00:00Roma piange uno dei suoi figli più celebri. È morto ieri a 94 anni Giorgio Forattini,
00:05il grande vignettista e giornalista che per decenni ha raccontato la politica italiana
00:09con ironia e coraggio. Nato nella capitale il 14 marzo 1931, Forattini ha iniziato la
00:16sua carriera proprio a Roma, vincendo nel 1971 un concorso del quotidiano Paese Sera,
00:22dove divenne disegnatore grafico. La sua prima vignetta in prima pagina,
00:26dedicata al referendum sul divorzio del 74, cambiò la storia dell'editoria italiana.
00:32Per la prima volta l'ironia politica conquistava lo spazio d'apertura di un giornale. Da allora
00:38il suo tratto graffiante ha segnato la satira nazionale, firmando le pagine di Repubblica,
00:43la stampa, il giornale, Panorama, l'Espresso e Quotidiano Nazionale. Autore di migliaia di
00:48disegni, Forattini è stato definito il re della satira per la capacità di colpire con
00:53umorismo ogni schieramento, senza mai rinunciare alla libertà di pensiero. Nel 1978 creò per la
01:00Repubblica l'inserto Satiricon, il primo periodico italiano interamente dedicato alla satira e nel
01:061979 accettò la direzione del giornale Il Male, memorabili delle sue vignette su Enrico Berlinguer,
01:13Craxi e D'Alema, come quella che costò la rottura con la testata romana nel 1999. Dopo una carriera
01:20intensa tra Roma, Torino e Milano, Forattini si è spento nel capoluogo Lombardo, ma il suo nome
01:25resta indissolubilmente legato alla capitale, città dove nacque la sua vena ironica e dove la
01:31sua matita ha imparato a trasformare la cronaca in memoria collettiva.