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  • 2 giorni fa





MOMENTI DI FORTE EMOZIONE sotto l'abitazione di Nicolas Sarkozy, nel 16esimo arrondissement, parte occidentale di Parigi, quando l'ex capo dello Stato, mano nella mano con la moglie Carla Bruni, ha lasciato la sua casa e si è diretto verso l'auto che lo attendeva per condurlo al carcere della Santé.
I sostenitori, oltre un centinaio, lo attendevano e lo hanno voluto toccare. Gli hanno stretto la mano, qualcuno lo ha abbracciato fra gli applausi e i cori. Sarkozy si è fermato con tutti, salutando e in qualche caso scambiando anche baci con i presenti. Ha salutato tutti, anche quelli che scandivano il suo nome e gridavano «Liberate Sarkozy» dalle finestre. Carla Bruni gli è rimasta sempre vicina fino a quando è salito in macchina con l'avvocato difensore Christophe Ingrain, camminando a testa china, senza sorridere.
L'ex presidente francese, deve scontare la condanna a 5 anni per il finanziamento libico della sua campagna elettorale 2007. A 70 anni, sarà il primo ex presidente della Repubblica dell'Unione Europea a essere rinchiuso in cella. Il 25 settembre, al momento dell'annuncio della condanna disse: «E se vogliono assolutamente che io dorma in prigione, lo farò a testa alta». 





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