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https://www.pupia.tv - Roma - Anno culturale Italia-Romania 2026 - Messaggio di Mulè
Alle ore 11.30, presso la Sala del Cenacolo del Complesso di Vicolo Valdina, si svolge la presentazione dell’anno culturale Italia-Romania 2026. Messaggio del vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè. L’evento è promosso dal presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone. (24.11.25)
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Alle ore 11.30, presso la Sala del Cenacolo del Complesso di Vicolo Valdina, si svolge la presentazione dell’anno culturale Italia-Romania 2026. Messaggio del vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè. L’evento è promosso dal presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone. (24.11.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Eccellenze, signore e signori, vi porgo il mio più caloroso saluto, il mio più sentito
00:14ringraziamento per aver voluto dare il via in questa prestigiosa sede della Camera dei
00:18Deputati alla presentazione dell'anno culturale Romania-Italia 2026.
00:25Purtroppo impegni istituzionali concomitanti mi impediscono di essere presente fisicamente
00:31questa mattina ma tengo a sottolineare quanto questa iniziativa sia importante per il Parlamento
00:37italiano.
00:38Essa celebra il profondo e storico legame fra le nostre nazioni e rappresenta un momento
00:44cruciale per rafforzare la cooperazione strategica bilaterale specialmente nei campi dell'arte
00:51e dell'istruzione.
00:52Porgo un ringraziamento particolare al Presidente Mollicone, al Sottosegretario Tripodi e all'Ambasciatrice
00:58Dancao per aver promosso e coordinato un progetto che siamo certi produrrà frutti straordinari
01:03per il futuro condiviso di Romania-Italia.
01:06Auguro alla mattinata e a tutto l'anno culturale un grande successo.
01:10Giorgio Mulè, Vice Presidente della Camera dei Deputati.
01:14Buongiorno a tutti e vado ora a introdurre Sua Eccellenza Gabriella Dancao, Ambasciatrice
01:20di Romania della Repubblica Italiana.
01:22Prego.
01:23Grazie.
01:24Buongiorno a tutti e Grigio Presidente Federico Mollicone, signore e signori.
01:41Prima ancora di entrare nel merito della programmazione odierna, permettetemi di esprimere quanto
01:50l'anno culturale Romania-Italia 2026 rappresenta per me un'iniziativa intimamente cara, un progetto
01:59nato da un'autentica e radicata convinzione che la cultura costituisca lo spazio privilegiato
02:09e forse il più eloquente e duraturo nel quale le nostre due nazioni possono riconoscersi,
02:18dialogare ed edificare una visione comune del domani.
02:23E con tale coinvolgimento emotivo, unito a un profondo senso di responsabilità istituzionale,
02:30che prendo oggi la parola in questa prestigiosa sede per illustrare un percorso che trascende
02:36la mera successione di eventi, configurandosi come una manifestazione tangibile dell'amicizia,
02:44della continuità storica e della vocazione europea che è indissolubilmente legato Romania
02:52e Italia.
02:54Desidero esprimere la mia più sentita gratitudine all'onorevole Federico Molicone, presidente
03:00della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione.
03:04La sua costante dedizione, la limpida visione e la ferma convinzione nel valore del dialogo
03:13romeno-italiano sono state il presupposto imprescindibile del percorso che oggi inauguriamo.
03:20La sua apertura, la capacità di ravissare nella cultura il pilastro della cooperazione bilaterale
03:28e la sua preziosa disponibilità istituzionale hanno rappresentato un sostegno essenziale
03:35per la genesi di questo progetto.
03:38Rivolgo altressi un caloroso ringraziamento alla sottosegretaria di Stato Maria Tripodi
03:44del Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale
03:48non soltanto per il messaggio che ha voluto mandare
03:54ma per la straordinaria sinergia dimostrata nella promozione del dialogo culturale tra i nostri paesi.
04:01L'anno culturale Romania Italia 2026 si svolgerà sotto l'alto patronato del Presidente della Romania
04:11Nicuscior Dan e del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella
04:16un riconoscimento istituzionale che conferisce al nostro progetto non soltanto prestigio
04:24ma anche una profondità politica ed europea che ci invita a guardare al futuro con responsabilità condivisa.
04:33La cultura non è un accessorio del politico
04:37essa è in senso pieno politica nella sua forma più nobile
04:43poiché costruisce comunità di destino, orizzonti comuni, fiducia reciproca.
04:49In tale spirito l'anno culturale è stato concepito in due semestri complementari
04:56il primo da dicembre 2025 a luglio 2026 dedicato alla promozione della cultura romana in Italia
05:06il secondo da luglio a dicembre 2026 dedicato alla promozione della cultura italiana in Romania.
05:16Questa architettura bipartita non è solo funzionale ma profondamente simbolica
05:22essa restituisce la reciprocità come valore fondante del nostro dialogo culturale.
05:30Mi preme inoltre sottolineare che oggi sveliamo ufficialmente il logo dell'anno culturale Romania Italia
05:392026 visibile in anteprima. Un simbolo identitario elaborato dall'Istituto Nazionale del Patrimonio della Romania
05:49concepito quale sintesi visiva della nostra prossimità culturale e della visione che anima l'intero progetto.
05:59Il semestre inaugurale si aprirà il primo dicembre 2025 in coincidenza con la Festa Nazionale della Romania
06:09con un concerto di gala dell'Opera Nazionale di Buccarest presso il Teatro dell'Opera di Roma.
06:17In tale occasione oltre 80 musicisti diretti dal maestro Daniel Ginga e affiancati da solisti di fama internazionale
06:27quali Anita Hartig, Stefan Popp e Russandra Donosse offriranno una serata che intreccerà celebri pagine della lirica italiana
06:36con i brani più rappresentativi del patrimonio musicale romeno.
06:42A pochi giorni di distanza, il 3 dicembre, alcuni tra i più apprezzati solisti dell'Opera di Buccarest
06:49si esibiranno presso il ridotto dei palchi Arturo Toscanini del Teatro alla Scala di Milano
06:56portando nel tempio della lirica mondiale un recital di raffinata eleganza interpretativa.
07:04Nel corso del medesimo mese la mostra dedicata a Doina Botes svelerà al pubblico italiano
07:11la potenza evocativa della sua opera, segnata da metafore incisive dai rinocceri ai cieli del gatto
07:20Arpagic e di Leda che interrogano la memoria, la libertà e la resistenza intellettuale in tempi di oppressione.
07:27Parallelmente, presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma
07:33la rinomata stilista romena Daniela Ota renderà omaggio attraverso una sfilata ispirata alla figura di Palma Bucarelli,
07:43all'eredità estetica e all'audacia culturale della storica direttrice che salvaguardò inestimabili opere d'arte
07:53durante il conflitto bellico, rivoluzionando il panorama musale italiano.
07:59Il mese di gennaio 2026 vedrà la presentazione del volume dedicato alla colonna traiana,
08:07frutto del convegno internazionale tenuto sia la Curia Iulia, offrendo una giornata esegesi del repertorio iconografico legato alla storia della Dacia.
08:19Seguirà l'esposizione Le Camice delle Regine al Museo Nazionale Etrusco di Roma,
08:26un raffinato itinerario visivo dedicato ai costumi tradizionali indossati dalle sovrane romene,
08:33testimonianza di eleganza, identità e continuità storica.
08:38Palazzo Altems ospiterà inoltre una conferenza in memoria dell'archeologo Dino Adamestano,
08:46figura esemplare che seppe coniugare metodologie innovative e rigore scientifico
08:53a un profondo amore per il patrimonio della magna grecia.
08:58Nel mese di febbraio Roma accoglierà ai mercati di Traiano la grande mostra Brancusi,
09:04le origini dell'infinito, proponendo una lettura inedita della duplice radice,
09:10popolare romena e classica romana, che plasmò la poetica del maestro modernista.
09:16Contestualmente nell'ambito del Festival Ioric verrà presentato lo spettacolo
09:22La mia vita dei fiori, del teatro sicca-alessandrescu di Brasov,
09:27un'intensa confessione scenica sul rapporto tra biografia, memoria e arte.
09:33Il marzo 2026 sarà interamente dedicato a Roma alla letteratura romena contemporanea,
09:42con la partecipazione di autori prestigiosi quali Mircia Carterescu,
09:46Ana Blandiana, Matei Visnie, Tatiana Zibulac e Cattelin Pavel,
09:51al fianco di iniziative rivolte ai più giovani e di tavole rotonde su temi storici, culturali e civili.
10:00Nello stesso periodo la Romania sarà paese ospite d'onore al Festival Cortina a metraggio di Cortina d'Ampezzo,
10:10mentre tra Palermo e Roma si svilupperà la grande mostra dedicata all'avanguardia romena,
10:17con opere e pubblicazioni originali che riconstruiscono una rete creativa multiculturale e profondamente europea.
10:26La fine del mese sarà segnata dal recital Brancusi Sing, omaggio congiunto a Constantin Brancusi e a Nadia Comaneci.
10:37La primavera proseguirà con i concerti del coro Madrigal a Firenze e Bologna,
10:44la conferenza internazionale sulle relazioni romeno-italiane,
10:48il ballet dell'Opera Nazionale di Cluj-Napoca al Teatro Petruzzeli di Bari
10:53e il concerto alla reggia di Caserta che riunirà tre virtuosi romeni,
10:59Sanziana Mircia, Aleksandru Tomescu e Dragos Ilie.
11:04Seguiranno la quarta edizione delle giornate del cinema romeno a Roma
11:08e le celebrazioni per il centenario del soprano Elena Teodorini a Milano.
11:14Giunti a giugno, l'Opera di Palermo ospiterà la Romanian Chamber Orchestra.
11:21Il Museo Nazionale di Storia della Romania presenterà a Matera una preziosa mostra di oreficeria medievale.
11:30Roma accoglierà la messa in scena romena della Mandragola di Machiavelli
11:37e la mostra IA, la camicia romena, al Museo delle Civiltà.
11:42Infine, il Parco archeologico di Pompei offrirà al pubblico un percorso espositivo dedicato alle province della Dacia e della Messia inferiore.
11:54Il semestre romeno culminerà con un grande concerto dell'Opera Nazionale di Bucarest nella incomparabile cornice della costiera amalfitana.
12:05Tutto questo, ogni nome, ogni luogo, ogni data, delinea un itinerario che non è meramente programmatico,
12:16ben si rappresenta una narrazione identitaria reciproca, riaffermando che la vicinanza tra Romania e Italia non è una coincidenza della storia,
12:28ma una scelta consapevole, reiterata e profondamente europea.
12:33La cultura non è semplice strumento di rappresentanza, è un atto politico nel senso più alto del termine.
12:41Concludo rinnovando il mio applauso al Presidente Molicone per il convinto sostegno,
12:47alla Sottosecretaria Tripodi, ai Ministeri degli Affari Esteri della Romania e l'Italia,
12:52ai Ministeri della Cultura di Romania e Italia,
12:55alla mia straordinaria squadra dell'Ambasciata, nonché agli artisti, agli studiosi e ai curatori
13:02che hanno reso possibile la costruzione di questo anno memorabile.
13:06L'Anno Culturale Romania-Italia 2026 non è soltanto una celebrazione,
13:15è il pegno di un futuro condiviso, un esercizio di reciprocità e una manifestazione concreta
13:23della nostra comune appartenenza alla Casa Europea.
13:27Vi ringrazio.
13:36Abbiamo ora in collegamento l'Onorevole Fabrizio Comba,
13:39Presidente del Gruppo Interparlamentare d'amicizia Italia-Romania.
13:43Prego.
13:45Buongiorno, mi sentite?
13:47Sì, sì, sì.
13:49Prego di alzare un paluncio.
13:50Presidente, buongiorno, grazie.
13:54Innanzitutto mi scuso se devo collegarmi da remoto,
13:57ma mi trovo qui a Torino alle OGR,
13:59dove abbiamo questo momento con la Fondazione Cassa di Vistuami di Torino,
14:04insieme al Ministro,
14:05e quindi non ho potuto e non posso essere con voi,
14:10ma è come se lo fossi.
14:11Ti prego di rappresentare attraverso, ovviamente, le tue parole, la tua persona,
14:20il più alto attestato di stima all'Ambasciatore Gabriele Dancau,
14:24che ho appena sentito, devo dire, con una certa interruzione,
14:29perché comunque qui mi sono spostato l'audio, è molto forte nella sala di proiezione,
14:34e ho potuto, anzi, veramente partirei dal suo finale del suo intervento,
14:43dove fa questo riferimento, indubbiamente, di connessione interculturale europea.
14:50Io devo dire che, se mai si debba parlare di connessione europea,
14:55io credo che la connessione sia prima di tutto umana tra i due nostri popoli,
15:02perché ovviamente le comuni matrici, la comune origine,
15:07ci portano ad essere e a lavorare e a pensare i comuni intenti.
15:12Io sono molto grato al lavoro che è stato fatto dal Presidente,
15:16che si è fatto promotore per questo anno culturale 2026 Italia-Romania,
15:23grazie, eccellenza, per quanto si stia adoperando il panel ricchissimo di avvenimenti,
15:31di iniziative, e mi rendo conto che questo non sia il frutto di cose che avvengono in modo casuale.
15:39Tutto questo è il frutto di un grande lavoro, è il frutto di una grande determinazione,
15:44è il frutto di una grande volontà di portare avanti quelle che veramente sono le nostre,
15:49quella che è la nostra matrice comune.
15:51La voce della cultura, tutto quello che è la più bella espressione che può rappresentare l'essere umano
15:59attraverso questo strumento, lo rappresenteremo, lo rappresenterete quest'anno,
16:05in questo percorso ideale che attraverserà e toccherà diverse città.
16:11Io credo che non ci siano strumenti più belli, più intensi e sotto questo, da questo punto di vista,
16:20da questa prospettiva devo dire che il Presidente Bonicone si è fatto veramente fin dall'inizio
16:27di questa legislatura promotore di un ambito di operatività che è fondamentale.
16:33Fare cultura non vuol dire solamente trasmettere valori, ma fare cultura vuol dire lavorare anche
16:39introspetticamente in un ambito che produce anche economia.
16:45Io credo molto nella ricaduta della cultura ad ampio spettro.
16:51Io quindi lo ringrazio, ringrazio tantissimo ovviamente il Presidente per avermi concesso
16:56questo collegamento da remoto, vi chiedo scusa se è un collegamento molto precario
17:01perché mi trovo veramente in una condizione un po' così di disagio ambientale,
17:09però ci tenevo a farlo, ci tenevo a rappresentare tutta la vicinanza del gruppo di amicizia Italia-Romania
17:15che mi onoro di presiedere e ringrazio l'ambasciata, l'ambasciatore di eccellenza Gabriele Dancao
17:23per il lavoro, per il grandissimo lavoro che sta svolgendo, per il grande sforzo che
17:29quotidianamente lei profonde per la cultura quest'anno, ma devo dire per tantissime iniziative
17:39che la rendono sicuramente una persona apprezzatissima non solamente nella diplomazia parlamentare,
17:47ma sicuramente anche tra le persone che hanno avuto modo di incontrarla e che la incontreranno
17:52ancora in questo suo percorso, in questa sua presenza così proficua nel nostro Paese.
17:58Grazie ancora e vi auguro i migliori aspicci per questo anno culturale Italia-Romania 2026.
18:04Buon lavoro.
18:06Ringraziamo l'onorevole Comba, presidente del gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Romania,
18:11del Parlamento italiano e procediamo con il saluto dell'onorevole Maria Tripodi,
18:17sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
18:21e coordinatrice della diplomazia culturale italiana, che ringrazio per averci concesso questo messaggio.
18:27Prego.
18:29Buongiorno a tutti, cari amici, è per me un grande onore intervenire in occasione della presentazione
18:36dell'anno culturale Romania-Italia 2026. Desidero salutare calorosamente l'ambasciatrice di Romania in Italia,
18:49Gabriella Dancao, il presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone,
18:56che ha promosso questa iniziativa odierna. La testimonianza concreta del legame indissolubile
19:08che c'è tra Italia e Romania è esplicato anche con l'iniziativa odierna. L'anno culturale Romania-Italia
19:21è un anno ricco di iniziative che vedrà i nostri due grandi paesi protagonisti a livello delle attività culturali,
19:32attività culturali che si svolgeranno nel 2026 in Romania così come in Italia.
19:42e diciamo che sono particolarmente orgogliosa di sottolineare le nostre radici comuni
19:52e una relazione rilanciata ulteriormente a livello ufficiale dal vertice intergovernativo di Roma del febbraio 2024,
20:04quando la nostra Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Primo Ministro di Romania
20:10hanno adottato la dichiarazione di parteneriato strategico consolidato italo-rumeno.
20:19In questo quadro si inserisce la dichiarazione congiunta di intenti italo-romena,
20:26da me firmata quest'anno insieme alla mia omologa segretario di Stato romeno Gianina Sitaru,
20:34con la quale viene formalmente avviata l'organizzazione di quest'anno culturale.
20:41L'obiettivo è promuovere la consapevolezza delle nostre radici condivise,
20:46affinché la cultura divenga sempre più uno strumento di pace e di dialogo,
20:52ma soprattutto di reciproco arricchimento,
20:57capace di avvicinare ulteriormente le nostre due grandi comunità alle nostre istituzioni,
21:05di favorire collaborazioni e di consolidare quel senso di appartenenza europea
21:11che unisce fortemente i nostri due Paesi.
21:16L'anno culturale italo-rumeno nasce dunque su fondamenta molto solide,
21:21nel corso del 2026 saranno protagoniste in Italia le molteplici espressioni dell'arte e della cultura romena.
21:32Allo stesso tempo in Romania verrà data ampia visibilità alle eccellenze culturali italiane,
21:39valorizzando tanto il nostro straordinario patrimonio storico,
21:44quanto le forme più innovative delle nostre creatività.
21:48Vogliamo dimostrare che la cultura non è soltanto una eredità del passato,
21:55ma è anche ricerca, innovazione e un punto per il futuro.
22:00Con questo spirito guardiamo a questo anno culturale come a un ponte che attraversa le nostre storie
22:09e si protende, come dicevo, verso il futuro, portando con sé la fiducia che un'Europa unita nella cultura
22:17è un'Europa sicuramente più forte, consapevole e più libera.
22:23La recente partecipazione del Ministro degli Affari Esteri della Romania o Anatoio
22:29alla prima conferenza dell'italofonia, svolta sia a Villa Madama proprio qualche giorno fa
22:35alla presenza del Vice Presidente del Consiglio Antonio Tajani,
22:40conferma ulteriormente la volontà del Governo romeno di proseguire insieme in questa direzione.
22:47e per tale ragione che tenevo a darvi un saluto caloroso e naturalmente tutto il sostegno
22:58del Ministero degli Affari Esteri per le attività che ci accompagneranno comunemente nel prossimo anno.
23:06Vi ringrazio e vi auguro un buon proseguo di lavori.
23:09Allora, prima di avviarmi all'intervento di conclusione desidero ringraziare l'artista Oltarzeski
23:21e la curatrice dei Filippis, le cui sculture vedete qui accanto a noi e sono qui presenti,
23:28a dimostrazione che la diplomazia culturale fa intersecare, incontrare nazioni,
23:34ovviamente in questo caso la Polonia e che ospita e ci ospita durante questa mostra che abbiamo voluto.
23:42E ringrazio anche gli altri rappresentanti italiani del palinsesto che è stato letto dall'ambasciatrice.
23:53Ambasciatrice Gabriele Dancao, cari colleghi e amici,
23:56Sono onorato di ospitare alla Camera dei Deputati questa presentazione
24:02e di promuovere l'anno culturale che riconosce il ruolo della Romania
24:08come partner fondamentale della nostra comune visione europea.
24:14L'iniziativa che presentiamo oggi, promossa in stretta collaborazione con l'ambasciata di Romania in Italia,
24:20non è soltanto un palinsesto ma un vero e proprio pilastro strategico
24:25per il futuro delle nostre relazioni bilaterali e per il rafforzamento del dialogo continentale.
24:32Come ricordò Mircea Eliade, la coscienza di un popolo nasce dalla capacità di trasformare la propria storia
24:38in mito vivo, insorgente permanente di identità e di rinnovamento spirituale
24:44e questo è precisamente il senso del percorso che oggi inauguriamo.
24:48Il palinsesto che presentiamo infatti e in dettaglio che abbiamo appena ascoltato
24:54non è una semplice elenco di eventi ma una profonda narrazione identitaria reciproca
25:00che va dalla musica, alla lirica, alle mostre, all'arte figurativa e alla narrazione di un'intera identità.
25:08Il semestre romeno in Italia si configura come un vero e proprio viaggio culturale
25:13che toccando l'eccellenza lirica, l'arte moderna, la storia, la letteratura contemporanea
25:18svela la ricchezza e la vitalità della creatività romena.
25:22In questa prospettiva si può dire sempre con Eliade che i romeni non sono un popolo della terra
25:27capace di resistere alle prove della storia proprio grazie alla profondità
25:36delle sue radici simboliche e religiose, radici che dialogano naturalmente
25:40con la tradizione umanistica e cristiana italiana.
25:45Per questo possiamo affermare anche con convinzione che la vicinanza tra Romania e Italia
25:49non è una fortuita coincidenza della storia ma una scelta consapevole e lungimirante,
25:55profondamente europea.
25:56Gli storici hanno definito la Romania come una latinità orientale, segnata insieme dall'eredità
26:04di Roma e dall'influsso di Bisanzio e proprio questa duplice appartenenza rende il dialogo
26:09con l'Italia particolarmente fecondo.
26:12Il legame fra i nostri popoli è cementato dalla storia della dascia, della romanità
26:16e dalla comune radice latina, costituisce una base solida e incrollabile che ci permette
26:22di guardare avanti con fiducia. I getodaci, antenati dei romeni, incontrano l'impero romano
26:28in una fusione da cui nasce il popolo daco romano, unito dalla lingua latina, mentre i
26:32romeni sono l'unico grande popolo romanico che ha conservato nel proprio nome il ricordo
26:37diretto di Roma, chiamandosi per secoli romeni e romani, derivato da Romanos.
26:43Umanisti italiani antichi come Poggio Bracciolini e Flavio Biondo furono fra i primi in Europa
26:48a riconoscere e valorizzare l'origine latina dei romeni, sottolineando come la loro parlata
26:54manifestasse con orgoglio l'eredità di Roma, al pari delle lingue e delle culture dell'area
26:59italiana. Questa tradizione umanistica ha alimentato nel tempo una consapevolezza condivisa.
27:06I italiani e i romeni appartengono alla stessa grande famiglia dei popoli latini, anche quando
27:11la geografia li colloca ai due estremi dell'Europa romanica. A tal proposito desidero sottolineare
27:18l'importanza dell'evento che anticipa e prepara idealmente l'intero palinsesto del prossimo
27:2528 novembre a Timisoara. In quella sede avrò l'onore di essere presente come rappresentante
27:30del Parlamento in prima persona all'inaugurazione della mostra straordinaria Fragilità dell'Eterno
27:36da Pompei al Grand Tour fino al giorno d'oggi. Questo appuntamento è un vero e proprio preambolo,
27:41un prologo, un ponte tangibile che già oggi connette le nostre sensibilità storiche e
27:46artistiche dai fasti della romanità alle riflessioni contemporanee, dando il via ideale e prestigioso
27:52all'anno culturale Romania-Italia 2026 che ovviamente si aprirà dal primo dicembre. In chiave simbolica
28:00è interessante ricordare che tanto i romani quanto i daci hanno elaborato i loro miti genologici
28:06attorno alla figura del lupo e che come nota sempre Iliade il popolo romeno può essere visto
28:12come generato sotto il segno del lupo, cioè segnato fin dall'origine da prove dure ma anche
28:18da una straordinaria capacità di rinascita. Il mito fondativo di Roma con la lupa che allatta
28:25Romolo e Remo e la presenza del lupo nell'immaginario daco-romeno creano un paesaggio simbolico
28:32condiviso che si riflette oggi nelle nostre forme di cooperazione culturale. In questo intreccio
28:38di miti, memorie e arte la mostra di Timisoara diventa ancora di più non solo un evento espositivo
28:45ma un atto di rilettura come delle nostre radici dal Vesuvio ai Carpazzi e dal Mediterraneo
28:51ai Carpazzi. Ma l'anno culturale 2026 è anche la manifestazione tangibile di questa
28:57profonda amicizia e della nostra ineludibile vocazione europea. Mentre il mondo è attraversato
29:05da tensioni e incertezze è proprio nella riscoperta e nella valorizzazione di queste
29:11radici comuni che troviamo la forza e la visione per affrontare le sfide del domani. Come ha sottolineato
29:17lo storico Auro El Pop, già nel Medioevo documenti pontifici e cronache umanistiche
29:22parlavano dei romeni come di un popolo che dal sangue dei romani trae la propria origine,
29:27consapevole di un'appartenenza latina che lo lega naturalmente all'Italia e all'Occidente,
29:32quell'Occidente che oggi è minacciato a Est. Questo imponente programma quindi non è solo
29:40uno scontato omaggio al nostro illustre passato secolare, ma un ponte saldo gettato verso il
29:47futuro. La diplomazia culturale è oggi la nostra più potente risorsa strategica. Essa ci permette
29:53di costruire un'Europa non solo unita nelle istituzioni e nelle normative, ma profondamente
29:59unita nell'anima e nella coscienza storica e nei valori condivisi. Un'Europa più forte,
30:04più consapevole e soprattutto più libera, nella quale la latinità orientale della Romania
30:10e la centralità latina dell'Italia continuano a illuminarsi a vicenda. Che questo anno culturale
30:17possa essere l'inizio di una stagione di cooperazione ancora più intensa e proficua per il popolo
30:25romeno e l'Italia e per quello italiano in Romania. Grazie.
30:34Grazie.
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