FIRENZE CELEBRA IL BEATO ANGELICO con una mostra senza precedenti, ospitata tra il Museo di San Marco e Palazzo Strozzi, aperta dal 26/9/2025 al 25/1/2026. Oltre 140 opere, provenienti dai tutto il mondo, si ricompongono dopo secoli di dispersioni, tra pale d'altare smembrate, affreschi riscoperti e tavole restaurate. È un viaggio unico nel Rinascimento fiorentino e nella spiritualità di fra' Giovanni da Fiesole, maestro di luce, prospettiva e colore. Stefano Casciu, direttore regionale Musei nazionali Toscana: «Questo è un altro elemento molto importante della mostra, il tentativo, direi riuscito, di riunire insieme elementi dispersi a causa delle soppressioni, a causa delle vendite, delle dispersioni e poter avere quindi per la prima volta insieme opere fondamentali, come alle nostre spalle il trittico della Pala di San Domenico...». Un lavoro di ricerca e restauro durato anni, che ha permesso di ricostruire la complessità di opere straordinarie, rivelandone la storia nascosta e le trasformazioni subite nel tempo. Carl Brandon Strehlke, curatore della mostra: «Abbiamo fatto tante indagini scientifiche e diagnostiche, spesso insieme con il restauro delle opere d'arte stesse. Per esempio, abbiamo raccolto e fatto tante radiografie per sapere esattamente dove è una pala d'altare che un falegname a un certo punto ha diviso in pezzi...». La mostra, dove compaiono anche numerosi capolavori di altri artisti del Quattrocento, rimarrà aperta fino al 25 gennaio 2026.
00:28Questo è un altro elemento molto importante della mostra, il tentativo direi riuscito di riunire insieme elementi dispersi a causa delle soppressioni, a causa delle vendite, delle dispersioni
00:41e poter avere quindi per la prima volta insieme opere fondamentali come alle nostre spalle il trittico della Pala di San Domenico
00:51che in questo caso ha ai suoi lati due dei santini dei pilastri laterali e due dei tondini che formavano un complesso molto più ricco di quello che oggi possiamo vedere nella chiesa di San Domenico.
01:04Un lavoro di ricerca e restauro durato anni che ha permesso di ricostruire la complessità di opere straordinarie,
01:10rivelandone la storia nascosta e le trasformazioni subite nel tempo.
01:14Carl Brandon Strelk, curatore della mostra.
01:16Abbiamo fatto tante indagini scientifiche e diagnostiche spesso insieme con il ristauro delle opere d'arte stesse.
01:28Per esempio abbiamo fatto tante raccolte e fatto tante radiografie per sapere esattamente dove una palla d'altare
01:38che in Falegname a un certo punto è diviso in pezzi dove erano connesse le scene della predella
01:45o altre parti in sezione della palla d'altare.
01:48La mostra dove compaiono anche numerosi capolavori di altri artisti del 400 rimarrà aperta fino al 25 gennaio 2026.
Commenta prima di tutti