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  • 2 giorni fa
C’è qualcosa di paradossale nel vedere un grembiule sfilare sul tappeto rosso. Forse perché, nonostante il tocco ironico di Miu Miu, quell’immagine di donna legata alla casa e al lavoro invisibile ha un sapore che sa di altri tempi. Eppure Emma Corrin, con la consueta intelligenza stilistica, riesce a trasformare quel simbolo in qualcos’altro: non nostalgia, non provocazione, ma un piccolo cortocircuito tra glamour e realtà. Alla première del film 100 Nights of Hero al BFI London Film Festival, l’attrice britannica ha scelto un grembiule bianco a fiori firmato Miuccia Prada, sovrapposto a pantaloni sartoriali e camicia smanicata. Un look volutamente ambiguo, sospeso tra gioco e riflessione.

[idgallery id="1608107" title="Emma Corrin vs Lady Diana: tutti i look a confronto"]
Emma Corrin con il grembiule Miu Miu a Londra
Sul red carpet, Emma Corrin è la prima a portare il nuovo abito-grembiule Miu Miu. E l'attrice che ha interpretato Lady Diana in The Crown lo ha fatto con grazia e distanza. Niente ironia, niente teatralità. Una scelta che restituisce dignità a un capo nato per nascondere. Il look, curato dallo stylist Harry Lambert, alterna rigore e fragilità: grembiule floreale con rouches leggere, pantaloni grigi a sigaretta, scarpe a punta e gioielli Cartier appena accennati. Tutto sembra studiato per non sembrare studiato. Ed è proprio lì, nella misura, che Emma Corrin trova il modo di interpretare la moda.

[caption id="attachment_2658241" align="aligncenter" width="1024"] Emma Corrin sul red carpet di "100 Nights of Hero" al BFI London Film Festival (EPA/NEIL HALL)[/caption]

[idarticle id="1728803,124223,1864557" title="Emma Corrin sempre più ''no gender'': su Instagram con le fasce che schiacciano il seno,Vestivamo con i fiocchi. Giro del mondo e del tempo in grembiule,Il look del giorno, l'outfit virale di Miu Miu. Nella versione da indossare sempre"]
Il grembiule Miu Miu e la donna di altri tempi
La collezione Primavera-Estate 2026 di Miu Miu ha fatto del grembiule il suo emblema: un oggetto domestico elevato a capo couture. Ma sotto l’estetica levigata, rimane un interrogativo difficile da ignorare: davvero c’è bisogno di magnificare la figura della donna che serve, pulisce, accudisce? Miuccia Prada ha giocato su ambiguità e memoria, riportando in passerella cameriere, operaie e lavoratrici d’altri tempi. È un’operazione culturale raffinata, ma anche un po’ malinconica: un omaggio che rischia di trasformarsi in cornice dorata di un’epoca mai del tutto superata.

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2 giorni fa