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https://www.pupia.tv - Roma - Riforma dello statuto del Trentino Alto Adige. Gli effetti delle misure di riequilibrio fra i gruppi linguistici - Conferenza stampa di Alessandro Urzì (23.10.25)
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NovitàTrascrizione
00:00per la partecipazione a questo momento di riflessione sulla riforma dello statuto speciale del Trentino Alto Adige
00:09che è stato approvato in prima lettura alla Camera dei Deputati il 7 ottobre scorso
00:14che proprio ieri è stato incardinato al Senato, sappiamo che è una riforma di valore costituzionale
00:20quindi doppia lettura del Parlamento, è un momento realmente storico.
00:25Io voglio ringraziare proprio perché la presenza del Ministro Luca Ciriani oggi rappresenta l'attenzione del Governo tutto
00:36e della persona del Ministro in particolare che lo ricordiamo, arriva dal Friuli Venezia Giulia
00:42un'altra regione a statuto speciale che ha dimostrato una straordinaria attenzione e sensibilità in tutto il percorso
00:48andando oltre il suo ruolo di Ministro per i rapporti col Parlamento
00:52rappresentando la perfetta attenzione delle istituzioni statali rispetto alla particolarità di un castello
01:01di un sistema istituzionale complesso come quello di una regione a statuto speciale
01:07assieme, lo voglio citare, me lo permetterà sicuramente il Ministro Ciriani
01:12al Ministro Lollobrigida che è stato un attento battitore dei tempi che hanno accompagnato questa riforma
01:23che ha permesso anche di creare le migliori condizioni di raccordo con le sensibilità locali.
01:30Il Ministro Ciriani è stato anche il Presidente, ha presieduto la Commissione 137 che è prevista dal pacchetto
01:37e che ha dato il via libera alla riforma in ultima istanza, è proprio l'ultimo passaggio preliminare previsto
01:45prima che il progetto di legge uscito dal Governo arrivi a Prodi alle Camere.
01:52Io voglio semplicemente fare due brevissime ringraziamenti per alcune idee delle persone qui presenti
01:59dovrei citarle tutte ma attraverso di loro si rappresenta il saluto per tutti.
02:05Il Vice Presidente della provincia autonoma di Bolzano e Consigliere regionale Marco Galateo
02:10che è in collegamento, il Capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio Provinciale a Trento Daniele Biada.
02:19Voglio ringraziare alcuni di coloro che offriranno testimonianze importanti su alcuni aspetti
02:24che riguardano il riequilibrio dei rapporti fra i gruppi linguistici, del superamento di alcune misure
02:31che noi riteniamo sicuramente limitanti l'espressione soggettiva dei diritti dei gruppi
02:38in particolare in provincia di Bolzano ma ne parleranno loro l'Avvocato Lisa Brembati
02:44consigliere comunale a Ortisei della Volkspartei e Aldo Sannella consigliere comunale di una lista civica
02:53a Marlengo attraverso di loro la testimonianza qui di tanti altri consiglieri comunali
02:58unici consiglieri comunali nei consigli penso a Lana, San Candido a suo tempo perché oggi
03:06sono più di uno i consiglieri, Males Fenostra, Silandro e quant'altro.
03:10Voglio ringraziare la componente della Commissione Paritetica dei 12 e dei 6
03:15l'Avvocato Eleonora Maines che è stata pungolo importante di riflessione in questo lungo percorso
03:22il collega Alessandro Iurlaro e la Vice Presidente Nazionale del Comitato 10 Febbraio Francesca Carpenetti
03:31attraverso di loro veramente un saluto a tutti i presenti, nessuno escluso.
03:37La parola al Ministro Ciriani ricordando solamente per titoli due questioni fondamentali
03:43la riforma dello Statuto riconosce un impegno che aveva assunto il Premier Giorgia Meloni davanti alle Camere
03:50quando è nato il Governo e quando si è chiesta la fiducia alle Camere
03:54noi ne siamo stati garanti dal primo momento e lo porteremo sino in porto questo impegno
04:02i tempi sinora sono stati tutti rispettati e questa riforma come abbiamo detto sana i vizi creati
04:10dalla riforma costituzionale del 2001 che aveva creato problemi di interpretazione rispetto ai limiti
04:16delle competenze legislative del Provincio autonome della Regione e delle prerogative dello Stato
04:24con un'enorme conflittualità approdata poi in sede di corte costituzionale.
04:31Ministro Ciriani grazie per la sua presenza, la parola a lei.
04:35Grazie Alessandro e grazie a tutti voi che siete presenti, in particolare un saluto a tutti gli amici
04:39del Trentino Alto Adige che ci hanno raggiunto oggi per questa conferenza stampa
04:44è un piacere per me oggi essere qui perché possiamo celebrare una promessa mantenuta
04:49un impegno mantenuto da parte del Governo e da parte del Parlamento, da parte della maggioranza
04:55e io sono stato incaricato dal Consiglio Meloni di seguire insieme al Ministro Calderoli
05:03il tema della riforma delle autonomie, in particolare in questo caso del Trentino Alto Adige
05:08per due motivi, uno di carattere personale perché ho fatto l'amministratura regionale
05:13in Friuli Venezia Giulia, una regione statuto speciale, quindi conosco i temi di autonomia
05:18conosco la sensibilità autonomistica, ritengo che l'autonomia se interpretata in maniera corretta
05:24sia responsabilità e non sia privilegio, ritengo che l'autonomia possa convivere perfettamente
05:30in uno stato unitario nazionale, sono italiano, profondamente italiano, orgoglioso di essere italiano
05:36ma riconosco le esigenze di autonomia particolare per alcuni territori del nostro Paese
05:42quindi questo equilibrio politico e legislativo è stato raggiunto grazie al lavoro e alle buone intenzioni di tutti
05:49il tavolo è nato a Palazzo Chigi con la presenza anche dei due presidenti delle province
05:55oltre che di Alessandro e di altre persone anche di livello tecnico che sono state interpellate
06:02a fine del 2024, meno di un anno fa e in pochi mesi quel tavolo ha prodotto un testo
06:11che è stato poi sottoposto all'attenzione del Parlamento ed è stato già approvato il 7 ottobre
06:16dalla Camera dei Deputati, quindi un percorso molto veloce
06:19era aprile quando ero a Bozzano insieme a alcune delle persone che sono qui presenti
06:28per dire che avremo mantenuto quella promessa, che avremo accelerato il percorso di approvazione
06:33cosa che poi abbiamo mantenuto. Adesso si tratta di utilizzare il tempo che rimane a disposizione
06:39in questa legislatura circa un anno e mezzo abbondante, un anno e mezzo circa
06:45per fare gli altri tre passaggi, ma siamo fiduciosi, assolutamente fiduciosi che si possa fare
06:49anche in tempi accelerati, visto il consenso molto largo che il testo ha ottenuto in Parlamento
06:56e si tratta, come diceva Alessandro, di aggiornare lo Statuto, di rafforzare lo Statuto
07:04e di metterlo al riparo dei danni provocati dalla riforma del titolo quinto.
07:08Quella riforma doveva teoricamente rafforzare le autonomie e le competenze regionali, in realtà
07:15l'unico effetto che ha prodotto, almeno l'effetto più macroscopico, è un contenzioso gigantesco
07:21tra le regioni, le regioni istituto speciale e la Corte Costituzionale. Il Governo centrale
07:27è presso la Corte Costituzionale. Questa cosa andava risolta e questo testo va nella direzione
07:34di risolvere e dichiarire le competenze esclusive della legislazione regionale e della legislazione
07:39provinciale. È stato anche introdotto un principio, su cui abbiamo discusso a lungo, dell'intesa
07:44che è un'intesa volta a favorire anche qui la responsabilità di tutti, del Parlamento
07:52che non può legiferare in tema di riforma dell'autonomia e dello Statuto senza le autonomie
07:58locali, ma anche senza dare in mano alle autonomie locali un peso, un potere che avrebbe ridotto
08:04in maniera inaccettabile ma anche incostionale le prerogative del Parlamento. L'equilibrio
08:11trovato anche qui secondo me è molto virtuoso e questo procedimento dell'intesa, come potrei
08:17dire, rafforzata, dell'intesa forte tra Parlamento e autonomie locali potrebbe essere la chiave
08:23anche per ridefinire anche le altre autonomie regionali, la Sardegna eccetera eccetera.
08:29Questo secondo me è un punto molto avanzato, da appunto politico e istituzionale che voglio
08:36sottolineare. Ecco, quindi dopo vent'anni finalmente siamo arrivati a un nuovo testo, sono molto
08:44contento di aver precipitato questa operazione che sembra retorico dirlo ma è storica per
08:49il territorio dell'Alto Adige, è storico che l'abbiamo fatto noi un governo di centro-destra,
08:54è storico che l'abbiamo fatto in tempi così rapidi, però non è storico perché credo
08:59che sia ma qui sono di parte, me lo dico, non è storico il fatto che noi abbiamo questa
09:04abitudine di mantenere le cose che diciamo, le promesse che facciamo in un territorio che
09:10per noi non è mai stato semplicissimo. Quindi ultima aggiunta, che stavo dimenticando
09:16ma è fondamentale, in tutto questo c'è anche un riequilibrio di alcune norme vetuste
09:21e antistoriche contro le quali noi siamo sempre battuti sulla tutela di tutti i gruppi
09:27linguistici, qui naturalmente c'è quello italiano che non poteva essere dimenticato ma di questo
09:33sicuramente parlare con maggiore competenza Alessandro Zee. Quindi grazie a tutti abbiamo
09:37fatto un ottimo lavoro, si tratta adesso di concludere in tempi più rapidi possibili con
09:42il consenso spero larghissimo di tutte le forze presenti in Parlamento.
09:48Grazie Ministro, grazie anche per la perfetta sintesi dell'impianto di questa riforma che
09:56rimane scolpita diciamo così comunque con un passaggio storico per avere introdotto una
10:03serie di misure che prevedono un'attenzione del tutto particolare a tutte le comunità
10:14linguistiche presenti sul territorio. Lo Statuto di Autonomia nasce come forma di garanzia per
10:21le minoranze linguistiche di lingua tedesca, successivamente di lingua ladina che diventano
10:27corpo sostanzialmente di tutte le misure previste nello Statuto e nelle norme di attuazione che
10:34sono seguite. Questo nel tempo ha creato temi di applicazione che sono diventati evidenti, che
10:42hanno prodotto anche problemi nel rapporto con i gruppi minoritari presenti sul territorio,
10:52quello ladino e quello italiano. Questa riforma è per la prima volta concentrata anche sulla
10:58risoluzione di questi temi, quindi produce sostanzialmente una soluzione di equilibrio.
11:05Farò qualche esempio molto pratico, però prima mi permettetemi di fare una considerazione di
11:11carattere molto generale, ringraziando peraltro della presenza anche il dottor Riccardo Guiglia,
11:16che è un dottorando di ricerca di diritto costituzionale all'Università della Sapienza di Roma,
11:21che ha seguito molto da vicino tutto il percorso. Non bisogna dare nulla per scontato, nel senso
11:27che l'autonomia del Trentino Alto Adige interviene su un territorio estremamente difficile di frontiera
11:34e che è stata causa di profondi conflitti fra le comunità, i Paesi, gli Stati, la politica
11:44nei decenni che ci hanno preceduto. Non possiamo dimenticare come è una frontiera
11:52che è stata così considerata rispettivamente da superare da una parte e dall'altra e infine
12:05noi dobbiamo scontare anche una storia recente che ha segnato profondamente le coscienze
12:12degli abitanti di quel territorio. Pensiamo a tutta la stagione degli attentati terroristici,
12:18oltre 500 episodi, colpite edifici residenziali, bar, ricordo anche chiese,
12:25le parrocchie italiane, penso quella di Appiano, tanto per essere chiaro, le scuole.
12:32C'è stato un percorso quindi con uno strascico anche di vittime, del tutto accidentato,
12:38ma che ha rafforzato infine la volontà di dare soluzione al problema della frontiera settentrionale
12:45attraverso una forma di autogoverno nella quale i gruppi linguistici potessero essere protagonisti
12:51e partecipi. Questa è stata sostanzialmente la saggezza dell'intuizione che ha risolto il problema
12:57del confine, la questione altoatesina come si è chiamata, nell'ambito di una cornice più ampia
13:03che è quella dell'autonomia regionale, nell'ambito della quale poi infine sono state ricavate due cornici
13:09subordinate autonome nella provincia di Bolzano e nella provincia di Trento.
13:16Questo è stato nella saggezza dei legislatori dell'epoca, alla capacità da parte dell'Italia
13:22di pensare a questo sistema dell'autonomia come a uno strumento di risoluzione di un conflitto
13:29che sarebbe rimasto tale. Oggi ci sembra quasi paradossale parlare di conflitto pensando all'Alto
13:35Adige perché il conflitto oggi è superato e oggi l'Alto Adige e il Trentino sono territori
13:40turistici con un'alta vocazione di ospitalità sono una meraviglia invidiata a livello nazionale
13:47e internazionale ma non è sempre stato così e questo noi dobbiamo ricordarlo per dare ragione
13:52a tutto lo sforzo che è stato fatto nel produrre l'autonomia e anche credo che oggi siamo chiamati
13:59a rivendicare questo modello di compartecipazione rispetto ad altri modelli che pure sono presenti
14:04a livello europeo ma che non sono esattamente quello della compartecipazione e condivisione
14:11del pari riconoscimento delle comunità linguistiche su un determinato territorio. Pensiamo all'Alsazio
14:18e alla Lorena dove si è proceduto attraverso assimilazione, è un processo molto serrato
14:25e fitto che ha assorbito il tema della compresenza su un determinato territorio di gruppi linguistici
14:32diversi in forma radicalmente diversa o pensiamo per esempio alla divisione cantonale in Svizzera
14:39che ovviamente garantisce fortissima stabilità ma parte dal presupposto che a seconda del gruppo
14:48linguistico, della caratteristica linguistica di quel cantone tutto si deve omologare a quella
14:55lingua, il canton ticino deve essere perfettamente italiano in ogni sua espressione linguistica
15:01e comunicazione da parte degli uffici pubblici, toponomastica in quella lingua così come il
15:07cantone di Zurigo deve essere completamente tedesco, non c'è possibilità di condividere
15:13percorsi diversi sul medesimo territorio. Pensiamo alla legislazione che invece è molto
15:18parcellizzata di tutela dei gruppi linguistici in Slovenia o Croazia a favore della comunità
15:24residuale di lingua italiana, non è un'autonomia integrale del territorio ma è un riconoscimento
15:30di diritti parcellizzati alle comunità minoritarie e agli residenti. Ecco il modello Trentino-Alto
15:38Tesino è stato un modello diverso di autogoverno e di partecipazione di tutte le comunità linguistiche,
15:44le minoritarie quindi quella ladina che infatti è stata riconosciuta come componente fondamentale
15:50in una fase successiva e che gode di forme particolari di tutela e di riconoscimento e
15:56quella di lingua italiana evidentemente a fianco alla tutela primaria della comunità di lingua
16:03tedesca come minoranza all'interno dei confini nazionali. La riforma costituzionale dello statuto
16:15abbiamo detto sana la riforma del titolo quinto del 2001, imposto lo ricordiamo, lo dico insomma
16:23da parte politica dalla sinistra al Parlamento con numeri anche estremamente ridotti ma che
16:30ha creato una fortissima conflittualità costituzionale risolta solo dalle sentenze della Corte Costituzionale
16:38perché sostanzialmente c'era un conflitto e si permaneva un conflitto di attribuzione
16:44di competenze fra i diversi livelli legislativi provinciale, regionale o statale che solo la
16:50Corte Costituzionale ha potuto risolvere in considerazione della sovrapposizione di competenze
16:56che quella riforma aveva creato e che ha creato sostanzialmente un problema interpretativo permanente.
17:05Oggi questa riforma nella sua prima parte interviene proprio sulla ridefinizione dei
17:11limiti delle competenze legislative di regione e provincia intervenendo su quanto previsto
17:17nello statuto e garantendo però ovviamente la cornice dell'attività legislativa degli
17:27enti autonomi nel principio più generali di garanzia evidentemente che sono quelli dell'interesse
17:34nazionale, del rispetto dei principi generali dell'ordinamento della Repubblica, ovviamente
17:39della Costituzione così come ovviamente anche dell'ordinamento dell'Unione Europea.
17:45Nell'ambito di questa ridefinizione dei limiti delle competenze legislative si auspica, questo
17:51è lo scopo primario, che si riduca la conflittualità che infine ha prodotto un enorme carico per
18:01la consulta ma che ha prodotto anche sentenze che di volta in volta hanno interpretato le
18:07norme attribuendo all'uno o all'altro forme di competenza e di prerogativa legislativa che
18:20non hanno mai trovato però la piena condivisione delle parti.
18:25Noi riteniamo che questa riforma oggi crei i presupposti per una chiara delimitazione
18:31dei rispettivi ambiti di governo. È importantissimo ovviamente tutto il capitolo che riguarda l'introduzione
18:39questo per le province di Trento e di Bolzano di nuove ambiti di autonomia come quello della
18:46disciplina del rapporto di lavoro e della relativa contrattazione collettiva per il personale
18:53degli uffici provinciali e regionali, il governo del territorio, la gestione del ciclo
18:59dei rifiuti, temi estremamente concreti, pratici, legati anche ad una buona prassi amministrativa
19:06a livello territoriale che potrà essere esaltata da questi ulteriori ambiti di competenza.
19:12Penso alla tutela dell'ambiente, dell'ecosistema di interesse provinciale compresa la gestione
19:17della fauna selvatica. È un tema di straordinaria attualità, evidentemente non sfugge a nessuno,
19:24ha il dibattito sui grandi predatori. Ciò evidentemente non presuppone il superamento
19:31sì che semplicite del quadro entro cui l'attività legislativa delle province e amministrativa
19:37delle province e della regione potrà svolgersi, che è quello richiamato precedentemente, la cornice
19:43delle responsabilità dello Stato, la cornice anche evidentemente della legislazione europea,
19:50però concede margini più certi e sicuri. Infine penso per esempio anche all'attribuzione
19:57ai presidenti delle province autonome di Trento e di Bolzano delle attribuzioni spettanti
20:02all'autorità di pubblica sicurezza in materia di gestione della fauna selvatica, escluse ovviamente
20:10la disciplina delle armi e delle munizioni e le attività di sanzionatorie connesse, ambiti
20:19di competenza pratici, titoli che potranno essere riempiti di attività legislativa delle
20:28due province e della regione e quindi migliorare sostanzialmente la qualità della fiducia dei
20:37cittadini verso le istituzioni. Ma c'è un capitolo importante, e io mi avvio a concludere,
20:43rispetto al quale noi riteniamo di avere dato un contributo assolutamente decisivo, fondamentale,
20:48che è il capitolo che riguarda il cosiddetto, l'abbiamo chiamato, riequilibrio delle politiche
20:56a favore dei diversi gruppi linguistici, intervenendo su misure che evidentemente avevano mostrato
21:03segni del tempo, che potevano essere giustificate nel passato, quando lo statuto è stato scritto,
21:10ma stiamo parlando degli anni 70 in alcuni casi, oggi non più. Sicuramente la prima misura
21:19che va richiamata è quella del esplicito, nella sua applicazione, divieto per un consigliere
21:28del gruppo linguistico italiano o ladino, o comunque sostanzialmente un consigliere rappresentante
21:37di una delle minoranze linguistiche territoriali, attenzione non nazionali, che sappiamo essere
21:42ben altre, quindi un consigliere rappresentante di una parte minoritaria della comunità nel
21:50territorio in cui vive, il divieto per questo consigliere a poter assumere il ruolo di assessore
21:55nel suo comune. Io credo che non esista norma in nessuna parte sicuramente d'Europa che
22:01preveda per un eletto democraticamente dai cittadini il divieto a poter assumere un ruolo
22:08amministrativo, cioè assumersi la responsabilità di rappresentare la propria comunità. Un limite
22:13antistorico che è determinato da una serie di fattori, uno di questi, lo posso citare,
22:18anche quello della riduzione del numero dei consiglieri comunali a livello di regione
22:25Trentino Alto Adige in applicazione dei famosi decreti monti che a suo tempo avevano previsto
22:32la riduzione del numero degli eletti per spending review, tanto per essere chiari. Ovviamente
22:38applicato questo criterio in territori in cui c'è da rappresentare comunità e interessi,
22:44in questo caso anche linguistici, di minoritarie e evidentemente restringendo gli spazi della
22:50rappresentatività si riducono i numeri e quindi si è creata questa situazione in cui
22:56numerosissimi comuni, ne ho citati alcuni solo in precedenza, in questa legislatura potiamo
23:02citare Malle Espenosta, piuttosto che Silandro, piuttosto che Marlengo, piuttosto che Lana,
23:07Ortisei, piuttosto che AX, in tanti di questi comuni il solo eletto di quel gruppo linguistico
23:16che normalmente è del gruppo italiano perché minoritario sul territorio o ladino non può
23:21assumere la funzione di assessore. Questo divieto viene rimosso da questa riforma, non è un passaggio
23:27solamente formale, è un passaggio fondamentale che riconosce il valore autentico dello statuto
23:32come sistema di garanzia di rappresentanza di tutte le comunità linguistiche di partecipazione
23:38alla gestione della cosa pubblica. Comunque gridava vendetta al cielo sapere che esistesse
23:43sostanzialmente un combinato disposto di norme che vietava ad un eletto di poter assumersi
23:49le responsabilità di governo locale. Ma si interviene anche sulle misure per prevedere che ci sia
23:56un'adeguata rappresentatività dei gruppi linguistici all'interno della giunta provinciale di Bolzano,
24:01un tema che c'è stato all'inizio di questa legislatura con una forte contrapposizione
24:06anche fra le parti politiche perché oggi abbiamo una situazione in cui per esempio ci sono 5 consiglieri
24:13su 35 eletti in consiglio provinciale di Bolzano del gruppo linguistico italiano, sicuramente
24:19meno in rapporto alla consistenza globale del gruppo linguistico italiano, questo ha prodotto
24:24un serio problema di rappresentatività all'interno della giunta provinciale. La discussione che
24:31è stata virtuosa infine fra le parti politiche ha permesso di dare un'interpretazione alle
24:36norme per garantire quello che oggi è già, ossia la deroga al gruppo linguistico ladino
24:43che gode della possibilità quindi di essere rappresentato a prescindere dai suoi ristretti
24:49numeri, cosa giusta e buona e che esiste già formalizzata da molto tempo ormai, ma di affianchiare
24:57a ciò anche la giusta rappresentatività in rapporto alla consistenza del gruppo linguistico
25:02del gruppo linguistico italiano e quindi una serie di misure che permettono questo tipo
25:08di soluzione equilibrata perché il governo del territorio deve essere garantito dai gruppi
25:14linguistici che lo vivono e lo abitano. C'è un altro tema che è quello estremamente
25:21delicato del numero degli anni di residenza per poter esercitare il diritto elettorale
25:28attivo, poter votare. Chi si trasferisce in provincia di Bolzano con l'attuale sistema
25:35normativo, con l'impianto dello statuto di autonomia che lo prevede, in provincia di Bolzano
25:42deve attendere quattro anni per poter votare. Chi viene in Alto Adige dal resto d'Italia,
25:48chi viene in Alto Adige dal resto dell'Unione Europea. Quattro anni per votare sono un tempo
25:53lunghissimo che rende sostanzialmente estranea il cittadino pur italiano che ha vissuto a Roma
25:59o altrove che intende approdare in Alto Adige dal vivere il territorio. È sostanzialmente
26:06considerato un elemento terzo. Oggi c'è stata una lunghissima riflessione. Questa misura
26:12si giustificava negli anni 60-70, quando magari c'era il timore che si potessero spostare
26:18quattro battaglioni di alpini e che quei quattro battaglioni di alpini il giorno dopo potessero
26:23votare tutti in un certo modo. Oggi tutto questo non esiste con l'esercito professionale, non
26:28ci sono spostamenti di dipendenti pubblici. Quindi c'è solo da riconoscere il titolo di poter
26:33vivere il proprio territorio. E infine la decisione di approdare a quella soluzione giustissima
26:41di compromesso fra sensibilità e paure anche storiche dei due anni, riducendo quindi della
26:47metà questo lungo periodo che non arriva a toccare il solo anno che esiste in provincia
26:54di Trento o il solo anno previsto in regione autonoma della Val d'Aosta, ma crea la prima
27:01condizione di sostanzialmente assorbimento di questo limite alla possibilità di essere
27:10pienamente parte del sistema dell'autonomia pur venendo da fuori. Ricordiamo che una delle
27:16misure peraltro più significative è quella che prevede l'introduzione della residenza
27:20storica, ossia chi è nato, chi ha vissuto per i quattro anni famosi, oggi, domani due,
27:27in provincia di Bolzano, ma si è trasferito per sei mesi a Verona per poter fare l'università
27:33e poi rientra con l'attuale giurisprudenza doveva ricominciare a quattro anni per tornare
27:39a essere cittadino del proprio territorio. Questo limite viene superato e viene riconosciuta
27:44la residenza storica. C'è un altro passaggio e concludo prima poi di dare la parola in collegamento
27:50al vicepresidente della provincia autonoma di Bolzano, Marco Agalateo, che è il riconoscimento
27:55attraverso le parole e quindi anche la lingua di un valore che è quello della condivisione
28:04del territorio da parte dei diversi gruppi linguistici. È la modifica dell'articolo 114
28:11dallo Statuto di Autonomia che prevede la forma di definizione della regione autonoma
28:19del Trentino Alto Adige, che non si chiama più così in Costituzione perché il Trentino
28:25Alto Adige dal 2001 in Costituzione, per chi non è residente sul territorio potranno sembrare
28:31bagatelle ma non lo sono perché l'uso della lingua è uno degli aspetti fondamentali
28:37del riconoscimento della propria cittadinanza, del proprio diritto ad essere parte del territorio
28:44che si vive. Bene, dal 2001 la regione Trentino Alto Adige si chiama Trentino Alto Adige
28:49Suttirol. Quindi il legislatore nazionale ha riconosciuto la definizione, la denominazione
28:56in lingua tedesca che è assorbita anche dal mondo ladino Suttirol come definizione ufficiale
29:04assieme all'Alto Adige e al Trentino della regione. Regione Trentino Alto Adige Suttirol,
29:10così dice la Costituzione. Ma la Costituzione è scritta in italiano e quindi cosa succede?
29:17Che se si comunica in lingua tedesca, ebbene in lingua tedesca era scritto nello Statuto,
29:25la regione si chiamava Trentino Suttirol. E allora questa misura che, ripeto, non è stata
29:32solamente formale ma estremamente fine e importante, è di introdurre anche nella versione in lingua
29:39tedesca, che poi è la versione in lingua ladina, accolta anche dalla comunità di lingua ladina,
29:45l'espressione Alto Adige. Quindi la regione sarà in italiano, dopo l'approvazione di questa
29:52riforma Trentino Alto Adige Suttirol sarà in tedesco Trentino Suttirol Alto Adige. E questo
29:59vuol dire che ciascun gruppo linguistico si fa parte del patrimonio linguistico dell'altro,
30:04lo assorbe come parte della propria identità. Per chi conosce le dinamiche dei territori così
30:11complessi come quello che abbiamo descritto, non sono questioni minimali o secondarie, sono
30:18questioni sostanziali, anzi noi dovremmo avere anche meno paura nel proporre modelli di questo
30:26tipo di fronte ai grandi conflitti che purtroppo assorbono le cronache quotidiane. Noi sappiamo
30:33che questo principio della partecipazione paritaria è un principio fondamentale su cui si può
30:39costruire la pacificazione complessa, percorsi che durano decenni, ma che passano attraverso
30:45comunque il riconoscimento della partecipazione di tutti. Allora di fronte al dramma ucraino
30:50pensiamo anche al dramma medio orientale palestinese, perché non avere il coraggio di rivendicare
30:57con forza modelli come quelli applicati in Italia per incominciare a proporre non un problema
31:04di convivenza da separati, ma un modello di convivenza nella quale ciascuno assieme
31:13all'altro abbia il diritto di poter paritariamente, attenzione, proporre le soluzioni di governo
31:20più utili per il territorio e per il benessere dei propri cittadini. Io darei la parola al
31:25vicepresidente della provincia autonoma di Bolzano, Marco Galateo, che è stato uno dei
31:30protagonisti evidentemente della discussione a cui abbiamo accennato in precedenza circa
31:36anche la giusta rappresentatività dei gruppi linguistici all'interno degli organi di governo
31:41in provincia di Bolzano. Prego.
31:44Grazie Presidente, grazie, un saluto all'onorevole Orzi, Presidente della Commissione dei Sei,
31:50grazie al Ministro Ciriani, amico della provincia di Bolzano, un saluto a tutti voi. Oggi mi
31:57collego da Riva del Garda dove insieme alla collega Francesca Gerosa, assessore in Trentino,
32:03stiamo organizzando un'importantissima fiera del mondo della scuola anche per, lo dico,
32:09per portare i saluti della collega del Trentino, ma anche per ricordare che c'è una regione,
32:14Trentino Alto Adige e Suttirol, che vuole rimanere con la sua identità regionale, pur nel rispetto
32:21delle identità dei territori, quello italiano, tedesco e ladino per la provincia di Bolzano,
32:26ma quello Trentino molto forte con cui vogliamo costruire un futuro insieme, all'interno del
32:31quale entra perfettamente questa riforma dell'autonomia, detto bene il Presidente Orzi
32:37prima, sull'importanza della rappresentatività. Ecco, l'Alto Adige, per chi non conosce il
32:44territorio, è questo territorio affascinante dove convivono pacificamente oggi, dopo tanti
32:50anni di sofferenze, diversi gruppi linguistici e vogliono continuare a farlo. Il tema della pariteticità
32:57tra i gruppi è un aspetto molto importante, soprattutto per quello italiano, che è minoranza
33:01del territorio, solo il 24% della popolazione altoatesina è dichiarata di madrelingua italiana
33:08e quindi chiaramente il tema poi della rappresentatività negli organi istituzionali, come ha detto il
33:14Presidente Orzi prima, è fondamentale proprio per la tenuta di questo equilibrio che regge questa
33:20convivenza pacifica. Perché? Perché abbiamo delle realtà dove, a seguito di una riforma del
33:25taglio della rappresentanza nei consigli comunali del territorio, non è stata riparametrata
33:30la proporzione. Quindi quando il legislatore ha deciso di ridurre il numero dei consiglieri
33:36comunali del territorio e quindi dei consigli comunali, non era stata modificata tutta quella
33:42parte della normativa elettorale che prevedeva degli equilibri. Quindi faccio un esempio anche
33:47molto concreto di un comune che viene definito piccolo, ma per noi non esistono comuni piccoli
33:53perché per chi li vive è l'unico comune che ha a disposizione, è la casa e quindi
33:58lì vuole vedersi riconosciuto. In un comune piccolo succedeva che per poter consentire l'ingresso
34:06in una giunta comunale del gruppo linguistico di minoranza, e quindi parliamo degli italiani
34:11da noi purtroppo, dovessero essere eletti in consiglio due consiglieri di quel gruppo.
34:19Quindi in un comune come San Candido, ma questo è l'esempio che è stato citato tante volte,
34:25per poter eleggere un assessore italiano avrebbero dovuto essere eletti due consiglieri in consiglio
34:32comunale, ma magari l'elezione portava a un risultato diverso dopo il taglio dei consiglieri,
34:38ma è rimasto questo limite dei due. L'anomalia normativa e legislativa è che neanche di fronte
34:44ad una maggioranza del consiglio comunale, quindi neanche di fronte alla volontà pacifica,
34:49neanche se tutto il consiglio comunale avesse voluto votare una giunta con un membro italiano
34:55in assenza del secondo consigliere in aula, neanche quello poteva essere sufficiente per
35:02fare eleggere l'assessore italiano. Quindi neanche di fronte alla democrazia più assoluta,
35:08alla totalità dei voti. Questo è un esempio scuola, se vogliamo, che ci ha portato ad aprire
35:12questo ragionamento, come diceva l'onorevole Urzi prima, sul tema dei quattro anni di residenza.
35:19Ricordiamo sicuramente per votare alle amministrative è un argomento molto importante,
35:25poi c'è anche tutto il mondo dei servizi di welfare, da cui sono esclusi i residenti
35:31al di sotto dei quattro anni di residenza. Per capire, viene trasferito un lavoratore
35:36dal Veneto in giù, dal resto d'Italia, si trasferisce, decide di stabilirsi nella provincia
35:44di Bolzano, non ha per quattro anni nemmeno diritto agli sconti sulle rette degli asili
35:49nido e quindi questo è un esempio su tutti che fa capire l'importanza di dover rivedere
35:55questa riforma. Riforma che abbiamo potuto rivedere in chiave circolare, tutti insieme
36:02con un grandissimo lavoro di squadra, a partire dalla dichiarazione del Presidente Giorgia
36:08Meloni nella sua dichiarazione di insediamento in cui aveva promesso che avrebbe messo mano
36:15all'autonomia in particolare della provincia di Bolzano, ma anche le altre a statuto speciale,
36:22proprio per riportare un senso di equità e rivedere. Io sono orgoglioso di dire che la
36:28Presidente Meloni lo aveva promesso, è stato fatto tanto lavoro, lo ha fatto, è partita
36:33già, è votata già in aula alla Camera, si attende il voto al Senato, ma ecco una promessa
36:39mantenuta nel rispetto non solo degli italiani, ma di un intero territorio e quindi rappresentanza
36:46di tutta l'Italia. Io davvero vi ringrazio per aver organizzato questo momento molto importante
36:51per riflettere su alcuni temi. Noi diciamo qui a Bolzano che l'Alto Adige è una piccola
36:57Europa in Europa e se vediamo i conflitti che ci sono al confine dell'Europa, ecco vediamo
37:01che possiamo essere sicuramente un modello da cui prendere spunto, ma vogliamo lavorare
37:06ancora tanto affinché questo modello diventi ancora più forte e più convincente per tutte
37:12le popolazioni che ci sono. Grazie a tutti voi.
37:15Ringrazio sinceramente il nostro Vice Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Marco Galateo
37:21e ringrazio anche il Ministro che ha dedicato lunghissimo tempo alla nostra presentazione
37:31della riforma che è la riforma del Governo che egli ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà
37:37come Ministro per i rapporti con il Parlamento sino all'ultimo voto. Lo devo ringraziare particolarmente
37:45per la sua sensibilità e attenzione, sostegno, so che ha un impegno che quindi si congeda
37:52e lo ringrazio.
37:53Mi dispiace ma devo rientrare in ufficio perché ho delle persone che mi attendono e comunque
37:58vigileremo affinché insomma il percorso sia quello che abbiamo promesso. Fino ad ora abbiamo
38:04sempre mantenuto le promesse, anzi in anticipo, entro dicembre, entro ottobre, troppo bravi
38:09grazie Ministro, grazie. Salutando il Ministro voglio dare la parola, posso presentare l'Avvocato
38:25Maines, Ministro? Va bene? Facciamo tutte le presentazioni anche la dottoressa Carpenetti,
38:33Comitato di 10 febbraio, l'Avvocato Sannella, l'Avvocato Brembati e il Signor Sannella.
38:46Ecco, bene, grazie Ministro, grazie tante, grazie. Volevo dare la parola all'Avvocato
38:51Brembati, consigliere comunale della Folsparta a Ortisei e prego, venga qua.
39:03Buongiorno a tutti, sono onorata di poter essere qui oggi per condividere con tutti voi
39:13la mia esperienza personale e per discutere insieme di un tema molto importante per la
39:20provincia di Bolzano ma per l'Italia intera e che mi sta particolarmente a cuore ed è proprio
39:26la riforma dello Statuto di Autonomia. Mi chiamo Lisa Brembati, sono lombarda di Bergamo
39:33ma a una decina di anni vivo in Val Gardena, più precisamente a Ortisei, con la mia famiglia
39:40e lì svolgo la professione di Avvocato e insegno diritto in una scuola superiore.
39:47Chiaramente si tratta di un luogo unico e io sono rimasta affascinata sia per la naturale
39:53bellezza dei luoghi ma proprio anche per la ricchezza della cultura. Non mi sono mai sentita
40:00discriminata tant'è che è una realtà dove convivono più culture e più lingue, tutti
40:09parlano 3-4 lingue contemporaneamente e le differenze per noi sono proprio una caratteristica,
40:17una qualità che ci contraddistingue sia a livello locale ma proprio anche per i visitatori
40:24che tutti gli anni vengono chiaramente a trascorrere le loro vacanze nei nostri territori.
40:31A ciò si aggiunge che la Val Gardena è una delle val di Ladine dove la maggioranza del gruppo
40:36linguistico chiaramente spetta ai Ladini, il cui idioma chiaramente è uno dei più antichi
40:43e caratteristici del territorio. Secondo i dati dell'ultimo censimento del 2024 ad Ortisei
40:52il 79.75% degli abitanti si è dichiarato ladino, il 10.35% tedesco e il 9.9% italiano.
41:04Su questo punto devo dire però che rispetto al censimento del 2021 la composizione del gruppo
41:11italiano è aumentata passando da un 6.51% a un 9.9%. Ciò detto credo che alcune norme
41:19presenti chiaramente nello statuto non rappresentino più l'integrazione e la realtà locale attuale
41:27che esiste oggi. Per questa ragione vorrei raccontare brevemente due episodi che ho vissuto
41:34sulla mia pelle e che si sono rivelati per me ostacoli dolorosi e concreti ad un'integrazione.
41:43Il primo risale al 2020 quando mio marito si è candidato alle elezioni comunali e io non
41:50ho potuto esercitare il mio diritto di voto in quanto risiedevo da tre anni e mezzo quindi
41:56non raggiungevo la soglia dei quattro. Chiaramente vista l'importanza proprio del diritto di voto
42:04sappiamo che è sancito dall'articolo 48 della Costituzione. Con la riforma dello statuto
42:10abbiamo sentito che questo limite scenderebbe almeno a due anni in interrotti di permanenza.
42:16Questo darebbe modo di allargare ulteriormente la fascia dell'elettorato attivo. Il secondo
42:24invece episodio è avvenuto proprio quest'anno quando sentendomi completamente integrata e
42:29quindi parte della comunità locale ho deciso di candidarmi io alle elezioni comunali con
42:36il partito dell'ESVOP, partito che come sapete chiaramente tutela da sempre gli interessi
42:41degli autoatesini. Con grande soddisfazione sono stata eletta consigliera comunale ma qui
42:48per la seconda volta mi sono dovuta scontrare purtroppo con l'articolo 50 dello statuto
42:55che mi ha vietato in automatico essendo io l'unica italiana eletta di poter entrare a far parte
43:02dell'organo esecutivo. La riforma come abbiamo sentito dello statuto in un caso come il mio darebbe
43:11la facoltà al Consiglio, mediante l'espressione del voto della maggioranza, di dare a questo
43:17consigliere unico rappresentante del gruppo linguistico la possibilità di entrare comunque
43:23a far parte dell'organo esecutivo. In questo modo mi auspico che alle prossime elezioni ci
43:29possano essere più rappresentanti dei diversi gruppi linguistici e che tutti questi gruppi possano
43:36contare dell'attività dei loro rappresentanti sia in Consiglio che in Giunta. Concludo il
43:43mio intervento dicendo che il tema della riforma sicuramente è un tema molto complesso e delicato
43:48ma al tempo stesso è appunto doveroso affrontarlo per riflettere la realtà dell'integrazione
43:57linguistica e culturale e per creare una società ancora più inclusiva e rispettosa delle differenze.
44:05Spero che la mia esperienza personale possa contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica
44:12sull'argomento rendendo testimonianza viva che l'integrazione e la convivenza di più
44:18lingue e culture sullo stesso territorio è possibile. Ritengo che l'integrazione operata
44:27sul campo dai cittadini con i fatti non possa essere ostacolata e minata dalle norme giuridiche,
44:34al contrario va tutelata, protetta e incentivata. Proprio per questo ringrazio tutti coloro che
44:41hanno lavorato al progetto di questa riforma, ora più che mai necessaria ed opportuna.
44:48Grazie.
44:49Grazie avvocato, grazie avvocato rimanga qua, grazie per la sua testimonianza.
44:55Abbiamo una manciata di minuti che sono cinque esatti. Consigliere Aldo Sannella, venga.
45:05Raccogliamo testimonianze.
45:07Buongiorno, ringrazio l'onorevole Urzi per l'occasione, per la possibilità di venire a testimoniare
45:19un po' la mia esperienza che è passata per dieci anni di consigliere, dopodiché sono entrato in giunta
45:29perché siamo riusciti a raggiungere questi famosi due consiglieri, quindi ho fatto dieci anni di assessore
45:35e alle ultime elezioni, con le vecchie norme, per 18 preferenti di lista, non abbiamo fatto il secondo consigliere.
45:44Naturalmente nei paesi piccoli avere più liste italiane avrebbe un vantaggio, quest'anno c'era solo la lista civica
45:56che rappresento e lì le difficoltà a raggiungere il quorum per i due consiglieri è veramente dura.
46:06Cosa vi posso dire? Dopo tutte le parole che condivido e che hanno già anticipato un po' quello che volevo dire,
46:13il risultato delle elezioni, per così poche preferenze, quando sono venuti fuori poi i risultati,
46:25giunta, consiglieri e la popolazione sono venuti tutti quanti a farmi le condolianze, diciamo condolianze,
46:33però arricarsi che non ero più in giunta perché per il gruppo linguistico tedesco era ovvio
46:40che io ci fossi perché avevo operato bene, anche secondo loro. Ed è una grande mancanza perché
46:49essere in giunta vuol dire anche far rispettare le norme che già ci sono e mi riferisco ai dipendenti comunali
47:00perché nelle norme è previsto che in base alle presenze del gruppo linguistico italiano in questo caso
47:10in consiglio dipendono anche i numeri dei dipendenti comunali. Fino ad allora, fino a quando io
47:19ero ancora dentro in giunta, ho combattuto perché queste percentuali fossero rispettate, perché al 90%
47:27dei paesi nessuno solleva questo problema. Quindi c'era solo un dipendente italiano quando i posti
47:38hanno per tre. Oggi con orgoglio posso dire che tutti i tre posti sono stati occupati e questo è possibile
47:47solo quando si è in giunta perché la giunta, come potete immaginare, è l'organo esecutivo, prende quasi tutte
47:54le decisioni, in consiglio ci si va però non è che si ha grandi poter, si può sollevare qualche problema,
48:03si può chiedere, fare delle interrogazioni ma niente di più perché comunque poi al voto si è da soli
48:12o si è in due o in tre al massimo. Quindi questa è la mia testimonianza che però si rispecchia anche
48:20in quello che hanno detto gli oratori precedenti. Ecco questa è la novità un pochino. Ricordarci che
48:29anche nei dipendenti comunali o anche in altre cose esserci in giunta vuol dire molto. Vuol dire molto anche
48:40per gli incarichi alle ditte perché fino allora ditte italiane che lavoravano in paese
48:51io non ne conosco. Oggi abbiamo diverse ditte che lavorano con costanza, tutto l'impianto di
49:00videosorveglianza è stato affidato a una ditta italiana, le pulizie degli immobili sono stati dati
49:07a ditte italiane e questo è quello che uno quando è in giunta può farlo. Quindi queste
49:13modifiche qui vanno proprio in quel senso. Ringrazio ancora per l'opportunità all'onorevole
49:21e grazie ancora a voi.
49:24Grazie. Rimanga qua. Due minuti due all'avvocato Eleonora Maines, componente delle commissioni
49:31paritetiche dei 12 e dei 6. Abbiamo veramente due minuti ma ci terrei che concludesse così
49:37lei prima del mio saluto finale.
49:43Ringraziamenti doverosi all'onorevole Orzì che è anche il presidente della commissione
49:47paritetica di cui faccio parte. Avendo solo due minuti sarò sintetica e parto da un concetto
49:56fondamentale che riguarda sia la riforma dello statuto sia i lavori delle commissioni
50:01paritetiche che è il concetto di autonomia dinamica, cioè un'autonomia che non è statica
50:07ma deve essere capace di adattarsi e di evolversi in risposta ai mutamenti della società e alle
50:13esigenze del territorio tenendo sempre fermi quelli che sono i principi fondamentali su cui
50:19si fonda tra cui il principio di tutela delle minoranze linguistiche. Questa riforma rappresenta
50:25quindi anche un'occasione importante come è stato già detto ovviamente in modo assolutamente
50:30efficiente e completo per modificare alcune disposizioni che col tempo non risultano più
50:36conformi alle mutate esigenze di una realtà plurilingue in un territorio dove convivono
50:41i tre gruppi linguistici italiano, tedesco e ladino e dove l'equilibrio tra gli stessi
50:47costituisce la base dell'autonomia speciale in questo caso nella provincia di Bolzano e quindi
50:53nell'alto agile su Tirol. Pensiamo, brevemente vorrei solo soffermarmi sulla norma, sulla
51:01residenza in interrotta minima per votare sul territorio di cui abbiamo sentito anche
51:05le testimonianze concrete. Questo è stato ritenuto dalla Corte Costituzionale un limite
51:12all'esercizio del diritto di voto sul territorio giustificato però dalla finalità di consentire
51:19all'epoca una graduale e corretta applicazione dello Statuto. Oggi in un contesto radicalmente
51:26cambiato la norma necessita evidentemente di essere aggiornata. Pensiamo alla norma sulla
51:33rappresentanza dei gruppi linguistici nelle giunte dei comuni e di questo si è anche ampiamente
51:37parlato e si è visto come soprattutto nei piccoli comuni, soprattutto maggioranza tedesca,
51:43la norma vigente che prevede appunto la rappresentanza ingiunta solo in presenza di almeno due consiglieri
51:49ha spesso impedito al gruppo italiano di avere un rappresentante. Mi piace a volte chiamare
51:54questa una discriminazione alla rovescia. Ora la riforma introduce flessibilità garantendo
52:02la possibilità di una rappresentanza equilibrata e tengo a precisare per tutti i gruppi linguistici
52:08perché questa norma non si riferisce ad un gruppo linguistico in particolare ma a tutti
52:12i gruppi linguistici. Pensiamo anche alla composizione della giunta provinciale. Allora la riforma
52:19che cosa fa? Va a codificare definitivamente il criterio corretto per il calcolo della rappresentanza
52:26linguistica anche in caso di presenza di un componente ladino in giunta per garantire
52:32il rispetto degli equilibri che derivano dal risultato elettorale e sul punto in provincia
52:38di Bolzano si è aperto proprio in occasione di questa legislatura un ampio dibattito che
52:43ha visto opinioni anche tecniche discordanti sul quale ho avuto l'onore di offrire un mio
52:48parere tecnico che è stato poi avallato anche dall'avvocatura dello Stato e sostanzialmente
52:55ha consentito nella composizione della giunta 11 di avere appunto l'ingresso di due componenti
53:03del gruppo linguistico italiano. Questo nel pieno rispetto della rappresentanza che deriva
53:12dal risultato elettorale e tengo a precisarlo. E vorrei concludere dicendo che sono convinta
53:18che la riforma dello Statuto di Autonomia Speciale del Trentino Alto Adige Stuttural rappresenti
53:23un aggiornamento necessario per rendere l'autonomia speciale aderente alla realtà e capace di rispondere
53:33alle sfide. Io vi ringrazio per l'attenzione.
53:36Grazie avvocato Maynes e grazie a tutti coloro che sono intervenuti a questo momento di riconoscimento
53:42del grande lavoro fatto per dare riforma ad impianto dello Statuto Speciale della Regione
53:48Trentino Alto Adige. Grazie a tutti.
Consigliato
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