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  • 4 settimane fa
Trascrizione
00:00Sarà Mattia Ferrari, 31 anni, cerealicoltore di Maclodio a guidare i giovani di Confagricoltura Brescia per i prossimi tre anni.
00:07Il neo-presidente che raccoglie il testimone da Diego Gualeni è contitolare di un'azienda di Roccafranca e svolge attività di consulenza come agronomo.
00:14Nel primo consiglio ufficiale dell'associazione Ferrari ha parlato delle sue priorità e presentato il programma di mandato riassunto nel progetto in formazione.
00:22Prima, formazione tecnico-scientifica per i giovani imprenditori. Secondo, divulgazione del nostro settore alla cittadinanza.
00:32E terzo, una squadra di lavoro forte e coesa per portare avanti gli obiettivi che comunque sono importanti e coraggiosi.
00:39Un piano che attraverso progetti concreti ma anche facendo leva sul confronto interno ed esterno all'associazione e soprattutto sulla divulgazione
00:46intende rispondere alle esigenze attuali e future delle imprese per costruire tutti insieme l'agricoltura di domani, possibilmente anticipando i tempi.
00:55Il settore agricolo rispetto ad altri settori, secondo noi, può offrire molte più opportunità e anche molte più gratifiche.
01:03Non è un caso se molti giovani si stanno riavvicinando all'agricoltura, decidendo di avviare nuove attività o dando continuità alle imprese di famiglia.
01:10Anche quando non governano da soli le aziende ma all'interno di aziende strutturate sono quelle che consentono di innovare, di guardare avanti e di dare stimolo.
01:18Perché comunque i giovani che ritornano o rimangono in agricoltura tendenzialmente hanno un livello di istruzione maggiore rispetto ai loro genitori.
01:26Un contributo prezioso che Confagricoltura riconosce e sostiene da sempre affinché possa continuare a crescere.
01:31La provincia di Brescia conta oggi circa 700 aziende governate da under 35, che è un parametro assolutamente in linea con gli standard nazionali, ma che è circa il 50% di quelli che sono i parametri europei, quindi l'obiettivo è di far crescere.
01:46Un ruolo che tuttavia va difeso anche ai tavoli della politica, non solo quella nazionale, perché per attirare i giovani le aziende devono essere competitive.
01:53I giovani si fermano in azienda se c'è prospettiva, se c'è prodotto e se c'è reddittività e per cui dobbiamo continuare a lavorare a livello sindacale con la politica affinché queste condizioni si verifichino sempre più spesso.
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