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  • 2 settimane fa
MILANO (ITALPRESS) - Tutto per una lunga vita della pelle, sana, giovane e bella. Nella ventisettesima puntata di Skinlongevity Magazine, format Tv dell'agenzia di stampa Italpress, Antonino Di Pietro, direttore dell'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano del Gruppo San Donato, intervista Bianca Maria Piraccini, professore del Dipartimento di Dermatologia all'Università di Miami, e Nikola Drmac, dermatologo dell'Istituto Dermatologico Europeo a Milano. Le nuove frontiere della dermatologia moderna in materia di capelli e laser per la pelle gli argomenti al centro della puntata.

sat/gsl

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Trascrizione
00:00Benvenuti ad una nuova puntata di Skin Longevity Magazine. Avremo due ospiti molto importanti e
00:18che ci diranno cose estremamente interessanti e di fatti saranno oggi con noi la professoressa
00:24Bianca Maria Piraccini, professore al Dipartimento di Dermatologia dell'University of Miami e quindi
00:34negli Stati Uniti. Sarà con noi anche il dottor Nicola Drmak, dermatologo a Crotone e a Milano.
00:47Ma prima di passare al primo ospite guardiamo il servizio.
00:54Sempre più donne segnalano un aumento della caduta dei capelli, un fenomeno che non riguarda solo
01:00l'aspetto estetico ma può incidere profondamente sulla sicurezza personale e sul benessere psicologico.
01:07Gli specialisti spiegano che il problema più comune è l'alopecia androgenetica femminile,
01:12una forma diversa da quella maschile che non provoca stempiatura ma un diradamento progressivo
01:18subito dietro l'attaccatura rendendo la chioma più trasparente soprattutto lungo la riga centrale.
01:24Molto frequente anche il telogen effluvium, una caduta improvvisa e abbondante.
01:31Negli ultimi anni si sono osservate due vere ondate di casi. La prima è stata quella post-covid.
01:37La seconda, più recente, è legata al largo utilizzo dei nuovi farmaci dimagranti.
01:41Una perdita di peso troppo rapida, unita a un insufficiente apporto proteico, può indebolire
01:48i capelli e favorirne la caduta. Gli esperti ricordano che ai primi segnali è fondamentale
01:54rivolgersi al dermatologo, l'unico specialista in grado di effettuare una diagnosi corretta
01:59e individuare la terapia più adatta.
02:05Vi avevo annunciato in apertura che sarebbe stata una puntata molto importante perché
02:12è molto importante il primo ospite che tra poco avremo con noi.
02:17Infatti è con grande piacere che sto per presentarvi la professoressa Bianca Maria Piraccini,
02:25dermatologa a Bologna, professore del Dipartimento di Dermatologia dell'Università di Miami,
02:32ex presidente della Società Europea di Patologia Ungueale, ex presidente della Società Europea
02:42di Patologia del cuoio capelluto e con degli interessi incredibili perché tra i suoi principali
02:53interessi di ricerca ci sono le malattie dei capelli e delle unghie, è autore di oltre
02:59500 articoli scientifici con più di 11 mila citazioni e un valore di index di 60, quindi
03:09altissimo. Ha scritto numerosi capitoli di libri sui disturbi di capelli e delle unghie,
03:15è coautrice delle linee guide europee e italiane sul trattamento dell'alopecia androgenetica
03:22e di diversi consensi di esperti sul trattamento dei vari tipi di alopecia areata, coordinatrice
03:31di numerosi studi epidemiologici italiani e internazionali su diverse forme di alopecia
03:37cicatriziale e non cicatriziale ma potrei andare avanti ancora su altre mille cose
03:42di cui è tra le massime esperti a livello internazionale Bianca Maria Piracini. Bianca
03:51Maria sono molto felice che sei con noi e grazie per esserci.
03:56Contenta anch'io, grazie davvero mille dell'invito.
03:58Ecco, come è caratteristica della nostra trasmissione, chi ci segue vuole conoscerti,
04:09vuole sapere come hai fatto ad arrivare a questi livelli importanti e soprattutto come è nata
04:20la tua passione per la medicina e in che modo poi a un certo punto hai scattato il tuo amore
04:27per la dermatologia. Ecco, ci racconti un po' il tuo percorso professionale e perché hai deciso
04:36di fare medicina?
04:38Io non lo so il perché ma da quando non avevo cinque anni ho detto al mio babbo che volevo
04:43fare il dottore. Quindi è proprio partita da subito la mia voglia di diventare un medico.
04:50Il problema è stato quando io stavo per finire medicina perché mi piaceva talmente tanto tutta
04:56la medicina che non sapevo quale specializzazione prendere, non sapevo cosa scegliere perché avrei
05:03rinunciato a qualcosa. E lì mi ha aiutato mia sorella perché mi ha iniziato a far fare tutti
05:10gli esami che potevano far fare sia una carriera nella libera professione che una carriera ospedaliera
05:16e quindi fra ginecologia, dermatologia, oculistica o torino-laringotriatria. Quella che mi è piaciuta
05:22di più è stata dermatologia. Quindi è stata una scelta un po' strana e un po' tardiva che
05:29però poi mi è piaciuta davvero.
05:31Sì, ma dove hai studiato? Ti sei laureata, tu sei a Bologna.
05:36Hai fatto tutto a Bologna?
05:38Ho fatto tutto a Bologna e l'ultimo anno di medicina, quando io prendevo la bicicletta
05:44tutte le mattine per andare al Sant'Orsola e fare il tirocinio, mi ero innamorata di
05:48un alberello sul percorso dentro il Sant'Orsola e dal di lì decisi che io avrei fatto di tutto
05:55per lavorare in quell'ospedale. Perché mi ero appassionata di un alberello che d'inverno
06:01si riempiva di neve, era bellissimo. Quindi tutti i giorni quando passavi lo salutavi
06:07quest'albero, parlavi con quest'alberello immagino.
06:11Era diventato, perché Bologna non è così tanto verde come magari la mia città di origine
06:17che era Cesena, mentre Sant'Orsola è un'oasi verde davvero. Per cui io passavo tutti i giorni
06:23di fronte a quest'alberello e era una routine tale e tanto bella, perché a volte ci passavo
06:29due volte al giorno, che ho pensato che non la volevo rompere e volevo provare a fare la
06:35mia carriera lì e così è stato.
06:37È bellissima questa cosa. Ma senti, ma quest'alberello c'è ancora?
06:42No. No. No. No. Questi pini, questi alberi con gli aghiaguzzi, che non hanno una vita molto
06:53lunga. Sì. Ed è stato estirpato sette, otto anni fa, con mio grande lutto.
07:01Eh beh, certo, certo, certo, immagino, vedi, però è servito, è curiosa questa cosa, è
07:08servito, ti è servito per, è stato un motivo in più, diciamo, ma poi avevi questa passione
07:15dentro, ecco, per la dermatologia. E hai cominciato a fare la dermatologa, ma ti sei appassionata
07:23a degli argomenti che forse anni fa, anni fa, non erano ritenuti forse così importanti
07:32come adesso, come negli ultimi decenni. Sei d'accordo con me? Perché ti sei appassionata
07:39tantissimo alla tricologia e alle unghie, che sono argomenti di grandissima attualità.
07:47Ecco, com'è successo che ti sei avvicinata a questo particolare settore della dermatologia?
07:56Devo dirti che il motivo è stato perché c'era ancora tutto da scoprire. Cioè, come
08:02dicevi tu, adesso c'è moltissimo interesse, sia da parte dei pazienti che anche da parte
08:09dei dermatologi, di imparare le malattie delle unghie e dei capelli. Quindi i pazienti cercano
08:14cure e i medici sono sempre più preparati. Quando iniziai i primi passi in questo campo
08:20io non c'era una grande conoscenza in malattia delle unghie e dei capelli. Era veramente una
08:26ricerca che poteva andare da tantissime parti perché erano due campi molto inesplorati.
08:34E questa è un po' la cosa che mi piaceva e che mi appassiona di più perché studi, fai
08:39esperienza sui pazienti e impari moltissime cose, scopri delle nuove malattie. Quindi
08:45mi è sempre piaciuto questa parte di ricerca che era davvero possibile fare perché erano
08:52malattie un po' inesplorate, capelli e unghie.
08:56Già, certo, è proprio così. Ma in questo momento chissà quanti che ci stanno seguendo,
09:02se prima ti stavano seguendo, sì sicuramente con attenzione, con piacere, ma adesso saranno
09:11attaccati allo schermo del televisore perché quando si parla di capelli è lì, becchi tutti,
09:19cioè chi non è preoccupato se la mattina vede qualche capello in più nel lavandino,
09:25oppure se restano attaccati al pettine. Tutti sono preoccupati a tutte le età, in tutte
09:34le etnie, maschi e femmine. Cioè è un problema molto democratico quello dei capelli.
09:41Certo, e non è un problema solo maschile come si pensava qualche anno fa, ma sempre di
09:48più interessa anche il sesso femminile. Ecco, ci puoi dire, nelle donne quali sono i problemi
09:56più importanti che possono portare ad una perdita di capelli con la tua esperienza?
10:01Allora, sicuramente la calvizie del maschio c'è anche nella femmina. Ha un disegno diverso
10:07perché nella donna non c'è mai la stempiatura e il diradamento al vertice, ma l'attaccatura
10:13dei capelli rimane normale, ma subito dietro si vede di più la testa in trasparenza, soprattutto
10:18se ti fai la riga nel mezzo. Quando se invece metti le mani e guardi la zona nucale, lì
10:24i capelli sono rimasti spessi. Quindi l'alopecia androgenetica nella donna è molto frequente,
10:30soprattutto dopo la menopausa. Ed è ovvio che uno già si vede un pochettino invecchiare
10:34già in menopausa, se si vede anche diradare i capelli, certamente la vive molto male. Quindi
10:40è un problema che dà un grande impatto psicologico. Un altro problema molto molto frequente è la
10:46caduta dei capelli, senza un vero e proprio diradamento, ma quello che dicevi prima, cioè
10:51anche vedere che se ti spazzoli, se ti pettini, se ti lavi i capelli ne perdi più del normale,
10:57nonostante non ci sia una chioma diradata, ha un impatto psicologico fortissimo. Si chiama
11:02telogene fluvium ed è un problema che nella vita tutti noi ogni tanto esperiamo, a volte
11:10però con un'importanza maggiore. E per esempio adesso che va molto lo Zempic, il Mugiaro, sai
11:18ci vanno tantissimi questi metodi dimagranti estremamente validi secondo me, estremamente
11:24facili, però spessissimo c'è un'aumentata caduta dei capelli. E quindi per esempio dopo
11:29il Covid ci fu un'epidemia di caduta, adesso in tutto il mondo abbiamo una seconda epidemia
11:34di caduta che è partita dagli Stati Uniti, proprio legata a questi nuovi farmaci. Quindi
11:40anche quello è un po' interessante per noi che li studiamo capire cos'è stato, troppi
11:47chili persi, troppe poche proteine, pochi minerali introdotti, quindi c'è sempre qualcosa da imparare.
11:53Certo, ma hai appena lanciato una bomba, hai appena lanciato una bomba, non so se te ne rendi conto,
11:59ma hai appena detto qualcosa che sarà di enorme interesse.
12:05Perché è il mio ultimo campetto di ricerca.
12:08Certo, perché hai dato una notizia adesso che si sta osservando un legame tra l'utilizzo
12:20di questi farmaci che vengono presi per l'obesità, il Mugiaro e altri simili, tutti questi che ormai
12:34conosciamo tutti benissimo, che c'è un enorme consumo recentemente, ma è appena lanciato
12:42una bomba in questo mondo, perché questo aumento e questo legame con la perdita di capelli
12:51credo che sia molto interessante da approfondire, da monitorare e da seguire.
12:57Ecco, ma quando una persona comincia a vedere che perde i capelli, si accorge, teme che sta
13:04perdendo i capelli, deve farsi vedere.
13:09Quindi ricordiamo che lo specialista di riferimento è la dermatologa, nel tuo caso, o il dermatologo
13:17che si occupa di questi.
13:19E quando viene da te un paziente che ti dice, io ho l'impressione di perdere tutti i capelli,
13:24io di meno, tu cosa fai?
13:26Che tipo di esame esegui per cercare di fare una diagnosi?
13:31Allora, innanzitutto la storia clinica, siamo comunque dei medici e quindi delle informazioni
13:37sullo stato di salute familiare, generale del paziente e anche un po' recente, è sempre
13:42importante.
13:44Se ci sono degli esami del sangue ci si dà sempre un'occhiata, soprattutto al ferro,
13:48la funzionalità tiroidea.
13:50Poi ci sono degli esami standard che si fanno per vedere sia se cadono più capelli,
13:54è un esame molto semplice, il pull test, cioè si fa una trazione gentile di ciuffetti
14:00di capelli e si vede se ne cadono più del normale, considerando l'ultima volta che il
14:05paziente li ha lavati.
14:07L'esame che è il gold standard, si chiama tricoscopia, è un esame che ha lo strumento
14:12con la quale si fa la mappatura dei nei, quindi il dermatoscopio.
14:16Fondamentalmente si guarda l'emergenza dei capelli, quindi proprio il cuoio capelluto,
14:22ad ingrandimenti importanti, per vedere il numero, il diametro, la forma e la lunghezza
14:28dei capelli. Ci sono dei parametri standard per ogni età, per ogni sede del cuoio capelluto
14:33e quindi se il paziente ha delle deviazioni rispetto a questi parametri standard, si può
14:39fare una diagnosi. Questo strumento ci permette anche di fare le fotografie e quindi è molto
14:45per me utile fare vedere al paziente che cos'è, gli spieghi il problema, si rende a volte
14:51conto che è più il vissuto psicologico del paziente grave del problema in sé, quindi
14:58a volte fa anche bene vedere che comunque i capelli ci sono, magari un po' più sottili
15:02ma non sono scomparsi. E poi queste fotografie ci permettono di monitorare il paziente nel
15:08tempo, quindi quando oggi prescrivi un trattamento e dai una vista di controllo, possiamo bene
15:14rivedere il paziente rifacendo le stesse fotografie alla vista di controllo, così guardiamo insieme
15:21se la cura è stata efficace o no e anche questo è una grande svolta perché il paziente
15:26vede che è migliorato, magari a casa invece si guardava tutti i giorni allo specchio, era
15:31un po' poco fiducioso e dopo invece sta veramente bene. Quindi abbiamo molto cambiato l'approccio
15:37con queste tecniche fotografiche ingrandite molto nuove.
15:41Sì, purtroppo abbiamo ancora pochi minuti ma io ti chiedo se riesci in un minuto, in un
15:49minuto e mezzo, se puoi dare qualche speranza a chi ci sta seguendo rispetto a qualche anno
15:56fa, adesso ci sono delle terapie ma anche nuovi farmaci che possiamo utilizzare per cercare
16:04di aiutare chi ha questo problema, è così?
16:06Sì, devo dire che da 3 o 4 anni c'è stato secondo me un cambiamento epocale nella storia
16:14delle malattie dei capelli perché l'alopecia areata ha una cura facile ed efficace, quindi
16:20persone che perdono tutti i capelli o anche tutti i peli del corpo, adesso con pazienza
16:26perché ci vogliono 6-12 mesi di cura, cura gratuita, passata gratuitamente dal sistema
16:32sanitario nazionale ricrescono tutto, capelli, peli, sopracciglia, ciglia, barba, quindi questo
16:38secondo me è stata una svolta storica per le malattie dei capelli, anche per altre malattie
16:44come la calvizie, come il telogene fluvium ci sono delle terapie mediche, ci sono delle
16:49terapie fisiche e quindi sono stati fatti degli enormi passi avanti, bisogna andare dal
16:54medico ovviamente non dai sedicentri centri tricologici e affidarsi a uno specialista di
17:01cui ci si fida.
17:02Ecco e ricordiamo dal dermatologo lo specialista per i capelli e per le unghie riconosciuto
17:10dall'università con tanto di specializzazione è il dermatologo, quindi è il dermatologo
17:16medico specialista in primis di riferimento in questi casi. Bianca Maria ho l'ultimo minuto
17:23e devo farti una domanda che tutti si aspettano che io ti faccia, c'è qualcosa nella tua carriera
17:32che tu ritieni importante, che tu ricordi con tanto anche affetto perché ha determinato
17:40una svolta e ha fatto sì che tu potessi diventare professoressa Bianca Maria Piraccini, conosciuta
17:51a livello internazionale e poi soprattutto ospite anche qui con noi a Skillongevity Magazine, ecco
17:57c'è una cosa che tu ricordi con tanto piacere?
18:00Allora innanzitutto ti ringrazio di nuovo dell'invito, te lo dico molto brevemente, io ho incontrato
18:06un bravo maestro che è stata la professoressa Tosti che mi ha trasmesso passione, voglia
18:12di studiare e grinta e cioè determinazione e questo mi ha anche fatto sì che anch'io voglio
18:19essere un bravo maestro, io ho allevato tantissimi conoscitori di capelli e unghie un po' in tutta
18:26Italia, adesso tanti centri dal nord al sud hanno giovani dermatologi che studiano le malattie
18:33dei capelli e delle unghie sono bravi che hanno fatto un po' la mia scuola, li ho allevati
18:37io e questo secondo me è un insegnamento che ho imparato dal mio maestro, essere un maestro
18:42cioè la conoscenza non serve a niente se non la condividi con qualcun altro.
18:48Guarda questo è molto bello e mi piace che tu abbia menzionato Antonella, Antonella Tosti
18:55che vogliamo tutti bene noi dermatologi italiani ma ormai in tutto il mondo perché è negli Stati
19:03Uniti da qualche anno, anche lei a Miami e Antonella è un'amica carissima e io spero di riuscire
19:10ad avere anche lei qui in trasmissione prima o poi e tu sei una maestra importante, questo
19:19ti è riconosciuto a tutti i livelli e da tantissimi colleghi e la cosa che apprezzano e che apprezzo
19:28anche io in primis è la tua gentilezza, il tuo garbo e la tua preparazione sempre, ogni tua
19:38relazione nei vari congressi sono tutti zitti a orecchie aperte per ascoltarti perché riesci
19:47a trasmettere molto bene quello che sai e che stai facendo. Mi spiace che non siamo riusciti
19:53a parlare di un altro argomento che tu ami tanto che sono le unghie, però sono contento
19:59perché così ho il motivo per rinvitarti ancora qui con noi a parlare dei problemi delle unghie
20:08a trano il molto. Verrei volentieri, grazie perché anche sulle unghie ci sono tante belle
20:14cose da dire. Certo e infatti le diremo. Tra poco vi presenterò il secondo ospite, il dottor
20:22Nicola Darmac, ma prima guardiamo il servizio.
20:28Negli ultimi anni la tecnologia ha rivoluzionato la dermatologia permettendo di trattare condizioni
20:35della pelle che un tempo erano considerate impossibili da migliorare. Un ruolo centrale
20:40lo hanno i laser, strumenti diversi, ciascuno con una funzione specifica. Gli specialisti
20:46spiegano che non esiste il laser, ma molti laser diversi perché ogni pelle e ogni problema
20:52richiedono una tecnologia dedicata. Oggi nella correzione delle cicatrici l'approccio più
20:58moderno è combinare più apparecchi laser vascolari per ridurre l'infiammazione, laser
21:04CO2 o frazionati per migliorare la struttura del tessuto e quelli non ablativi nelle forme
21:11più delicate. Accanto ai laser torna al centro dell'attenzione un'altra tecnologia spesso
21:16sottovalutata, la radiofrequenza chirurgica che permette di rimuovere piccole lesioni cutanee
21:23con grande precisione, minimo calore e un eccellente risultato estetico. Tecniche diverse
21:28quindi che trovano la loro efficacia solo se usate in combinazione con esperienza e attenzione
21:35ai dettagli.
21:38È con grande piacere che sto per presentarvi il nostro secondo eccezionale e importantissimo
21:47ospite perché tra poco conosceremo il dottor Nicola Drmak, dermatologo a Crotone e a Milano
22:00all'Istituto Dermatologico Europeo, grandissimo esperto sull'alta tecnologia in dermatologia,
22:10infatti parleremo nel corso dell'intervista di laser e cose tecnologiche incredibili che
22:18risolvono problemi che prima era impossibile da affrontare. Con grande piacere che sei qui
22:26con noi Nicola, grazie.
22:28Buonasera e grazie per l'invito.
22:31Mi fa piacere che in questo momento tra l'altro ci stai parlando, sei collegato con
22:35Corotone, immagino che ci sia anche bel tempo.
22:38Eh no, tocco con Milano, subito nuvole.
22:43Ecco, allora Nicola, tutti vogliono conoscerti, vogliono sapere come è nata la tua passione
22:51per la medicina, ecco, perché hai deciso di fare il medico, ma poi cosa è successo che
22:57a un certo punto ti sei innamorato della dermatologia, quindi come mai poi hai fatto il dermatologo?
23:01Ecco, ci racconti qualcosa di te e della tua vita da medico e dermatologo?
23:09Sarò veloce perché la storia è lunga, non finirebbe mai, però io ero iniziato dopo
23:16le scuole superiori a studiare ingegneria meccanica, indirizzo navale, vivevo, facevo
23:22lo sport, ero nel mondo delle barche, delle vele. Ho iniziato, ho fatto due anni, matematica
23:281, matematica 2, fisica, cioè fatti 18 esami, però non era nelle mie corde, sai quando
23:38senti che qualcosa non funziona. E poi una volta per puro caso capito in un reparto di
23:44anatomia, avevo fidanzata all'epoca che studiava medicina e mi porta così, mette i camici,
23:52vieni con me in un reparto di anatomia perché da noi già al secondo anno lavoravamo, facevamo
23:59anatomia sui cadaveri. Quando sono entrato dentro ho detto cavolo questo è il mondo reale,
24:04queste cose più numeri, teorie, teoremi. Ho deciso di andare in ingegneria e andare a studiare
24:14medicina. E chiaramente poi là i genitori hanno detto non esiste, finisci qua, finisci là,
24:20perciò ero costretto a cavarmela da solo, l'unico modo era venire in Italia, fare istruttore
24:26di vela per pagarmi studi e così ho fatto medicina.
24:31Ma dai, ma sei arrivato in Italia dove? Perché so che tu hai studiato a Genova, quindi a Genova
24:36sei andato?
24:37No, no, no, no. Allora ho contattato diversi circoli velici in giro per Italia e ho trovato
24:42il primo contatto qua a Soverato. Cioè ho trovato contatti a Imperia, sul lago di Como e qua a Soverato.
24:50Siccome Soverato era la più vicina all'università, allora sono finito qua a studiare. Poi per
24:55andare a specializzarmi avevo, non so se tu conosci, conoscerai sicuramente la dottoressa
25:00Rascovic, che è una croata. Una volta finita la medicina sono andato direttamente in ambulatorio
25:06da lei, ho bussato alla porta così non l'ho mai vista prima, prima della medicina 33, perché
25:11lei era sempre in medicina 33.
25:13È di Roma, eh? Di Roma.
25:15Sì, sì, sì, di Roma. Ho detto guarda, in croato, buongiorno, dimmi dove andare a specializzarmi.
25:21E là è stata, lei mi ha dato quelle due o tre scuole, e là sono stato fortunato, mi
25:27ha indicato Genova e là sono finito nelle grandi mani. Vabbè conosci la squadra di Genova
25:34dell'epoca, Professor Sapparò, Direbora, Rongioletti, Drago, insomma, sono cresciuto
25:39con questi nomi e, come dire, è tutto qua.
25:44È così?
25:45Sì, sì.
25:46Ecco, allora questo ci fa capire, anche e soprattutto per tutti i colleghi che ci stanno seguendo,
25:53che ti conoscono da tanto tempo e che ti apprezzano per le tue capacità, su uno dei grandi amori
26:01che poi hai abbracciato, no? Che è l'alta tecnologia. Quindi tu che praticamente sei quasi ingegnere.
26:08Bravo, cade sul terreno fertile. Forse questo probabilmente ha aiutato perché dal primo momento,
26:14dal primo contatto per me era il mio linguaggio, cioè conoscevo questo linguaggio, ci può stare
26:20questo perché indubbiamente mi ha aiutato tanto.
26:24Certo, e così hai cominciato ad occuparti di laser agli albori di tutta questa materia,
26:33perché erano anni in cui si sapeva poco, no? Dei laser.
26:38Non solo poco, c'era molta diffidenza e poca conoscenza, ma secondo me era giusto periodo
26:46perché non c'erano ancora regole strette, perciò c'era spazio per la fantasia e quello mi ha permesso
26:54di scoprire, ricercare, testare. Certo, con queste cose non si gioca, perciò sempre con cervello acceso.
27:04Non ho fatto danni strada facendo i riparabili, però era l'unico modo per imparare.
27:11Adesso è più facile perché ci sono ormai protocolli, ogni azienda ha sviluppato anche i suoi protocolli
27:18per le proprie macchine, è un po' più facile.
27:21Certo, e quindi hai iniziato quando il laser era, il laser erano i CO2, no?
27:28Esatto, esatto, il primo CO2. Io mi ricordo i primi due che ho avuto erano lo YAG,
27:34il vecchio mini gently YAG e CO2. E sono oggi, se mi uno chiede, i ultimi due laser da comprare
27:42sono lo YAG e CO2, perché sono i due laser che fanno danni. Cioè sono i due laser con i quali
27:48puoi fare veri danni. Sì, sì.
27:51Ed erano i miei primi.
27:51E molti ti conoscono, perché sei tra i massimi esperti anche nel correggere, migliorare, eliminare
28:04in alcuni casi le cicatrici, che sono un problema molto, molto importante dal punto di vista
28:13dermatologico per tantissimi pazienti. Quali sono i tuoi metodi, quelli che tutti ti cercano
28:25di conoscere e di sapere? Ecco, quando ti trovi di fronte ad una cicatrice, che cosa fai?
28:31Come ti comporti? Un paziente che viene e dice, dottor Drmak, io ho questa brutta cicatrice.
28:40Ecco, cosa deve aspettarsi il paziente che viene da te? Cosa fai? Come la esamini? Come
28:46giudichi quella? E poi cosa decidi di fare?
28:50Mi piace spesso dire, è la cicatrice che decide. Anche perché cicatrice è una condizione
28:56dinamica e durante stesso trattamento cambia i suoi aspetti. Perciò, a prescindere della
29:04suddivisione, ipertrofiche, cheloidee atrofiche, che già per definizione richiedono attrezzatura
29:10completamente diversa, combinazioni completamente diverse. Però la cicatrice è stessa strada
29:16facendo come cambia il suo aspetto, come risolvi un problema vai sull'altro, cambia la richiesta
29:22del trattamento. Ma per dire, ecco, solo per dare idea a quanto non può esistere una
29:31regola. L'azienda con la quale io collaboro molto, che poi sono americani, sono tutti precisi,
29:36sono protocollo dipendente, sono anni che mi stanno pregando di fare un paper di protocollo
29:43su diversi tipi di cicatrici. Ma se io lo scrivo oggi, poi il tempo che me lo rilego,
29:48sai quando lo metti nel cassetto e lo riapri dopo un mese per vedere cosa hai scritto,
29:52già cambierei tutto. È un continuo cambiare. Perciò è veramente difficile. Là c'è molta
30:00semplicemente esperienza. Tanto è vero che gli altri colleghi che conoscono bene, i nostri
30:06italiani che lavoriamo sull'argomento, è un continuo giocare, aggiornare. Poi ti cambia
30:12l'attrizzatura, cambiano i laser, cambia la capacità, l'invasività dei laser e di
30:18conseguenza ti cambia anche l'approccio. Poi stiamo parlando del tessuto. Ognuno viaggia
30:24per i fatti suoi. C'è persona che guarisce, persona che non guarisce, che risponde in un
30:28modo fototipi. E il bello è proprio perché non c'è una cosa uniforme. È una fantasia
30:37continua, perciò è questione di esperienza. Più ne fai, più funziona. Ogni cicatrice
30:43quindi è un caso a sé. Per sé. Non si può mai generalizzare. No. Ecco tu sei stato
30:50tra i primi a suggerire di utilizzare più laser, no? Anche per quella cicatrice, perché c'è la
31:01componente vascolare, c'è ecco, quella pigmentaria, ci può essere quella ipertrofica. Quali sono
31:10i laser che tu utilizzi con più frequenza? E questo poi mi permette anche di chiederti
31:17una cosa che tutti sono curiosi anche di sapere. Quando noi diciamo il laser, non esiste il laser,
31:25ma esistono i laser. Ecco, come mai esistono i laser? Cioè, uno può immaginare, se non è
31:32un addetto ai lavori, che c'è un apparecchio che vai, vum, viene usato e ti risolve tutti
31:38i problemi. Invece non è così, no? Sì, no, non sono guerre stelari, colore rosso, colore
31:43verde e tutto là. No, no, no. Allora, nel mondo delle cicatrici si parte dal processo
31:50infiammatorio. Generalmente dove c'è una cicatrizazione c'è il processo infiammatorio,
31:54che è un po' un filo conduttore delle cicatrici. Perciò là entran nel gioco i laser vascolari.
32:02In primis il dye laser e poi in alcune situazioni li si associa allo YAG, che semplicemente potenzia
32:10i suoi effetti in alcune situazioni. A questi laser di regola poi si associano o il famoso
32:18CO2 con le sue modalità frazionate, che pure là c'è modalità deep, modalità superficie
32:23eccetera eccetera, o non ablattivi. E là pure scattano altre regole. Per esempio CO2 maggiormente
32:31si usa nelle cicatrici cheloidei ipertrofiche, mentre vai sulle atrofiche già si va sui non
32:37ablattivi. A volte si abbinano anche ablattivo con non ablattivo. A volte si abbina per esempio
32:45anche i radiobisturi per decaptare una parte della lesione, evitando il CO2 che a volte
32:53riscalda molto. Dye laser sia prima che dopo il trattamento con gli altri laser. Dipende
33:03dalla cicatrice. Io ti ho sentito parlare anche recentemente dell'utilizzo di altre apparecchiature
33:11tecnologiche. Hai menzionato la radiofrequenza ad esempio. La radiofrequenza può essere anche
33:20questa una tecnologia molto importante, infatti lo accennavi, con cui è possibile tagliare
33:28e coagulare nello stesso istante, eliminare quei bitorsoli che per noi dermatologi sono dei
33:36nevi dermici. Peraltro invece sono dei bozzetti che vengono a volte anche un po' pelosi, se
33:41vengono sul viso. E anche in questo tu hai fatto scuola. Ecco, recentemente parlavi della
33:51possibilità di toglierli anche non solo con laser ma anche con la radiofrequenza con dei
33:55risultati molto importanti. Confermi questo? Sì, come no. In effetti io sulla tua chat, la nostra
34:03chat ormai, l'ho scritto anche con un po' di timidezza. Anche perché sulla chat ci sono nomi
34:12auterevoli, perciò su certi argomenti uno va piano per vedere la risposta. Allora io radio bistro a dire
34:19la verità, lo prediligo in tutti i sensi, appena devo fare qualche shave, decaptare qualcosa rispetto
34:27a un laser CO2, semplicemente perché non mi riscalda, mi rispetta il tessuto. Mi piace dire
34:34il tessuto come se non sapesse di essere stato tagliato, dopo ho un processo di riepitalizzazione,
34:41non ho retrazioni cicatriziali eccetera eccetera. Non è una tecnica che vedo in giro, non è una
34:48tecnica che vedo per i congressi, sembra una tecnica nascosta perché poi radio bistro è spesso
34:53snobato così buttato là. Poi mi hai tolto una pietra al cuore perché sei stato primo a rispondere
34:59che lo utilizzi tanto e ho detto e vai adesso si parte la discussione piacevole e in effetti hai visto
35:07diversi colleghi lo utilizzano. Io penso che è una tecnica veramente sottovalutata, io un rinofima
35:16lo faccio di regola completamente con radio bisturi alla fine per completare il dye laser.
35:23Il CO2 non lo utilizzo per queste cose. Mi piace che tu abbia tirato fuori e acceso una luce sulla
35:36tecnologia, sulla radiofrequenza e quindi sul radio bisturi perché combacia anche con la mia esperienza,
35:45infatti io ti ho risposto subito quando hai lanciato questo sasso nell'ostagna e ti ho appoggiato
35:54ecco ti ho appoggiato perché ho detto caspia ho detto una roba che adesso chissà gli spareranno addosso
35:59quindi ho detto anch'io sono d'accordo su questa cosa qui perché è vero perché l'ho constato anch'io con molti
36:05pazienti che eliminare delle lesioni cutanee come i nevidermici con radio bisturi dà dei risultati
36:14meravigliosi eccezionali quindi molto molto bene. Nicola il tempo purtroppo è tiranno ci sono
36:22tantissime cose che ancora mi verrebbe voglia di chiederti ma questo però mi permette di poterti
36:30ancora invitare in qualche altra puntata ma prima di lasciarti c'è una domanda che io devo farti perché
36:37tutti i nostri affezionati che ci seguono se l'aspettano perché vogliono sapere di più di Nicola e
36:46allora ti chiedo c'è un episodio che tu ricordi con molto affetto una persona a cui magari ti senti
36:55particolarmente legato e che è stato importante per la tua carriera ecco e per farti diventare
37:01dottor Nicola Dermac conosciutissimo apprezzatissimo da tutti i colleghi non solo italiani ma anche
37:10all'estero nei vari congressi per la tua preparazione ecco c'è un qualche cosa che tu ricordi con particolare
37:17piacere? Allora una mia amica di vecchia data mentre ancora ero lo studente devi sapere che io sono
37:25partito studiare medicina con l'idea di fare pediatria questo era l'idea di base però avevo
37:32questa amica pazza come un cavallo simpaticissima aveva melasma e lei era disperata girava in giro
37:39per Italia ma roba di tre anni di esperienza perciò mi raccontava ogni volta quando tornava aveva
37:49aveva fatto anche l'occhio a capire il dermatologo perciò mi raccontava questo mondo dei dermatologi
37:55che io strada facendo ho deciso di fare la dermatologia e ho detto non è possibile questo
37:59è lei che mi ha spostato sulla dermatologia
38:03beh allora direi che per te le donne sono molto importanti perché c'è stata una donna
38:08che ti ha fatto cambiare da ingegneria a medicina e c'è stata un'altra donna che invece ha fatto
38:15sì che tu decidessi di fare il dermatologo
38:18e sono finito a lavorare quasi nel mondo delle donne perché poi il mondo della dermatologia
38:2390% sono pazienti
38:24esatto
38:25bene mi ha fatto tanto tanto piacere averti in studio Nicola e spero di averti ancora
38:32qui con noi a Skill Longevity Magazine
38:35quindi ancora grazie e a presto
38:39ciao Nicola
38:40grazie
38:40come vi avevo annunciato in apertura è stata una puntata molto interessante con due eccezionali ospiti
38:49ringraziamo infatti ancora la professoressa Bianca Maria Piracini dermatologa professore
38:57al dipartimento di dermatologia dell'università di Miami
39:01e ringraziamo anche il dottor Nicola Drmak dermatologo a Crotone e a Milano
39:10io vi do l'appuntamento alla prossima puntata di Skill Longevity Magazine
39:16per sapere tutto ciò che è importante per aiutare la nostra pelle ad essere sana e giovane in maniera naturale
39:25grazie
39:26grazie
39:27grazie
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