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https://www.pupia.tv - Un patrimonio che svanisce in un click: beni per oltre 12 milioni di euro sono stati congelati a un operatore del settore dei giochi telematici con vincite in denaro, nell’inchiesta che lo vede indagato per peculato a danno dell’Erario. Il sequestro è stato eseguito dal personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli con il supporto dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza.

Il provvedimento – Il decreto di sequestro preventivo per equivalente, emesso dal gip su richiesta della Procura della Repubblica di Cosenza, ha colpito disponibilità finanziarie, beni mobili, immobili e altre utilità fino a superare la soglia dei 12 milioni di euro.

L’ipotesi di reato – Al centro dell’indagine c’è il denaro riferito al prelievo unico erariale (Preu) maturato sulle giocate: secondo gli investigatori, le somme dovute all’Erario non sarebbero state riversate, integrando l’ipotesi di peculato.

La ricostruzione investigativa – Tra il 2022 e il 2025, l’imprenditore—legale rappresentante di una società con sede a Luzzi (Cosenza)—avrebbe adottato un sistema di “clonazione” delle schede interne alle macchinette. Un telecomando, stando agli accertamenti, avrebbe indirizzato di volta in volta la registrazione delle giocate sulla scheda “legale” oppure su quella clonata, impedendo così il corretto instradamento di una parte dei flussi sulla rete nazionale e sottraendo all’Agenzia delle dogane e dei monopoli oltre 12 milioni di euro. (06.11.25)

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