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https://www.pupia.tv - Borghi - Intervento in Senato
Claudio Borghi: Nonostante i francesi esprimano il presidente della BCE, una garanzia assoluta per gli investitori, hanno uno spread più alto del nostro. Questo non solo a causa delle scelte di Parigi, ma anche per la politica economica coerente del Governo italiano che trasmette fiducia a investitori e agenzie di rating aiutando così le nostre imprese.(15.10.25)

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Trascrizione
00:00Grazie Presidente. Mi sono andato a ascoltare gli interventi dell'anno scorso, quando si commentava, perché di commento è, ricordiamo che è un atto non emendabile, era non emendabile nel vecchio sistema, quando ancora si chiamava Nadef, diventa non emendabile nel nuovo,
00:26e quindi diciamo che non è che abbiamo cambiato in modo clamoroso.
00:32E l'anno scorso, commentando in quest'aula la Nadef, con una certa qual soddisfazione, mi viene da dire, avevo anticipato quello che sarebbe successo quest'anno,
00:47perché il Governo sta andando avanti con una coerenza che non sempre ho visto, anzi quasi mai ho visto, perché nelle legislature passate in certi casi era più il caos e l'improvvisazione rispetto alla programmazione pluriennale.
01:08Invece in questo caso stiamo assistendo a una programmazione pluriennale che porta a una stabilità, che è un valore in sé.
01:19Se era prevedibile l'anno scorso, che cosa avrebbero fatto quest'anno e le conseguenze di quelle mosse stanno venendo riconosciute dai mercati,
01:30che ormai non sono più nella consueta situazione tale per cui, insomma, ve lo dice uno che ci lavorava,
01:40che ogni mattina a leggere avvidamente il giornale per vedere che diamine sarebbe successo.
01:48No, in questo caso abbiamo un obiettivo e dei mezzi per perseguirlo.
01:56Il fatto che questa finanziaria che si delinea sia leggera non è un difetto.
02:06Questa è un'economia che deve essere lasciata in pace.
02:09Io credo che larghi tratti dell'economia, se in passato fossero stati lasciati in pace,
02:17cioè se invece di avere delle finanziarie che cambiavano tutto ogni volta pensando di rinventare la ruota,
02:24lasciavano fare a chi ogni mattina si sveglia e fa impresa,
02:28e non vuole avere cambiamenti costanti dello scenario tale per cui magari delle piani fatti con fatica,
02:38investimenti e così via dovevano poi essere mandati al macero.
02:42Ma io credo che adesso saremmo messi meglio.
02:44Quindi il fatto che ci sia una finanziaria che tocca poco la situazione attuale
02:53e che, attenzione, in tutto quello che viene delineato e anche negli interventi che ci ha illustrato e anticipato
03:02ieri sera in Commissioni riunite il Ministro Giorgetti, interviene e interverrà solo in aspetto,
03:14ad adiuvandum mi vorrebbe da dire, perché se si delineano degli interventi di riduzione delle aliquote,
03:22se si individuano degli interventi di aiuto a chi non ce la fa in questo momento a pagare i debiti,
03:31se si delineano degli interventi di prosecuzione di misure che avevano dato dei buoni risultati,
03:40vedete che non c'è nessun tipo di rivolgimento,
03:45c'è semplicemente un cercare di proseguire un qualcosa che sta oggettivamente dando dei risultati.
03:51A un certo punto, invece, ci sono delle situazioni che devono però essere ricordate.
04:12Le situazioni che devono essere ricordate sono quando in passato l'Italia,
04:17perché principalmente in questo documento ne stiamo parlando di aspetti macroeconomici,
04:23quando in passato l'Italia si era trovata in una situazione di vantaggio rispetto alle grandi economie europee.
04:29L'unica che mi ricordo è stata nel 2008, diciamo durante la crisi del subprime,
04:38dove a causa di un settore bancario meno internazionalizzato e meno globalizzato degli altri,
04:47il nostro Stato si trovava a dover intervenire per salvare il settore bancario
04:53meno rispetto a quanto facevano gli altri paesi.
04:57Erano momenti drammatici in cui, tanto per dirne una,
05:00l'Olanda, quindi non esattamente un'economia debole dell'Europa,
05:05su quattro grandi banche ne dovette nazionalizzare o in generale aiutare tre.
05:10Soltanto la banca, quella diciamo così, degli agricoltori ne rimase fuori,
05:19altrimenti le altre tre grandi banche vennero, in un caso totalmente nazionalizzata,
05:25quella di SNS Real, e nelle altre due casi ci fu un pesante intervento dello Stato
05:29per cercare di salvarlo.
05:31A fronte di questi interventi molto onerosi,
05:37molto onerosi, perché lo Stato si trovava a dover ripianare la parte dell'attivo delle banche
05:43che veniva a essere considerato non più affidabile
05:49e all'interno di bilanci che erano cresciuti a dismisura
05:54venivano richieste delle cifre importantissime per riuscire a tenere la banca
06:00in situazioni operative e non andare verso disastri peggiori.
06:06Beh, l'Italia dovette intervenire in parte sul sistema bancario,
06:11meno degli altri paesi,
06:12e si verificò quello che fu una sorta di sorpasso in retromarcia,
06:18cioè, vale a dire, gli altri arretravano,
06:21cioè la Germania andò in una pesante recessione,
06:24tanto per dire, si parlava, credo se non mi ricordo male,
06:27del 3% insomma, di recessione,
06:30quindi stiamo parlando di numeri importanti.
06:32La Gran Bretagna, che aveva un settore finanziario
06:36che all'epoca era ancora dentro l'Unione Europea,
06:38quindi veniva utilizzata per i confronti dei partner dell'Unione Europea,
06:43avendo un settore finanziario e bancario molto grande,
06:47era particolarmente esposta,
06:49e quindi stiamo parlando di paesi che in un modo o nell'altro
06:53avevano degli arretramenti così pronunciati
06:56che il nostro arretramento, perché ovviamente è impossibile
06:59che un'economia interconnessa come quella italiana
07:02potesse essere in crescita in un periodo in cui tutto il mondo
07:05stava sperimentando una recessione mai vista prima,
07:09insomma, in tempi recenti,
07:12ma ecco, noi recedevamo meno degli altri,
07:15in questo caso eravamo un po' migliori rispetto agli altri paesi.
07:18E' stato, credo, l'unico caso,
07:20altrimenti eravamo più o meno sempre sul fondo.
07:25Certo, se noi volessimo fare un'analisi un po' raffinata,
07:29verrebbe da dire che,
07:31e forse approfittiamo di questi momenti
07:34per parlare un pochettino di cosa possono essere
07:37delle scelte che effettuano i paesi,
07:39l'economia che, diciamo, è forse a noi più affine,
07:45vale a dire quella francese,
07:48beh, in passato è cresciuta di più di noi,
07:53ma se guardiamo quanto è cresciuta più di noi
07:57e vediamo cos'è stata la differenza dei deficit francesi
08:03rispetto alla nostra permanente austerità,
08:10ai nostri continui avanzi primari
08:13che abbiamo sempre fatto,
08:16perché c'è questa vulgata all'epoca dell'Italia cicala,
08:22e degli altri paesi formica,
08:24ecco, questa cicala è sempre stata in avanzo primario,
08:27tranne ovviamente nei momenti di massima crisi
08:30tipo il Covid o similari,
08:32ma la Francia invece ha sempre speso di più.
08:37Se noi prendiamo la somma dei deficit
08:39fatti nel tempo dalla Francia
08:41e li confrontiamo con cos'è stata la crescita maggiore
08:46della Francia rispetto all'Italia,
08:48otteniamo una pressoché identità.
08:51Quindi abbiamo dei paesi
08:53che spendevano di più
08:56e grazie a questa spesa aggiuntiva
08:58che facevano rispetto ai nostri
09:00facevano segnare una crescita maggiore.
09:02E però a che costo?
09:05Adesso li stiamo vedendo i costi,
09:08perché col tempo arrivano i conti
09:11in un sistema di moneta unica come quello europeo
09:14e prima o poi gli sbilanci arrivano al pettine.
09:20Certo, non è una cosa sconosciuta
09:23che io preferisco il sistema delle monete flessibili,
09:25perché il sistema delle monete flessibili
09:28ha un meccanismo di adeguamento automatico
09:31che è dato dal cambio delle valute.
09:34Ma all'interno di una moneta unica,
09:35grazie Presidente Chiudo,
09:37all'interno di una moneta unica
09:39se qualcuno spende di più
09:41in qualche modo prima o poi i conti arrivano.
09:44E stanno arrivando adesso
09:45perché ci troviamo, guarda caso,
09:48uno spread della Francia
09:50superiore a quello dell'Italia
09:51nonostante loro esprimano
09:53il Presidente della Banca Centrale Europea
09:56e quindi significa una garanzia assoluta
09:59da parte degli investitori.
10:00Ecco, pur con questa garanzia assoluta
10:02e chiudo,
10:03noi in questo momento siamo in vantaggio
10:05e riusciamo ad avere uno spread più basso.
10:08Questa politica del Governo sta pagando
10:10e gli va riconosciuta una coerenza
10:14che oggettivamente anch'io
10:16che avrei forse delle idee più aggressive
10:19dal punto di vista della spesa, della finanza pubblica,
10:22ma non posso che non riconoscere
10:25e questa coerenza paga,
10:27questa tranquillità paga,
10:31questo clima senza scossoni
10:33e con un obiettivo definito
10:35sicuramente ha portato degli aiuti alle imprese
10:38e i numeri di questa relazione
10:42che ci portano per una volta
10:44in vantaggio rispetto agli altri Paesi
10:46sono testimoniani.
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