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  • 2 giorni fa
MILANO (ITALPRESS) - Epilessia, agopuntura e l'assistenza ai piccoli pazienti ricoverati e alle loro famiglie: sono i temi della sessantanovesima puntata di Medicina Top. Marco Klinger intervista Maria Paola Canevini, professore ordinario di Neuropsichiatria Infantile all'Università degli Studi di Milano; Roberto Gatto, presidente della Società Italiana di Agopuntura e dell’Associazione Farmacoterapia Cinese; Beatrice Cordero di Montezemolo, presidente dell'Associazione “Carlo Besta Dipartimento Infantile Neurologico”, CBDIN, associazione di Milano che si occupa di assistenza ai bambini ricoverati e alle loro famiglie.
fsc/gsl

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Trascrizione
00:00buongiorno a tutti e benvenuti alla nuova puntata di medicina top la medicina spiegata in un modo
00:15semplice ma dagli esperti più autorevoli anche oggi immagino sarà una puntata che gradirete
00:21nella quale parleremo di argomenti molto interessanti a cominciare di epilessia con
00:26la professoressa maria paola canevini seguendo con il dottor roberto gatto col quale parleremo di
00:31agopuntura e infine con beatrice cordero di montezemolo presidente dei cbd parleremo dell'importanza
00:37dell'assistenza ai piccoli pazienti ricoverati e alle loro famiglie quindi direi puntata interessante
00:43via primo servizio sull'epilessia e la professoressa canevini l'epilessia è una condizione neurologica
00:53caratterizzata dalla tendenza a sviluppare crisi epilettiche ricorrenti cioè episodi improvvisi
00:59dovuti a un'attività elettrica anomala e improvvisa delle cellule cerebrali le crisi possono assumere
01:05forme differenti da brevi assenze o sensazioni insolite fino a movimenti involontari più evidenti
01:12e perdita di coscienza la loro durata è generalmente limitata a pochi secondi o minuti e nella maggior
01:18parte dei casi si risolve spontaneamente l'incidenza dell'epilessia varia molto con
01:23l'età secondo i dati raccolti dalla lega italiana contro l'epilessia ci sono 86 nuovi casi per 100.000
01:30individui nel primo anno di vita e 180 nuovi casi per 100.000 dopo i 75 anni
01:36Maria Paola Canevini è professore ordinario di neuropsichiatria infantile all'università degli studi di Milano
01:46è direttore della struttura complessa di neurologia dell'età evolutiva centro regionale epilessia canger
01:52del dipartimento della salute mentale e delle dipendenze della sst santi paolo e carlo di Milano
01:58ciao Maria Paola Quanti Twitter benvenuta a medicina top grazie per l'invito sono contenta
02:03senti ma cos'è davvero l'epilessia e quali sono gli aspetti più fraintesi da pubblico e media
02:08l'epilessia è una condizione cronica del cervello in cui i neuroni hanno una facilità a fare
02:18dell'attività elettrica anormale che determina questi momenti in cui ci sono delle crisi epilettiche
02:27le crisi sono una situazione che si ripete spontaneamente quindi in questo modo possiamo
02:33dire che c'è un'epilessia, le epilessie in realtà sono tantissime e le crisi sono tantissime
02:39molto spesso si pensa solo alla convulsione come tipo di crisi, ci sono cose molto brevi
02:46per esempio Paola per aiutare i nostri amici a casa come si può fare diagnosi di epilessia?
02:51basta avere un atteggiamento strano una volta, un attacco strano una volta e è già epilessia?
02:56allora intanto bisogna avere delle caratteristiche molto precise e per noi è importantissimo avere
03:03un racconto di quello che il paziente prova e di quello che i testimoni hanno visto perché
03:08noi di solito non vediamo la crisi dal vero e riuscire a fare una diagnosi precisa è qualche
03:18cosa che adesso possiamo fare con gli strumenti che abbiamo, abbiamo l'elettroencefalografia,
03:22abbiamo la risonanza magnetica dell'encefalo, abbiamo la genetica, ci sono tante cose che
03:28si aggiungono a quello che avevamo in passato.
03:31Quindi direi molto più efficaci adesso nel punto di vista diagnostico che in passato.
03:36Ma negli ultimi anni è cambiata la definizione di epilessia, cosa significa oggi parlare di
03:40una malattia cronica del cervello?
03:42Vogliamo parlare di malattia cronica perché vogliamo avere in mente che ci deve essere
03:48una rete di persone specializzate che curino questi pazienti nel modo più adeguato, abbiamo
03:54il 70% dei pazienti che sono controllati benissimo con la terapia che assumono.
04:00Cosa intendi per controllati benissimo Paola?
04:02Che non hanno crisi, il nostro obiettivo è che non abbiano crisi che facciano una vita
04:06normale, poi ci sono delle epilessie difficili da curare e le epilessie, è importante pensare
04:13che siano qualcosa di cronico perché abbiamo bisogno di avere una cura che è multidisciplinare,
04:19che è integrata e che tenga conto di tutti gli aspetti che possono influire nella qualità
04:24della vita del paziente.
04:25Io non ho mai capito Paola come si genera un'epilessia, tanto quanto sappiamo che esistono
04:31alcune malattie che possono dare come sintomi paralleli delle crisi epilettiche, anche malattie
04:37gravi e importanti, ma in realtà da cosa nasce, cosa succede a una persona che ha che
04:44età e che possa cominciare una malattia di questo genere?
04:48L'epilessia può avvenire a tutta l'età della vita, la prima crisi può avvenire nell'età
04:56infantile come maggiore incidenza ma anche nell'anziano, dopo i 65 anni abbiamo un secondo
05:01picco di incidenza, le cause sono tantissime, ma quello che succede in tutte le situazioni
05:08con qualsiasi causa di base abbiamo un'iper-eccitabilità dei neuroni delle cellule del cervello.
05:18Quindi l'aspetto comune è quello lì, a prescindere dalla…
05:20C'è una scarica elettrica anormale che parte e che dà queste manifestazioni comportamentali.
05:27Senti, in termini numerici o di percentuale, quante persone convivono con l'epilessia
05:33in Italia e nel mondo?
05:35Tantissime, in Italia si calcola che siano circa 500-600 mila e nel mondo…
05:40Un numero pazzesco!
05:41Sì, sono numeri molto alti, sono numeri più alti nei paesi in via di sviluppo, come si diceva
05:47una volta, nei paesi dove ci sono tante altre cause che possono essere frequenti nel determinare
05:54un'epilessia, per esempio può essere più frequente un'infezione cerebrale o nei paesi
05:59in cui c'è una guerra ci sono più frequentemente lesioni cerebrali e che possono poi determinare
06:07un'epilessia anche come conseguenza, cioè le cause sono…
06:12I numeri fanno paura, io immaginavo dei numeri importanti ma non dei numeri così…
06:15In Lombardia si pensa a più o meno 90 mila persone, è quasi un 1%.
06:24Tantissimo, senti, a quali restrizioni in realtà incontro le persone che soffrono di
06:31epilessia?
06:32Qual è il problema nella vita di tutti i giorni?
06:35Un po' lo sappiamo, però è bello che lo sappiano i nostri amici a casa.
06:38Nella maggior parte dei casi le restrizioni sono veramente poche e mirate, nel senso
06:46che quando noi riusciamo a curare e avere una terapia che controlli completamente le
06:53crisi, le persone possono fare una vita normale, possono guidare la macchina, possono fare tutto
07:00quello che si fa normalmente.
07:02Certo ci sono delle situazioni in cui bisogna stare attenti ai rischi che possono derivare
07:07dal fatto di avere una crisi con una perdita di coscienza e perché non siamo riusciti
07:11a controllarla.
07:12Quindi per certi versi, sempre tornando agli ospiti che ci seguono da casa, Paola, in qualche
07:17modo si può essere abbastanza tranquillizzanti perché a me è successo di imbattere in passato
07:23magari anche in amici o in famiglie di amici che la prima volta erano scioccati dall'incontro
07:27con una situazione di questo genere e penso che sia quello che avviene normalmente.
07:32Epilessia fa anche paura perché è qualche cosa che si porta dietro una storia di stile,
07:37che viene da una storia molto antica, il fatto che ci sia qualcosa che all'improvviso interrompe
07:45il corso della vita è qualcosa che determina una paura e parlare di questo secondo me è
07:50fondamentale perché combattere lo stigma è qualcosa che possiamo fare parlandone, spiegandone,
07:56cercando di…
07:57Quindi attraverso i discorsi delle persone come te che si può ridurre questo stigma?
08:00Lo stigma è qualcosa che deve essere combattuto parlandone il più possibile e sicuramente
08:07abbiamo fatto passi avanti in questi anni, da quando ho cominciato a lavorare io adesso
08:10è cambiato il mondo, è cambiato il mondo su questo, però ancora abbiamo pazienti di
08:15Paola, com'era l'atteggiamento verso l'epilessia?
08:18Visto che abbiamo ancora qualche minuto…
08:19Intanto era proprio diverso, le persone non lo raccontavano, non parlavano con gli amici…
08:27Era come se fosse una cosa che tenevi custodita…
08:31Sì, lo stigma veniva proprio da questa a tenere nascosto il problema, non poterne parlare
08:37con gli altri, aver paura di essere discriminati per l'epilessia e poi c'era anche tutta una
08:43concezione di pensare che la persona con l'epilessia potesse fare delle cose strane, adesso tutto
08:50questo ovviamente…
08:52Ma quando ci è avvenuto Paola, quando è avvenuto questo cambiamento?
08:55Beh, è avvenuto in questi ultimi venti, trent'anni, è cambiato tanto…
09:00Ma non tanto lontano questo cambiamento è stato…
09:02No, non è tanto lontano, io per esempio vado a lavorare anche in Africa e lì non è
09:07ancora cambiato niente…
09:08Cioè loro sono convinti che magari sarà una manifestazione del diavolo, diciamo al proprio
09:12modo…
09:13Delle credenze di questo tipo, in Italia e in Europa direi che questo è qualcosa che
09:21vediamo molto molto raramente, ancora una reticenza nel raccontare il problema da parte
09:27dei pazienti, dipende molto anche dal medico che incontrano, dalla situazione di cura, che
09:31sia una situazione di cura specializzata e dove si sappia spiegare quello che è importante
09:37curare…
09:37Quello che infatti a me interessava dire prima di arrivare alle novità in ambito farmacologico,
09:42ma invece Paola era proprio quello a favore di chi ci segue, di spiegare cosa fare quando
09:47a te succede un imbattito in un tuo congiunto che da piccolo o da grande o oltre 65 anni
09:52come hai detto a te che sono le biofasce d'età più colpite abbiano manifestazioni di questo
09:57genere, qual è la scaletta da seguire?
09:59Andare dal proprio medico penso?
10:02Molto spesso la prima crisi, se è una crisi di una certa importanza, può essere una crisi
10:07vista in pronto soccorso, se ci sono dei dubbi il medico di medicina generale è il primo
10:11riferimento, poi il mio consiglio è quando c'è un sospetto di crisi epilettica è bene
10:18che ci sia uno specialista che si occupa di epilessia, perché bisogna anche distinguere
10:23le crisi epilettiche da altre manifestazioni di breve durata che possono essere uno svenimento,
10:28una crisi psicogena, possono essere confuse per epilessia.
10:32Tu ti puoi rifare su questa cosa qui Paola solamente dalla storia clinica oppure dagli
10:38esami diagnostici che ci dicevi tu prima?
10:41Allora la storia clinica è fondamentale, per noi il racconto è proprio una parte importante
10:46del lavoro, poi abbiamo l'elettroencefalografia sia tra una crisi e l'altra e adesso abbiamo
10:51la possibilità di registrare anche per 24 ore il paziente e possiamo quindi tenerlo ricoverato
10:59anche giorni quando vogliamo capire esattamente qual è il problema.
11:04Quindi è un bel passo avanti devo dire.
11:05Questo ha completamente cambiato tutto, certo.
11:09Senti in termini farmacologici cosa c'è di sempre vivo e di nuovo in prospettiva?
11:14Allora abbiamo i farmaci nuovi che sono tantissimi e quello che hanno cambiato soprattutto è
11:19la tollerabilità, sono molto più facili da tollerare, maneggevoli, abbiamo delle terapie
11:25di combinazione, delle terapie più precise rispetto all'eziologia, soprattutto quella
11:30genetica, abbiamo delle cure che non sono solo farmacologiche, abbiamo anche la cura chirurgica
11:35per una parte dei pazienti con epilessie focali in cui questa diventa la risoluzione completa
11:42del problema e questi vanno individuati, vanno conosciuti.
11:45Come se fosse l'ablazione che tu fai negli interventi cardiologici.
11:49Si toglie proprio la parte di cervello che determina le crisi e che fa solo quello, con
11:53l'idea che il paziente non abbia più assolutamente nulla e questo con le indicazioni giuste succede
11:59nell'85% dei casi.
12:01Insomma Paola mi sembra che le tue parole siano state però allo stesso tempo ci hanno
12:05dato culture ma sono state anche abbastanza tranquillizzanti per i nostri amici che sono a casa
12:09perché mi pare di capire che in questo momento l'epilessia si è affrontata seriamente come
12:14in un centro che quello che tu dirigi e sicuramente anche in altri centri in Italia possa dare una
12:19buona possibilità di vita normale e una buona convivenza con questa...
12:24Sicuramente ci sono epilessie che sono difficili da curare ma bisogna comunque avere una speranza
12:30aperta e sentirsi curati e sentirsi presi in carico in modo globale.
12:37Paola grazie mille sei stata bravissima, esauriente, molto chiara e lucida e sono convinto che chi
12:42a casa ti ha seguito con piacere e sa qualcosa di più dell'epilessia.
12:46Grazie Marco grazie a tutti a casa. Grazie mille ringraziamo Maria Paola e a questo punto invece ci
12:52interesseremo di Agopuntura il prossimo ospite con noi il dottor Roberto Gatto con quale parleremo di
12:58Agopuntura via servizio sull'Agopuntura.
13:04Agopuntura è una pratica terapeutica millenaria tra le più antiche del mondo nasce nell'ambito della
13:11medicina tradizionale cinese e si basa sull'idea che nel corpo umano scorra un'energia vitale
13:17chiamata sci che circola lungo percorsi specifici chiamati meridiani. Quando il flusso di questa
13:23energia è ostacolato o carente possono comparire dolore, disturbi funzionali o uno stato generale
13:30di squilibrio. Il trattamento consiste nell'inserimento di sottilissimi aghi sterili e monouso in punti
13:37precisi del corpo selezionati in base ai sintomi e alla valutazione energetica della
13:43persona. L'infissione dell'ago stimola terminazioni nervose, tessuti e sistemi regolatori profondi
13:49favorendo una risposta che può essere antinfiammatoria, antidolorifica, antifatica,
13:55antistress. Si parla di un'azione riequilibrante.
13:59Roberto Gatto è presidente della società italiana di Agopuntura e dell'associazione
14:07farmacoterapia cinese. È componente della commissione per le medicine non convenzionali
14:12dell'ordine dei medici della provincia di Milano ed esperto del comitato congiunto Italia-Cina
14:17per la farmacologia tradizionale cinese del ministro della salute. Ciao Roberto, benvenuto
14:22a Medicina Top. Ciao Marco e grazie dell'invito. Finalmente si parla di Agopuntura, finalmente.
14:27Sì, penso che sia utile perché spesso se ne ha una visione non completamente esalta.
14:34Esatto, fa parte della linea guida del ministro della salute, ma per molti anni è sempre stata
14:39considerata una pratica strana, senza un reale fondamento scientifico. Com'è che si è arrivati
14:45a questo riconoscimento? Allora, l'agopuntura è arrivata a più riprese in Occidente, però
14:50diciamo che un punto di svolta è stata la Consensus Conference del 1997 dell'ENAI,
14:57Nella quale si è affermato che l'agopuntura è sicuramente efficace nella nausea, nel vomito,
15:04post operatoria, post chemioterapia e probabilmente con molte altre indicazioni. Al momento attuale
15:17chi vada a consultare Papmed, quindi la banca dati più importante al mondo, troverà oltre
15:2550.000 voci riferite all'agopuntura e oltre 7.000 trials clinici, quindi sperimentazioni cliniche
15:34che dimostrano sempre l'efficacia. E' anche importante dire in questo caso, in questo
15:41campo non è interessante, quindi è largamente efficace.
15:45Sì, puoi spiegare parole semplici che è una curiosità che viene sicuramente agli amici
15:51che ci seguono. Le ragioni mediche e fisiologiche per cui l'agopuntura funziona? Perché uno si
15:56manda sempre, ma come farà a funzionare? Come farà a funzionare? Sì, certo è importante.
16:02Magari intanto la regia che tu rispondi ci manda un'immagine intanto che tu ci spieghi
16:06questa. La seconda domanda è se funziona. Il come funziona, il campo che è stato maggiormente
16:15indagato è il campo del dolore. Quindi l'agopuntura ha provatamente un'azione antinfiammatoria
16:22a livello locale e lungo le vie di trasmissione del dolore, dalla periferia fino a livello centrale,
16:31lungo le vie di trasmissione, quindi nelle stazioni intercalari. Dopodiché la teoria
16:38che è maggiormente in voga è quella che riguarda la rappresentazione cerebrale, quindi la produzione
16:48di sostanze di mediatori chimici a livello cerebrale, in particolare per quello che riguarda
16:55il dolore e le endorfine, che sono sostanze simili alla morfina prodotte dal nostro stesso
17:01organismo. Ma questo poi ha aperto tutto il campo a una visione delle modalità di azione.
17:08Certo. Aspetta un secondo Roberto, facendo un passo indietro, se la regia ci manda l'immagine
17:13che vedevamo. Per esempio, questa immagine come la commenti Roberto, come la descrivi perché
17:19hai curiosito di sicuro chi l'ha vista? Allora, sono dei punti che l'agopuntura è sempre praticata
17:24con punti locali, adiacenti e distali. Questi sono dei punti locali che vengono utilizzati
17:32nella cefalea, sicuramente, ma contemporaneamente ogni punto ha una duplicazione sia sul versante
17:40fisico che anche sul versante psicoaffettivo. Per cui l'ago che è in mano al terapeuta, al
17:49medico, è un punto che ha anche un'azione sicuramente rasserenante, calmante.
17:56Certo, che è una cosa che va d'accordo e va insieme al resto della…
17:59Certo, e ritorniamo ai mediatori chimici, quindi anche in quel senso è provato. Però
18:05quello che vorrei dire, una cosa è sicuramente accettare ciò che riusciamo a comprendere nei
18:12propri meccanismi di azione, ma contemporaneamente ci sono dei dati che sono incontrovertibili.
18:18Un esempio che faccio spesso con i miei pazienti. Nella presentazione podalica del bambino il fatto
18:27di scaldare un punto sul quinto dito del piede della gestante fa sì che nel 70% dei casi
18:36il bambino si giri. Non abbiamo la più pallida idea del perché questo succede, ma sappiamo
18:42che in una percentuale avviene. E questo ci basta. Ascolta Roberto, ma per quali disturbi
18:47viene impiegata in particolare l'agopuntura? Secondo dovessi sintetizzarli. Sintetizziamo,
18:55come dicevo, ci sono 203 indicazioni riportate nelle linee guida di organismi internazionali
19:03scientifici. Sicuramente il campo dolore è quello più rapido.
19:08I capitoloni sul dolore è uno di sicuro.
19:10Sì, fino al dolore oncologico. Nelle linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità abbiamo
19:19la cefalea muscolotensiva, abbiamo l'emicrania, abbiamo la dismenorrea, abbiamo però per esempio
19:27indicazioni che non sono strettamente legate al dolore come la fatiga oncologica, quindi
19:33la stanchezza oncologica. Molto interessante come capitolo questo.
19:37Moltissimo. E poi quello che è bello, si dice, una medicina antica non è bella per il fatto
19:44che è antica, né per il fatto che è cinese. È bella perché è in continua evoluzione.
19:51Per esempio fino a tempi recenti nella procreazione medicalmente assistita non veniva utilizzata.
19:58invece si è visto che le possibilità di impianto... Quindi le indicazioni si possono...
20:02Le indicazioni andranno... Ma invece le controindicazioni Roberto?
20:06Le controindicazioni, questo è uno dei motivi per il quale grazie a Dio in Italia l'agopuntura
20:11è riservata al medico, le controindicazioni sono soprattutto anatomiche. Quindi ci sono
20:17dei punti che non vanno punti in profondità e ci sono dei punti che si evitano in gravidanza,
20:24evidentemente l'addome. Adesso ti faccio una fila di domande flash che
20:28però vorrei, in questo tempo che abbiamo a disposizione, fossero chiare a chi ci ascolta.
20:33Cosa dovrebbe aspettarsi una persona dalla prima seduta di agopuntura?
20:37Prima cosa.
20:38Ascolto da parte del medico che è un medico di medicina occidentale che chiede tutti gli
20:47esami della nostra medicina che pone delle domande. Il rapporto medico-paziente di agopuntura
20:54in genere è molto buono. Una seduta non basta. Quanti trattamenti sono in genere necessari
21:03Roberto?
21:03Ci sono differenze.
21:04Io mi presento a te con un mal di testa incoercibile. Normalmente viene erogata a cicli, diciamo tra le
21:15sei e le otto sedute. Questi sono il numero di sedute prevalente in occidente. In Cina e in
21:23oriente tendono a praticare un numero superiore. Però già dalla terza quarta seduta in genere
21:31dei risultati.
21:32L'agopuntura può avere uno scopo anche preventivo. Sai che per esempio in una disciplina che
21:41non ha niente a vedere con voi, ma che assomiglia per certi versanti alla chiropratica. In realtà
21:45mi spiegavano amici chiropratici celebri, ma celebri perché bravi, esperti, che in realtà
21:51dovresti andarci da sano da chiropratico più che da malato.
21:55Nella Cina antica il medico veniva pagato finché il paziente stava in buona salute. Quando
22:02si ammalava doveva trattarlo gratuitamente o pagare un medico più bravo di lui.
22:08Certo, è una medicina preventiva. Uno degli aspetti interessanti di questa medicina è
22:17che richiede, spinge il paziente a vivere in sintonia con l'ambiente. Ambiente che è
22:23è un ambiente fisico, è un ambiente sociale e così via. Quindi sicuramente è una medicina
22:28preventiva, ma non è l'unica disciplina della medicina tradizionale cinese per cui abbiamo
22:34la dietetica, abbiamo l'utilizzo di erbe medicinali, abbiamo le ginnastiche mediche
22:40e sono tutte tecniche che hanno un valore preventivo.
22:46Due domande che invece ancora mi incuriosiscono. Quali requisiti dovrebbe avere un medico e
22:51in che modo potrebbe integrarsi l'agopuntura nel Servizio Sanitario Nazionale?
22:56I requisiti del medico sono l'avere frequentato un corso accreditato, la formazione in agopuntura
23:05è normata da un accordo della conferenza Stato-Regioni che richiede un minimo di tre
23:12anni e con 500 ore teorico-pratiche. E lui può dirsi un esperto?
23:19Lui può entrare a far parte dei registri dei medici agopuntori che sono depositati
23:28presso gli ordini dei medici italiani e al gennaio 2024 i medici iscritti ai registri
23:37dei medici agopuntori sono circa 5 mila.
23:42Senti, ultima curiosità Roberto, prima di salutarti, come è nata questo tuo interesse,
23:48questa passione per l'agopuntura in sintesi nella tua storia?
23:52Come tante cose per caso. Mi venne chiesto da una vicina di casa ma perché non ti interessi
23:59di agopuntura? La risposta fu perché sono un medico, non sono uno stregone e mi è la fortuna
24:05di vedermi consegnare una pubblicazione con uno studio ben strutturato anche da un punto
24:11di vista occidentale, ho detto forse è interessante.
24:14Bene, bene, come tante cose nella vita. Comunque è un'occasione di più per comprendere
24:18che la medicina, detta anche da noi medici, dovremmo essere tifosi della medicina tradizionale,
24:23in realtà è una medicina che più passano gli anni più la intendi come una medicina allargata.
24:28Certo, dove... Certo quello che hanno fatto i cinesi, quello che fanno gli indiani, quello che fanno
24:32va tutto nella stessa direzione. Dove certe nicchie vengono occupate anche da altri modi
24:38di fare la medicina. Roberto grazie, è stata molto stimolante la tua intervista, grazie
24:43ancora, è un argomento vasto, importante, mi piacerebbe poter andare avanti nella nostra
24:48disquisizione. Sempre rieto di accettare un vostro invito. Grazie ancora. Grazie.
24:53Grazie quindi a Roberto Gatto e alla chiacchierata sull'agopuntura, la prossima ospite è Beatrice
24:58Cordero di Montezemolo, presidente di Cibidin, associazione che segue i bambini ricoverati
25:03all'istituto Carlo Besta di Milano e quindi segue anche le loro famiglie oltre ai bambini.
25:08Via servizio su Beatrice di Montezemolo.
25:14Il supporto ai bambini ricoverati e alle loro famiglie è un elemento fondamentale del
25:19percorso di cura. Quando un bambino affronta una malattia importante non è solo il piccolo
25:24paziente a essere coinvolto. Tutta la famiglia vive un momento di fragilità, fatto di paure,
25:30incertezze, cambiamenti improvvisi e necessità pratiche spesso difficili da gestire. In questo
25:36contesto, accanto alle cure mediche, è essenziale prendersi cura anche della dimensione emotiva,
25:42psicologica e sociale. I bambini hanno bisogno di sentirsi accolti e protetti. I genitori necessitano
25:49di sostegno per affrontare il peso emotivo delle decisioni, la complessità delle informazioni
25:54cliniche, le difficoltà logistiche ed economiche. Prendersi cura dei bambini significa prendersi
26:00cura anche dei genitori, dei fratelli, della rete affettiva attorno. Una famiglia sostenuta
26:05è una famiglia più forte, meglio in grado di affrontare le sfide della malattia.
26:11Beatrice Cordero di Montezemola è Presidente dell'Associazione Carlo Besta Dipartimento
26:19Infantile Neurologico, CIBIDIN, l'Associazione di Milano che si occupa di assistenza ai bambini
26:25ricoverati e alle loro famiglie. Benvenuta a Bea Medicina Top.
26:30Buongiorno e grazie mille per questo invito. Sono emozionata e molto contenta di poter parlare
26:36della mia associazione che dirigo ormai da più di 25 anni e che considero il mio quarto figlio
26:42perché mi dedico moltissimo a questa cosa. In che modo concretamente sostenete i bambini
26:48ricoverati e le famiglie? Concretamente con la nostra, soprattutto con la nostra presenza
26:53perché io ho delle collaboratrici che lavorano dentro al Besta per cui mi aiutano moltissimo
26:59nell'organizzazione di queste famiglie, soprattutto di quelle che arrivano da molto lontano e non
27:05sanno assolutamente nulla. Oltre ad essere Bea in un momento psicologicamente drammatico.
27:09In un momento distruttivo. Per cui cerchiamo veramente di appoggiarle in tutte le maniere
27:15dall'accoglienza alla logistica. A 360 gradi insomma. Assolutamente.
27:21Alla compagnia a regalare un sorriso in più. Sì, poi tante altre cose che poi ti racconterò
27:26durante la nostra conversazione. Comunque veramente e loro di queste ce ne rendono merito
27:31perché hanno sempre delle parole fondamentali. Senti ma la collocazione fisica all'interno
27:37dell'istituto neurologico Besta nell'operatività quotidiana è importante? Assolutamente basilare
27:43perché noi ci muoviamo in questi corridoi della neuropsicologia infantile e ti assicuro
27:50delle volte ci sembra che aspettano solo noi per chiederci, per essere coccolati, per avere
27:56un appoggio veramente morale e sincero perché sai i medici ci sono ma loro sono persi.
28:04Persi. Assolutamente perché capisci che non sanno più da dove guardare. Da una parte
28:09sono preoccupati e terrorizzati, da una parte logisticamente sono in difficoltà.
28:14Assolutamente. E poi il problema è che sono bambini per cui dobbiamo supportare i genitori
28:21e per questo che abbiamo, noi abbiamo un servizio di psicologia di questa ragazza, questa psiconcologa
28:28che supporta i genitori e da settembre abbiamo instaurato anche un servizio di psicologia per
28:34i bambini e gli adolescenti che abbiamo visto che serve moltissimo.
28:38Ascolta, ma da quanto avviene questo? C'era già anche in passato.
28:42Allora il Besta, cioè il Cividin nasce nel 1930, proprio quando è nato l'onorologico Besta ed era composto
28:53da delle signore che avevano voglia di fare qualche cosa, di aiutare.
28:56Quindi per 5 anni c'è oltretutto un centenario. Esattamente, per cui mi prepara alla grandissima
29:01per festeggiarlo perché sarà una bellissima cosa.
29:05Senti, nella tua esperienza quali sono i fattori che riducono maggiormente lo stress emotivo e logistico delle famiglie?
29:10Ecco, intanto chiarezza. Bisogna dire immediatamente a cosa vanno incontro perché non è un ospedale come un altro.
29:18Per cui cerchiamo anche in questo punto di vista di allietare tutte le cose che possiamo fare.
29:25Ti racconto, abbiamo fatto disegnare i due reparti dipingere da delle pitrici perché almeno
29:32rimane un pochino più accogliente anche questi corridoi dove loro purtroppo passeranno molto tempo.
29:38Per dirlo ai nostri amici che ci seguono, qual è un episodio concreto che ti viene in mente?
29:42Il vostro supporto ha fatto veramente la differenza?
29:45Ti ricordai di sicuro una famiglia, un bambino?
29:47Assolutamente, una famiglia che è arrivata dalla Sicilia, che è veramente arrivata in crisi totale,
29:53crisi perché il bambino non sapevano dove sarebbe andato a finire, sarebbe uscito vivo o morto.
29:59Erano disperati e in quel caso veramente li abbiamo supportati dall'inizio alla fine perché
30:05devi sapere che noi abbiamo anche tre appartamenti che affittiamo in un residence e che diamo gratuitamente.
30:12Quindi proprio 360 gradi.
30:14360 gradi.
30:15Bellissima, molto bella.
30:16Molto bella, la facciamo con una passione infinita, ci dedichiamo.
30:21Immagino, quella che tu stai mettendo adesso nella tua intervista, va bene.
30:24Ma Luna Park cos'è?
30:26Luna Park è una cosa bellissima.
30:28Tanti anni che organizziamo questa giornata, adesso lo facciamo a Luna Park dell'Idroscalo
30:34e invitiamo tutti i bambini.
30:37Noi offriamo una bellissima merenda e diamo a disposizione tutto il Luna Park
30:42con un ingresso di 25 euro in più, che è una cosa abbastanza minima.
30:47Ma la cosa che mi dà, a parte il divertimento incredibile dei bambini,
30:51il giorno dopo mi chiamano mamme o nonne e mi dicono se che mio nipote mi ha detto
30:55ma oggi torniamo a Luna Park e per noi è veramente una grandissima soddisfazione
31:01perché poi facciamo anche una bella racconta fondi.
31:04Ci vuole anche un bel impegno Bea, devo dirti.
31:06Bell'impegno?
31:07Si tratta di essere martellanti questo tipo di presenza.
31:10Assolutamente, loro infatti contano molto su di noi.
31:14Per dirti una cosa che mi dà molta soddisfazione e ho coinvolto anche mio marito,
31:19visto che è da tanti anni che insegna, ha avuto anche la cattedra.
31:22Il suo marito è il professor Mondelli, il famoso professore di infettivologia, di medicina interna, eccetera.
31:27Perché finanzierò una cattedra di neurologia presso l'Università Statale di Milano.
31:33Bellissimo.
31:34Sono molto contenta.
31:35È un grosso impegno per la mia associazione perché più si va avanti, sai, noi viviamo
31:40sì di donazioni, di lasciti però è sempre più difficile fare raccolta fondi.
31:45Ma infatti Bea, tu come immagini tra dieci anni la tua associazione?
31:48La mia associazione la immagino sempre più radicata dentro al Besta e poi vorrò avere
31:55anche i risultati di borse di studio, di dottorati di ricerca che io sto finanziando.
32:00Perché si occupi proprio direttamente, certo.
32:03Assolutamente.
32:04Perché fino a un po' di anni fa, dicevamo, la Cibidin si occupava solo di cose un pochino
32:08più…
32:09Magari pratiche.
32:10…bravo.
32:11Cioè, davamo il letto per la mamma del bambino.
32:15Certo, certo.
32:16Paghiamo ancora sempre le merende ancora adesso.
32:19Però adesso ci siamo lanciati nei dottorati, nelle borse di studio, nelle carte.
32:25Cioè, è una vera marcia in più, no?
32:27Uno scatto di…
32:28Bella marcia in più, bella marcia in più.
32:30Bea, ma tu personalmente cosa hai imparato dal contatto?
32:33Questo mi incuriosisce.
32:34Io sono un po' matta, però questo mi ha insegnato tantissimo, perché entrando lì
32:40mi ha insegnato che c'è un amore incredibile e anche medici, infermieri si dedicano con un
32:49amore profondo da questi bambini.
32:51Ma guarda Bea, questa è una cosa che vediamo noi tutti i giorni e in tanti settori in cui
32:56si soffre, in cui i pazienti soffrono, una cosa che non ha mai sottolineato abbastanza,
33:00ma neanche dai media, è il fatto dell'amore che viene messo da medici e collaboratori all'attività
33:05medica nel rapporto con i pazienti, soprattutto quando sono piccoli.
33:08Bravo, perché si dice sempre che il medico deve avere un muro davanti, non deve essere
33:14troppo empatico, ma non è vero, perché tu sai gestirlo questo bambino e se si sente
33:19amato, capisci che va incontro a delle terapie pesantissime, perché io assisto a delle cose
33:27che dico, poi ti ho raccontato quello della Sicilia, ma c'è un altro bellissimo episodio,
33:33se posso raccontarlo, che sono di una famiglia della Valtellina che è stata lì purtroppo
33:38pochi giorni, perché poi la bambina è mancata, ma ogni anno fa una gara pudistica e devolve
33:44a noi.
33:45Per me queste sono cose...
33:46Quindi vuol dire essere grati e avere oltretutto un ricordo bello e positivo di una cosa che
33:51probabilmente è stata la più triste del mondo, quindi vuol dire avere fatto centro,
33:55secondo me Bea.
33:56Ma quale messaggio vorresti lasciare a delle famiglie che in questo momento si trovano
34:00un nuovo e difficile percorso da intraprendere?
34:03Che non saranno soli, anche se il momento dell'ingresso in ospedale è drammatico, sanno
34:10avranno un'accoglienza che non gli abbandoneremo mai, perché per qualsiasi cosa ci saremo sempre.
34:17Ma come fate voi operatori, lo domando qualche volta anche a me e ai miei amici quando seguiamo
34:23le situazioni oncologiche, ma come fate voi operatori ad avere il sorriso stampato sulle
34:28labbra e la positività di fronte a tutti questi bimbi che soffrono con famiglie che sono non
34:35tristi, ma più che tristi e preoccupati di fianco a questi bimbi che soffrono?
34:41Allora io ho imparato questo.
34:42Cosa mi spinge ad essere così?
34:43Cosa mi spinge?
34:44Intanto ho delle collaboratrici fantastiche che lavorando da tanti anni dentro all'istituto
34:50neurologico mi hanno insegnato molto, ma soprattutto io che ho avuto la fortuna di essere come sono,
34:57devo dare, devo dare e devo dare.
35:01Secondo me è una grande definizione Bea ed è anche una grande fine trasmissione, perché secondo me
35:07quello che dobbiamo ricordarci tutti i giorni è che il mondo non è fatto di sani e di malati,
35:12ma quelli che in questo momento possono considerarsi sani secondo me sono quelli che devono brindare
35:17tutte le sere pensando a quanto siamo, a quanto sono fortunati e non dimenticare di donarsi,
35:24di fare qualcosa per quelli che invece in questo momento sono meno fortunati.
35:28Ed è quello che Cibidin, la sua associazione Bea sta facendo.
35:32Cerco di trasmettere e spero di poterlo trasmettere fin quando ce la farò.
35:38Io ti sono grato, ma ti sono grato anche i nostri amici a casa che ti hanno ascoltato
35:41con grande piacere.
35:42Grazie Bea di essere venuta a Medicina Top.
35:45Con Beatrice di Montegemona questa accorata intervista che per certi tratti commoventi
35:50ma vi spiega e vi ricorda come sono gli operatori che viaggiano intorno alla sanità,
35:55medici o non medici e tutti quelli che contribuiscono, ma è giusto ricordare ogni tanto.
36:00Chiudiamo la puntata odierna di Medicina Top nella quale abbiamo parlato di epilessia
36:05con la professoressa Canevini, con il dottor Roberto Gatto abbiamo parlato di agopuntura,
36:10concludendo parlando di Cibidin con Beatrice Cordero di Montezemolo che ci ha commossi
36:15parlando dell'assistenza ai bambini neurologici.
36:17Grazie a tutti da Marco Klinger, appuntamento alla prossima.
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