Quaranta anni fa veniva uccisa Graziella Campagna, la 17enne di Saponara vittima della mafia. Ieri e oggi tante iniziative per ricordare il suo sacrificio. In cattedrale centinaia di giovani hanno incontrato il presidente di Libera Don Ciotti, che ha detto come Graziella sia compagna di viaggio.
00:00La campagna che per me è diventata negli anni una compagna di viaggio, la sua tenerezza, la sua semplicità, la sua generosità, la sua onestà e soprattutto il senso della responsabilità che sul lavoro le ha avuto, che gli ha costato poi la vita, me l'hanno fatta veramente sentire come una sorella.
00:23Io sono entrato in quella famiglia e da quel momento non l'ho mai più abbandonata. Sono passati tanti anni, sono ancora qui con quella famiglia, con quella mia sorella che è proprio questa ragazza, che deve diventare uno stimolo un po' per tutti, perché si ha una memoria viva.
00:44Lei è morta ma noi dobbiamo essere più vivi, più attenti, più responsabili, sennò diventa la retorica della memoria, di cui non abbiamo bisogno nessuno.
00:55La memoria deve tradursi tutti i giorni in responsabilità e in impegno, non è una giornata, non è un evento, non è un momento.
01:03Oggi più che mai siamo chiamati tutti a metterci di più in gioco, ad assumerci di più la nostra parte di responsabilità.
01:09E allora questi ragazzi che sono qui sono meravigliosi.
01:16Dobbiamo offrire loro le opportunità perché possono e devono diventare i protagonisti di un cambiamento.
01:23I cambiamenti che noi sogniamo e desideriamo hanno bisogno del contributo di ciascuno di noi.
01:28Dobbiamo creare una forza intergenerazionale, giovani e adulti insieme, per un cambiamento.
01:36Una speranza che veramente deve essere messa profondamente in gioco con la collaborazione e la partecipazione di tutti.
01:44Questo è un atto di democrazia, ce lo chiede la nostra Costituzione, ce lo chiede la parola di Dio.
01:51Siamo qui nella cattedrale, un Dio che ci invita a metterci in gioco ed essere protagonisti anche noi di un cambiamento per il bene di tutti.
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