Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 15 ore fa
Roma, 19 nov. (askanews) - "Nella mia carriera ho illuminato finora oltre 250 mostre. L'ultima, la più recente, quella che ho appena finito la mostra "I tesori dei faraoni", una mostra splendida e splendente davvero, perché ha dei reperti d'oro di infinita bellezza". Lo dice Francesco Murano, architetto delle luci che ha lavorato alla grande esibizione montata a Roma alle Scuderie del Quirinale in congiunzione con il Museo Egizio del Cairo, e che ci racconta il rapporto fra la luce e l'oro dei sarcofagi e dei monili.La mostra "ha come caratteristica principale quella di voler richiamare l'attenzione sulle varie dinastie che si sono succedute in epoca egizia e quindi di far vedere come questo passaggio ha significato la produzione di opere meravigliose" spiega Murano. "L'oro fa parte di quei materiali che si chiamano fototropici, cioè che si nutrono di luce. In generale tutti i metalli si nutrono di luce, quindi vivono di luce e non solo, ma come tutti i materiali riflettenti, l'oro deve essere illuminato in modo che crei riflessi al contrario dei dipinti. Quindi in questo caso è stato particolare cura mia e di Domenico Arnaldi che è il mio assistente, evitare che l'oro non venga illuminato e in più illuminare soltanto l'oro lasciando per contrasto i fondi perché in questo caso diventava l'oro stesso fonte di luce. Questo è valso sia per i sarcofagi che sono stati illuminati dall'esterno, sia invece per i vari monili che invece sono stati illuminati dall'interno delle teche. Abbiamo usato dei sagomatorini piccoli miniature a led che in Italia non erano ancora arrivati, li abbiamo importati direttamente noi. e questi sagomatorini ci hanno permesso di usare delle luci concentrate sui monili" spiega Munaro.La mostra ha segnato già un record di affluenza; a tre settimane dall'inaugurazione, sono già stati venduti oltre 98.700 biglietti, con un'impennata delle richieste nei fine settimana. Per questo da sabato 16 novembre, l'apertura nei weekend e nei giorni festivi è stata anticipata alle 9, un'ora prima rispetto all'orario consueto delle 10, fino al 3 maggio 2026.

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Nella mia carriera ho illuminato finora oltre 250 mosse. L'ultima è la più recente, quella che ho appena finito, è la mostra I tesori dei faraoni alle scuderie del Quirinale.
00:13È una mostra splendida e splendente davvero perché ha dei reperti d'oro di infinita bellezza. Ha come caratteristica principale quella di voler richiamare l'attenzione sulle varie dinastie che si sono succedute in epoca egizia
00:35e quindi di far vedere come questo passaggio ha significato la produzione di opere meravigliose. L'oro fa parte dei materiali che si chiamano fototropici, cioè che si nutrono di luce.
00:50In generale tutti i metalli si nutrono di luce e quindi vivono di luce. E non solo, ma come tutti i materiali riflettenti, l'oro deve essere illuminato in modo che crei riflessi, al contrario dei dipinti.
01:09Quindi in questo caso è stata una particolare cura mia e di Domenico Arnaldi che è il mio assistente quello di evitare che l'oro non venga illuminato e in più illuminare soltanto l'oro lasciando per contrasto i fondi perché in questo caso diventava l'oro stesso fonte di luce.
01:32Questo valso sia per i sarcofagi che sono stati illuminati dall'esterno, sia invece per i vari monili che invece sono stati illuminati dall'interno delle teche.
01:43Abbiamo usato dei sagomatori fini piccoli in miniatura LED che sono veramente, in Italia non erano ancora arrivati, li abbiamo importati direttamente noi
01:53e questi sagomatorini hanno permesso di usare delle luci concentrate sui monili.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato