Vai al lettorePassa al contenuto principale
  • 6 giorni fa

Categoria

📺
TV
Trascrizione
00:00Ben trovati agli amici di Teletutto connessi da questo momento con Radio Brescia 7 per il nostro incontro quotidiano che ci consente ogni giorno di approfondire attraverso tanti protagonisti un tema.
00:25Oggi parliamo di un libro ma parliamo anche di tv e di radio, come sono cambiate le cose nel tempo, che valore hanno adesso televisione e radio e non solo perché abbiamo il piacere di avere con noi il professor Paolo Carelli dell'Università Cattolica di Brescia.
00:45Buongiorno, ben trovato.
00:47Buongiorno, buongiorno a voi, grazie Maddalena.
00:49Allora, tu sei un esperto, un ricercatore di tutto quello che ha a che fare con il mondo dei media, questo insegni, come si chiama il corso precisamente?
00:58Ho tanti corsi alla sede di Brescia dell'Università Cattolica.
01:01E non solo a Brescia peraltro.
01:03A Milano, teoria e tecnica dei media è uno di questi che appunto insegna le basi per comprendere il mondo della comunicazione dei media.
01:12Ti faccio una domanda brutale per cominciare, è ancora seducente il mondo dei media diciamo così più tradizionali per i giovani?
01:21Come guardano a tv, radio e agli strumenti diciamo così più classici?
01:26Sì, è ancora centrale, lo è in particolari momenti di fronte ad esempio ai grandi eventi, ai grandi contenuti di intrattenimento sportivi,
01:37di informazione che riguardano appunto il mondo della televisione ma ci sono anche tante altre forme attraverso cui i giovani soprattutto
01:44e quindi le generazioni più giovani fruiscono di questi contenuti, quindi attraverso i social, attraverso TikTok, attraverso le piattaforme streaming
01:51che sono un altro tassello importante di questa industria che alla fine è l'industria degli audiovisivi, dei contenuti di cui tutti noi non riusciamo a fare a meno.
02:01È molto cambiato in effetti il modo di fruire per esempio della tv, la tv lineare certamente sta facendo più fatica
02:10ma ormai anche per il rilevamento dei dati, poi magari me lo spieghi, si è capito che non puoi limitarti ai famosi dati auditel classici
02:21di chi accende e spegne la tv perché ormai io per esempio usufruisco di tutto quello che è il contenuto di Rai e Mediaset
02:31per fare dei nomi attraverso le loro app, i contenuti che li vengono caricati, guardo quando voglio, faccio ripartire,
02:37insomma abbiamo tutti bisogno in una vita frenetica di strumenti che siano più agili e essere loro al servizio nostro
02:44e non al contrario di essere a quell'ora precisa, seduta davanti alla tv o sbaglio?
02:49No, è esattamente così, il consumo lineare, classico, tradizionale della televisione è stato affiancato, non direi sostituito
02:57ma affiancato e arricchito anche da quel consumo di cui parlavi tu e cioè di un consumo che invece è slegato
03:04se vogliamo dalla rigidità del palinsesto, almeno in parte laddove è possibile, sui contenuti in diretta è un po' più complicato
03:10però su contenuti come appunto fiction televisiva, programmi di intrattenimento o altro sono strumenti, applicazioni
03:19che consentono di accedere allo stesso tipo di contenuti in una modalità diversa che va comunque a contribuire
03:25a quello che è il risultato poi complessivo e finale di un contenuto in termini di ascolto, in termini di capacità di aggregazione di pubblico
03:33Altra cosa che è stata ben compresa da parte per esempio del mondo della televisione, la radio l'ha già fatto
03:40perché in fondo adesso sgridami se devi ma i podcast li hanno inventati i radiofonici mica altri
03:47ma la televisione ha anche compreso che invece di fare una battaglia con i social, sfruttarli a proprio beneficio e traino
03:56era la cosa più importante per cui ti cito una trasmissione televisiva per tutte ma potremmo fare mille esempi
04:03X Factor beneficia molto di queste pillole, di queste clip su Instagram, su TikTok che vanno poi a dare un grosso traino a quella che è la trasmissione
04:14Assolutamente, dobbiamo pensare che i mezzi non sono necessariamente in conflitto tra di loro ma sempre di più televisione e social per esempio
04:22sono alleati in questo senso, il caso di X Factor, di altri talent show è evidente ma direi insomma che poi il caso più eclatante
04:30è quello del contenuto più tradizionale della televisione italiana, pensiamo al Festival di Sanremo
04:34della sua grande capacità di rinnovarsi anche di attrarre un pubblico sempre più giovanile
04:39grazie anche a un lavoro fatto proprio attraverso il mondo dei social, il coinvolgimento, l'engagement come si dice
04:47del pubblico più giovanile attraverso i social
04:49questa è un'operazione che ha avuto un risultato in termini di ascolto, di appeal, di introito pubblicitario straordinaria
04:57noi la vediamo da vicino perché ogni anno siamo per un'intera settimana a Sanremo, trasmettiamo da lì
05:03e quello che abbiamo capito forte e chiaro vivendo la sala stampa eccetera
05:07è che chi quando è arrivato e faceva per esempio i social era un po' visto come si
05:12vabbè grazie sei qui in sala stampa vai in fondo eccetera
05:16adesso viene considerato parecchio proprio perché si è capito che lì c'era un cambio di passo fortissimo
05:24certamente e di nuovo i dati di ascolto delle ultime edizioni ci dicono proprio che
05:29il target giovanile dei giovani, dei giovanissimi è quello più importante, più pregiato, più ampio
05:37in termini proprio percentuali diciamo così
05:40di un contenuto come il festival di Sanremo
05:43lì c'entra tanto anche il fanta Sanremo
05:45assolutamente
05:45non so se l'hai seguito
05:46poi i contenuti come dire ancillari collegati all'evento principale consentono ovviamente
05:54favorisco
05:55ancillare mi piace un sacco, te la rubo perché è molto efficace, rende l'idea
06:02ma rende l'idea anche di questo mondo, di questa industria che sta cambiando
06:05fra l'altro anche durante la consueta conferenza stampa della mattina cosa viene fuori che vengono
06:11si citati gli ascolti in termini diciamo così di televisione, canale, Rai 1 ma anche
06:19vengono segnalati appunto i contatti sui social eccetera, tutto fa, tutto fa, tutto fa
06:27Paolo però io volevo parlare un po' con te e chiederti perché nella vita fai quello
06:33che fai, come sei stato sedotto da tutto quello che era il mondo dei media, come è
06:41che arrivano nella tua vita tanto da decidere che quello avresti studiato e quello avresti
06:45fatto diventare come la tua professione?
06:48Allora è una domanda difficilissima da quiz televisivo quasi
06:51Mamma mia
06:52Però devo dire che io sono sempre stato attratto sin da ragazzo, insomma da giovane
06:56dal mondo del giornalismo, dal mondo dell'informazione, quindi insomma da un pezzo specifico del mondo
07:01Tu questo hai fatto anche nella tua vita di giornalista?
07:03Ho fatto da studente, insomma mi è capitato di fare il cronista nelle testate locali, come
07:07lavoretto, come lavoro, insomma per diversi anni per mantenersi un po' agli studi e per
07:14cominciare anche a fare un po' di pratica, di esperienza e capire da vicino quanto poi
07:18il mondo, la routine anche quotidiana, professionale, ai tempi poi non c'erano ancora i social, lavorare
07:25in un quotidiano significava proprio scontrarsi con delle routine professionali ben diverse dall'immaginario
07:29che uno poteva avere del mondo romantico del giornalismo, però è stato molto molto
07:34Formativo
07:35Formativo?
07:36Formativo, assolutamente, da lì appunto poi la volontà, io ho sempre stato attratto
07:40tra il mondo dell'informazione e dello sport in particolare
07:43Ed ecco perché hai scritto un libro che va in questa direzione, ma di sport e serialità
07:49televisiva, che tra l'altro era un libro che mancava, perché non c'era un libro che
07:52approfondisse così il tema, parliamo tra poco
07:54Sì, dicevo poi che mi sono iscritto all'università, ho fatto l'università cattolica a Milano,
08:00allora si chiamava Linguaggi di Media, poi ho di fatto una magistrale in un corso di un'altra
08:06facoltà, ma che comunque andasse a completare in qualche modo lo sguardo sulla comunicazione
08:10in media, ho avuto diverse esperienze di lavoro anche in altri ambiti, in imprese, in aziende,
08:17in enti pubblici e contemporaneamente incontro poi anche con il mio professore, il relatore
08:22dell'attesi, il compianto del professor Fausto Colombo che per tre anni ha diretto il Dipartimento
08:27di Scienze della Comunicazione a Milano che è mancato purtroppo qualche mese fa, con cui
08:32ho avuto poi la fortuna di proseguire con un dottorato di ricerca e poi da lì l'incontro
08:37con il CERTA, il centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi, sempre all'interno
08:40della Cattolica, allora diretto dal professor Aldo Grasso, oggi diretto dal professor Scaglioni
08:46che è stata davvero e continua ad essere per me una palestra di ricerca e di quello che
08:51è poi il lavoro che noi facciamo a fianco della docenza e della didattica.
08:55Ti faccio due domande prima di prenderci 30 secondi di pausa e poi di buttarci assolutamente
09:00in quello che è il libro. Prima di tutto lo stato di salute invece di uno strumento
09:04che è quello della radio. Gli ascolti in generale sono enormemente soddisfacenti, è
09:10uno strumento antico ma che continua a saper essere secondo me anche un po' un incubatore
09:15di esperimenti e la cosa che mi fa piacere è che non solo sono i network a beneficiare
09:21di buoni ascolti ma anche una radio come la nostra per esempio, radio che racconta un
09:27territorio. La radio è proprio uno dei classici esempi
09:29che viene fatto anche negli studi sui media di quella capacità che hanno i mezzi di comunicazione
09:34di non morire mai, nessun medium muore mai veramente ma si trasforma e la radio in questo
09:39senso è forse uno di quelli che meglio esprime questa capacità, ve lo dico con una parola
09:44brutta ma molto abusata, resilienza, che viene molto utilizzata in questo periodo, perché
09:50è un mezzo che anche nei momenti di crisi, pensiamo anche al periodo del Covid per esempio,
09:55ha saputo in qualche modo reinventarsi. Nel corso degli anni, dei decenni si è reinventata
09:59da un consumo statico, a un consumo di mobilità, da generi prevalenti che potevano essere appunto
10:05la musica, l'informazione, l'introduzione anche dell'intrattenimento, la scoperta dei podcast
10:09che sono in qualche modo una derivazione del mondo radiofonico pur con delle caratteristiche
10:14diverse e non solo i grandi network diciamo così nazionali ma la radio diventa anche
10:20un grandissimo strumento di prossimità territoriale, di comunità, di vicinanza proprio con il pubblico,
10:26con il territorio e in questo senso credo che sarà un mezzo che difficilmente...
10:31Longevo, mettiamola così.
10:33Hai detto una cosa che vorrei come dire chiudere dal mio punto di vista per le mie esperienze,
10:40il periodo del Covid è stato secondo me uno dei periodi professionali più belli perché
10:47mi ha consentito di scoprire anche il tema non solo dell'intrattenimento, è vero che
10:53facciamo informazione ma lì abbiamo proprio capito che potevamo essere utili in quel momento
10:58e quindi è stato un momento di molto bello per così dire per quanto mi riguarda.
11:04Un punto di riferimento.
11:06Esatto, venire qui ogni mattina e fare il giro di telefonate, portare in diretta chi stava
11:10consegnando le mascherine, chi ci poteva raccontare qual era la situazione di pronto soccorso,
11:15chi poteva dire ho bisogno di questo o di quello mi ha fatto ancor più capire l'amore
11:22per questo strumento che è così agile e veloce.
11:26Assolutamente, sono d'accordo con te di avere un mezzo che io non ho praticato personalmente
11:31e professionalmente nella mia vita ma che mi ha sempre affascinato e sono contento di essere
11:36qui.
11:37E a me fa piacere averti qui.
11:38Fra l'altro, l'altra domanda che faccio a tutti gli ospiti che passano da qui, in
11:44parte mi hai già risposto, è chi ha influenzato il tuo essere oggi, quello che sei, nella tua
11:50vita.
11:51Generalmente chi mi risponde va a ripercorrere un'esperienza che è quella proprio degli
11:57anni formativi, quindi diciamo nel periodo del liceo piuttosto che.
12:02Lì ci sono degli incontri che possono fare il bello o il brutto delle nostre vite.
12:07Tu hai citato un professore di riferimento.
12:10Tutti un professore.
12:11C'è qualcun altro che vuoi segnalare?
12:13Per non fare nomi che poi insomma è sempre...
12:16Poi ti chiamano e ti dicono però io...
12:18Più che dei nomi, diciamo così, dei contenuti a proposito di televisione.
12:22Io sono sempre stato molto affascinato da ragazzo, da appunto quei contenuti televisivi,
12:29non solo televisivi, prevalentemente televisivi, che raccontavano lo sport o l'attualità con
12:34una chiave un po' romanzata, un po' letteraria, un po' documentaristica anche se vogliamo.
12:40Quindi comunque l'approfondimento televisivo, penso ad esempio a dei programmi dell'allora
12:45Tele più poi diventata Sky Sport, che è stato uno dei primi a raccontare anche lo sport in
12:50una maniera diversa.
12:52Quasi epica per certi tratti.
12:53Per certi tratti che andassi al di là del mero evento, della mera chiacchiera sportiva.
12:59E quindi, come dire, connettere sport o altri ambiti, non soltanto quello, con la letteratura,
13:06il cinema, la serialità televisiva o altre forme di rappresentazione, ecco diciamo così,
13:12la storia, la società, le trasformazioni culturali è un elemento che mi ha sempre affascinato
13:16del mondo dei media, del mondo dell'informazione.
13:19E qui hai creato già un link straordinario al libro di cui parliamo esattamente tra 30
13:24secondi.
13:24Restate con noi.
13:27Rieccoci tornati in diretta.
13:28Cuffia in testa per parlare di sport e in serialità televisiva.
13:32Hai sentito ora l'esigenza di scrivere questo libro perché e quali sono le caratteristiche
13:38di un libro estremamente interessante perché affronta una serie di temi legati alla serialità
13:46di quelle che sono le offerte televisive per quanto riguarda lo sport.
13:52Sì, è un libro accademico innanzitutto, quindi che affronta, come dire, l'approccio, diciamo
13:58così, delle serie tv da un punto di vista della prospettiva che noi chiamiamo dei television
14:03studies, dei media studies.
14:05Perché questa esigenza?
14:06Io tra i miei interessi di ricerca personali c'è quello da diversi anni del rapporto tra
14:12lo sport e la televisione, lo sport e gli audiovisivi, che è un terreno poco praticato
14:17se vogliamo, anche nel nostro paese salvo alcuni importanti studiosi che se ne sono occupati
14:21poi in passato, più presente se vogliamo forse nell'ambito anglosassone.
14:26Però è un ambito, è un settore di analisi che è stato sempre affrontato sostanzialmente
14:32dal punto di vista o degli eventi sportivi, quindi le modalità di rappresentazione,
14:36dei grandi eventi, il tema dei diritti sportivi più recentemente, oppure il mondo dell'informazione
14:44televisiva, dell'intrattenimento televisivo collegato allo sport.
14:47o ancora un filone più recente che sta avendo molto successo, peraltro, soprattutto sulle
14:51piattaforme streaming, che è quello del documentario delle docu-series, quindi esistono dei saggi,
14:56dei libri anche a livello anglosassone sul documentario sportivo, quindi sul racconto
15:03delle gesta del passato.
15:04Sai che quello, io che non sono proprio una super centrata sullo sport, a parte insomma
15:10qualche sport motoristico, eccetera, ma mannaggia quanto si può fare la differenza nel racconto
15:19delle gesta sportive di, non so, penso a sfide per dirti.
15:23Sì, certo, che è stato un grande programma del servizio pubblico, che forse per primo
15:28ha portato, prima cittavano l'approccio epico al racconto dello sport.
15:32Quello che, mi sono accorto, un po' mancava all'interno di questi studi, anche in ambito
15:37internazionale, era una riflessione sistematica sul rapporto invece tra lo sport e le serie
15:43tv di finzione, le cosiddette fiction, perché anche quello è un grandissimo terreno di esplorazione
15:49di come lo sport può essere raccontato nella televisione, quindi non la realtà, ma la
15:55finzione, la rappresentazione finzionale in qualche modo dell'attività sportiva.
15:58Per cui mi sono messo a fare un po' questa ricerca e ho scoperto in realtà che esistono
16:04moltissimi titoli, sia a livello italiano, sia statunitense, ma anche in altri contesti
16:09geografico-culturali, e da lì quindi è nata l'idea di andare poi sempre più a fondo
16:13e cercare di interpretarli, di capire, di fare anche una ricostruzione storica per tematiche,
16:19per discipline e così via. Questo libro, il sottotitolo è Storie, generi, culture nazionali,
16:24peraltro ringrazio la caseditrice morcelliana Scolè che ha accettato la mia proposta quando
16:30ci siamo incontrati, è stata proprio quella di provare a ricostruire questo campo, che
16:36è un campo comunque molto fecondo di rappresentazione dello sport in una chiave diversa da quella
16:41a cui siamo abituati, che è appunto quella della fiction.
16:43Scrivendo il libro c'è qualcosa da studioso? Magari no, però c'è qualcosa che ti ha particolarmente
16:51stupito, che non ti aspettavi nella tua ricerca?
16:54Allora intanto, sempre continuando su quest'ultimo punto, se posso aggiungere, mi ha stupito il
16:58fatto che mancasse proprio una riflessione su questo. Perché? Perché in realtà la serialità
17:03televisiva, le serie tv sono state molto studiate negli ultimi anni, molto raccontate, molto
17:08divulgate sia a livello giornalistico che a livello accademico. E' proprio uno degli
17:12ambiti che ha portato la televisione a trasformarsi negli ultimi decenni, a portarla anche ad
17:17elevarla in qualche modo nel livello culturale. Molti hanno detto che le serie tv erano i nuovi
17:22romanzi, la nuova letteratura, il nuovo grande cinema del nuovo millennio. Però non esisteva
17:27appunto una riflessione su quanto lo sport, in tutte le sue dimensioni, la competizione,
17:31l'agonismo, i messaggi morali che lo sport porta dietro, la fatica, le cadute, le rinascite.
17:39Questo non esisteva. La cosa che mi ha stupito è che in realtà sin dalla nascita del mezzo
17:44televisivo, io mi concentro soprattutto su Italia e Stati Uniti, ma con uno sguardo poi
17:48anche ad altri paesi, in realtà sin dagli anni 50 lo sport è un dispositivo narrativo
17:53potentissimo che viene utilizzato dalle fiction televisive, dalle miniserie, dalle serie a lunga
17:58durata, a lungo formato, estese. Alcune riuscite altre un po' meno. Dalle commedie e dalle serie
18:04drammatiche, insomma da tanti generi. Da quelle un po' più coerenti a quelle un po' meno
18:10coerenti alla vita degli sportivi. Ci sono grandi successi, ci sono clamorosi
18:14insuccessi di fiction sportive chiuse dopo pochi episodi, però la cosa interessante a mio
18:20parere è proprio questo fatto che lo sport continua ad essere un dispositivo narrativo
18:25molto importante per raccontare delle storie, per costruire degli immaginari seriali.
18:30Abbiamo letteralmente bruciato il tempo, quindi abbiamo pochi minuti. Nel libro tu parli di
18:37un personaggio a livello mondiale amatissimo, figurati per i bresciani, perché c'è anche
18:43il divincodino Roby Baggio. Ci concentriamo in chiusura su questo?
18:47Beh sì, nella ricostruzione di questi contenuti, una piccola parte del volume è dedicata anche
18:56al vincodino, che è un caso interessante, non è una vera e propria fiction seriale,
19:00perché sappiamo essere in realtà un film in un'unica soluzione, quindi un classico film,
19:04ma un film che è stato trasmesso da Netflix, cioè da uno di quei soggetti che prima dicevamo
19:08essere dei nuovi canali televisivi, delle nuove piattaforme che entrano nell'industria
19:13televisiva. È un caso interessante, è un caso tra l'altro di collaborazione tra
19:17Mediaset e Netflix, realizzato proprio a cavallo tra il 2020 e il 2021, che fa capire quanto
19:23poi la televisione tradizionale e le piattaforme in realtà spesso si alleino per realizzare
19:27dei bei contenuti, come è il divincodino che racconta la storia di Roberto Baggio, non
19:31tanto in una ricostruzione come potrebbe fare un documentario, che lo farebbe sicuramente
19:35meglio. Il film omette anche dei passaggi importanti della carriera di Roberto Baggio, perché
19:41l'obiettivo è quello proprio di raccontare una storia, di raccontare una storia del rapporto
19:45col padre, delle proprie fragilità, dei propri cambiamenti, delle trasformazioni, le cadute,
19:49gli infortuni che hanno caratterizzato la vita di Roberto Baggio, ma insomma il Brescia
19:54poi è raccontato all'interno in realtà del film, la figura anche di Carletto Mazzone
19:59è ben presente, insomma, quindi quello è un caso sicuramente interessante di applicazione
20:05dei dispositivi e dei messaggi dello sport alla narrazione finzionale.
20:10Cittami un altro personaggio che racconti nel libro con un format che è particolarmente
20:15riuscito secondo il tuo punto di vista.
20:18Allora, ce ne sarebbero davvero tanti, io faccio, mi limito a citarne un paio, cito sicuramente
20:22un caso della metà degli anni 2000.
20:25In 30 secondi.
20:26Friday Night Lights, così diamo anche dei consigli per chi volesse recuperarla, che è una serie
20:30sul football americano che ha avuto importante successo negli Stati Uniti e che ha davvero
20:34ritrasformato in qualche modo anche il racconto dell'adolescente, dei teen drama, delle generazioni
20:40giovani attraverso il football americano.
20:42Cito invece più recentemente, visto che mi hai detto un personaggio, sempre su Netflix
20:46invece uscita lo scorso anno, la prima che mi viene in mente è Senna e anche qui non è
20:52un documentario, però è una grande biografia, molto imponente, molto suntuosa, tra l'altro
20:56serie brasiliane, una delle prime serie brasiliane della piattaforma streaming, che racconta
21:02in sei episodi, insomma, la vita di Ayrton Senna e anche lì c'è un affresco molto potente
21:08della trasformazione del mondo dei motori della Formula 1 durante i vari periodi storici.
21:13Professore, abbiamo finito il tempo, per cui prima di salutarci, grazie a Ruggero Tavelli
21:19che ha curato la regia audio e video, grazie a voi che ci avete ascoltati alla radio, a voi
21:23che ci avete guardati in tv, grazie per essere passato da noi, al professor Paolo Carelli,
21:28bocca al lupo e buon lavoro.
21:29Grazie a voi e buon lavoro.
21:31A presto.
Commenta prima di tutti
Aggiungi il tuo commento

Consigliato