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  • 1 giorno fa
Milano, 25 nov. (askanews) - Quando una malattia è così subdola da confondersi con i normali segni del tempo, il rischio è che passi inosservata per anni. È il caso dell'acromegalia, una patologia rara causata da un tumore ipofisario che produce un eccesso di ormone della crescita, che colpisce soprattutto adulti tra i 30 e i 60 anni e che può alterare profondamente i tratti del volto, delle mani e dei piedi. Una condizione sulla quale ha puntato i riflettori internazionali il New England Journal of Medicine pubblicando un articolo firmato da Andrea Giustina del San Raffaele di Milano a Annamaria Colao della "Federico II" di Napoli, che certifica la centralità dell'Italia nella ricerca e gestione di questa patologia."È una malattia che non solo porta a un cambiamento della fisionomia del paziente, ma determina complicanze sistemiche che aumentano il rischio di mortalità del paziente. Ad oggi la diagnosi non solo non è fatta, ma quando è fatta è spesso molto, troppo tardiva, fino a 10-15 anni di ritardo diagnostico. Questo porta da una parte a un aumento di dimensioni del tumore ipofisario, quindi a una difficile resezione da parte del neurochirurgo e un rischio di persistenza di malattia. Dall'altro, dà il tempo alle complicanze di svilupparsi, di aggravarsi" ha detto Andrea Giustina, primario di Endocrinologia dell'Irccs Ospedale San Raffaele e ordinario di Endocrinologia dell'Università Vita-Salute San Raffaele.È dunque cruciale sensibilizzare non solo i medici di base, ma anche altri specialisti non endocrinologi, come i dentisti, a riconoscere i segni fisici e le complicanze comuni associate alla malattia. "Fare un collegamento fra una deformità del viso, che può anche non essere particolarmente grave, un aumento di volume delle labbra, un aumento di volume della lingua, una sporgenza del mento, proniatismo, una distanza fra i denti, diastasi dentaria, associata a complicanze apparentemente comuni nella popolazione come l'ipertensione, il diabete, le complicanze oncologiche, può veramente fare la differenza" ha aggiunto.L'approccio terapeutico si basa soprattutto sulla neurochirurgia, cioè sull'asportazione dell'adenoma all'ipofisi, ma per i pazienti non completamente guariti dopo l'operazione ci sono anche farmaci e altri trattamenti medici. Da qui l'importanza, evidenziata nell'articolo, di adottare un approccio personalizzato che parta dal profilo molecolare del tumore asportato.

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00:00Quando una malattia è così subdola da confondersi con i normali segni del tempo, il rischio è che passi inosservata per anni.
00:08È il caso dell'acromegalia, una patologia rara causata da un tumore ipofisario che produce un eccesso di ormone della crescita
00:15che colpisce soprattutto adulti tra i 30 e i 60 anni e che può alterare profondamente i tratti del volto, delle mani e dei piedi.
00:23Una condizione sulla quale ha puntato i riflettori internazionali il New England Journal of Medicine
00:28pubblicando un articolo firmato da Andrea Giustina del San Raffaele di Milano e Anna Maria Colau della Federico II di Napoli
00:34che certifica la centralità dell'Italia nella ricerca e gestione di questa patologia.
00:39È una malattia che non solo porta a un cambiamento della fisionomia del paziente
00:44ma determina complicanze sistemiche che aumentano il rischio di mortalità del paziente.
00:51Ad oggi la diagnosi non solo non è fatta ma quando è fatta è spesso molto troppo tardiva
00:58fino a 10-15 anni di ritardo diagnostico.
01:03Questo porta da una parte a un aumento di dimensioni del tumore ipofisario
01:07quindi a una difficile resezione da parte del neurochirurgo e un rischio di persistenza di malattia.
01:15Dall'altro dà il tempo alle complicanze di svilupparsi, di aggravarsi.
01:20È dunque cruciale sensibilizzare non solo i medici di base ma anche altri specialisti non endocrinologi
01:26come i dentisti a riconoscere i segni fisici e le complicanze comuni associate alla malattia.
01:31Fare un collegamento fra una deformità del viso che può anche non essere particolarmente grave
01:38ma un aumento di volume delle labbra, un aumento di volume della lingua,
01:42una sporgenza del mento, prognatismo, una distanza fra i denti, diastasi dentaria
01:48associata a complicanze apparentemente comuni nella popolazione
01:53come l'ipertensione, il diabete, le complicanze oncologiche può veramente fare la differenza.
01:59L'approccio terapeutico si basa soprattutto sulla neurochirurgia
02:03cioè sulla sportazione dell'adenoma all'ipofisi
02:05ma per i pazienti non completamente guariti dopo l'operazione
02:08ci sono anche farmaci e altri trattamenti medici
02:11da cui l'importanza è evidenziata nell'articolo
02:14di adottare un approccio personalizzato
02:17che parta dal profilo molecolare del tumore asportato.
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