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https://www.pupia.tv - Roma - Territorio, innovazione e alimentazione: l'Italia verso la nuova Agenda Europa - Conferenza stampa di Alessandro Giglio Vigna (27.05.25)

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Trascrizione
00:00:00Signore e signori, buonasera. Vi ringraziamo della disponibilità alla vostra presenza
00:00:10e ovviamente un ringraziamento particolare alla Camera dei Deputati per ospitarci all'interno
00:00:16di questa importante sessione che, come Associazione Nazionale Giovani Innovatori, insieme ai nostri
00:00:22storici partner degli uffici del Parlamento europeo, rappresentato qui alla mia destra
00:00:26dal dottor Fabrizio Spada, direttore delle relazioni esterne degli uffici del PIE in
00:00:30Italia, per questa manifestazione all'interno della conferenza alla Sala Stampa di Montecitorio
00:00:35e ringraziamo il Presidente Alessandro Gigliovinia, rappresentante della Commissione Affari Europei,
00:00:41che al netto dei tempi del DDL Sicurezza che si sta discutendo qui ci raggiungerà per
00:00:45i saluti e ci tenevo anche a ringraziare il Vice Presidente della Commissione agricoltura
00:00:49onorevole Gadda con il quale abbiamo lavorato per la realizzazione di questo manifesto.
00:00:55Questo manifesto che, come potete vedere dal titolo della nostra conferenza, è territori,
00:00:59innovazione e alimentazione, l'Italia verso la nuova agenda europea, con l'obiettivo di
00:01:04poter mettere al centro dell'agenda tutta una serie di elementi come contributo agli operatori e
00:01:09gli stakeholder in ottica italiana ed europea per poter promuovere quella innovazione, quella
00:01:15sostenibilità, quel percorso virtuoso ed inclusivo che in Europa, in Italia, si sta portando avanti e
00:01:21che da sempre rappresenta quella meravigliosa tradizione culinaria del territorio del Made in
00:01:27Italy che ha contraddistinto da sempre il nostro Paese. Lo faremo con diversi compagni di viaggio
00:01:32in questa conferenza stampa che vedrà, appunto, oltre alla presenza giaccigà del Dottor Spada,
00:01:38due importanti casi, una scale-up di successo italiana rappresentata dal Dottor Lorenzo
00:01:44Calabrese di Soplaia, una importante PMI italiana nel settore delle carni rappresentata dalla mia
00:01:49sinistra dal Dottor Salvatore Russo M. Gourmet, da un importante professore nonché nutrizionista
00:01:55al Dottor Giovanni Messina del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Università degli
00:02:00Studi della Campania Van Vitelli, da due importanti rappresentanti del mondo delle
00:02:06associazioni con, in particolare, Giuseppe Mediarditi, appunto, dell'associazione distributore
00:02:11Oreca Italia, il Dottor De Leonardis, Presidente di Confaperative Fed Agripesca Campania e,
00:02:16ovviamente, il punto, anche dal punto di vista giurisprudenziale, con il Dottore Giuliano Palma,
00:02:21professore avvocato gastrazionista, che andrà a evidenziare, a conclusione di questa sessione,
00:02:28anche quelli che sono gli incipit che, dal punto di vista normativo, devono essere portati avanti.
00:02:32Questo manifesto è stato condiviso, ovviamente, con tutti gli stakeholder e tende ad essere un
00:02:38punto di partenza, perché vogliamo che sia, il più possibile, un atto in cui più soggetti
00:02:44potranno poi accentuare e dare il loro contributo e, ovviamente, su questo siamo particolarmente
00:02:49graditi alla presenza e della disponibilità di tutti gli attori in causa. Ovviamente, da buon
00:02:55moderatore, come rappresentante anche dell'Associazione Nazionale dei Giovani Innovatori,
00:03:01per l'appunto, avremo dei tempi che, vi chiedo, anche per tutti i nostri compagni di viaggio,
00:03:07saranno due sessioni, poi, con il nostro team che è con il Cambio Cavalieri e l'obiettivo è quello di
00:03:13cercare di chiudere il tutto intorno alle 7.50, per dare gli ultimi dieci minuti, anche spazio,
00:03:18ai nostri partner media, rappresentati qui da Eurocomunicazione, per le interviste. Ricordiamo,
00:03:24il tutto è in diretta sulla web tv di Montecitorio. Questo manifesto, prima di lasciare la parola al
00:03:30dottor Spada, mette al centro quella che è la varietà dei prodotti agricoli, il tema della
00:03:35sostenibilità alimentare, il mondo e il mercato delle carni, da un lato per dare una visione
00:03:41innovativa su quella che è la filiera alimentare, la genuinità degli ingredienti, che è un elemento
00:03:47cruciale, per mettere al centro la qualità dei suoi prodotti in una globalizzazione,
00:03:51una pressione economica, che spesso ha comportato la compromessa sulla qualità. Ovviamente,
00:03:58in modo particolare, il tema delle certificazioni e della visione sono essenziali per garantire ai
00:04:04consumatori ciò che acquistano come prodotto autentico e sano e, ovviamente, questo è
00:04:09fondamentale, anche legato alla educazione alimentare, alla consapevolezza del consumatore
00:04:14e quindi a un ruolo proattivo che i media e le istituzioni devono assolutamente portare avanti.
00:04:19Su questo, infatti, è stato fondamentale anche il ruolo promosso dalla Commissione europea per
00:04:24il programma Farm to Fork Strategy, che mira a rendere i sistemi alimentari di ognuno europea
00:04:29più sostenibili. Penso anche al progetto Mangiare sano del Ministero della Salute,
00:04:33che sono esempi di come le politiche pubbliche possono positivamente influenzare le abitudini
00:04:38alimentari. Pertanto, per promuovere questa sfida in Italia e in Europa è fondamentale un approccio
00:04:43olistico che coinvolga tutti gli attori della filiera agricole alimentare, in modo tale che la
00:04:48sostenibilità e la genuinità non sono sostanzialmente delle desiderate, ma dei punti fondamentali per il
00:04:55benessere del pianeta. E pertanto questa visione è fondamentale, con un cibo sostenibile che non
00:05:00deve essere l'eccezione, ma piuttosto la norma. Ringrazio, tra l'altro, nel frattempo, la presenza
00:05:05del Vice Presidente onorevole Regata, che ringrazio e che chiameremo poi subito per un suo
00:05:09intervento, sapendo anche i tempi contingentati, che è stata, la citavo proprio nell'introduzione,
00:05:16una delle primissime figure che abbiamo visto per questo importante manifesto, che ci tengo a
00:05:22ribadire all'onorevole che ci ha appena raggiunto, un manifesto inclusivo con rappresentanti di
00:05:25imprese, associazioni, esperti, accademici, con l'obiettivo di mettere al centro quella che è la
00:05:31visione italiana ed europea sul tema della filiera agricola, della qualità del cibo e soprattutto per
00:05:36dare una visione su un quadro normativo che possa essere il più possibile propositivo. Detto questo,
00:05:42proprio in rappresentanza del Parlamento europeo, lascerò la parola al Dottor Fabrizio Spada per
00:05:46evidenziare proprio questi temi ed elementi. Prego direttore. Grazie Gabriele, buonasera a tutti,
00:05:53sono molto lieto di essere qui per un breve intervento su questa materia che mi sta
00:05:57particolarmente a cuore, perché tra l'altro io nella mia carriera ho lavorato alla digiagricoltura
00:06:02a Bruxelles, quindi è un tema che mi sta molto congeniale. Io penso che l'agricoltura europea e
00:06:10soprattutto quella italiana debba essere molto riconoscente alla politica agricola europea di
00:06:16questi anni, perché non solo ha ricevuto ampie sovvenzioni e ha permesso di svilupparsi, ma ha
00:06:22soprattutto creato un'agricoltura di qualità, con i marchi doc e gp, con delle filiere molto
00:06:29curate. Oggi nel nostro paese l'agricoltura partita nel dopoguerra era un'agricoltura di
00:06:34sussistenza, è diventata un'eccellenza, con un valore aggiunto elevatissimo, con un export
00:06:40molto importante e tutto questo penso che sia dovuto soprattutto alla politica europea che ha
00:06:47valorizzato alcuni settori. Resta sicuramente molto da fare, all'interno della Commissione
00:06:55Europea c'era una direzione che si chiama sviluppo rurale, noi abbiamo molti territori che devono
00:07:01ricevere molti finanziamenti, perché rischiano di essere tagliati fuori dall'attuale situazione
00:07:06di sviluppo, perché sono territori un po' soggetti a spopolamento, a invecchiamento della popolazione
00:07:12e sono proprio quei territori che invece eccellono nelle produzioni agricole, quindi penso che nei
00:07:17prossimi anni ci sarà un investimento in questo senso, come citava Gabriele la strategia
00:07:24from farm to fork, cioè dall'azienda agricola alla tavola, è una strategia estremamente importante
00:07:32che vuole valorizzare i prodotti ottenuti in maniera trasparente e sana e quindi ritengo
00:07:40che questo tipo di politica possa dare un aiuto fondamentale nei prossimi anni all'agricoltura.
00:07:46Parlamento e Commissione Europea sono impegnati sempre di più in questo settore, anche se il
00:07:53bilancio comunitario che una volta era dedicato per la metà all'agricoltura adesso è un po'
00:07:59calato questo tipo di bilancio perché ci sono altre esigenze come per esempio il digitale,
00:08:04la difesa comune, comunque resta un settore importantissimo oggetto di interventi importanti
00:08:10e credo che un tavolo come quello odierno sia estremamente importante e possa portare
00:08:14delle proposte per sviluppare la politica europea nei prossimi anni. Una politica europea
00:08:20perché è sempre stata a cuore l'agricoltura? Perché se noi non finanziassimo l'agricoltura
00:08:25europea, a parte la creazione di eccellenze come è avvenuto in questi anni, per il basso
00:08:30costo che hanno le produzioni extraeuropee probabilmente l'agricoltura non soffizionata
00:08:36sarebbe spazzata via, questo sarebbe estremamente negativo, quindi anche questo elemento va
00:08:41preso in considerazione, quindi io vi ringrazio per l'attenzione, sono sicuro che a questo
00:08:45tavolo ci saranno importanti riflessioni che potranno essere portate al tavolo europeo
00:08:50nei prossimi anni, grazie. Grazie al dottor Spada, come sempre un importantissimo punto
00:09:00ed evidenza del tema europeo che per noi è sempre stato caro e fondamentale, brevemente
00:09:06prima di passare la parola ad uno dei casi di imprese, qui alla mia sinistra con il dottor
00:09:10Salvatore Russo di Mgurme, volevo evidenziare l'importante azione normativa che l'Europa
00:09:14ha fatto in primisi sul regolamento UE 1308 del 2013 sulla classificazione ad esempio delle
00:09:20carcase sul tema della qualità della carne e della filiera agricola, la tracciabilità
00:09:24delle carni bovine con il regolamento 1760 del 2000, l'igiene per gli alimenti con un
00:09:29pacchetto importante con l'obiettivo di analizzare tutte le fasi della produzione, trasformazione
00:09:34e distribuzione degli alimenti 2019-627 e ovviamente l'etichettatura alimentare numero
00:09:401169 del 2011, così come le attività sulla normativa italiana che è stata portata avanti
00:09:46con la legge numero 194-2016 in merito alla disciplina sanzionatoria per la violazione
00:09:52delle disposizioni dei regolamenti europei, la norma nazionale di attuazione con l'obiettivo
00:09:56di implementare il pacchetto igiene con il decreto legislativo 2 febbraio 2021-27, ovviamente
00:10:03molte regi regionali che promuovono sia la denominazione di origine protetta e la IGP,
00:10:08quindi l'indicazione geografica protetta, e ovviamente la normativa su allevamento e
00:10:11benessere animale applicata dalle direttive sia europee, la 2820 che dalla direttiva 207-43,
00:10:20e dà una visione il più possibile propositiva con un quadro normativo che ha proprio l'obiettivo
00:10:25di mettere al centro la rigorosità su una filiera che oggi in termini di purtroppo possibili
00:10:31frodi o a qualità non uniforme è purtroppo sempre soggetta a queste attività purtroppo
00:10:37negative per il consumatore. Pertanto il tema dell'educazione alimentare e le prospettive
00:10:42future per dare ovviamente nuovi incentivi sia dagli allevatori che agli operatori del
00:10:46settore ORECA e ovviamente normative per garantire la qualità, la sicurezza e la
00:10:51trasparenza della nostra alimentazione e dei prodotti è fondamentale e una parola chiave
00:10:56ovviamente è la consapevolezza dei consumatori finali. Detto questo lascere poi sul tema
00:11:01anche del mercato delle carni in Italia e in particolar modo la presenza del dottor
00:11:05Salvatore Russo che ringrazia qui e lascia con piacere la parola per il suo intervento.
00:11:09Buon pomeriggio a tutti, buonasera a tutti, grazie all'Angi per averci invitato qui in
00:11:19questa occasione, ringrazio anche l'onorevole per le parole spese, per l'onorevole anche
00:11:25Gadda che è stata la prima persona che ho incontrato quando abbiamo pensato a questo
00:11:30progetto. Allora io mi chiamo Salvatore Russo, dico giusto due parole velocissime, 12 anni
00:11:34fa ho pensato ad un'azienda italiana, ad una piccola realtà italiana dove rivoluzionare
00:11:40il mondo dell'hamburger, abbiamo pensato per la prima volta a un hamburger in purezza,
00:11:45cosa vuol dire questo? Che l'hamburger viene spesso visto come junk food, l'abbinamento
00:11:51della carne rossa è sempre di più additato come un consumo alimentare da sconsigliare
00:11:59perché è idea comune che possa essere nociva e in realtà noi abbiamo sollevato un pensiero
00:12:10che è insomma basato poi su dei dati tecnici che chi continuerà poi dopo di me potrà
00:12:18dirvi in modo sicuramente più preciso di me in questo momento che è quello di parlare
00:12:23di filiera, di qualità delle carni, oggi noi siamo convinti che il consumatore finale
00:12:29che sia un ristoratore o che sia un consumatore al tavolo o all'interno di un supermercato
00:12:34non riesce a vedere da un'etichetta attuale la differenza tra un hamburger misto e un
00:12:41hamburger in purezza, questo ovviamente comporta tutta una serie di connotazioni dai valori
00:12:47nutrizionali a cosa può succedere dal punto di vista nutrizionale all'interno del corpo
00:12:53umano e quindi se io da consumatore non so la differenza tra un hamburger di una razza
00:12:59dove c'è il 10% di quella razza all'interno e un altro invece che è fatto in purezza
00:13:05ovviamente non lo colloco nel giusto comparto per poter scegliere se voler mangiare qualcosa
00:13:12di economico o qualcosa di salutare e questo secondo me è un aspetto che andrebbe considerato
00:13:19visto anche il nostro patrimonio genetico in termini di allevamento e che andrebbe considerato
00:13:25soprattutto per quello che noi italiani siamo riusciti a fare nel mondo del food cioè quello
00:13:31di sollevare la qualità dei beni alimentari ad un livello che nessun altro nel mondo è
00:13:36capace di fare e noi nel nostro piccolo ci stiamo provando in quello che è il mondo
00:13:41del hamburger e diciamo che i ristoratori che hanno voglia di differenziarsi perché
00:13:48vogliono dare un aspetto salutistico ci seguono ormai da 12 anni con un discreto successo,
00:13:55è ovvio che però abbiamo bisogno anche che l'istituzione entri in questo merito e che
00:14:00aiuti il consumatore finale a poter scegliere perché in questo momento quando si va a parlare
00:14:07col consumatore finale non sa della presenza per esempio in un hamburger fresco dei solfiti,
00:14:13dei nitriti, dei nitrati, non sa che cosa vuol dire un hamburger 100% di razza chianina
00:14:19o di marchigiana che sono il patrimonio genetico di questo paese e magari compra un prodotto
00:14:25ecco senza esserne cosciente, quindi credo che si possa fare ancora molto in tal senso
00:14:32e sicuramente chi traccerà per prima la linea in questo mondo farà anche un po' di
00:14:37storia nel mondo alimentare come abbiamo sempre fatto, grazie.
00:14:41Grazie al dottor Russo, tra l'altro ci tenevo ad evidenziare che i due casi che abbiamo
00:14:50portato oggi nel mondo imprese PMI e scale up anche per il caso di successo di sopraia
00:14:58ovviamente sono legate ad un'analisi e una scelta particolarmente importante, quest'ultima
00:15:04in particolare rappresentata dal dottor Russo ha ricevuto anche il premio innovazione all'interno
00:15:10di quella che è la filiera del settore alimentare all'interno di Beer and Food Attraction che
00:15:14rappresenta come Italian Exhibition Group una delle principali filiere e fiere internazionali
00:15:20all'interno di questo importante ecosistema. Lascerei adesso per il secondo caso di eccellenza
00:15:26rappresentato qui dal dottor Lorenzo Calabrese di Sopraia che ovviamente chiederei in primi
00:15:31solamente un breve accenno al vostro caso di successo di attività che avete fatto però
00:15:36in questo caso spostandoci sulla parte della distribuzione che sarà la seconda parte
00:15:40poi del manifesto Lato Oreca che poi andremo ad analizzare anche con in particolare il
00:15:44dottor De Lonardis e il dottor Cardini. Prego dottor Calabrese grazie per la sua presenza
00:15:48oggi. Grazie a tutti e buonasera è un onore essere
00:15:52qua a rappresentare un'azienda di successo una scale up che oggi sta continuando a crescere
00:15:58a dimostrare al mercato che si può lavorare con quelli che sono i prodotti e la filiera
00:16:04agroalimentare del territorio nazionale. Tutto questo nasce qualche anno fa da quattro giovani
00:16:11imprenditori che hanno lanciato questa start up e che ogni anno sta chiaramente raddoppiando
00:16:19i propri volumi. Quello che facciamo è semplicemente aver dedicato del tempo allo sviluppo di
00:16:26un'applicazione che l'applicazione è per il nostro ristoratore e dall'altra parte abbiamo
00:16:31una supply chain automatizzata che permette chiaramente di gestire gli acquisti presso
00:16:36i produttori locali del territorio e chiaramente tutto questo ci permette di efficientare e
00:16:43massimizzare tutti quelli che sono i volumi e i prodotti e le eccellenze che il nostro
00:16:49territorio ci offre. Come lo facciamo? Lo facciamo attraverso la nostra rete di distribuzione
00:16:56appunto sita sul territorio. Abbiamo quattro magazzini a Padova, una a Padova, una a Udine,
00:17:03una a Milano e l'ultimo acquisito a Roma. Intorno a questi magazzini abbiamo scelto
00:17:08e selezionato produttori locali e li abbiamo introdotti all'interno di un sistema che oggi
00:17:15per quanto riguarda la distribuzione attuale e storica ha sempre privilegiato lo stock.
00:17:21Noi in questo momento non facciamo stock nei nostri magazzini ma privilegiamo il prodotto
00:17:26fresco. Quindi gli ordini arrivano grazie a questa supply chain automatizzata ai produttori
00:17:31che forniscono il prodotto ai nostri magazzini e noi lo distribuiamo chiaramente alla ristorazione.
00:17:39Il valore aggiunto qual è? Sicuramente è quello di avere un prodotto, un'eccellenza
00:17:45che viene proposta nella ristorazione dove oggi è sempre più ricercato un prodotto
00:17:50di qualità, una story telling, un qualcosa che rappresenti il nostro territorio nazionale
00:17:55e quindi abbiamo ben sviluppato con oltre 400 produttori che chiaramente sono in espansione
00:18:01oltre questi anche dei brand internazionali riconosciuti che chiaramente ci supportano
00:18:08per lo sviluppo del business e abbiamo chiaramente messo a terra una strategia che va sia a livello
00:18:17distributivo nazionale per gestire le catene ristorative ma anche tutto quello che è la
00:18:23ristorazione indipendente. Tutto questo lo facciamo attraverso i nostri strumenti sempre
00:18:29più trasparenti perché chiaramente l'app propone il prezzo, la qualità, l'origine
00:18:35del prodotto. Con un click si ottimizzano gli ordini dei nostri ristoratori che risparmiano
00:18:41almeno due ore al giorno per digitare un ordine. Voi pensate che quando noi arriviamo da un
00:18:45nostro ristoratore manda ancora messaggi whatsapp e lo fa a 10-15 fornitori diversi. Noi attraverso
00:18:52l'app abbiamo ottimizzato questo tipo di processo, il riordino dei prodotti e lo facciamo
00:18:58con una qualità eccellente in termini di proposta commerciale. Cosa faremo nei prossimi
00:19:05step? Sicuramente il nostro intento è consolidare la nostra presenza sul territorio nazionale,
00:19:12aumentare il nostro network di clienti che oggi conta circa 2.000 clienti e 15 città
00:19:20servite ma non vogliamo fermarci qua, vogliamo espanderci e consolidare il territorio nazionale
00:19:26ed espanderci in Europa per esperienze internazionali che porteranno sicuramente del valore aggiunto
00:19:35anche a quello che è il nostro prodotto nazionale. Questo è il nostro caso di successo, un caso
00:19:43di successo che spero continui e che soprattutto deve essere alimentato da quelle che sono
00:19:48le politiche europee, le politiche che ci supportano anche nel distribuire prodotti
00:19:54freschi che oggi rappresentano veramente un punto di svolta nel mondo ristorativo.
00:20:03Grazie Lorenzo, io penso che i due casi che abbiamo appena sentito evidenzino perfettamente
00:20:11quanto il tessuto imprenditoriale italiano sia meraviglioso dal punto di vista della
00:20:15tradizione e dell'innovazione e di quanto poi il tema del food e dell'agri-tech sia
00:20:20veramente un elemento fondamentale. Tra l'altro sul tema Oreca è ovviamente un pilastro economico
00:20:26e culturale e l'obiettivo è proprio quello di promuovere una visione il più possibile
00:20:31digitale legata anche a quelli che sono i cambiamenti, legati quindi a un approccio
00:20:35innovativo che possa affrontare le sfide e le opportunità perché rappresenta un patrimonio
00:20:39culturale e gastronomico fondamentale, dà un valore importante anche al settore del
00:20:43turismo, alla chiave tecnologica, ovviamente la necessità di un aiuto in termini di frammentazione
00:20:51o di quella che è ovviamente una pressione potenzialmente eccessivamente burocratica,
00:20:55la difficoltà della carenza delle persone qualificato, l'impatto anche delle crisi
00:20:59che ci sono state, ad esempio un più 20% per i prodotti alimentari nel 2024 come costi
00:21:05energetici delle materie prime che ovviamente riducono il margine, questi sono dati dell'euro
00:21:09state del 2024 e ovviamente il tema della visione del Green Deal è con l'obiettivo
00:21:14di promuovere pratiche compatibili che possono essere fondamentali anche in termini di incentivi
00:21:19per l'impresa, ma questo lo vedremo poi a brevissimo, in conclusione di questa sessione
00:21:23però volevo chiedere e lascio la parola al professor Giovanni Messina, ripeto Dipartimento
00:21:28di Medicina Sperimentale, Medicina dello Sport e Benessere Psicofisico, professore quanto
00:21:34è importante oggi la consapevolezza e soprattutto l'educazione alimentare, prego professore.
00:21:40Grazie direttore, gentili ospiti, autorità presenti, esperti, imprenditori, cari colleghi
00:21:46buonasera, ebbene da quello che oggi abbiamo sentito dire è difficile avere una sintesi
00:21:55tra valorizzazione del territorio verso la filiera delle medie e piccole industrie, proprio
00:22:02oggi abbiamo sentito a Bologna il presidente di Confindustria comunicare a tutti che le
00:22:07piccole e medie imprese sono sfinite e l'interazione che esiste tra territorio, impresa e dobbiamo
00:22:16avere il coraggio di dire salute, e qui c'è oggi il vice presidente della tredicesima
00:22:24commissione agricoltura che ha voluto insieme al mio fraterno amico Salvatore Russo questo
00:22:30evento che ci accomuna ad un tavolo tecnico che mi auguro sia il primo, grazie presidente
00:22:35dell'Angi ad aver voluto questa attività che in un modo trasversale, in quello che
00:22:42nell'ambito accademico viene declinato sotto l'attività di terza missione, public engagement,
00:22:47figure trasversali con competenze differenti si trovano ad interagire per rinescare quel
00:22:53processo che va a definire la prevenzione primaria, quindi come tendere a salvaguardare
00:22:59il nostro stile di vita, considerando che uno dei pochi peceri della vita è la tavola
00:23:03e dovremmo tendere a incardinarlo nei 365 giorni l'anno, riuscire a capire come poter
00:23:09andare da Salvatore e mangiare un hamburger di qualità, ma dall'hamburger di qualità
00:23:14dovremmo cercare di sdoganare quegli atteggiamenti che ad oggi in un ordine quasi di terrorismo
00:23:21psicologico stanno portando i nostri consumatori a bandire alcuni gruppi alimentari che vengono
00:23:29definiti fondamentali secondo i dettami della dieta mediterranea, o meglio se vogliamo parlare
00:23:36di carne rossa perché oggi stiamo parlando di carne rossa dobbiamo fare un cenno storico
00:23:41a quello che succedeva negli anni 80, ebbene sì, il consumo pro capite di carne rossa
00:23:48era eccessivo, ad oggi qualcuno di voi che siete imprenditori sapete quanta carne pro
00:23:53capite mangiamo? Carne fresca, non carne ultraprocessata e sulla carne ultraprocessata
00:24:00torneremo tra due minuti, 21 minimo 19 chili, il che significa tra i 350 e i 500 grammi
00:24:09di carne rossa fresca, quella che oggi se la vogliamo declinare secondo quanto ho l'onore
00:24:17di oggi avere e stare qui quindi secondo il CREA o secondo la società italiana di nutrizione
00:24:23umana o secondo l'organizzazione mondiale della sanità la carne rossa è una fonte
00:24:29di proteine ad alto potere biologico e per i colleghi che sono presenti sanno benissimo
00:24:34che le proteine ad alto potere biologico sono quelle che contengono tutti gli amminoacidi
00:24:39essenziali, quelli che non siamo in grado di sintetizzare e necessariamente le dobbiamo
00:24:43introdurre con l'alimentazione. Bene da una parte, se vogliamo declinarla verso i micronutrienti
00:24:49e vogliamo parlare di quanto ha detto, io mi ero preparato un bel discorso ma visto
00:24:54che era stato anticipato dal dottore Podda, dal direttore Podda e nonché dal presidente
00:24:58del Lanci allora vado a braccio perché è stato già detto quello che precedentemente
00:25:02è stato anticipato sul Green Deal, sul From to Free, dalla fattoria alla tavola, bellissimo,
00:25:09parliamo anche dell'etichettatura, fra pochi minuti ritornando ai micronutrienti la carne
00:25:14questa contiene circa 3-5 milligrammi di ferro o riesce a coprire il fabbisogno di
00:25:23vitamina B12 in solo 100 grammi di parte edibile. Per parlare di come oggi la filiera si sta
00:25:29allontanando dalla filiera intensiva verso quelle estensive e come la comunità accademica
00:25:35inizia a vedere che l'acido transvaccinico è un potente antiossidante che induce un'azione
00:25:46antinfiammatoria e che tutto sommato riesce ad indurre una riduzione dell'incidenza di
00:25:51quelle patologie che vengono definite cancerogeniche o meglio dal 2015 l'agenzia internazionale
00:25:58per la ricerca sul cancro sostiene che le carni trasformate rientrano nel gruppo A,
00:26:06significa altamente cancerogene e allora va fatta chiarezza, non c'è dubbio alcuno
00:26:14che i prodotti ultraprocessati devono ridursi ma in senso generale sulla nostra tavola perché
00:26:20determinano un incremento dell'obesità, perché determinano un incremento dei fattori
00:26:23cardiovascolari, perché determinano un incremento dell'oncogenesi. A questo punto qual è il consumo
00:26:30procapite annuo nostro nazionale? Tra i 21 e i 25 chili, fonte 2024, il che significa che ahimè
00:26:43necessariamente l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro deve continuare a fare
00:26:51la sua missione di promozione verso la riduzione dei prodotti ultraprocessati in quanto quotidianamente
00:26:59se mangiamo 50 grammi di prodotti ultraprocessati non solo per chi presenta una predisposizione
00:27:06all'incidenza del color retto ma in senso generale si aumenta l'incremento del rischio
00:27:13per tumore del 18% e Salvatore citava prima gli additivi e i solfiti, un gruppo di conservanti
00:27:20che nell'ambito di come diceva il presidente dell'Angi rappresentano una vera e propria
00:27:27frode alimentare in quanto in etichetta caro Salvatore il consumatore deve leggere che
00:27:34da 10 mg per kg di parte di carne trattata deve essere dichiarato e questa è una normativa
00:27:41già vigente e poi dopo l'avvocato ci darà ulteriori informazioni fino ad una concentrazione
00:27:46di circa 450 mg per la conservazione ma spesso nei prodotti freschi troviamo i solfiti e
00:27:53allora quale deve essere la nostra azione? Riuscire a trovare una sintesi dove figure
00:28:04professionali di diverse estrazioni devono tendere a modulare l'organizzazione verso
00:28:12la prevenzione primaria coinvolgendo e qui oggi considerando che è rivolto solo alle
00:28:17piccole e medie imprese o alle grandi imprese, mi scuso se non è così, c'è da considerare
00:28:24chi rappresenta l'evoluzione, l'evoluzione sono i nostri ragazzi, coinvolgere in questo
00:28:31tavolo che mi auguro vicepresidente sia solo l'avvio di un'azione dove insieme anche
00:28:39il mondo scolastico, quello accademico, quello imprenditoriale si possa iniziare a ragionare
00:28:45facendo sintesi verso quello che per noi rappresenta il futuro o meglio l'alimentazione deve passare
00:28:51da delle scelte consapevoli che devono coinvolgere l'impresa per favorire il singolo cittadino
00:28:59verso quello che è l'obiettivo della comunità europea, garantire ai cittadini un cibo più
00:29:03sicuro, più sano, più sostenibile. Grazie.
00:29:08Grazie professore. Prima di congedare i nostri relatori per passare al secondo blocco e chiamando
00:29:17ovviamente il vicepresidente della commissione di dottor Onorevole Gadda e il dottor De Leonardis,
00:29:23il dottor Arditi e il dottor Palma volevo leggere la nota che il presidente della commissione
00:29:27delle politiche dell'Unione Europea, il Onorevole Alessandro Guidovini ci ha appena consegnato
00:29:32in quanto purtroppo per un DDL in aula non è potuto venire qui con noi e ci tengo a
00:29:37leggere quello che il caposecretario mi ha appena consegnato, il suo contributo. Un settore
00:29:43agroalimentare equo, attrattivo per i giovani, sostenibile nel rispetto dei limini planetari,
00:29:48competitivo e resiliente e incentrato sul dialogo. Orientamenti politici già evidenziati
00:29:53nella normativa 2024-2029 prevedono una visione per l'agricoltura e l'alimentazione che esaminerà
00:29:59come garantire la competitività e la sostenibilità a lungo termine del nostro settore agricolo entro
00:30:03i confini del nostro pianeta. Nel contesto rimarrà fondamentale che gli agricoltori
00:30:07dispongano di un reddito giusto e sufficiente, che sia garantito il sostegno alle aziende
00:30:11agricole e conduzione familiare con premialità agli agricoltori che lavorano con la natura,
00:30:16preservando la biodiversità e gli ecosistemi naturali. La commissione dichiara in premessa
00:30:20che la sicurezza e la qualità del cibo e la sovranità alimentare non sono negoziabili
00:30:24per l'Europa. Il settore agroalimentare è parte essenziale della nostra capacità
00:30:28competitiva e della nostra autonomia strategica. È fondamentale il sostegno per le aree rurali
00:30:33che occupano il 75% del territorio e il 25% della popolazione dell'UE e svolge un ruolo
00:30:40essenziale contro il fenomeno dello spopolamento delle campagne e del diritto a restare delle
00:30:44persone nei propri territori. La visione al 2040 dichiarata è quella di un'agricoltura
00:30:49e di una produzione alimentare che prosperi attraverso il continente europeo nella sua
00:30:52diversità, che sia competitiva, resiliente, equa e che attragga le future generazioni.
00:30:57La strategia dal produttore al consumatore è una vera e propria opportunità per migliorare
00:31:01gli stili di vita, per salvaguardare la sicurezza alimentare, per tutelare i cittadini e l'ambiente.
00:31:06L'Agenda 2030 è un programma d'azione per le persone, il pianeta della prosperità ed
00:31:11è costituita da 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile da raggiungere intorno al 2030.
00:31:15Tra gli obiettivi abbiamo ridurre del 50% l'uso e il rischio di pesticidi chimici, ridurre
00:31:20del 20% l'uso dei fertilizzanti, ridurre del 50% le vendite di antimicrobici per gli
00:31:26animali da allevamento e per l'acquacoltura. Per fare in modo che la nostra alimentazione
00:31:30sia il meno possibile dannosa per l'ambiente, bisogna soprattutto ridurre lo spreco di cibo,
00:31:35perché questo provoca maggiori scarti. L'ONU ha inserito nella Agenda 2030 gli obiettivi
00:31:392 e 12. L'Unione Europea, essendo al primo posto per quanto riguarda le importazioni e
00:31:43le esportazioni di prodotti agroalimentari, con la strategia proposta vuole promuovere
00:31:47una transizione globale verso una maggiore sostenibilità attraverso partnership e accordi
00:31:52commerciali. Questa transizione rappresenta soprattutto un'opportunità economica da dove
00:31:56consentirà agli agricoltori, agli allevatori, ai produttori del settore dell'acquacoltura,
00:32:02ai pescatori, agli apicoltori, insomma tutto il settore agroalimentare di garantire il
00:32:05futuro della filiera alimentare dell'UE prima che lo facciano i loro concorrenti esteri.
00:32:10Volevo fare un applauso e ringraziare l'onorevole vigna per il contributo e per il supporto
00:32:16che la Commissione anche delle politiche dell'Unione Europea sta portando avanti per
00:32:19questo importante manifesto. Ringrazio le persone qui accanto a me e chiamo cortesemente
00:32:24qui il dottor De Leonardis, il dottor Arditi, il dottor Palma e ovviamente l'onorevole
00:32:30Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura. Facciamo brevemente un cambio dei cavalieri.
00:32:40Nel frattempo ringrazio ovviamente per l'importante testimonianza il direttore Spada del Parlamento
00:32:47europeo, il dottor Russi, il dottor Calabrese di HEM e di Supply e il professor Messina.
00:32:51Lascerei immediatamente la parola all'onorevole Gadda, vicepresidente della Commissione Agricoltura
00:32:59che ringrazio tantissimo per la sua presenza e supporto per questo importante contributo.
00:33:04Prego. Buonasera a tutti. Intanto desidero ringraziare per questo invito perché ovviamente
00:33:12porto volentieri i miei saluti ma soprattutto sono venuta per ascoltare perché avete toccato
00:33:17molti temi diversi con l'approccio giusto perché oggi quando si parla di agricoltura
00:33:22e di sistema agroalimentare bisogna farlo in un'ottica di sistema sia all'interno del
00:33:29ragionamento comunitario sia all'interno delle politiche di filiera che è necessario fare
00:33:35per provare a distribuire valore all'interno della catena. La politica agricola comune
00:33:41che è stata citata è la politica più longeva dell'Unione Europea e per fortuna ha supportato
00:33:47l'agricoltura dando standard, portando anche un sistema di controlli che ci ha consentito
00:33:54di arrivare fino a questo punto e l'agricoltura e l'agroalimentare italiano hanno colto questa
00:34:01opportunità. Dall'altro lato però considerando l'eccellenza del nostro Made in Italy e delle
00:34:10nostre produzioni io non penso che in questo momento storico noi possiamo bastare noi stessi,
00:34:16non possiamo pensare che quello che abbiamo fatto finora sia valido per sempre perché
00:34:22ci sono delle condizioni di sistema, delle condizioni esterne e delle fragilità proprie
00:34:27del nostro sistema produttivo che ci stanno rendendo, probabilmente non ce ne accorgiamo,
00:34:33sempre più fragili, addirittura in settori impensabili. Questa mattina abbiamo continuato
00:34:39un ciclo di audizioni sullo stato di salute del settore vitivinicolo, quello è un settore
00:34:45che nell'opinione pubblica parrebbe appunto in un buono stato di salute, invece non lo
00:34:50è così come tanti altri settori perché ci sono condizioni geopolitiche che rendono
00:34:58difficile il posizionamento delle nostre merci in Paesi a partire dagli Stati Uniti dove
00:35:03abbiamo costruito con impegno e investimenti delle aziende tanto lavoro, l'instabilità
00:35:10è il peggior nemico delle imprese di qualsiasi dimensione e poi ci sono altre condizioni
00:35:16a partire dagli effetti dei cambiamenti climatici che richiedono una spinta in più, anzi oserei
00:35:23dire le condizioni di sistema economica che ho citato prima ci spingono necessariamente
00:35:29a ragionare su strumenti diversi sia a livello nazionale che comunitario perché altrimenti
00:35:34se si chiede alle aziende di essere agili, di cercare nuovi mercati, di trovare nuovi
00:35:40posizionamenti, se le norme che fino ad oggi hanno funzionato, ho citato il vino, cito
00:35:46lo CM vino sulla promozione, se poi quelle diventano però delle gabbie per cui è difficile,
00:35:53devi fare l'anno prima la programmazione per avere le risorse, nel frattempo devi cambiare
00:35:57mercato è molto complicato e gli effetti dei cambiamenti climatici richiedono un'azione
00:36:06un po' più specifica intanto sulla prevenzione e sulle opportunità che l'agricoltura può
00:36:12rappresentare incluso l'allevamento, si può essere un allevamento a impatto zero purché
00:36:19appunto ci siano degli investimenti in quel senso e quindi bisogna anche lavorare dal
00:36:24punto di vista culturale per farlo comprendere ai cittadini, poi ci sono anche alcune cose
00:36:31che possono essere fondamentali e importanti per dare una remunerazione in più all'agricoltura,
00:36:37penso al tema del carbon farming su cui dobbiamo un po' velocizzare sia a livello comunitario
00:36:44che nazionale gli indirizzi, come si misura, come si raggiunge quell'obiettivo e come
00:36:51lo si premia, sto citando soltanto alcuni esempi e rispetto al tema della tecnologia
00:36:58e dell'innovazione è chiaro che sono elementi fondamentali per consentire alle nostre imprese
00:37:04di essere più resilienti, però anche qui serve un approccio un po' più ampio perché
00:37:08non c'è tecnologia e innovazione che arrivi veramente in campo se non è seguita anche
00:37:14da un approccio corretto in termini di formazione, possiamo fare tutta l'agricoltura di precisione
00:37:19che vogliamo, ma se l'agricoltore non sa interpretare il dato, non sa gestirlo, questo
00:37:25non va bene, così come dal punto di vista delle norme, se pensiamo per esempio all'uso
00:37:32dei droni e tante opportunità che ci sono, qualche norma va cambiata e vanno cambiate
00:37:39sia a livello comunitario, ma non possiamo anche qui pensare che possa essere sempre
00:37:45colpa dell'Europa, noi abbiamo delle problematiche molto proprie del nostro Paese che devono
00:37:53cambiare pelle, cambiare approccio perché se vogliamo aiutare le nostre imprese dobbiamo
00:37:57favorire politiche di aggregazione perché è l'aggregazione che consente anche di trasferire
00:38:04non solo remunerazione ma anche innovazione, quindi i bandi per esempio sulle politiche
00:38:09di filiera devono funzionare, devono arrivare nei tempi giusti, se l'azienda fa degli investimenti
00:38:15quegli investimenti devono essere riconosciuti nei tempi in cui l'investimento, se possibile,
00:38:21viene fatto. E poi chiudo perché ho già parlato troppo, però avete toccato molti
00:38:26temi interessanti, ovviamente il rapporto con il consumatore, io qualche anno fa nel
00:38:322016 ho scritto la legge contro lo spreco alimentare, o meglio la legge che favorisce
00:38:37le erogazioni liberali in natura, che favorisce la responsabilità sociale di impresa nei
00:38:42confronti delle fragilità della società. E' chiaro che oltre a un aspetto tecnico
00:38:50di regolamentazione, quindi nel rapporto tra donatore e donatario, il consumatore o meglio
00:38:59il cittadino consumatore ha un ruolo strategico in questo, sia in termini di educazione al
00:39:05consumo, ma anche di effetti che si inducono nella filiera produttiva. Se scarto i prodotti
00:39:12per ragioni estetiche, questo ha un impatto anche sullo spreco alimentare, sulla generazione
00:39:20di eccedenze. E ultimissimo aspetto, oggi i prodotti giustamente in etichetta contengono
00:39:29moltissime interpretazioni, ma così come vale per la tecnologia, per l'innovazione,
00:39:34se il cittadino non sa interpretare l'informazione poi commette anche degli errori. Data discadenze
00:39:42e termini minimo di conservazione non sono la stessa cosa e talvolta ci sono delle indicazioni
00:39:50che contribuiscono anche a generare valore, perché sono legate alla denominazione, perché
00:39:57sono legati all'origine, agli ingredienti, tante questioni che si è unite a altri due
00:40:08elementi, intanto il cambiamento delle propensioni di acquisto dei cittadini. I giovani consumano
00:40:14diversamente dalle persone mediamente anziane e noi abbiamo anche una demografia europea
00:40:22che ha un impatto su questo e che di conseguenza ha un impatto sulle opportunità dei nostri
00:40:30settori produttivi. Rimango sullo stesso esempio che facevo prima, i giovani consumano meno
00:40:36vino rosso e questo ha delle conseguenze anche nelle scelte che l'Unione Europea e i Paesi
00:40:43Membri possono fare in termini di riflessione strategica, quindi sintetizzo e chiudo le
00:40:51scelte. Grazie per questa opportunità che non si deve esaurire in questo tavolo ma che
00:40:58necessariamente serve continuare nel Paese con un approccio franco, però non ideologico.
00:41:03Grazie mille, io chiederei davvero un grandissimo applauso all'onorevole Gadda, a nome mio e
00:41:08dell'Associazione siamo davvero grati della sua disponibilità e sensibilità su questo
00:41:13tema, crediamo fermamente che questi momenti siano davvero fondamentali per dare un parere
00:41:18su un tema molto importante e caro per l'Italia. Io ringrazio l'onorevole e passerei adesso
00:41:24la parola al Presidente Arditi, che ringrazio appunto per la sua disponibilità, non senza
00:41:29una premessa, il tema del mondo rega è altrettanto importante, noi abbiamo evidenziato nel nostro
00:41:35documento l'importanza di un'adozione tecnologica per supportare quella che è l'automazione
00:41:40e anche attraverso bandi europee e nazionali, esempio il PNRR in Italia, per la transizione
00:41:45digitale dell'EPMI e ovviamente sgravi fiscali anche per l'utilizzo di strumenti tecnologici,
00:41:51promuovere piattaforme come lo Smart Oreca, un ecosistema digitale per le prenotazioni
00:41:55di forniture e recensioni e ovviamente, come si diceva prima, la formazione anche del personale
00:42:01in collaborazione con università e associazioni di categoria per formare figure professionali
00:42:05specializzate ed esperte nel foodtech, introducendo anche normative legate al welfare aziendale
00:42:11come per esempio i modelli scuola alberghe europea e ovviamente trasformare in sostenibilità
00:42:16un vantaggio che oggi è fondamentale per la visione di politiche green, l'implementazione
00:42:21anche del certificato Oreca Verde europeo che premia le imprese sostenibili con visibilità
00:42:26e agevolazioni fiscali e ovviamente progetti di pilota come Cucina Impatto Zero e che utilizzano
00:42:31energie rinnovabili che rividenziano un punto cardine, il tutto unito ad una visione che
00:42:37punti ad armonizzare la normativa a livello europeo creando un codice Oreca che semplifichi
00:42:42anche gli attempimenti burocratico-sanitari, anche dialogando con un modello one-stop-shop
00:42:47già sperimentato in alcuni paesi nordici con l'obiettivo quindi di creare una rete
00:42:51tra gli operatori attraverso ad esempio il progetto Strade del Gusto d'Europa, progetto
00:42:56trasnazionale per promuovere destinazioni enogastronomiche meno conosciute e per dare
00:43:00proprio visibilità attraverso questi fondi europei legati anche a finanziamenti in Italia
00:43:05sul PNRR, però tutto questo chiedere poi a Presidente Tardini qual è la visione ovviamente
00:43:10della vostra organizzazione e quale visione possiamo dare oggi sul settore Oreca, fondamentale
00:43:13per questo altrettanto elemento del manifesto, prego Presidente.
00:43:16Mi chiamo Giuseppe Erlidi, sono un imprenditore della ristorazione alimentare, sono anche
00:43:46scrittore, posso far vedere il mio libro, distributore vincente, poi ne ho qualche coppia
00:43:50da regalare, il settore che ogni giorno collega l'industria alimentare con oltre 290 mila
00:43:56punti di ristorazione in Italia, pensate voi quanto siamo bravi, un ecosistema che genera
00:44:01280 miliardi di euro, impiega 1 milione 300 mila persone e accoglie ben 65 milioni di
00:44:08turisti, ero a Firenze l'altro giorno con Monsieur Bonduelle, la settimana di generazione,
00:44:14roba fantastica, dobbiamo veramente noi portare un sacco di turisti e farli mangiare bene.
00:44:19Bene, oggi rappresento l'ADI, l'associazione di distributori Oreca Italia nata dall'aggregazione
00:44:25di Agrodipab e la rete di distributori Oreca, composta da dieci consorti che rappresenta
00:44:30oltre 750 addende di distribuzione, sono un po' vecchietti ma noi metteremo tanti giovani
00:44:35adesso. Siamo pronti a raccogliere altre realtà naturalmente, perché rappresentanti del settore
00:44:42che condividono la nostra mission e i nostri valori naturalmente, noi ci teniamo molto
00:44:46ai valori dell'innovazione e della lealtà e della correttezza. Ricordo poi che la nostra
00:44:51realtà nasce immediatamente dopo l'esperienza pandemica, per rispondere al bisogno di rappresentanza
00:44:57di un settore distante dall'attenzione istituzionale, abbiamo bisogno di voi cari politici perché
00:45:02noi teniamo il contatto tra le industrie, i bar e i ristoranti, quindi è importante
00:45:06che ci diate una mano. Dal 2023 organizziamo gli stati generali della filiera Oreca, la
00:45:14data stabilita per il 2025 sarà martedì 28 ottobre, in quell'occasione apriremo i
00:45:20tavoli di confronto con le istituzioni, le associazioni di categoria e l'industria per
00:45:24progettare una filiera Oreca sempre più organizzata, efficiente, sono d'accordo con te, digitalizzata,
00:45:31attenta all'ambiente e alle persone, siamo in linea perfetta dei stessi valori. Il manifesto
00:45:37che presentiamo questa sera è dedicato al nostro settore Oreca, è solido, strategico
00:45:41e molto ben strutturato, complimenti, mostra una piena consapevolezza delle dinamiche del
00:45:46settore Oreca, proponendo interventi concreti in linea con le sfide contemporanee, la sua
00:45:52forza risiede nella capacità di coniugare tradizione e innovazione, qui abbiamo un
00:45:56grande rappresentante, offrendo una visione propositiva del nostro futuro. La trasformazione
00:46:02però sarà reale solo se accompagnata da un piano di azione concreto e da strumenti di
00:46:08monitoraggio e valutazione dell'impatto sulle persone e sull'economia, sono un imprenditore
00:46:13guardo ai dati, quindi dati precisi e controllati. Sostenibilità e genuinità dell'alimentazione
00:46:20sono le grandi sfide che l'Italia e l'Europa devono affrontare insieme, quindi ragazzi
00:46:25dobbiamo stare uniti. Noi distributori italiani, grazie ai nostri centri di formazione aziendali
00:46:30e ai nostri chef, siamo già pronti a educare e formare ristoratori italiani ed europei
00:46:35a proporre piatti che diffondano una cultura gastronomica europea basata su equilibrio
00:46:41nutrizionale, qualità e rispetto del territorio. Collaborare attivamente con i fornitori per
00:46:47sviluppare prodotti di qualità con etichette chiare e trasparenti. Dottor Russo siamo d'accordo
00:46:53in linea perfetta. Sostenere l'utilizzo di prodotti con denominazione DOP e GP, necessario
00:47:00a sottolineare l'eccellenza e la sostenibilità delle nostre produzioni locali. Questo è
00:47:05un forte valore aggiunto che noi italiani abbiamo, una leva da proporre ai numerosi
00:47:10turisti che visitano il nostro Paese non solo per le opere d'arte, ma anche per vivere
00:47:16l'esperienza unica della nostra grande tradizione gastronomica. E noi siamo orgogliosi di poterla
00:47:22portare in tutti i Paesini anche un po' sperduti per l'Italia. Noi distributori con la nostra
00:47:27associazione Adi ci adoperiamo presso le istituzioni per proporre una semplificazione delle norme
00:47:33vigenti. Per noi è fondamentale essere un po' più liberi di operare facilmente. Incentivare
00:47:38l'adozione di tecnologie come software gestionali integrati e l'intelligenza artificiale, lo
00:47:43scopo di sviluppare un servizio ad hoc su misura per ogni nostro cliente. Agevolare l'accesso
00:47:50al credito per facilitare gli investimenti nella formazione, le nuove tecnologie e nei
00:47:54nuovi automedicare. Promuovere una logistica molto veloce, efficiente e sostenibile. Per
00:48:01questo stiamo investendo in veicoli a basse emissioni, packaging ecologico e tecnologie
00:48:07digitali che ci aiutano a pianificare consegne più efficienti riducendo costi e sprechi.
00:48:12Poi collaborare con enti formativi e scuole professionali per formare nuove figure specializzate
00:48:18nel Foodtech e nella gestione della distribuzione. Favorire la creazione di una piattaforma
00:48:23digitale nazionale per la condivisione e l'analisi dei dati della filiera. Sostenere la distribuzione
00:48:32di prodotti locali tracciabili e certificati in linea con i principi del Green Deal europeo.
00:48:41Rafforzare le reti di imprese distributive per generare grandi sinergie, economie di
00:48:45scala e innovazione condivisa. Suggerisco di approfondire questi temi del manifesto
00:48:53durante i prossimi stati generali della filiera ORECA in programma martedì 28 ottobre 2025
00:48:58presso la sala polifunzionale della Presidenta del Consiglio dei Ministri qui a Roma. Invito
00:49:06tutti a lavorare insieme, le istituzioni, le imprese, le associazioni, per definire
00:49:12proposte tecniche e concrete da presentare poi al Governo. La filiera ORECA italiana
00:49:20ha tutte le potenzialità per essere un modello europeo e uniti possiamo veramente realizzarlo.
00:49:26Auguro a ognuno, non di voi ma di noi, un ottimo e un grande lavoro. Grazie a tutti.
00:49:31Grazie Presidente, grazie mille e lascio subito la parola chiedendo negli ultimissimi minuti
00:49:39che abbiamo a disposizione l'intervento del Presidente dottor Nicola De Lonardis di Conf
00:49:44Operative Fed Agripesca Rampani e poi a seguire dell'Avvocato Giuliano Palma. Prego Presidente.
00:49:50Presidente, grazie per l'invito, grazie ai parlamentari che si sono impegnati per questa
00:49:54conferenza. Io sono onorato di partecipare non tanto come Conf Operative Fed Agripesca
00:50:03ma quanto Presidente di una cooperativa di allevatori. Quindi dalla mia bocca oggi
00:50:09uscirà uno stato d'umore più che un intervento. Voglio partire da più o meno l'età che
00:50:18vedo in platea, hanno tutti quanti il ricordo della BSE, della mucca pazza. Dopo quel momento
00:50:26c'è stato il vero avvio della qualità della carne in Italia. Se non ci fosse stata
00:50:31la BSE noi non avremmo mai fatto il salto di qualità sul prodotto carne. L'Italia
00:50:39ha dato una dimostrazione a tutta l'Europa di come andava impostato il rilancio della
00:50:45carne. Sono nati i consorsi di tutele, è nato un IGP, hanno cominciato a curare le
00:50:53razze italiane, la fassona, la chianina, l'anarchigiana, la romagnola e in più questo
00:51:00ha fatto da volano per portarsi dietro tutto quanto una serie di allevamenti che risolvevano
00:51:06il problema del maschio nato alla stalla da latte. Non è che cosa farne sotto l'aspetto
00:51:14produttivo. Si cerca di ricavare da questo maschio comunque una buona carne. Le regioni
00:51:21che hanno fatto da portavoce di questo tipo di zootecnia sono state le regioni che hanno
00:51:32la fortuna di irrigare e hanno terreni pianeggianti, la pianura platana ha fatto veramente grossi
00:51:38passi in avanti e rappresenta quasi il 70% della produzione di carne italiana, concentrata
00:51:46in 4-5 regioni. L'altro 30% è dove è situato? Nella parte alta delle Alpi, fanno zootecnia
00:51:58d'altura e fanno un'ottima qualità di carni e abbiamo tutto il crinale appenninico, cioè
00:52:04dal Tosco Emiliano fino a scendere giù in Sicilia, tutto il crinale. Parliamo della
00:52:10famosa zootecnia estensiva, quella che caratterizza il nostro territorio. Io vengo da un paesino
00:52:19di 2700 anime, producevamo solo tabacco da noi. Abbiamo riconvertito il tabacco nel 2003,
00:52:29entro il 2009 grazie all'ABS che ci ha dato una grande spinta, il vitellone bianco, questo
00:52:34IGP, ci ha fatto cambiare idea e abbiamo costruito le stalle, abbiamo riconvertito
00:52:42i terreni e abbiamo pensato solo a soddisfare le mandrie. Quindi noi produciamo cereali
00:52:49e foraggi. L'unica cosa che compriamo è il mais e lo compriamo da regioni che lo producono
00:52:55e lo utilizziamo solo nella parte finale dell'alimentazione, prima di mandare l'animale al macello, quindi
00:53:01l'utilizzo del mais è anche circoscritto. Questo tipo di zootecnia, una zootecnia d'altura,
00:53:09oggi, purtroppo dopo il covid, non si differenzia più dall'altra zootecnia, che è buona anche
00:53:17l'altra. La nostra però è estensiva, è una zootecnia fatta per una mandria proporzionata
00:53:25agli ettari che l'azienda dispone. Ma non lo possiamo raccontare a nessuno, perché
00:53:33non abbiamo un modo, come oggi, di differenziare i sacrifici che sono stati fatti lungo il
00:53:37crinale dell'Appennino e abbiamo un sacco di allevatori con i capelli bianchi, con i
00:53:42figli che non vogliono prendersi le responsabilità dei genitori, perché non ci sono i numeri,
00:53:48perché non lo vogliono fare. Quindi questi sono due aspetti. Uno, abbiamo una qualità
00:53:54di carne eccellente che non riesce più a arrivare sul mercato perché c'è una riduzione
00:53:58del grado culturale della coscienza del consumatore. Il consumatore non ha più voglia di informarsi
00:54:06di che cosa sta mangiando e questo patrimonio che era il macellaio, che è il nostro testimonial,
00:54:15la rimozione del macellaio all'interno della GDO ha portato le panche. E mi dispiace dirlo,
00:54:21sono abituato a dire le cose come stanno. Purtroppo è così. Il consumatore si prende
00:54:26i grammi, guarda il colore, mette la schetta e se ne va. Vi dico un'altra cosa. Noi abbiamo
00:54:35su due bistecche una bistecca estera in Italia. Avevamo prima del covid del 51% di produzione
00:54:41italiana. 51% prima del covid. Oggi stiamo al 45%. Abbiamo perso sei punti di produzione.
00:54:48I sei punti di produzione stanno tutti nella zotecnia d'altura perché non conviene più
00:54:53allevare. I costi superano se non fosse per un po' di premio comunitario che non sappiamo
00:55:01se resterà. E abbiamo un problema serio che è la poca comunicazione tra i piani di sviluppo
00:55:10rurali e regionali. Le regioni, nonostante siano contigue, confinano tra di loro, hanno
00:55:15piani di sviluppo uno diverso dall'altro. E molto spesso, certi interventi, perché
00:55:19il crinale comunque è unico e la problematica è unica, non si riesce a risolvere il problema,
00:55:28perché si parlano linguaggi diversi. Forse mi sto dilungando, lei mi guarda, però occasioni
00:55:34di queste non ne ho, le ho cercate di approfittarne. Ci tengo a sottolineare che questo sarà il
00:55:52primo di una lunga serie di approfondimenti che porteremo avanti. Prima che ci caccino
00:55:56perché siamo veramente in deadline sul tempo, chiedo con estrema sintesi l'Avvocato Palma
00:56:03dei conclusioni dal punto di vista giurisprudenziale.
00:56:06Buonasera a tutti, innanzitutto grazie per l'onore e privilegio che mi avete assegnato
00:56:11nell'essere uno dei relatori qui questa sera. Dovendo fare l'intervento di chiusura e di
00:56:17sintesi estrema cerco di essere quanto più concreto possibile. È indubbio che nel corso
00:56:23della nostra storia l'agroalimentare non è stato mai considerato come un aspetto portante
00:56:30dell'economia italiana, quando invece in realtà fa parte della nostra storia, della
00:56:34nostra cultura e in realtà diverse generazioni, nonni, genitori, figli, vivono e hanno vissuto
00:56:41quelle che è la realtà dell'agroalimentare italiano. Purtroppo che cosa sta succedendo
00:56:45in modo specifico nel settore della carne? Che abbiamo un sistema di etichettatura che
00:56:50non è chiaro. L'etichettatura italiana non è chiara perché indica semplicemente
00:56:56hamburger ad esempio ma anche altri prodotti con l'indicazione della partecipazione di carne
00:57:02di chianina, di fassona, si parlava di suino nero piemontese e di altro, ma non è indicata
00:57:07specificatamente la percentuale e questo nel rispetto di quello che è il regolamento europeo
00:57:14tuttora vigente. Non solo, tutto un sistema di normazione europeo ed italiano che lei già
00:57:21ha citato prima, quindi eviterò di rinnovare le indicazioni specifiche, in realtà non
00:57:26aiutano nell'imprenditore e nel consumatore perché il consumatore non sa che cosa sta
00:57:31andando a mangiare. Io compro un hamburger, hamburger che contiene chianina, sì, ma quanta
00:57:36chianina sta là dentro? Il 20%, il 30%, il 50%, l'80% o il 100%? E non è una differenza
00:57:43da poco perché è una differenza sostanziale in quanto una cosa è comprare un hamburger
00:57:48che è interamente di chianina e una cosa è comprare un hamburger che contiene della
00:57:52chianina. Questo si potrebbe dire anche di altre tipologie di carni. Il sistema normativo
00:57:57italiano che ha recepito una buona parte, non totalmente, una buona parte del sistema
00:58:02regolamentare europeo, sì, ha disciminato l'aspetto igienico-sanitario, ha disciminato
00:58:08l'aspetto tecnico di etichettatura, ma non in maniera chiara, ma fondamentalmente è
00:58:12frammentato e non solo è frammentato a livello nazionale, ma come veniva richiamato poca
00:58:18anzi, a livello regionale. Non è possibile che noi abbiamo 20 regioni e due province
00:58:22a statuto speciale e ognuno si fa le regole a modo suo e ognuno gestisce le cose a modo
00:58:27suo e io mi troverò dei regolamenti regionali in Lombardia diversi da quelli della Sicilia,
00:58:32ma la carne è carne e il prodotto è prodotto e io devo tutelare il consumatore in ogni
00:58:37parte del territorio italiano, perché questo ha due impatti, uno sul consumatore come l'abbiamo
00:58:42detto, ma anche l'imprenditore, perché l'imprenditore viene vessato da una serie di normative per
00:58:48le quali, se sbaglio una virgola, ma non nella produzione, non nella lavorazione, non nella
00:58:55distribuzione, ma nella carta. Nel semplice estilare un certificato o qualche cosa ci
00:59:02sono dei regolamenti attuativi di decine e decine e decine di migliaia di multe, con
00:59:08tutto quello che ne consegue. L'imprenditore vuole produrre, vuole lavorare, ma vuole stare
00:59:12sereno e in Italia oggi non c'è nemmeno un sistema di formazione e di supporto, perché
00:59:20gli studi legali che hanno una competenza giuridica nell'ambito agroalimentare sono
00:59:24pochissimi, perché non è un settore che tira, è un settore di nicchia e pochi siamo
00:59:29quelli che trattiamo la materia, che poi non è solamente regionale e nazionale ma è europea
00:59:35e bisogna tutelare e accompagnare l'imprenditore, perché se l'imprenditore è sereno e riesce
00:59:40ad allevare o a produrre o a meno a distribuire in maniera chiara e sana, il consumatore
00:59:46verrà tutelato.
00:59:47Io ringrazio davvero l'Avvocato Palma, un grande applauso per il suo intervento, ritorno
00:59:52sul tema che abbiamo detto prima, l'armonizzazione della normativa, è un elemento fondamentale
00:59:57e sarà oggetto ovviamente delle discussioni a seguire, per tutti i membri della stampa
01:00:02sia presente che ci ha seguito da remoto, il comunicato con i dettagli del manifesto
01:00:06verrà presentato domani e ringrazio ancora tutti per essere stati con noi e ovviamente
01:00:10agli prossimi appuntamenti che su questo tema l'Angi e tutti i partner porteranno avanti.
01:00:15Grazie ancora a tutti e buona giornata.

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