rivoluzione. Oggi l'ictus ci fa molta meno paura, cominciamo
24:14ad avere armi anche per il fratello povero, la sorella povera dell'ictus ischemico che
24:21l'emorragia. Oggi sappiamo che gestire bene un paziente con l'emorragia ha degli indubbi
24:27vantaggi, quindi c'è un progresso costante ma c'è soprattutto un miglioramento della
24:33consapevolezza di quanto possa essere fatto in queste condizioni.
24:39Bravo, sei stato veramente bravo, chiaro e sicuramente utile a chi ci ha seguito da
24:42casa, è stato un piacere averti ospite, grazie Mauro Silvestrini, neurologo di fama
24:48che preside dell'Università Politecnica delle Marche, grazie ancora. Il prossimo ospite
24:53invece è Carlo Trionfi, psicologo, psicoterapeuta precedente di Incoge, con cui parleremo di
24:59coordinazione genitoriale, via servizio su Carlo Trionfi.
25:03La famiglia vive una stagione complessa, segnata da cambiamenti profondi che mettono
25:11alla prova la stabilità e la capacità educativa. Le pressioni della vita quotidiana, i ritmi
25:17frenetici, le difficoltà economiche e un tessuto sociale sempre meno coeso rendono difficile
25:23mantenere un clima e un dialogo sereno. In questa realtà, in trasformazione, il ruolo dei genitori
25:29è ancora più centrale. Sono loro, prima di tutto, a offrire ai bambini e ai ragazzi
25:35un riferimento solido, un luogo affettivo e simbolico in cui sperimentare la fiducia,
25:41sentirsi amati e ascoltati e in cui acquisire la solidità necessaria per affrontare errori
25:48e frustrazioni. Educare oggi significa anche aiutare i più giovani a orientarsi in un ambiente
25:54sociale iperconnesso, dove il confronto con gli altri può diventare fonte di insicurezza
25:59e smarrimento. Nonostante le difficoltà, la famiglia resta il luogo in cui si costruiscono
26:05le basi della personalità, dell'autostima e del senso di appartenenza, funzioni fondamentali
26:11che non possono venire meno neanche quando i genitori scelgono di separarsi.
26:19Carlo Trionfi è psicologo, psicoterapeuta, direttore scientifico del Centro Studi Famiglia,
26:24docente in psicologia giuridica presso la scuola di specializzazione in psicoterapia
26:29dell'Istituto Mitchell e presidente dell'Istituto Nazionale per la coordinazione genitoriale
26:34in COGE. Ciao Carlo, ciao Marco, bentrovato.
26:37Quanti titoli belli? Troppi.
26:39Senti, ma cosa significa Carlo coordinazione genitoriale? Quali situazioni viene utilizzata?
26:44La coordinazione genitoriale è un metodo che viene dal Canada, dagli Stati Uniti, in
26:50Italia si utilizza da una decina, quindicina d'anni al massimo, l'abbiamo iniziato a portare
26:54noi e serve per quelle coppie che si trovano in un momento di crisi a doversi separare in
27:04presenza di figli. Quindi stiamo parlando di situazioni di alto conflitto tra i genitori
27:11che si stanno separando e che non riescono più a gestire adeguatamente il loro compito
27:18educativo. Cosa succede? Il coordinatore genitoriale si rivolge a loro e cerca di orientarli, favorendo
27:26una mediazione, un dialogo nuovo, diverso, meno conflittuale, per sostenerli in questo
27:32compito e aiutare ad uscire dalla crisi.
27:34L'hai spiegato molto bene, è stata una spiegazione molto precisa. Perché oggi la coordinazione
27:39genitoriale è così importante Carlo? E soprattutto quali cambiamenti nella società e nella famiglia
27:44la rendono necessaria?
27:45Allora, consideriamo che la famiglia negli ultimi 15 anni ha fatto un passaggio epocale,
27:51è passato dalla monarchia alla situazione della famiglia democratica. La monarchia è basata
27:59sul comando dei padri che però per fortuna sono stati spodestati e hanno permesso di far
28:06sì che oggi la famiglia viene governata all'interno di un sistema di negoziazione e quindi tutti
28:11devono essere rappresentati. Questo cosa vuol dire? Che si discute molto di più, si
28:15discute molto di più e se non si è in grado di discutere soltanto si arriva a litigare.
28:21Quindi oggi il conflitto è l'elemento centrale, problematico all'interno delle famiglie e noi
28:26ci rivolgiamo ai genitori affinché facciano in modo che quel conflitto non diventi un disturbo,
28:32un problema nella crescita dei loro figli. Infatti perché devo proprio dire che il conflitto
28:36in una certa dose è presente anche nelle famiglie che non si separano, infine che restano unite
28:40e quindi è proprio importante come dici tu, in qualche modo fare fronte comune con i figli
28:45da dove c'è conflitto ed è quello che voi in qualche modo aiutate a produrre, a portare
28:52il campo. Assolutamente sì, è necessario poter distinguere quello che è la relazione di coppia
28:58che può anche essere conflittuale dalla relazione di genitori. Però non dire questo, certo.
29:02Eh sì, perché è un'altra cosa. Sono cose differenti. Sono cose differenti e bisogna quindi
29:08aiutare i genitori anche a gestire questo conflitto in modo che non diventi, come dire,
29:13danneggiante per i figli. Perché le statistiche ci dicono che i figli di genitori separati
29:18in conflitto hanno cinque volte più probabilità di avere dei problemi evolutivi anche seri durante
29:26loro. Molto importante, questo è bello che tu l'abbia detto perché chi è a casa prenderà
29:30sicuramente nota della tua osservazione. Ma uno dei grandi temi di oggi è legato al mondo
29:35digitale, Carlo. Tante ore sui dispositivi, sui social, la dipendenza che può derivare
29:41da questo. Cosa possono determinare nei comportamenti? Cosa vale la pena, o meglio, come è meglio
29:48comportarsi per far fronte a questo? Certo. Mi chiedi qualche cosa che sembra che non sia
29:53legato a quello che dicevamo prima, invece lo è. Nella misura in cui è proprio nelle
29:58famiglie più disfunzionali, dove è più alto il problema di comunicazione, che i figli
30:03e spesso anche i genitori si recludono all'interno del loro mondo digitale. Oggi le ricerche…
30:11Non è solo un periodo di neutralizzazione, è un periodo negativo, è un periodo non dedicato
30:15alla comunicazione. Ci si connette a qualcosa d'altro, ma questo fa sì che ci si disconnetta
30:23dal mondo esterno. Consideriamo che oggi i ragazzi connessi al digitale hanno in media
30:31meno della metà di relazioni, di tempo dedicato alle relazioni sociali rispetto a quello che
30:39avevamo noi. E che già ne avevate meno di noi. Esattamente. E quindi diciamo che dal
30:452010, quando il cellulare è entrato a pieno titolo nella vita delle famiglie, effettivamente
30:53sono aumentati i problemi di ansia, sono aumentati i problemi di depressione, c'è stati molti
30:59problemi di attenzione, di stupido il sonno nei ragazzi. Quindi questo è un indice che ormai
31:04riconosciamo. Senti Carlo, esistono tante famiglie non
31:09tradizionali ormai, o ricomposte, in situazioni complesse, eccetera. I problemi più comuni
31:16in queste famiglie e come intervieni in questi casi?
31:19Allora, consideriamo che ormai tutte le famiglie hanno all'interno delle loro grandi complessità.
31:27Anche quella tradizionale in qualche modo. La famiglia tradizionale ormai diciamo che non
31:33è più tanto presente, anche la famiglia tradizionale, anche quella ha delle complessità
31:38che la rendono unica. Quindi la prima cosa da fare e da saper trattare come genitori
31:44è accettare una complessità. Una volta era più facile perché i genitori dovevano insegnare
31:49ai figli a fare quello che loro sapevano fare. Adesso noi dobbiamo insegnare ai figli a fare
31:54qualche cosa che non sappiamo né loro né noi quello che sarà. E quindi questo rende
31:58tutto più complesso, ci rende molto meno tradizionali. Quindi l'indicazione che possiamo dare quando
32:06la famiglia non è tradizionale è di poter far sì che i genitori accettino la complessità
32:12e la gestiscano, non la rifiutano.
32:14Certo, è un primo passo.
32:15Esatto, perché se la rifiutano cosa succede? Succede che iniziano a distinguere tra i buoni
32:20e i cattivi. E questo riduce la complessità, ma non è nella realtà dei fatti.
32:26Certo, ma la società Carlo, intesa come scuole, istituzioni, comunità, per sostenere famiglie
32:32fragili o in crisi cosa può fare? Cosa può fare soprattutto in più di quello che non fa
32:37oggi?
32:37Certo, innanzitutto deve dedicarci molte energie, parlo anche sul piano dei finanziamenti, bisogna
32:43che ci sia un'attenzione a questo tema. In secondo luogo non deve porsi in una maniera
32:48giudicante e questo è un altro tema centrale. Spesso le istituzioni tendono a giudicare
32:53la famiglia, come se invece ciascuna famiglia non abbia dei momenti di crisi. La famiglia
32:59è un organismo vivo e quindi vive delle crisi, delle crisi che servono a cambiare. Bisogna
33:04supportare la famiglia affinché affronti la crisi e la superi.
33:08Se potessi dare un messaggio ai genitori che vivono in situazioni conflittuali, che cosa
33:14diresti e cosa suggeriresti? Molto difficile, lo so, però non puoi…
33:17Assolutamente questo gli direi, smettete di litigare perché non ne vale la pena, state
33:25facendo del male ai vostri figli e quindi siate disponibili a rinunciare a qualche cosa
33:32per salvare il bene più caro che avete.
33:36Carlo, tu hai un'esperienza notevole in questo campo e sicuramente hai seguito la curva e
33:40del trend degli ultimi anni, degli anni in cui tu ti sei maggiormente dedicato a questo
33:44argomento, ma come vedi questo trend? Lo vedi secondo te? La mia sensazione è quella che in
33:51termini numerici le separazioni magari aumentino e siano in aumento, però che in qualche modo
33:56si sente dire molto più spesso che questa separazione è stata affrontata bene, cosa che in passato
34:02non succedeva tanto? I primi separati, i primi divorziati era la gente che faceva cazzotti
34:07immediatamente. Adesso si sente parlare spesso di… trovi anche tu che possa essere vero questo
34:13trend. Assolutamente, sono d'accordo con la tua analisi, ci siamo un po' abituati al fatto
34:19che i matrimoni non siano eterni e quindi che la separazione può essere uno dei modi in cui
34:26la relazione… I separati non sono più segnati come i ladri o i rapinatori… Esatto, una volta
34:30c'era l'idea per esempio che la separazione distruggeva la famiglia, invece adesso si
34:34sa che i figli possono crescere bene anche se i genitori sono separati, a patto che i genitori
34:39non litighino troppo. Senti, prima di salutarci, ultima nota di colore. Qualche mese fa il Comune
34:47di Milano ha avviato un corso di preparazione al matrimonio laico con aspetti giuridici e psicologici,
34:52tu che cosa ne pensi? Lo trovo un'idea meravigliosa perché il matrimonio che è sempre stato appalto
35:01dell'istituzione religiosa, invece si può parlare di matrimonio anche al di fuori dell'istituzione
35:07religiosa, cioè in una maniera in cui si contempla la fragilità di quel vincolo e non l'eternità
35:14soltanto di quel vincolo, quindi avanti così e benvengano queste idee da parte del Comune.
35:19Molto interessante tutto quello che hai detto e sarà sicuramente motivo di riflessione.
35:24Allora, con l'ultimo intervento così interessante di Carlo Trionfi si conclude anche la puntata
35:29di oggi di Medicina Top, che è stata varia come al solito, ma non per questo meno interessante.
35:34Abbiamo parlato di sordità con il professor Franzetti da Cinesa e lo Balsamo, di Ictus
35:39con il professor Mauro Silvestrini dalle Marche e di coordinazione genitoriale con il dottor
35:44Carlo Trionfi. Direi un programma vario, però non per questo meno interessante e sicuramente
35:49ha coinvolti i nostri amici a casa. Quindi un saluto da Marco Klinger e appuntamento alla
35:53prossima puntata. Ciao!
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