«Cosa ho fatto di così grave? Sicuramente ho sbagliato, fatto errori, me ne pento ma una persona singola che aveva in mano degli audio privati li ha usati a scopo di lucro, monetizzando, diffamando, cercando consenso, per aumentare il bacino di follower dimenticando cosa andava a fare: accrescere la popolarità uccidendo una persona pubblicamente». Raoul Bova si è sfogato, intervenendo alla festa di Atreju, durante il panel «Non con la mia faccia. Deep fake, web reputation e odio social» con Arianna Meloni. L'attore, finito al centro delle cronache quest'estate per la diffusione online di chat e audio privati tra lui e la modella Martina Ceretti, ha ripercorso l'accaduto: «Ho subito un forte ricatto, hanno tentato di chiedermi dei soldi in cambio di queste chat, per tre giorni mi hanno tempestato di telefonate. Io non volevo cedere al ricatto di una persona. Ho pensato: se lo accetto ce ne sarà un altro? Quindi ho deciso follemente di non accettare questo ricatto. Ciò che mi rende triste è che il messaggio che ho ricevuto indietro non è stato bravo, hai vinto, hai sconfitto chi ti ha ricattato. Ho pagato io per aver rifuutato un ricatto, pagato con l'uccisione pubblica», ha raccontato. «Aono stato sbeffeggiato, ridicolizzato, tutto è diventato virale, tutti gli strati sociali, tutti sapevano di questa storia, di questa parola famosa, occhi spaccanti, è stata la parola più in voga: prima della guerra, prima delle persone uccise, prima dei femminicidi, questa è stata l'italia nell'estate che mi ha massacrato. Noi siamo curiosi di questo gossip, siamo abituati a veder crollare una persona per sentirci importanti. È una società malata. Io ho denunciato ma nessuno ha tenuto conto del fatto che quello era un reato, nessuno ha alzato la mano per dire sì blocchiamolo», ha concluso.
00:00Devo dire che ho avuto moltissime persone che mi sono state vicine, compresi i miei figli, la mia famiglia e tanti amici mi sono state vicine, altri invece no, altri no e hanno preso le distanze perché comunque si crea anche una sorta di distanza, diventi come un appestato a volte.
00:17Mi domando e la cosa mi rende ancora più preoccupato per chi invece forse non ha una solidità o persone che gli stanno vicino che lo sorreggono in questo stato mentale perché in questi casi molte persone ci hanno rimesso la vita, si sono suicidate perché non reggiano all'impatto emotivo e alla diffamazione così grossa nei riguardi del popolo e della gente. Non trovo che sia giusto che lo provi nessuno.
00:47Io sono nel giro di un giorno, devo dire che è cambiata molto la percezione della vita, della realtà, della mia, anche, sono entrato in dubbio anche della percezione di me stesso a un certo punto perché dicevo, ma io cosa ho fatto di così grave?
01:11Sicuramente sono una persona che ha sbagliato, sicuramente sono una persona che ha sbagliato, che ha fatto degli errori, me ne pento, hanno tentato di chiedermi dei soldi in cambio di queste chat.
01:21Le chat e mi sono stati tre giorni di tempestive telefonate, ti ricatto, ricatto se non paghi, noi ti mandiamo le chat sul corona, era stato già deciso la destinazione di queste chat e quindi decido fortemente di non accettare questo ricatto.
01:46Non accettare.
02:16E' una persona che mi ha sverteggiato, ridicolizzato, anche sapendo di questa storia, di questa parola famosa che chissà che cosa ho detto, occhi spaccanti.
02:26Ecco, questa è la parola che è andata più in voga, prima della guerra, prima delle persone che vengono uccise, che vengono, prima delle donne, dei figli uccisi, prima del caccia di altra cosa.
02:39Questa è stata in vaga nell'estate che mi ha massacrato a me, ma è andata a volte.
02:46Quindi questo ci deve far pensare quanto noi, pubblico, siamo curiosi di questo gossip, di quello che succede all'altro.
02:55Dobbiamo attaccare, dobbiamo distruggere per sentirci vivi.
02:59Ora, questa è una società malata, per l'altro dire così.
03:02Allora, io ho denunciato, quando mi è arrivato questo tentativo di estorsione, ho denunciato la polizia postale, ho fatto qualsiasi, alle piattaforme, qualsiasi tipo di denuncia possibile e immaginabile.
03:16Il messaggio è che io mi sono sentito molto solo, non c'è stata una reazione.
03:23Quel video, bisognava bloccarlo in partenza, quel video era già denunciato come tentativo di estorsione.
03:32Né la polizia, né la parte dei giudici, della stampa, nessuno ha tenuto conto che quello era un reato, quella, quegli anni lì.
03:42E quelle cose mi aiutavano da un reato, e nessuno si è alzato, è alzato, è alzato, è alzato, è alzato, è alzato, è alzato, è alzato.
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