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  • 2 giorni fa
Roma, 2 dic. (askanews) - Con la sua interpretazione in Il rapimento di Arabella Benedetta Porcaroli ha vinto il premio come migliore attrice al concorso Orizzonti del festival di Venezia e dal 4 dicembre il film diretto da Carolina Cavalli arriva al cinema.
La trama de "Il rapimento di Arabella", di Carolina Cavalli, al cinema dal 4 dicembre
La regista racconta la storia di Holly, che a 28 anni pensa che la propria vita sia andata nelle direzione sbagliata. Quando incontra una bambina, Arabella, pensa che sia lei stessa da bambina ed è convinta di poter cambiare il proprio passato.

La regista ha detto: "In realtà il desiderio di tornare indietro è in realtà l'opposto, un desiderio di andare avanti, ecco", mentre Porcaroli ha ironizzato: "Abbiamo capito che nella teoria è così che si fa, si risolvono le cose, si accettano e si va avanti, il contrario non funziona tanto bene".
Benedetta Porcaroli racconta il suo personaggio: «Sono di gomma come lei»
Con linguaggio surreale, ironia e molta tenerezza Cavalli racconta un passaggio di vita di una giovane donna, in cui in qualche modo Porcaroli si riconosce. "Mi sento molto diversa da lei però in questo giochino di sembrare dura invece essere di gomma un po' mi ritrovo. Infatti quando mi arrabbio, mi arrabbio tanto, in maniera esplosiva, però dura 25 secondi e un attimo dopo è tutto finito" ha confessato.

Alla domanda se sia così diffuso fra le giovani come loro fare già dei bilanci, regista e attrice rispondono: "Il fatto che siamo bombardate dalle altre possibilità, sempre costanti, che più compriamo più possiamo avere una vita più grossa, una vita migliore. Questa cosa ha a che vedere con il fatto che diciamo: ma sarò al posto giusto al momento giusto?" ha detto Cavalli, mentre Porcaroli ha concluso: "Credo che ci sia anche un pessimo rapporto con l'idea del fallimento, che ti costringe a fare dei bilanci di cui sopra".

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00:00Con la sua interpretazione nel rapimento di Arabella, Benedetta Porcaroli ha vinto il premio come migliore attrice al concorso Orizzonti del Festival di Venezia e dal 4 dicembre il film diretto da Carolina Cavalli arriva nei cinema.
00:24La regista racconta la storia di Olli che a 28 anni pensa che la propria vita sia andata nella direzione sbagliata. Quando incontra una bambina Arabella pensa che sia lei stessa da bambina ed è convinta di poter cambiare il proprio passato.
00:42In realtà il desiderio di tornare indietro è l'opposto, il desiderio di andare avanti.
00:48Abbiamo capito nella teoria che è così che si fa. Si risolvono le cose, si accettano e si va avanti. Il contrario non funziona tanto bene.
00:58Con linguaggio surreale, ironia e molta tenerezza Cavalli racconta un passaggio di vita di una giovane donna in cui in qualche modo Porcaroli si riconosce.
01:07Perché mi sento molto diversa da lei però in questo giochino di sembrare dura e invece essere di gomma un po' mi ritrovo.
01:21Infatti quando mi arrabbio, mi arrabbio tanto, cioè in maniera esplosiva ma dura 25 secondi e un attimo dopo è tutto finito.
01:29Alla domanda se sia così diffuso fra le giovani come loro fare già dei bilanci, regista e attrice rispondono.
01:38Il fatto che siamo bombardati da altre possibilità sempre costanti, costanti, che più compriamo più magari possiamo avere una vita più grossa, una vita migliore.
01:50Questa cosa forse ha a che vedere con il fatto che diciamo ma sarò al posto giusto, al momento giusto.
01:56Credo che ci sia anche un problema di avere un pessimo rapporto con l'idea del fallimento che ti costringe a fare pure anche quei bilanci di qui sopra.
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