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  • 2 giorni fa
(askanews) - Donne Leader in Sanità, associazione che promuove la leadership femminile nel settore della sanità e delle scienze della vita e lavora per favorire il superamento delle disuguaglianze uomo-donna, aderisce alla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. «Quando si promuove l'equità di genere – ha detto ad askanews Patrizia Ravaioli, presidente Associazione Donne Leader In Sanità – il rispetto reciproco, si rendono le donne e gli uomini, perché la nostra associazione è aperta anche agli uomini perché riteniamo che sia un lavoro che va fatto insieme, quando si promuove la consapevolezza, l'autorevole ruolo delle donne nel lavoro, pensiamo che questo aiuti a un cambiamento culturale che può portare veramente a un maggior rispetto anche della donna, delle sue decisioni, delle sue scelte in un ambito più privato, non soltanto sanitario e non soltanto lavorativo».

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Lo scenario di fonte al quale ci troviamo oggi è inquietante e i numeri fanno paura. «Se noi guardiamo i dati Istat oggi – ha aggiunto Amelia Parente, Senior Corporate Vice President Risorse Umane del Gruppo Diasorin e co-fondatrice di Donne Leader in Sanità – scopriamo che 6 milioni e mezzo di donne, quindi il 32 % delle donne italiane, subisce violenza fisica o sessuale e scopriamo anche che tra il 40 e il 60 % questa violenza attraversa i pronti soccorsi o i presidi ospedalieri».

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In questo contesto l'associazione ha realizzato uno spot su testo di Amelia Parente liberamente ispirato a una storia vera raccontata dal dott. Fabio de Iaco, e recitato da Flavio Insinna, per fare ulteriori passi avanti nella consapevolezza del problema della violenza. «La storia di quest’anno – ha aggiunto Parente – è una storia tra un operatore sanitario, tra degli operatori sanitari e una paziente, straniera, che arriva in un pronto soccorso e che in questo pronto soccorso trova quelle che poi chiameremo sentinelle, chiama i guardiani della salute, i guardiani del suo cuore, i guardiani della sua anima, i guardiani della sua libertà. Cioè coloro, a cominciare dal medico di pronto soccorso per andare poi alle infermiera che l’aiuterà e alla dottoressa che l’aiuterà, che la attraverserà, che la accompagnerà nel suo percorso di liberazione».

[idgallery id="2237539" title="Violenza sulle donne: i segnali cui prestare attenzione spiegati dall’esperta"]

Un percorso che per Donne Leader in Sanità passa anche attraverso il premio che la stessa associazione ha istituito. «Quest’anno il Premio Leads – ha concluso Patrizia Ravaioli – andrà a promuovere storie che vedano anche protagonisti i sanitari, che sono importantissimi nel momento in cui una donna vittima di violenza arriva a un pronto soccorso banalmente».

Un modo per ricordare, non solo il 25 novembre, il ruolo dei professionisti della sanità, anche nel proteggere e supportare le donne vittime di violenza.

 

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00:00Donne e leader in sanità, associazione che promuove la leadership femminile nel settore della sanità e delle scienze della vita
00:06e lavora per favorire il superamento delle disuguaglianze uomo-donna,
00:10aderisce alla giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
00:14Quando si promuove l'equità di genere, il rispetto reciproco,
00:18si rendono le donne gli uomini perché la nostra associazione è aperta anche agli uomini,
00:23perché riteniamo che sia un lavoro che va fatto insieme questo.
00:26Quindi quando si promuove la consapevolezza, l'autorevole ruolo delle donne nel lavoro,
00:33questo aiuti a un cambiamento culturale che può portare veramente ad un maggior rispetto anche della donna,
00:40delle sue decisioni, delle sue scelte, anche in un ambito più privato, non soltanto sanitario e non soltanto lavorativo.
00:48Lo scenario di fronte al quale ci troviamo oggi è inquietante e i numeri fanno paura.
00:52Se noi guardiamo i dati Istat oggi scopriamo che 6 milioni e mezzo di donne,
00:59quindi il 32% delle donne italiane, subisce violenza fisica o sessuale.
01:07E scopriamo anche che tra il 40 e il 60% questa violenza attraversa i pronti soccorsi o i presidi ospedalieri.
01:18Al tempo di questo racconto, il pronto soccorso di Borgo Bastiani è un avamposto epico.
01:24In questo contesto l'associazione ha realizzato uno spot su testo di Amelia Parente
01:29e ha recitato da Flavio Insinna per fare ulteriore passi avanti nella consapevolezza del problema della violenza.
01:35La storia di quest'anno è una storia tra un operatore sanitario, tra degli operatori sanitari e una paziente.
01:42Quindi una paziente, peraltro straniera, che arriva in un pronto soccorso
01:49e che in questo pronto soccorso trova quelle che poi chiameremo sentinelle,
01:58chiama i guardiani della salute, i guardiani del suo cuore, i guardiani della sua anima, i guardiani della sua libertà.
02:06Cioè coloro a cominciare dal medico di pronto soccorso per andare poi alla infermiera che l'aiuterà
02:12e alla dottoressa che l'aiuterà, che la attraverserà, che l'accompagnerà nel suo percorso di liberazione.
02:19Un percorso che, per donne leader in sanità, passa anche attraverso il premio che la stessa associazione ha istituito.
02:25Quest'anno il premio Leeds andrà a promuovere storie che vedano anche protagonisti i sanitari
02:32che sono importantissimi nel momento in cui una donna vittima di violenza arriva a un pronto soccorso banalmente.
02:40Un modo per ricordare non solo il 25 novembre il ruolo dei professionisti della sanità
02:45anche nel proteggere e supportare le donne vittime di violenze.
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