https://www.pupia.tv - Roma - Guida autonoma - Indagine conoscitiva settore tessile - Audizione - Accademia maestri sartori - Associazione dei costruttori italiani di macchinario per l'industria tessile (ACIMIT) Alle ore 14.45, la Commissione Attività produttive, in merito all'indagine conoscitiva sul settore tessile, anche alla luce della recente evoluzione della normativa europea, ha svolto l'audizione di rappresentanti di Accademia maestri sartori - Associazione dei costruttori italiani di macchinario per l’industria tessile (ACIMIT). (01.10.25)
00:00I rappresentanti dell'Accademia Maestri Sartori, nell'ambito del svolgimento di indagine conoscitiva sul settore testile, anche alla luce della recente evoluzione della normativa europea, avverto che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la raccontazione stenografica e la trasmissione attraverso la VTV della Camera dei Deputati.
00:20Do la parola a Daniele Piscioneri, Presidente dell'Accademia Maestri Sartori, ricordando che il tempo complessivo a disposizione è di 5 minuti.
00:32Che non disintetizzare le relazioni e non leggerle, perché ce le leggiamo a seguito di una vostra consegna e focalizzandosi sull'oggetto dell'indagine, come definito nel programma che abbiamo inviato per e-mail.
00:52Prego.
00:52Onorevole Presidente, onorevole deputate e deputati, a nome dell'Accademia Nazionale dei Sartori, fondata nel 1575 da Papa Gregorio XIII e dal 1947, punto di riferimento per la formazione e la tutela del mestiere sartoriale,
01:12desidero ringraziarvi per l'opportunità di contribuire a questa indagine conoscitiva del settore tessile.
01:18È un momento cruciale. Il Parlamento europeo, con la risoluzione del primo giugno 2023, ha tracciato una strategia che guiderà la futura normativa sui prodotti tessili sostenibili e circolari.
01:29Quella risoluzione pone obiettivi molto precisi, rendere i tessili durevoli e riciclabili, vietare la distribuzione di prodotti invenduti, ridurre le sostanze chimiche nocive e sostenere la formazione.
01:41Un punto centrale di questa strategia è la lotta al fast fashion. L'Europa chiede di superare un modello produttivo basato su capi di breve durata, venduti a basso costo e destinati a diventare rapidamente rifiuti, diffondendo l'idea che un abito sia un bene, usa e getta.
01:58La sartoria italiana rappresenta appunto l'opposto. Noi produciamo capi su misura, concepiti per durare, riparabili e tramandabili, lontani dalla logica dello spreco.
02:08Un abito artigianale è pensato non per il consumo rapido, ma per accompagnare la vita di una persona. È di fatto una risposta concreta e già esistente agli obiettivi della risoluzione europea.
02:20Eppure, non rimanere margini di questo processo di trasformazione, dobbiamo affrontare alcune questioni decisive.
02:28Permettetemi di articolare il mio intervento intorno a tre assi. Il primo riguarda la formazione. La risoluzione europea insiste molto sulle competenze e sulla trasmissione del sapere.
02:39Senza professionisti qualificati, nessuna strategia di sostenibilità può davvero realizzarsi.
02:43La nostra Accademia, da oltre 70 anni, forma sarti italiani e stranieri. Da oggi questo non basta più. Per attrarre nuove generazioni serve un riconoscimento istituzionale più forte.
02:55Chiediamo che i nostri corsi possano essere riconosciuti a livello universitario.
02:59Non è solo una questione di titoli. È il modo per affermare che la sartoria non è un messiere marginale, ma un sapere tecnico, creativo e culturale che merita piena dignità accademica.
03:12Senza questo salto, il messaggio che possiamo lanciare ai giovani resta troppo debole.
03:17Se l'Europa ci chiede di innovare e di trasmettere competenze, il Governo deve sostenerci con una strategia complessiva che metta la formazione sartoriale al centro della transizione tessile.
03:27Il secondo aspetto riguarda la dimensione culturale e territoriale. La risoluzione europea sottolina che la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche sociale e culturale.
03:38Ebbene, la sartoria italiana è parte integrante del patrimonio immateriale del Paese. Ogni capo racconta un territorio, una tradizione, un'identità.
03:46Quando un cliente straniero entra in una bottega e commissiona un abito su misura, vive un'esperienza che unisce la qualità sartoriale con l'ospitalità italiana, con la cultura e la storia del luogo.
03:58Questo ha ricadute strette anche sul turismo e sull'attrattività internazionale.
04:03Il terzo ambito è quello dell'internazionalizzazione.
04:06La risoluzione richiama la necessità di un coordinamento politico e di governance per sostenere la transizione.
04:12Finora i sarti italiani hanno svolto, di fatto, un ruolo di ambasciatori spontanei del Made in Italy, con le proprie risorse e la propria passione.
04:21Ma oggi la competizione internazionale è troppo complessa per essere affrontata da soli.
04:26Chiediamo quindi che il Governo ci accompagni a questa missione attraverso lice e gli strumenti di diplomazia economica.
04:32La presenza istituzionale accanto a noi renderebbe più efficace la nostra azione, rafforzando la visibilità del settore e consolidando il posizionamento della sartoria italiana come modello di sostenibilità e di eccellenza.
04:44Onorevole Presidente, deputate e deputati, la risoluzione del Parlamento europeo ci chiede di rendere l'intero settore tessile più circolare, più trasparente e più giusto.
04:54La sartoria italiana è pronta a dare un contributo unico, perché rappresenta già oggi una sintesi di qualità, durata, rispetto dei materiali e attenzione alla persona.
05:04Ma per trasformare questo potenziale in un vero vantaggio competitivo, serve riconoscere la formazione sartoriale come parte del sistema accademico,
05:11valorizzare il legame tra sartoria, cultura e territorio, sostenere con forza l'internazionalizzazione del settore
05:18e accompagnare la lotta al fast fashion con incentivi alla qualità e alla durata.
05:22Con queste condizioni la sartoria potrà non solo continuare a costruire una grande tradizione, ma a diventare protagonista della nuova strategia europea,
05:31contribuendo a un modello produttivo più responsabile, sostenibile e attrattivo per l'Italia.
05:37Ringrazio tutti per l'attenzione.
05:41Non ci sono domande? Non ci sono domande, quindi la ringraziamo per l'esaurita audizione.
05:47Grazie a voi.
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06:43Grazie a voi.
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07:54Buongiorno.
07:56Buongiorno.
07:57Buongiorno.
07:58Grazie per l'invito.
08:00Io sono Giorgio Calculli.
08:02Grazie a voi.
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08:40Grazie a voi.
08:42Grazie a voi.
08:44rappresentano circa 600 milioni della nostra produzione.
08:49Sono insieme al vicepresidente di Acimit, Cristiano Catelli,
08:53che è qui presente di fianco a me, a cui chiederei di intervenire.
08:59Un buongiorno a tutti, un buon pomeriggio.
09:02In qualità di vicepresidente Acimit e anche di manager di un'azienda italiana
09:08che da oltre 170 anni produce ed esporta macchine per la filatura,
09:14pensavo di esporvi alcuni dei punti che riteniamo abbastanza chiave
09:21in questo ragionamento, in questa analisi.
09:27Uno degli aspetti che senz'altro va segnalato è che lo stato dell'arte,
09:36della tecnologia per il riciclo, che come produttori, fornitori italiani,
09:41come sviluppatori di tecnologia siamo in grado di offrire è assolutamente avanzato
09:48e permette di ottenere un riciclo meccanico della maggior parte del tessile
09:54oggi con una qualità rilevante.
10:01Chiaramente, se pensiamo alla messa a terra di questi impianti,
10:06occorre segnalare l'elevato investimento capex rilevante per i nostri clienti finali
10:12che vorremmo sviluppare la filiera.
10:15Da punto di vista degli OPEX, nonostante gli sforzi per ridurre i consumi energetici,
10:23è chiaro che i costi energetici, come pure il costo del personale,
10:29la difficoltà di trovare personale, resta un tema importante,
10:33essendo un po' l'industria tessile stata cannibalizzata negli ultimi vent'anni
10:41in Italia e in Europa.
10:45Proseguendo con lo stesso punto d'attenzione,
10:50queste unità per la rigenerazione dei tessuti, dei tessili,
10:55in grado di produrre fibre utilizzabili,
10:57troverebbero poi la difficoltà di trovare una filiera in Italia
11:02in grado di processare queste fibre,
11:05essendo il paese di prossimità, con un numero cospicuo
11:09e differenziato di aziende, è più rilevante la Turchia.
11:14L'aspetto non meno importante è la consistenza della materia prima,
11:22quindi dei tessili post-consumer o post-industria,
11:26che le statistiche riportano tra le 400-500 mila tonnellate anno
11:38di potenziale materiale riciclabile, tessile, fino a un milione,
11:45ma la quantità reale di materiale recuperato oggi è,
11:51per quella che sono le nostre informazioni, estremamente bassa,
11:54non potrebbero essere sufficienti nemmeno per poche unità,
11:58quindi è importante segnalare la necessità della materia prima,
12:04dove trovarla, come raccoglierla,
12:06e soprattutto dei costi della materia prima,
12:09quindi dei tessili post-consumer o post-industria.
12:12proseguendo con questo aspetto,
12:17è importante sottolineare la competitività,
12:23eventualmente di una materia prima,
12:26quindi di un filato, quindi di capi, tessuti,
12:29rigenerati rispetto oggi a capi che provengono da paesi emergenti
12:35e in generale dal farista, prezzi estremamente competitivi.
12:40Quindi anche in questo senso le aziende dovranno essere supportate.
12:45Quanto meno riteniamo che le regole del gioco
12:49debbano essere uguali per tutti e rispettate,
12:53quindi se la messa a terra di un green deal
12:58con regole chiare per i player italiani e europei
13:02devono essere altrettanto chiare
13:04e devono essere fatte rispettare
13:08anche da chi importa o verso in Europa, in Italia,
13:13altrimenti rischiamo di vanificare tutti gli sforzi compiuti.
13:21A questo scopo monitoriamo anche in continuazione
13:25i processi legati al DPP e ai prossimi sviluppi che l'Europa impone.
13:34Quindi riteniamo come associazione di costruttori
13:39che questa attività, che da una parte permetterebbe anche a noi stessi
13:46di aumentare i valori di produzione,
13:49le vendite di tecnologia in Italia, sul territorio,
13:52dall'altra parte debba essere supportata
13:56sotto diversi aspetti.
14:01Grazie, chiedo se vi siano domande,
14:05non vedo mani alzate,
14:07quindi la ringraziamo per l'esauriente audizione.
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