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  • 12 ore fa
Un'impresa, una fatica, una caduta e una beffa. Lo spettro del comportamento delle italiane in Champions League è molto ampio, come le prospettive di qualificazione. Brutalmente, dopo sei partite su otto, l'Atalanta è vicinissima al passaggio diretto agli ottavi. l'Inter se ne sta allontanando, ma almeno il play off alto, quello con la gara di ritorno in casa, dovrebbe arrivare. La Juve lavora per blindare quello basso col ritorno in trasferta e poi si vedrà.Il Napoli? Il Napoli sta scivolando fuori da tutto e se succederà non sarà una disdetta ma un fallimento. Ieri ho perso netto in casa del Benfica, distante dai livelli di gioco che ho mostrato in campionato nelle ultime gare. La sensazione è che la squadra, forse perché falcidiata dagli infortuni, non creda di poter essere competitiva sui due fronti e inconsciamente abbia scelto un nuovo inserimento.Lo scudetto. Sempre ieri la Juve ha avuto ragione del Pafos dopo aver rischiato l'osso del collo, perché se i ciprioti avessero chiuso avanti il primo tempo non ci sarebbe stato niente da dire. Ha spezzato l'equilibrio un'invenzione di McKennie, giocatore che ha dei limiti, ma anche personalità e quella forma di leggerezza sconosciuta a gran parte dei suoi compagni. Rallegriamoci perché la Juve viva. Ma Spalletti, molto onesto nelle dichiarazioni a fine gara, sta ancora cercando il bandolo della matassa.

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00:00Un'impresa, una fatica, una caduta e una beffa. Lo spettro del comportamento dell'italiano in
00:12Champions League è molto ampio, come le prospettive di qualificazione. Brutalmente. Dopo sei partite
00:19su otto l'Atalanta è vicinissima al passaggio diretto agli ottavi. L'Inter se ne sta allontanando,
00:25ma almeno il playoff alto, quello con la gara di ritorno in casa, dovrebbe arrivare. La Juve
00:32lavora per blindare quello basso con il ritorno in trasferta e poi si vedrà. Il Napoli sta
00:40scivolando fuori da tutto e se succederà non sarà una disdetta ma un fallimento. Ieri ha perso un
00:46netto in casa del Benfica, distante dai livelli di gioco che ha mostrato in campionato nelle
00:51ultime gare. La sensazione è che la squadra, forse perché è falcidiata dagli infortuni,
00:57non creda di poter essere competitiva sui due fronti e inconsciamente abbia scelto un nuovo
01:03inseguimento allo studente. Sempre ieri la Juve ha avuto ragione del Paphos dopo aver rischiato
01:09l'osso del Colle, perché se i ciprioti avessero chiuso avanti il primo tempo non ci sarebbe stato
01:14niente da dire. Ha spezzato l'equilibrio un'invenzione di McKennie, giocatore che ha dei
01:20limiti ma anche personalità e quella forma di leggerezza sconosciuta a gran parte dei
01:26suoi compagni. Ieri davvero i tre punti erano l'Alfa e l'Omega della serata e dunque
01:32rallegriamoci perché la Juve è viva. Ma Spalletti, molto onesto nelle dichiarazioni a fine gara,
01:38sta ancora cercando il bandolo della Matassa. E' positivo, sapete cosa? Che il settimo turno
01:44sia in calendario fra 40 giorni, perché l'allenatore toscano ha bisogno di tempo e forse di uomini,
01:52almeno uno, al centrocampo. Il mercato, come sapete, riapre a gennaio.
01:58Tornando alle gare di martedì, la vittoria dell'Atalanta sul Chelsea ha avvicinato molto
02:02la squadra di Palladino alla qualificazione diretta. Un premio impensabile. Soltanto poche
02:08settimane fa. Tra settembre e ottobre l'Atalanta ha cominciato subendo un duro K.O. in casa
02:13del PSG, si è poi rilanciata con una faticosa vittoria sul Bruges, ma al terzo turno lo 0-0
02:20con lo Slavia, casalingo, pareva diminuire l'obiettivo al massimo, ma proprio al massimo
02:26a un play-off basso. Da lì in poi l'Atalanta d'Europa ha cambiato passo. Tre punti ben presi
02:34a Marsiglia con l'estremo colpo di Juric. Tre punti raccolti a Francoforte dal debuttante
02:40Palladino. Altri tre punti messi in tasca a martedì per i campioni del mondo, grazie
02:46a una prestazione che non ho esitato a definire da podio nella storia europea dell'Atalanta.
02:52Al primo posto, inarrivabile, c'è la finale di Europa League, vinta a Dublino due anni fa
02:57sul Bayern Leverkusen. Medaglia d'argento per il 3-0 a Downfield, casa del Liverpool,
03:02quello stesso anno, e bronzo per questa strepitosa vittoria sul Chelsea. Tra gli effetti del 2-1
03:09firmato da Scamacca e De Ketelano, c'è il sorpasso dell'Atalanta sull'Inter in testa
03:15alla classifica delle quattro italiane. Bene per la Dea, male per la squadra di Kivu, che
03:20dopo quattro vittorie facili ha ceduto due volte nei finali di gara all'Atletico, per un errore
03:26difensivo, e martedì a Liverpool per l'interpretazione ultra-punitiva del VAR di una veniale trattenuta
03:34di Bastogne-Spiers. Le sconfitte chiedono all'Inter la necessità assoluta di far punti
03:40contro Arsenal e Dortmund e non saranno passeggiate. Ma questa con Liverpool preoccupa perché per
03:46la prima volta l'Inter è stata messa sotto sul piano del gioco. Il Sevista è soltanto
03:51una fiammata, nel quarto d'ora finale del primo tempo. Prima e dopo davvero poco, anche
03:56perché gli incidenti a Cialanogulo e a Cerbi hanno costretto Kivu a rinviare i cambi necessari.
04:02E probabilmente li ha rinviati troppo. Carlos Augusto, Sucic e Bonnì sono entrati all'83esimo,
04:10quando l'Inter era esausta e non riusciva più a uscire dall'aria. Non mi sfugge che utilizzare
04:16l'ultimo slot ad almeno 20 minuti dalla fine fosse un azzardo, al minimo incidento,
04:21anche solo per un crampo, rischiava di rimanere in 10. Ma il recupero di energia prima dell'apnea
04:27collettiva, secondo me, avrebbe cambiato la dinamica del finale.
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