BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) - "Nuovi "dottor Stranamore" si affacciano all'orizzonte, con la pretesa che si debba "amare la bomba". Il Trattato del 1997 che mette al bando gli esperimenti nucleari non ha visto ancora la ratifica da parte di Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, Iran, Egitto, Stati Uniti, mentre la Russia ha ritirato la sua nel 2023. Il rispetto, sin qui, delle prescrizioni che contiene, non attenua la minaccia incombente". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Bundestag, nel suo intervento alla cerimonia della "Giornata del lutto nazionale", a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. "Si odono dichiarazioni di altri Paesi su possibili ripensamenti del rifiuto dell'arma nucleare. Emerge, allora, il timore che ci si addentri in percorsi ad alto rischio, di avviarsi ad aprire una sorta di nuovo vaso di Pandora - aggiunge il capo dello Stato -. Tutto questo viene agevolato dal diffondersi, sul piano internazionale, di un linguaggio perentorio, duramente assertivo, che rivendica supremazia. Porta soltanto a sofferenze e a divisioni rottamare i trattati, le istituzioni edificate per porre riparo a violenze che nelle nostre società nazionali consideriamo reati e censuriamo severamente, comportamenti che taluno pretende siano legittimi nei rapporti internazionali. Va ribadito con risolutezza: la sovranità di un popolo non si esprime nel diritto di portare guerra al vicino. La volontà di avere successo di una nazione non si traduce nel produrre ingiustizia".
00:00Nuovi d'ottostra in amore si affacciano all'orizzonte, con la pretesa che si debba amare la bomba.
00:10Il trattato del 1997, che mette al bando gli esperimenti nucleari, non ha visto ancora la ratifica da parte di Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, Iran, Egitto, Stati Uniti, mentre la Russia ha ritirato la sua nel 2023.
00:34Il rispetto sin qui delle prescrizioni che contiene non attenua la minaccia incombente.
00:43Si odano dichiarazioni di altri paesi su possibili ripensamenti del rifiuto dell'arma nucleare.
00:52Emerge allora il timore che ci si addentri in percorsi ad alto rischio, di avviarsi ad aprire una sorta di nuovo vaso di Pandora.
01:02Tutto questo viene agevolato dal diffondersi sul piano internazionale di un linguaggio perentorio, duramente assertivo, che rivendica supremazia.
01:15E quindi porta soltanto sofferenze, a divisioni, a rottamare i trattati, le istituzioni edificate per porre riparo a violenze,
01:29che nelle nostre società nazionali consideriamo reati e censuriamo severamente,
01:36comportamenti che tra l'uno pretende che siano legittimi nei rapporti internazionali.
01:44Va ribadito con risalutezza.
01:47La sovranità di un popolo non si esprime nel diritto di portare guerra al vicino.
01:52La volontà di avere successo di una nazione non si traduce nel produrre ingiustizia.
01:59La guerra di aggressione è un crimine.
02:03Va riaffermato senza cedimenti l'insegnamento di Norimberga.
02:09Se riusciremo a imporre l'idea che la guerra di aggressione è la via più diretta per la cella di una prigione e non per la gloria,
02:18avremo fatto un passo per rendere la pace più sicura.
02:21Sono parole di Robert Jackson, procuratore di quel tribunale.
02:28Tocca a noi, tocca anche a noi, tocca ai nostri popoli,
02:33uniti nella sofferenza della responsabilità dell'ultima guerra mondiale
02:37e capaci oggi di essere uniti nella costruzione di un futuro di pace e di progresso.
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