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https://www.pupia.tv - Roma - Albania un anno dopo - Conferenza stampa di Riccardo Magi (29.10.25)
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NovitàTrascrizione
00:00Buonasera, grazie per essere presenti a questa conferenza stampa. Ringrazio i colleghi Rachele
00:10Scarpa e Matteo Orfini, colleghi deputati del Partito Democratico con i quali abbiamo
00:16convocato la conferenza stampa. Ringrazio Lucia Borruso di Medici Senza Frontiere, grazie
00:23a Analetto della campagna Sbilanciamoci e Gianfranco Schiavone che è in collegamento, rappresentano
00:33alcuni dei soggetti che fanno parte del tavolo asilo con il quale i parlamentari delle opposizioni,
00:41tra cui noi che stanno seguendo in maniera più costante e assidua la vicenda dei centri
00:49per migranti in Albania con il tavolo asilo hanno stabilito un proficuo rapporto di collaborazione,
00:58di lavoro e anche di scambio proficuo tra società civile, mondo delle associazioni, delle ONG
01:05e rappresentanti politici e istituzionali. Abbiamo deciso di convocare questa conferenza
01:12stampa all'indomani della nostra ultima visita di ieri pomeriggio in Albania. È passato un anno
01:21dall'avvio di questo centro, dell'attività di questo centro, che come sapete era iniziata con l'idea
01:29di un grande hotspot nel quale dovevano essere accolte persone rintracciate in mare o salvate
01:39in operazione di salvataggio nelle acque internazionali da navi delle autorità italiane.
01:46Dopo il fallimento di questa prima destinazione d'uso, chiamiamola così, voluta dal governo,
01:54è cambiata la destinazione d'uso e la destinazione d'uso è divenuta prioritariamente, anzi diciamo
01:59esclusivamente, quella di un grande CPR in terra d'Albania. Quindi un grande centro finalizzato
02:09alla detenzione amministrativa in vista del rimpatrio dei cittadini stranieri.
02:18Le previsioni iniziali del governo, quelle propagandate, perché noi di questo oggi vogliamo
02:25svelare, che siamo di fronte a un grande monumento alla propaganda e allo sperpero del denaro pubblico,
02:32provando a mettere in fila un po' di numeri. Le previsioni del governo parlavano di 3.000
02:38persone al mese da detenere, con un turnover molto accentuato al punto da arrivare a 36.000
02:47persone l'anno. E quindi darò primi dati, ne do pochi perché poi altri li daranno i colleghi,
02:53anche concentrandosi ovviamente su aspetti specifici. In questo momento ci sono 25 persone.
03:00ed è anche un momento con una media abbastanza elevata, perché facendo due conti abbiamo appreso
03:08che ce ne sono state anche 12. Cioè stiamo parlando di una struttura faraonica, stiamo parlando
03:18di una presenza di agenti, di polizia, carabinieri, guardia di finanza, addetti dell'ente gestore
03:27per i servizi che vengono resi, addetti della prefettura. Poi c'è la parte penitenziaria
03:33che comunque pur non avendo mai ospitato nessuno è anche quella ovviamente presidiata, sia
03:39da un punto di vista amministrativo che da un punto di vista della polizia penitenziaria.
03:43Cioè questi addetti, complessivamente intesi, sono di gran lunga un numero superiore a quello
03:50delle persone detenute. Le persone che vengono portate lì vengono portate a gruppetti di 9-10
04:00ogni due settimane, questo poi correggimi Rachele, correggetemi se sbaglio, e sono persone provenienti
04:10da diversi CPR italiani. I gruppi che arrivano spesso sono gruppi assortiti, magari sono tre
04:16o quattro presi da un CPR, tre o quattro da un altro, messi insieme e portati lì. Da quello
04:23che risulta a noi, dalle informazioni che abbiamo preso, arrivano con dei voli. Voli della Guardia
04:30di Finanza o voli di altri tipo, ma voli appositamente dedicati e quindi con dei costi elevatissimi.
04:38il punto di primo approdo di Shenzhen, che era quello al quale avevamo visto inizialmente
04:46arrivare la nave Libra che portava le persone dalle acque internazionali davanti a Lampedusa,
04:54dopo i rintracci il mare, è di fatto chiuso, non è operativo, non è più operativo.
05:01Le persone complessivamente che sono state da quando ha aperto la struttura, che abbiamo
05:11calcolato, sono poco più di duecento finora. Dico poco altro e passo e lascio la parola
05:18ai colleghi sull'impressione politica. L'impressione politica è il giudizio politico di una struttura
05:27che dovrebbe essere dichiarata chiusa e fallita oggi, probabilmente già ieri. Questo il governo
05:37politicamente non può permettersi di farlo e quindi viene tenuta aperta a questo regime
05:45minimo, diciamo così, di funzionamento, proprio per dimostrare che è aperta. Ma possiamo dire,
05:53per fare il verso alla Presidente Meloni, che non funziona. Non ha funzionato. Ultimo
06:02accenno a chi sono le persone che arrivano lì, sono profili di persone diversissime tra
06:09di loro. Quindi non c'è un criterio che si può rintracciare. Sono persone come, non diremo
06:16i nomi per motivi di privacy, ovviamente di rispetto, ma ci hanno raccontato le loro
06:20storie, come il cittadino algerino che è stato rintracciato nelle acque mentre era diretto
06:28verso le coste della Sardegna, ha passato un periodo di un mese, un mese e mezzo a Macomer
06:33e poi è stato trasferito dal CPR di Macomer direttamente in Albania, senza mai vedere,
06:39senza mai transitare da libero nel territorio italiano, oppure, e quindi non parla una parola
06:46di italiano, oppure il ragazzo marocchino che da dieci anni lavora come muratore in nero
06:52in Lombardia, con anche incidenti sul lavoro che lo hanno segnato e di cui porta le cicatrici
07:01dei segni multipli e che si era illuso, un datore di lavoro lo aveva illuso di aver avviato
07:10la procedura per la regolarizzazione con la sanatoria del 2020, lui non ha mai capito
07:15perché questo contratto non è andato a buon fine e si è ritrovato in questa condizione
07:19di irregolarità che lo ha visto fermato qualche giorno fa in provincia di Milano, poi portato
07:28al CPR di Torino e poi trasferito in Albania. Un ragazzo turco giovanissimo di 23 anni con
07:35evidenti problemi di disagio psichico e di disagio mentale che sta chiuso lì. Un livello
07:43di sofferenza concentrata che grava su queste poche persone, su questa manciata di persone
07:50che sono in questa struttura mastodontica e che sono ovviamente in un grave stato di prostrazione,
07:57in un grave stato di sofferenza. Noi abbiamo convocato questa conferenza stampa, lascio subito
08:03la parola a Rachele e poi agli altri, perché pensiamo che sia intollerabile continuare a
08:10sentire parlare dell'Albania come di un modello che l'Europa e il mondo ci invidiano, come abbiamo
08:16sentito fare nei giorni scorsi qui alla Camera dei Deputati dalla Presidente Meloni. La nostra
08:24voce è una voce ovviamente mediaticamente molto più debole e meno potente e risonante
08:31di quella della Presidente del Consiglio, ma pensiamo che la verità del fallimento e
08:38della propaganda dei centri in Albania vada fatta emergere e vada portata all'opinione
08:44pubblica italiana.
08:45Grazie mille Riccardo e anche a Matteo Orfini e anche al TAI con cui ieri abbiamo fatto
08:56una delle tante ispezioni in realtà che abbiamo fatto in quest'ultimo anno. Noi, come sapete,
09:04non abbiamo mai lasciato scoperto quel centro perché eravamo consapevoli di essere gli unici
09:11occhi dell'opinione pubblica rispetto a un'operazione mastodontica di cui ci era dato
09:19solo ricevere le narrazioni trionfalistiche del Governo. Penso che sia nostra responsabilità
09:25a un anno dall'avvio di questa operazione cercare anche di fare un bilancio e di riportare
09:32anche un po' di numeri e un po' di realtà. Quello che viene raccontato anche oggi sui giornali
09:38da un'intervista del Ministro Piantedosi come un modello a cui tutta l'Unione Europea
09:42guarda è stato un percorso che dire tortuoso è raccontarla generosamente. È iniziato come
09:51un grosso azzardo in sfida, in spregio al diritto dell'Unione Europea e non a caso ha incontrato
09:56moltissimi ostacoli di tipo giudiziario che inevitabilmente i tribunali hanno sollevato
10:03perché è il loro ruolo quello di sollevare eventuali incompatibilità con il diritto
10:08dell'Unione Europea. Il Governo anziché recepire questi stimoli e prudentemente fermarsi
10:17prima di sprecare milioni e milioni di denaro dei contribuenti italiani ha scelto invece di
10:25andare avanti fino ad arrivare a quest'ultimo capitolo, la versione di questo centro che
10:33diventa esclusivamente CPR con tutta la sezione per richiedenti asilo completamente vuota,
10:40tutto il carcere italiano costruito in Albania completamente vuoto e un CPR da 8 moduli da 24
10:50posti l'uno, quindi possiamo fare un po' un calcolo ma da qualche centinaio di posti,
10:57occupato per sole 25 persone. Tutto questo avviene dopo l'ultimo stop operato dalla Cassazione
11:09che con un'ordinanza di maggio ha effettuato un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia
11:15dell'Unione Europea, sollevando un ennesimo dubbio di compatibilità con la direttiva
11:21rimpatri di tutto il protocollo Italia-Albania. Questo poteva bastare forse per convincere il
11:30Governo che era il caso di fermare questa follia, ma non è servito e abbiamo scoperto ieri,
11:37consultando i registri di quel centro, perché non c'è altro modo per ottenere informazioni
11:43ufficiali che per tutta l'estate il Governo ha continuato a effettuare a blocchi di 10-15 persone
11:51dei trasferimenti illegittimi al solo fine di non lasciare completamente svuotarsi quel centro,
12:00centro che si sarebbe altrimenti si svuotato completamente perché legittimamente tutte le corti
12:06d'appello ogni volta che una persona fa richiesta d'asilo all'interno del centro ne decretano la fine
12:13del trattenimento, proprio per l'ultima ordinanza della Cassazione e la questione pregiudiziale
12:19rimandata alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Quindi il centro va inevitabilmente a svuotarsi
12:24e se il Governo continua a portare persone è solo per evitare di arrivare a un certo punto a zero
12:31e all'immagine suggestiva di quel colosso completamente vuoto. Quindi lo tiene attivo a basso regime
12:42esclusivamente per mantenere viva una narrazione. Questo lo fa anche, e non penso che sia un caso,
12:52nella più completa mancanza di trasparenza e sostanziale opacità. Come vi dicevo, tutti i numeri
12:59che noi vi comunichiamo oggi sono numeri che noi abbiamo desunto dalla consultazione del registro
13:05degli eventi critici, che è l'unico documento che i parlamentari possono sempre consultare,
13:13è parte del nostro potere ispettivo. Le varie richieste di accesso agli atti che abbiamo fatto
13:19anche formalmente, molto spesso non hanno trovato risposta o hanno trovato dei dinieghi, sostanzialmente,
13:27e nonostante la collaborazione che mi sento di evidenziare da parte dell'ente gestore e del personale
13:33di polizia, che sono sempre molto disponibili, l'ordine che arriva loro dal Viminale è quello
13:38di non comunicarci alcune informazioni molto importanti per capire l'andamento del centro.
13:42Quante persone sono passate di lì da aprile, da quando è diventato CPR, fino ad oggi?
13:49Quante persone ci sono fisicamente dentro al centro? Le abbiamo dovute contare. Su quante
13:55persone sono transitate da aprile? L'abbiamo dovuto desumere dalla consultazione di questo
14:00registro, dove sono presenti i numeri identificativi delle persone e abbiamo visto che si arrivava
14:06almeno fino al 219. Quindi sappiamo che circa 220 persone sono transitate da aprile a oggi.
14:16Su quella che è la percentuale dei rimpatri, non è un caso appunto che il governo comunichi
14:24per percentuali i dati che vuole comunicare, perché è molto più elegante dire che c'è
14:30stato il 25-30% di rimpatri quando in realtà i rimpatri effettivi probabilmente sono a malapena
14:38una quarantina, ma nemmeno probabilmente. La stragrande maggioranza delle persone viene
14:45liberata dieci giorni dopo che è stata portata in Albania perché il trattenimento non viene
14:52convalidato. Un'altra buona parte di persone vengono valutate come non idonee dopo poco
14:58tempo, perché i CPR sono luoghi patogeni che portano alla malattia mentale per come sono
15:03configurati e quindi le persone tendono ad impazzire. Una volta che impazziscono vengono
15:11ricondotte in Italia e liberate. Tutto questo impianto quindi per rimpatriare poche decine
15:21di persone. Non possiamo veramente sapere quante, di sicuro non sono numeri che sorreggono una
15:29narrazione trionfalistica di grande operazione storica. In tutto questo il CPR albanese mantiene
15:36tutte le storture strutturali dei CPR italiani. Sono luoghi di perdita del senso del sé, della
15:44persona e del tempo. Non c'è un fine rieducativo per quel tipo di detenzione così afflittiva
15:51e quindi le persone perdono la speranza, non comprendono cosa gli sta succedendo e è più
15:58che frequente che gli psicofarmaci vengano utilizzati sostanzialmente come metodo di sedazione collettiva
16:05per evitare che ci sia agitazione, ansia e preoccupazione che però è indotta completamente
16:13totalmente dal contesto. Di questo ne abbiamo conto sempre dalla consultazione del registro
16:20eventi critici che ci dice che da aprile ci sono stati 95 eventi critici che possono essere
16:29qualcuno che compie un gesto anticonservativo, un atto di autolesionismo, un'ingestione di
16:35corpo estraneo, pile, lamette, questo genere di cose, qualcuno che si cuce la bocca, qualche
16:43protesta pacifica anche perché ci sono state anche queste e in questi giorni pare che ci
16:47sia stato uno sciopero della fame all'interno del centro, ma comunque siamo a quasi un centinaio
16:55di episodi che sono stati registrati all'interno di questo registro e sono un po' lo storico
17:02della sofferenza che si genera all'interno di questo centro. Ora la domanda che noi penso
17:07che dobbiamo fare e che tutta l'opinione pubblica italiana dovrebbe fare al governo è perché?
17:12Qual è il senso di imporre una sofferenza del genere a 25 sventurati, 200 in tutto, selezionati
17:23a caso, perché non esiste un criterio di selezione, pur di mantenere viva una operazione di propaganda
17:33che vuole raccontare una bugia, cioè che l'esternalizzazione delle frontiere è un metodo
17:38valido e che con quest'idea di esternalizzare delle frontiere si può gestire il complesso
17:44fenomeno dell'immigrazione. Noi siamo qui anche per dire che non è così, il modello
17:50dei CPR non sta portando sicurezza in Italia, non sta neanche garantendo i rimpatri per cui
17:56è nato, sta solo generando insicurezza e sofferenza, oltre che un ingente spreco di
18:04risorse pubbliche. Il fatto che questa cosa venga portata e presentata in Unione Europea
18:12come un modello che dovremmo perseguire su larga scala è molto grave perché si poggia
18:18su delle bugie e su delle omissioni. Quindi noi oggi siamo qua sostanzialmente a ribadire
18:24questo e a fare un po' di luce su quella che secondo me è una vergogna di Stato.
18:29Grazie a Rachele Scarpa. La parola a Matteo Orfini. Rachele poneva la questione del senso
18:34di tutto questo anche in rapporto ai numeri bassi. Ovviamente non c'è solo da dire che
18:40i numeri sono questi, che sono veramente dei numeri ridicoli se pensiamo a quanto
18:45trionfalmente è stata presentata l'operazione, ma anche rispetto al fatto che in ogni caso
18:50tutti i rimpatri di persone che sono passate per l'Albania si sarebbero potuti fare benissimo
18:56dall'Italia. A te Matteo.
18:58Esatto.
18:59Non solo si potevano fare dall'Italia, tutte le persone rimpatriate in ogni caso passano
19:09per l'Italia, perché tutti i rimpatri avvengono passando per Roma-Fiumicino. Quindi non solo
19:16si poteva fare dall'Italia, cioè si fa dall'Italia.
19:20Sì, diciamo, è stato detto già molto, ci tengo a sottolineare tre aspetti. Il primo,
19:29che questi numeri e quanto raccontato dimostra, è che noi siamo oggettivamente di fronte a un
19:34fallimento, cioè questo non è neanche una posizione di parte. Rispetto a quello che era
19:40stato annunciato, diciamo, i risultati effettivi sono un fallimento. Voi avete detto un anno,
19:46in realtà segnalo in teoria un anno e mezzo, perché il centro è aperto pure con sei mesi
19:52di ritardo. E i numeri che noi abbiamo raccontato lo dimostrano. Dopodiché lo dimostra anche
19:59che basta andarci, cioè entrare in quel centro e vedere questa cosa mastodontica, deserta,
20:06diciamo, in cui ci sono più forze dell'ordine che migranti, forze dell'ordine sottratte a
20:11quello che potrebbero fare assai più utilmente nel nostro Paese. Enormi slot di container,
20:19di alloggi completamente vuoti, intere parti di quel centro, chiuse, perché ovviamente
20:24non c'hanno nessuno da metterci, lo dimostra ancora di più. Ma guardate la cosa ancora più
20:30paradossale, ha fatto un accenno su questo Riccardo, è che noi vi abbiamo raccontato quello che abbiamo
20:35trovato a Jader e quando si parla dei centri in Albania ormai si parla di Jader. Poi c'è
20:39Shenzhen, c'è il secondo centro, il primo ad essere inaugurato in Pompamagna, quello al
20:46porto, dove dovevano arrivare via mare i migranti, che è chiuso non da oggi, da mesi, perché
20:53li portano in aereo. Quindi ovviamente un centro che serviva per quelli che arrivavano
20:57via nave è completamente inutile, quindi è stato costruito, allestito, e sta lì vuoto,
21:04presidiato da un nucleo di forze e l'ordine per ragioni ovviamente di vigilanza e sicurezza,
21:11ed è semplicemente un monumento al fallimento di questo progetto.
21:16Secondo elemento è la totale inutilità di quello che sta avvenendo da mesi, perché
21:23anche in questo c'è un metodo da segnalare. Dal nostro punto di vista continuare a utilizzare
21:30quel centro è fuori dalle regole. L'ultima, poi su questo immagino dirà schiavone meglio
21:37di me, ma l'ultima pronuncia della Cassazione avrebbe ulteriormente suggerito per prudenza
21:45di fermarsi. Ma quello che sta avvenendo non ha alcuna giustificazione nemmeno logistica
21:50organizzativa. I CPR italiani non sono pieni, noi l'abbiamo fatto evidentemente, neanche
21:58questi sono dati che vengono comunicati, li abbiamo ottenuti attraverso gli accessi agli
22:03atti, cioè quando si è deciso di utilizzare il centro in Albania come CPR, i CPR italiani
22:10erano semi vuoti. Quindi cosa si è fatto? Si sono perprese delle persone che stavano
22:15in quei CPR semi vuoti, si sono portate in Albania, sono state tenute in Albania, poi
22:21per qualche giorno, poi sono state riportate in Italia. Quindi hanno sostanzialmente fatto
22:28un paio di settimane, alcuni di più, alcuni di meno, in Albania, semplicemente per offrire
22:36un'occasione di propaganda. Perché non è che la permanenza in Albania abbia accelerato
22:41le procedure, abbia reso più facile il ripartamento, nulla, non cambiava assolutamente nulla se non
22:47rendere più complicato il diritto alla difesa di quei migranti, che è uno degli aspetti
22:51che non abbiamo raccontato ma che va segnalato. Ovviamente già nei CPR italiani è complicato
22:56il dialogo con i propri legali, in Albania lo è ancora di più, molti dei ragazzi che noi
23:02nelle varie missioni che abbiamo incontrato ci hanno raccontato la difficoltà di interloquire
23:09a distanza dall'Albania per telefono quando era possibile con i propri legali, ammesso ne
23:16avessero uno, o di scegliersene uno nuovo dall'Albania. Capite che questa è una lesione
23:22di un diritto costituzionalmente sancito, cioè il diritto alla difesa a cui ognuno ha diritto
23:27appunto nel nostro paese. Quindi tutta questa procedura non serve assolutamente a nulla, è
23:33assolutamente inutile, tutto quello che avviene lì si fa ordinariamente nei CPR italiani, quindi
23:39questo trasferimento ha una sola ed esclusiva ragione propagandistica. Ultimo elemento al
23:47quale abbiamo accennato è quello dei costi, perché tutta questa roba qui, diciamo dal nostro
23:51punto di vista, la cosa principale è la lesione dei diritti, però c'è anche un elemento
23:58che riguarda, noi stiamo per entrare in una discussione sulla legge bilancio, in cui tutte
24:03le cose che le opposizioni stanno chiedendo sulla sanità, sulle pensioni, sul welfare, sul
24:09sociale, ci si risponde che non ci sono le risorse, su questi centri, secondo le nostre
24:15stime si spendono, si sprecano un miliardo in cinque anni. Il governo dice che sono di
24:22meno, dice che sono 130 milioni all'anno per cinque anni, ma anche prendendo buone i dati
24:29che non sono a nostro avviso buoni del governo, 130 milioni in un anno per dedicati a 200 migranti,
24:38fare il conto, arriviamo abbastanza vicino ai 650-700 mila euro a migrante, per una cosa
24:48completamente inutile, cioè noi di questo stiamo parlando, di un'enorme, gigantesca, brutale,
24:55violenta operazione di propaganda che serve a non ammettere o a far finta che non ci sia
25:02il fallimento pagata con le risorse pubbliche. Noi continuiamo a immaginare e a chiedere
25:07che prima o poi il governo si renda conto che l'unica cosa seria e onesta intellettualmente
25:14da fare è chiuderli, capire come uscire da questo cul-de-sac in cui si sono infilati,
25:20al quale il nostro paese paga un danno enorme anche di credibilità, perché quello internazionale,
25:26perché quello che loro raccontano come un modello è un imbarazzo, anche per i loro alleati
25:31europei, ricordatevi quando provammo a fare questa discussione nel Parlamento europeo
25:37e la maggioranza di centrodestra impedì di discuterne, perché quello che appunto viene
25:44raccontato come un modello in realtà è agli occhi di tutti un evidente fallimento e un
25:49imbarazzo persino per gli alleati di Giorgia Meloni.
25:53Grazie Matteo Orfini, spero che sia collegato e ci abbia ascoltato Gianfranco Schiavone, Presidente
26:00del Consorzio Italiano di Solidarietà.
26:03Sono collegato, come no.
26:04Bene, ciao Gianfranco.
26:06Allora, a te la parola, prego.
26:09Ma veramente molto breve, perché come sapete io non ho partecipato alla missione e anzi
26:13devo dire i miei complimenti per quello che avete fatto ieri.
26:17Volevo appunto brevemente solo dire due cose, rinforzando insomma su azione per il messaggio.
26:24È stato citato per l'ordinanza della Cassazione.
26:26Questa ordinanza, vi leggo due passaggi che sono estremamente significativi, linguaggio
26:32tecnico quindi un po' assettico ma alla fine molto chiaro.
26:36Sostanzialmente nel rinviare appunto la Corte di Giustizia la Cassazione dice
26:40non è dato riscontrare indici normativi e specifici che documentino nel protocollo
26:46il perseguimento dell'obiettivo di assicurare il rimpatrio dei migranti.
26:52In nessun luogo dell'accordo è stabilito in quale modo l'obiettivo è destinato a essere
26:57attuato in un territorio che resta di uno stato non membro ancorché dell'Unione Europea, ancorché
27:11ha soggettato la giudizione italiana appunto in quale modo l'obiettivo è destinato a essere
27:16attuato in termini di maggiore efficienza che nel territorio italiano nel rispetto delle
27:21garanzie della disciplina europea che la Cassazione ritiene essere violata perché il rinvio alla
27:27Corte di Giustizia è stato fatto perché la Cassazione ritiene a mio avviso in maniera
27:32del tutto corretta che la norma non preveda la possibilità di fare dei centri per rimpatrio
27:40al di fuori del territorio dell'Unione Europea e quindi interpella per questo la Corte di Giustizia
27:48e se la Corte di Giustizia concorderà con la Cassazione semplicemente questo centro non
27:52avrebbe mai dovuto essere stato costruito perché appunto fin dall'inizio appunto sarebbe appunto
28:01stata come io ritengo una enorme appunto forza più. Dice ancora la Cassazione lo stato membro non
28:09è titolare di un potere illimitato di trasferimento dei migranti potendo solo disporre un rimpatto nei
28:16sensi dell'articolo 3 della direttiva appunto cioè verso il luogo d'origine dal territorio dello
28:23Stato. Cioè ci dice dice la Cassazione una cosa sono gli obiettivi politici una cosa è rispetto
28:30della norma non si possono stravolgere le norme per obiettivi politici se l'obiettivo politico è dare
28:38un segnale di deterrenza l'obiettivo politico è faccio i centri all'estero perché così le persone
28:46non verranno quello che volete voglia insomma basta leggere quello che sono detto gli obiettivi sono
28:54stati esplicitati ma gli obiettivi devono come dire sono legittimi se stanno nella normativa e l'obiettivo
29:01di dire io faccio il centro lì anche se non serve a nulla anche se i posti ci sono in Italia anche se
29:09in realtà no il voglio dare un segnale e voglio dare un segnale ma non ecco non si dà il segnale in
29:17questo in questo modo cioè sono altre strade eventualmente e che chiaramente non sono qui a
29:23commentare ma quindi è importante capire che quando diciamo come giustamente avevo detto sia
29:30non avevo le scarpe che non avevo fini che il centro e anche non aveva le magie che il centro è vuoto e
29:34strutturalmente vuoto questo non è solo un problema organizzativo ma questo è un problema legale è un
29:41problema giuridico aver costruito questa cosa e mantenere una struttura con dieci persone quindici
29:48persone ma perché non puoi fare diversamente perché sai che non puoi fare diversamente e appunto
29:56evidenzia quel problema giuridico che la Cassazione appunto ha sollevato quindi siamo veramente di
30:03fronte a un problema sicuramente fin dall'inizio ma soprattutto dopo questa ordinanza di fronte alla
30:10straordinaria appunto forzatura della normativa così come è avvenuto per la vicenda dei richiedenti
30:17che non possono essere più riportati dopo il recupero in mare in Albania anche la funzione del
30:26centro come cpr va chiuso in attesa dell'assistenza della corte di giustizia che io ritengo dalla ragione
30:35della Cassazione però magari ci sbaglieremo ma questo è il punto fondamentale il governo italiano deve
30:43prendere atto che tutto questo è stato completamente sbagliato tutto questo ha portato un enorme circolo
30:51vizioso che è andato che ha creato una situazione che non era giustificabile che non è giustificabile
30:58sul piano appunto della ciò che prevede l'ordinamento e le visite che avete fatto ieri e le visite che sono
31:05fatte anche in precedenza e che hanno portato al rapporto presentato nella stessa sala stampa il 29 di giugno
31:12sono arrivate a questa conclusione io io vorrei che la stampa se presente spero e voglia riprendere
31:20con forza questa cosa perché negli ultimi vi abbiamo visto una grande una grande come dire
31:25causa di attenzione su questo su questo tema mentre è esattamente il momento di avere la massima attenzione
31:32possibile perché questa vicenda appunto questa agonia sostanzialmente non si può trascinare in questo in
31:39in questo modo come avete giustamente messo in giro e vi ringrazio
31:43grazie davvero a te Gianfranco e la parola ora a Lucia Borruso di Medici Senza Frontiere
31:50sì buonasera e grazie io sono qui in rappresentanza sia di Medici Senza Frontiere che del TAI e come
31:59entrambe le associazioni ribadiamo le gravi criticità della detenzione amministrativa che ovviamente in un
32:07CPR extraterritoriale come quello di Giader sono sono ulteriormente amplificate in particolare le
32:14criticità che riguardano che riguardano la salute come abbiamo evidenziato anche nell'ultimo rapporto
32:21ferite di confine che è stato rilasciato a luglio ciò che in Italia è già critico all'interno della
32:27detenzione amministrativa in Albania diviene chiaramente intollerabile per le persone che sono
32:32che sono trattenute ricordo che la definizione di salute delle organizzazioni mondiali della
32:37sanità non è semplicemente l'assenza di malattia ma è uno stato di completo benessere fisico psichico
32:43e sociale e in base a questo possiamo affermare che i CPR sono dei luoghi completamente patogeni
32:49che non assicurano appunto nessuna nessuna cura alle persone che vengono che vengono trattenute
32:54le persone vengono trattenute in detenzione amministrativa ricordo senza aver commesso
32:58nessun reato e senza ricevere nessuna informazione di quello che succede cosa che ovviamente dal
33:04punto di vista amministrativo è molto grave ma anche una serie di conseguenze dal punto
33:09di vista psicologico e emotivo per le persone. Molte persone con cui abbiamo potuto parlare
33:17in Albania non solo adesso ma anche nei monitoraggi, nelle ispezioni che abbiamo fatto la scorsa
33:22estate ci hanno riferito che nessuno gli aveva detto dove sarebbero andati quindi durante
33:26il viaggio loro potevano andare in un altro CPR come in Albania come essere rimpatriate
33:31nel loro paese. Nel CPR di Jader ma così come in tutti i CPR d'Italia le persone diventano
33:40veri e propri fantasmi. Le persone che hanno vulnerabilità psicologiche o psichiatriche
33:45che teoricamente non dovrebbero neanche essere trattenute in un centro per il rimpatrio
33:49sopravvivono a malapena, non ricevono nessuna cura ma semplicemente una sedazione. Le persone
33:56sane si ammalano come diceva prima loro nevore scarpa e i CPR sono dei luoghi patogeni
34:01che fanno ammalare le persone e a testimonianza di questo diverse persone come sappiamo purtroppo
34:06negli ultimi anni si sono tolte la vita. Gli psicofarmaci appunto come si diceva prima
34:12sono utilizzati non come cura ma come vera e propria sedazione sociale. Diverse persone
34:18ci hanno raccontato proprio che una volta entrate o durante il trattenimento ricevono la proposta
34:24di assumere psicofarmaci, vuoi qualcosa per dormire, vuoi qualcosa per stare più tranquillo
34:28e molti di loro ci hanno proprio detto che hanno rifiutato perché non volevano diventare
34:32zombie, zombie che vedevano nelle altre persone che invece vengono molto spesso sedate appunto
34:38con dosi massicce di psicofarmaci. Tutto questo chiaramente in Albania è ulteriormente amplificato
34:44e aggravato dalla lontananza. Vi ricordo che parliamo di persone e non di pacchi e anche
34:48soltanto il fatto che in Albania non possono per esempio ricevere la visita delle famiglie
34:52o degli amici è un ulteriore aggravamento della loro condizione. A Giaderre in realtà
34:59è stato previsto un presidio sanitario molto attrezzato, attrezzato per ogni evenienza,
35:05sono presenti psicologi e psichiatri ma ci chiediamo come sia possibile garantire una cura
35:10e un supporto psicologico a una persona in un luogo che di per sé è patogeno e quindi
35:15anche se io mezz'ora, un'ora parlo con la psicologa, torno poi a passare la giornata
35:19guardando la rete perché non si può neanche guardare il cielo perché anche le aree aperte
35:24hanno la rete intorno senza aver, ripeto, commesso nessun reato, senza sapere quanto resterò
35:30lì, che cosa mi succederà, se tornerò in Italia, se rivedrò la mia famiglia, se verrò
35:35rimpatriato e per non parlare del fatto che ovviamente le persone poi vengono rimpatriate
35:39e se hanno determinate patologie psichiatriche non verranno neanche poi mai prese in cura nei paesi
35:43in cui arriveranno con tutto lo stigma che ne deriva. Quando poi le problematiche mediche
35:50non possono essere gestite internamente si ricorre a strutture sanitarie albanesi che
35:54però per stessa ammissione del sito proprio i viaggiori informati del ministro degli affari
35:58esteri sono strutture che sono ancora fortemente carenti così come la situazione igienico-sanitaria
36:05albanese. Questo vuol dire che le persone che sono trattenute nel CPR di Jader hanno un trattamento
36:11completamente diverso da chi è invece trattenuto in Italia. Concludo solo ribadendo che appunto
36:18sia Jader che tutti i CPR sono proprio dei non luoghi, possono essere considerati dei non luoghi
36:22in cui non c'è fondamentalmente legge, è un'istituzione patogena e andrebbe abolita e quello
36:29che noi speriamo è che invece con gli stessi fondi si possano prendere in carico le vulnerabilità
36:34delle persone che sono trattenute e che molto spesso soltanto con un supporto sociale o
36:40psicologico potrebbero invece essere assolutamente integrate nella nostra società. Grazie.
36:48Grazie a te Lucia, la parola a Grazia Analetto della campagna Sbilanciamoci e sempre del tavolo
36:53asilo. Sia Lucia che Grazia erano ieri con noi, facevano parte della delegazione che ha compiuto
37:00la visita ispettiva. Sì grazie, innanzitutto ringrazio per il lavoro svolto fino ad oggi sia i
37:10parlamentari qui presenti che il tavolo asilo e migrazione perché effettivamente sono tra i pochi
37:20soggetti che hanno cercato di svelare e continuare a spiegare che cosa significa quello che è stato
37:27definito l'esperimento Albania e che cosa continua a succedere lì. Ora la campagna Sbilanciamoci
37:36per chi non la conosce fa un lavoro che sembra apparentemente molto lontano da quello di cui ci
37:45occupiamo oggi ma affatto non lo è affatto perché noi analizziamo da molti anni le scelte
37:53economico finanziarie del governo e del Parlamento nella fase di discussione della legge di bilancio
38:01proponendo anche delle nostre analisi e delle proposte alternative con l'obiettivo di avanzare
38:13diciamo così delle proposte che vadano a incidere a favore del benessere dei cittadini e dei diritti
38:20dei cittadini perché siamo molto felici che sia stata accolta diciamo così la nostra volontà di
38:29partecipare alla missione di ieri perché i numeri che sono nascosti nella legge di bilancio perché non è
38:40così semplice neanche leggere la legge di bilancio sono freddi numeri che però incidono molto
38:49direttamente sulla vita di noi tutti e delle persone e se c'è se può essere individuato un esempio di
39:00grande e clamoroso oserei dire dispendio delle risorse pubbliche è proprio quello che rappresenta
39:12il progetto albanese e quindi il protocollo Italia Albania. Ora mi soffermo solo su un punto che è stato
39:26evocato più volte cercando di aggiungere qualche elemento in più quello della trasparenza il difetto di
39:35trasparenza ha caratterizzato la storia prima della definizione del protocollo poi delle modalità di
39:48esecuzione del protocollo e infine anche la dimensione delle risorse pubbliche destinate a finanziare
39:59l'esecuzione di questo protocollo. Il tema della trasparenza è evidentissimo perché non solo come è stato
40:11detto è davvero impossibile comprendere oggi quali sono i criteri che guidano l'identificazione e la
40:23vera e propria selezione oserei dire delle persone delle pochissime persone che continuano a essere
40:31trasferite nel CPR di Giaderra. Non solo permane una totale mancanza di trasparenza sulle modalità con cui
40:43queste persone continuano a essere trasferite e Gianfranco giustamente richiamava l'esigenza di mantenere alta
40:52l'attenzione sul monitoraggio di queste modalità. Da quello che abbiamo capito ieri gli ultimi trasferimenti
41:02sono avvenuti in aero e quindi probabilmente anche questo ha favorito un po' l'invisibilità di quello che è successo
41:11negli ultimi mesi ed è il nostro compito invece continuare a mantenere alta l'attenzione di quello che succede
41:18ma c'è rimane un tema legato alla quantità all'entità delle risorse pubbliche che questo progetto paradossale
41:31continua ad assorbire. Ora su questo sono stati fatti già alcuni numeri in realtà diciamo noi per forza di cose
41:42siamo nel contesto di stime che sono anche molto differenti le une dalle altre proprio perché non c'è trasparenza
41:50rispetto all'esecuzione di questo protocollo. Sbilanciamoci l'anno scorso basandosi unicamente sui dati ufficiali disponibili
42:05contenuti nella relazione tecnica che accompagnò la ratifica del protocollo
42:14ricostruendo voce di costo per voce di costo arrivò diciamo così a stimare per il 2025 una previsione
42:25di circa 127 milioni di euro. Su base quinquennale la stima era insomma si aggirava intorno a quei famosi
42:39650 milioni di euro più volte anche citati dalla Presidente del Consiglio. Sappiamo benissimo che ci sono state cifre
42:45assolutamente parziali. Il tema è che queste cifre ovviamente si riferivano a una ipotesi che non si è verificata
42:57che è quella appunto che è stata raccontata oggi. Quei centri non funzionano o stanno funzionando a bassissimo regime
43:08per fortuna oserei dire ci sono presenze che in media si aggirano intorno alle 20 persone
43:17ieri erano 25 le presenze riscontrate. Resta il tema che definire ancora oggi quanto è costato sino ad oggi
43:30il famoso progetto Albania e quanto ci costerà in futuro resta difficile. Anche perché soltanto per fare un esempio
43:41considerando le modalità di trasporto ad esempio delle persone sia dall'Italia all'Albania che dall'Albania all'Italia
43:49se io devo noleggiare una nave per dire per trasportare un gruppo di persone il costo è molto diverso
43:58da quello che avviene se utilizzo nero. Giusto per fare un esempio. Detto questo però, per chiudere anche
44:06ma diciamo arrivare all'attualità, noi siamo in fase di discussione della legge di bilancio 2026
44:15la legge di bilancio per definizione diciamo rende molto difficile appunto identificare tutte le varie voci di costo
44:25che sono correlate all'esecuzione del protocollo ma anche solo considerando quelle previsioni di spesa
44:34che sono esplicitate, che restano esplicitate nell'allegato che fa riferimento alla previsione di spesa
44:42del Ministero dell'Interno, noi già possiamo dire che il Governo non sembra assolutamente intenzionato
44:48di pensare le sue decisioni perché nella previsione del Ministero dell'Interno sono previste
44:57e permangono alcuni stanziamenti previsti per il prossimo triennio che complessivamente
45:05sono pari ad almeno 71 milioni e virgola 400 mila euro e siamo ripeto a una stima parzialissima
45:18però sono dati che possiamo vedere, cioè sono dati certi riguardano stanziamenti pubblici
45:25che sono scritti in legge di bilancio. Con riferimento a questo quindi per tutte le cose dette
45:32noi almeno pensiamo che ci siano tutte le condizioni per chiedere che almeno questi stanziamenti
45:44che sono visibili siano cancellati dalla legge di bilancio 2026 e che contemporaneamente
45:54ovviamente insieme al tavolo asilo e immigrazione e a tutti i parlamentari che saranno disponibili
46:00continuare a chiedere che l'esecuzione del protocollo sia sospesa immediatamente e i centri in Albania
46:08chiusi perché non solo perché sono insostenibili ovviamente da un punto di vista economico
46:17e rappresentano uno spreco per la spesa pubblica ma perché per di più questo grande spreco
46:24provoca come è stato detto grandi sofferenze per le persone che vi sono ospitate. Grazie.
46:32Grazie, grazie a te. Se ci sono domande chiedo ai presenti
46:41precisazioni, ulteriori informazioni. Mi pare che insomma senza la pretesa di voler dare
46:48una sintesi, un titolo mi pare. Prego.
46:51Io se sapete con un po' più di esattezza quando è che è stato chiuso il centro di Ciengine
46:57cioè da quanto tempo effettivamente si è iniziato con questo avanti e indietro con gli aerei
47:01invece che con le navi e anche se vi siete dati una spiegazione su perché poi effettivamente
47:08è stato tenuto nascosto, cioè anche a voi che siete stati così presenti insomma
47:14questa decisione che mi sembra comunque abbastanza importante perché è stato un centro molto
47:21sponsorizzato quando è stato aperto.
47:23Allora, il centro di Ciengine aveva una funzione diversa da quello di Jader. È un centro solo
47:30di identificazione, prima visita medica, è più hotspot. Quindi nel momento in cui
47:39tutto l'impianto è stato convertito a solo CPR e le persone hanno cominciato a venire
47:47trasferite dai CPR italiani. Certo, inizialmente anche in nave un paio di trasferimenti li hanno
47:58fatti via nave, poi si sono resi conto verosimilmente che era antieconomico e quindi hanno smesso. Io
48:06immagino che già da maggio, giugno il centro sia completamente inutilizzato. La seconda domanda
48:17era perché non l'hanno detto?
48:20Io se posso su questo, quello è il centro nel quale si è tenuta trionfalmente la conferenza stampa
48:27tra la Presidente Meloni e il Presidente Di Rama. Ne so qualcosa perché ho avuto anche un incontro
48:32ravvicinato con la Presidente Meloni, eravamo proprio lì nel tratto di territorio albanese
48:37che divide della banchina del porto, perché lì poi c'era questa situazione in la quale
48:44la giurisdizione italiana, oltre che su Jader, insiste anche su questo centro. È il primo pezzo
48:54del progetto albanese che chiude, che dimostra che il modello che Meloni propaganda come modello
49:02a cui guarderebbe l'Europa è un modello già fallito. Quello che noi abbiamo provato oggi
49:09a far emergere sono delle evidenze, non sono delle opinioni, non sono delle critiche, delle
49:15opposizioni, non sono delle interpretazioni, sono delle evidenze nei numeri e nella realtà.
49:24Ovviamente dire che Shenzhen ha già chiuso, in qualche modo è implicito perché semplicemente
49:32non arrivano più lì le persone, è fallita l'idea che c'era dietro questa cosa, è fallita
49:40l'idea, è cambiata la destinazione d'uso, anche la seconda destinazione d'uso a CPR non
49:45funziona. Quello che noi possiamo dire è che l'avevamo annunciato, non perché abbiamo
49:54delle capacità premonitrici, ma perché durante la discussione in Parlamento del disegno di
50:00legge di ratifica dell'accordo avevamo posto al governo italiano esattamente le domande,
50:05le questioni di compatibilità col diritto europeo. Il governo non ha mai risposto, io
50:12ricordo i rappresentanti del governo che c'erano durante i lavori in Commissione non hanno mai
50:16risposto. Hanno detto funzionerà perché funzionerà e non ha funzionato ed era nelle cose ed è
50:25quello che sta venendo fuori.
50:26Comunque secondo me è passata poco il quanto sono vuoti quei centri rispetto a quanto sono
50:34grandi, cioè Shenzhen al porto centro di identificazione deserto, completamente inutilizzato da mesi e
50:42mesi e mesi. Jader è diviso in tre sezioni perché è veramente grande, c'è una sezione da mi pare
50:50380 rotti posti, forse addirittura di più, 800 posti, insomma esatto, 1024 posti che dovevano
51:00essere in container che dovevano ospitare i richiedenti asilo salvate in acque internazionali,
51:06tutto vuoto e tutto chiuso, c'è il carcere tutto vuoto e tutto chiuso e poi c'è il CPR dove i lavori
51:14ora sono finiti, ci sono mi pare 8 moduli da 24 posti l'uno e 25 persone dentro, quindi 190
51:24e rotti posti, vuoti, pronti, inutilizzati, quindi la dimensione di quanto è vuoto è ancora più,
51:32cioè non è che Shenzhen è vuoto e Jader è pieno, quindi sì, per questo non viene comunicato secondo me.
51:43Grazie, grazie davvero, buon lavoro.
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