Sotto un cielo stellato ricreato ad arte nella navata del Grand Palais, i pianeti della moda si sono finalmente allineati. L'attesa per il debutto di Matthieu Blazy da Chanel era altissima, quasi un anno di sospensione prima di scoprire la sua visione per una delle Maison più iconiche al mondo. Davanti a un parterre di stelle (del cinema), da Nicole Kidman a Penélope Cruz, da Margot Robbie a Pedro Pascal, è andata in scena non solo la sfilata della collezione primavera-estate 2026, ma la dichiarazione d'intenti di una nuova era. Una collezione che è un dialogo immaginario con Gabrielle, un viaggio che parte dal suo stile per approdare in un universo tutto da esplorare.
[idgallery id="2644204" title="Star ed eventi alla Paris Fashion Week Primavera-Estate 2026"]
[idarticle id="2646695" title="Il grande reset della moda. Da Pierpaolo Piccioli a Matthieu Blazy, tutti i debutti di questo Fashion Month"] Un dialogo immaginario con Mademoiselle Chanel La rivoluzione di Blazy parte da un gesto, quello di Coco Chanel che prendeva in prestito abiti e camicie dal guardaroba del suo grande amore, Arthur "Boy" Capel. Il primo look è un manifesto: un tailleur pantalone maschile con la giacca tagliata di netto. È l'inizio di una conversazione intima con la fondatrice, dove il confine tra maschile e femminile si fa labile e affascinante. «Ero interessato alla rivoluzione che ha portato, e non si poteva tornare indietro», ha spiegato un euforico Blazy nel backstage. Ecco allora le camicie Charvet, storico fornitore di entrambi, indossate con gonne scenografiche, a simboleggiare le «due facce della stessa medaglia».
[caption id="attachment_2649002" align="aligncenter" width="1024"] Sfilata Chanel collezione PE 2026[/caption]
[idarticle id="2643738,2643724,2449123" title="I gioielli più belli dalle sfilate di Parigi Primavera-Estate 2026,I look più belli delle sfilate di Parigi Primavera-Estate 2026,Perché in questi giorni tutti stanno parlando di Matthieu Blazy da Chanel?"] Chanel PE 2026, il tweed e la seduzione della sera Se da un lato c'è l'androginia, dall'altro c'è una seduzione potentissima. Il tweed, tessuto simbolo della Maison, viene presentato in versioni vissute, sfrangiate, quasi a raccontare un'eleganza informale, ispirata a un altro amore di Coco, il Duca di Westminster, che amava i suoi abiti «usati e consumati». A questo approccio materico si contrappone la fluidità degli abiti da sera: silhouette sinuose in seta, abiti scivolati nei toni grafici del beige, dell'avorio e del nero, che riecheggiano le atmosfere Art Déco. Un gioco di opposti che si attraggono e si completano.
[idgallery id="2541978" title="Come abbinare la giacca in tweed, stile Chanel, copiando i look delle dive di oggi e di ieri"] Nuova vita per gli accessori Chanel Il focus si sposta poi sugli accessori, territorio dove Blazy gioca con i codici più sacri della Maison. La borsa 2.55, simbolo assoluto, viene decostruita con un tocco irriverente: è privata della sua iconica catena, proposta in morbida pelle couleur bordeaux, come la sua fodera interna, e assume un'aria vissuta, quasi fosse un cimelio di famiglia che ha ballato a mille feste. Le ballerine bicolore diventano ultramorbide, ispirate alla scioglievolezza di una pralina al cioccolato. E i bijoux non sono da meno: spighe di grano dorate, uno dei portafortuna di Coco, dondolano come ciondoli preziosi da abiti e borse a sacco, in una rilettura profonda che smonta e ricostruisce i simboli della Maison con una sensibilità nuova e colta.
[idarticle id="2416444,2281500" title="Quello stile un po' madame Chanel: gli abiti e gli accessori bouclé sono (di nuovo) di moda,Chanel: la nostra visita ai laboratori skincare alle porte di Parigi, alla scoperta delle novità"] Un nuovo universo che guarda alle stelle La scenografia cosmica non era solo un fondale spettacolare. Era una metafora di libertà e universalità. «Guardiamo tutti lo stesso cielo. Vediamo tutti le stelle. C'è qualcosa di universale», ha detto Matthieu Blazy. E mentre la modella Awar Odhiang chiudeva lo show ballando gioiosamente, il pubblico è esploso in un applauso fragoroso. Puntando alle stelle, il nuovo direttore creativo ha appena fatto entrare Chanel in una nuova, luminosa orbita.
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