Una riflessione che prende spunto del Vangelo del giorno, una rubrica dal linguaggio giovanile, con vista su Roma a cura di Don Giacomo Pavanello.
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00:00Il libro di Coelet ci dice che c'è un tempo per piangere e uno per ridere.
00:26È un po' quello che dice anche Gesù nel Vangelo di oggi. È venuto Giovanni Battista che ha suonato un canto che suscitasse la tristezza, una tristezza che però spingesse al cambiamento del cuore.
00:42È venuto Gesù stesso che invece ha suonato una danza, una danza di gioia nel tentativo di coinvolgere ciascuno di noi in questo tripudio di feste, in questo sposalizio.
00:54Ma in entrambe i casi c'è sempre il non prendere una decisione, anzi uno scivolare nella lamentela e nel giudizio, nel tentativo di delegittimare invece chi o cosa ci sta aiutando a prendere una decisione.
01:13Ma, continua Gesù, la sapienza è stata riconosciuta giusta dalle sue opere. In un altro passaggio dice che l'albero si riconosce dei frutti.
01:23Ecco, allora chiediamoci, no? Quelle scelte che abbiamo compiuto ci hanno portato quel cambiamento che aspettavamo?
01:31Ci hanno portato una gioia, una soddisfazione, una realizzazione di noi stessi?
01:35Oppure quelle non scelte che abbiamo compiuto? Quali frutti ci hanno portato nella vita?
01:42Il Vangelo che incontriamo quest'oggi è un Vangelo che ci invita alla responsabilità personale, a fare le giuste scelte nella nostra vita,
01:52senza delegarle perché quasi mai gli altri decidono per il nostro bene al posto nostro, decideranno per il loro bene.
02:00Ecco, invece la vita è un dono che viene fatto a noi, nessuno potrà mai scegliere, fino in fondo, il vero bene al posto nostro.
02:09Prendiamo in mano la nostra vita e, come diceva San Giovanni Paolo II, trasformiamola in un capolavoro.
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