- 7 settimane fa
"In Italia mancano decine di migliaia di infermieri e in un paese dall'età media in continua crescita è questa la vera minaccia per la tenuta del sistema sanitario: con pochi medici un ospedale può funzionare ma se mancano gli infermieri la situazione è decisamente più critica". Sono le parole di Maurizio Zega, Presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma, che intervenendo nel programma "Non Solo Roma" ha ribadito la necessità di un cambio di approccio alla gestione della sanità anche nel Lazio: con il progressivo innalzamento dell'età media della popolazione, nei prossimi anni sarà sempre più indispensabile strutturare un sistema assistenziale che avrà nel personale infermieristico un ruolo decisivo. E così, mentre i dati statistici confermano che nel Lazio mancano migliaia di medici e paramedici, il rappresentante del comparto infermieristico auspica una maggior consapevolezza di istituzioni, manager della sanità, media e cittadini sulla funzione e le competenze degli infermieri.
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NovitàTrascrizione
00:00non solo Roma le notizie dalla
00:04regione è martedì due
00:07settembre siamo pronti per
00:08darvi le notizie in primo piano
00:10di quest'oggi a non solo Roma
00:12la nostra striscia informativa
00:13che in questo periodo che ci
00:15accompagna la ripresa di tutte
00:17le attività dopo il periodo
00:19eh agostano vi tiene compagnia
00:22alle tredici alle venti con la
00:25sintesi dei fatti più
00:26importanti gli argomenti che
00:27fanno discutere Roma e le altre
00:29province del nostro territorio
00:31ormai lo avrete capito ancora
00:33per qualche giorno eh con il
00:35sottoscritto Claudio Michalizio a
00:37sostituire i due titolari di
00:38questa fascia oraria stiamo
00:40parlando di Elisa Mariani e
00:41Andrea Bozzi che torneranno nei
00:43prossimi giorni ma come detto
00:45questo è un programma di
00:46transizione vi stiamo
00:48accompagnando ci stiamo
00:49accompagnando tutti all'inizio di
00:52una nuova stagione che vive
00:54anche delle sue ritualità
00:56fateci caso da qualche giorno a
00:58questa parte se leggete i giornali
01:00ve ne sarete accorti si è ripreso a
01:02parlare di sanità perché con
01:03l'autunno ovviamente si
01:05attendono nuove banchi di prova
01:07c'è il fatto che sono iniziate le
01:10fasi di accesso alle facoltà
01:13universitarie per chi ha deciso di
01:15intraprendere una professione in
01:17campo sanitario e poi puntuali ci
01:19sono gli allarmi delle
01:21associazioni di categoria che
01:22dicono mancano troppi
01:24professionisti in questo settore così
01:27cruciale da qui partiamo prima di
01:29presentarvi il nostro ospite con un
01:32servizio il sistema sanitario del
01:35Lazio deve affrontare un deficit
01:37enorme mancano 5.700 medici di cui
01:41quasi 2.000 solo negli ospedali
01:43romani mentre più di 350 medici di
01:46base nella capitale e oltre mille in
01:49regione devono ancora essere reclutati
01:51la regione ha dato il via libera alle
01:53assunzioni con uno stanziamento da
01:55669 milioni di euro ma i tempi
01:58restano lunghi e il personale
02:00continua a scarseggiare l'obiettivo
02:02dichiarato è aumentare gli organici
02:03del 20 per cento per ridurre liste
02:06d'attesa e garantire cure adeguate ma
02:08il problema non è solo numerico
02:10mancano specialisti in settori chiave
02:13come pronto soccorso anatomia
02:15patologica e radioterapia il
02:16governatore Rocca ha chiesto un
02:18intervento nazionale sui contratti per
02:21rendere più attrattive le specializzazioni
02:23critiche altrimenti i giovani medici
02:25continueranno a preferire chirurgia
02:27plastica ed estetica dove i guadagni
02:29sono maggiori la carenza rischia di
02:31compromettere la tenuta del sistema
02:33sanitario regionale
02:35e allora mancano i professionisti della
02:39sanità ma dicevamo questa anche la
02:41strada in cui
02:42accesso alle facoltà universitarie che
02:45devono plasmare i medici e gli
02:48infermieri del futuro noi siamo
02:50collegati con il dottor Maurizio Zega
02:53che è il presidente dell'ordine delle
02:55professioni infermieristiche di Roma
02:58grazie per essere eh con noi buonasera
03:01buonasera e grazie per l'invito
03:04allora io partirei proprio dalle
03:07notizie che abbiamo letto che eh è
03:10molto attesa anche per le rime che
03:13hanno caratterizzato noi per gli
03:15universitari sin qui che in questi
03:18giorni eh si decidono anche le sorti di
03:21molti candidati che vogliono
03:23intraprendere la professione eh
03:25infermieristica leggevo eh che ci sono
03:29oltre due mila e duecento posti
03:31disponibili. Allora sì nella regione
03:35Lazio sono circa due mila e duecentocinquanta
03:39posti disponibili ma già nello scorso
03:43anno eh questi posti non sono stati
03:46ricoperti veramente. Quindi c'è un'offerta
03:51maggiore rispetto poi ai candidati
03:53che decidono di intraprendere questa
03:55attività e questa formazione
03:58soprattutto accademica. Eh sì eh il
04:02problema il problema riguarda la
04:05società eh è un problema della
04:11società eh che deve essere risolto
04:14con una visione politica generale
04:18perché ehm noi abbiamo visto che
04:23il ruolo dell'infermiere nel momento
04:26della pandemia ma una diversa ma
04:30altrettanto importante situazione
04:32critica sanitaria si sta realizzando e
04:35si realizzerà nei prossimi quarant'
04:37anni che è quello dell'invecchiamento
04:39della popolazione e la risorsa
04:42infermieristica sarà prioritaria perché
04:45essendo ormai la piramide sociale
04:49rovesciata e quindi noi siamo più
04:51anziani che giovani eh a differenza di
04:55quello che per eh diciamo da sempre
04:57nell'esistenza dell'essere umano era
04:59invece inverso no? Più giovani e meno
05:01anziani noi avremo una quantità di
05:05pazienti eh eh cronico e che avranno
05:13solo bisogno di assistenza e di
05:15assistenza adeguata per evitare di
05:18intasare i pronto soccorsi. Questa è la
05:21verità vera. Quindi il problema è
05:24sociale e la politica deve avere una
05:26visione da qui ai prossimi venti,
05:29trent'anni per risolvere questo
05:31problema perché altrimenti questo
05:33sarà uno tsunami che ci trovolgerà.
05:36Ecco lei ha toccato un tema che è
05:38delicatissimo e fa riferimento alla
05:40necessità di sapere in qualche modo
05:42anche progettare no? Il futuro di un
05:45eh di un paese. Noi abbiamo eh
05:47sentito in questi ultimi mesi un
05:49acceso dibattito anche sulla riforma
05:52per esempio del percorso accademico
05:54per diventare medici eh l'abolizione
05:56del numero chiuso che è stato per anni
05:59ritenuto uno dei tappi eh uno dei
06:02limiti all'accesso di un maggior numero
06:05di candidati a eh poter svolgere questa
06:07professione. Da un punto di vista
06:09normativo eh anche la vostra
06:12professione avrebbe bisogno di
06:13interventi che in qualche modo eh
06:16eliminino eccessive selezioni
06:18all'accesso. Ci aiuti a capire un po'
06:20come funziona? Allora a parte la
06:25veridicità del eh reale mancanza di
06:29medici eh anche loro stanno vivendo
06:32una stragione eh diciamo delicata
06:35perché non sono i medici che mancano
06:37ma mancano alcune specialità mediche
06:40e e quindi anche questo è un fatto
06:43sociale e non è sicuramente eh diciamo
06:47diverso da quello che viviamo noi
06:49invece come professione
06:50infermeristica perché il diciamo l'immagine
06:54sociale dell'infermiere finita la
06:57pandemia è ritornata ad essere una
06:59figura eh diciamo come dire non al
07:06centro dell'assistenza sanitaria ma se
07:08io faccio un'affermazione qua sono
07:10pronto a sostenerla di fronte a
07:12chiunque un ospedale senza medici
07:16un ospedale senza medici non riesce
07:21ad andare avanti ma questo vale anche
07:24per il territorio perché eh nel momento
07:28di assistenza territoriale io ho una
07:31mamma 93enne fra vent'anni io sarò
07:36circa uno dei sei milioni di ultra
07:39ottantenni che sicuramente avranno
07:42bisogno di assistenza e del medico una
07:47volta che mi ha inquadrato dal punto
07:49di vista clinico e che mi ha rivisto
07:51la terapia io ho bisogno dell'infermiere
07:54non dico quotidianamente ma almeno due o
07:56tre volte a settimana che mi affianchi
07:59che mi sostenga per l'aderenza
08:01terapeutica per i bisogni di mobilità e
08:04per quanto altro quindi eh se noi non
08:09diamo un'immagine è giusta a questa
08:15professione con un inverno demografico
08:19anzi una glaciazione ma quale giovane
08:27si metterà a eh diciamo a studiare per
08:31prendersi una laurea e non essere
08:35riconosciuto socialmente non più tardi
08:38di una settimana fa io ho scritto una
08:39lettera aperta a tutti gli organi di
08:41informazione perché ritengo che gli
08:42organi di informazione possono avere un
08:46diciamo anzi hanno un'importanza vitale
08:50nel salto culturale che questa società
08:53può fare e quindi la società con sé può
08:56portare i politici a seguire questa
08:59volontà e del riconoscimento della
09:04della professione infermeristica ma
09:07voglio dire eh ancora non ho avuto un
09:10riscontro se non appunto da voi grazie e
09:12vi ringrazio molto perché faccio un
09:15esempio molto banale guardate circa dieci
09:17anni fa è stata messa a una targa il
09:21riconoscimento di Florence Nightinger che
09:23è diciamo la madre dell'infermeristica
09:26moderna. Beh questa targa che indica la
09:29madre di Roma riporta sotto che è un
09:33medico. Dieci anni fa noi lo abbiamo
09:36fatto presente la targa ancora riporta
09:39questo. C'è stata la delibera
09:41regionale e scusate comunale del comune di
09:45Roma del dello scorso anno di due anni
09:48fa ma ancora è tutto fermo così. Allora
09:51anche da queste piccole cose capiamo
09:55quanto poco interesse c'è nei confronti
09:58di una professione che probabilmente si
10:01ritiene non necessaria. Voglio dire la
10:05storia è piena di di errori che la
10:08politica ha fatto. Eh però lei prima ha
10:13detto una un passaggio che è molto
10:15importante poi su questa considerazione
10:17relativa all'opinione che l'opinione
10:19pubblica della vostra professione
10:21torniamo eh presidente perché è un
10:23argomento che noi anche in altre
10:25interviste in passato abbiamo toccato
10:27lei ora lo ha voluto denunciare
10:29pubblicamente con questa lettera aperta
10:31alla stampa peccato che mi pare di capire
10:33che la stampa non l'abbia voluta come
10:36dire rendere pubblica eh però lei prima
10:38ha detto una una questione che dovrebbe
10:40interessare chi davvero in questo paese
10:43deve progettare il futuro e io penso
10:45alla classe dirigente in tutti i suoi
10:47ambiti dalla politica alla sanità e
10:49cioè attenzione guardate che il sistema
10:52sanitario italiano è più facile che vada
10:54in tilt perché mancano infermieri non
10:58perché mancano medici e e questo il il
11:01baratro che abbiamo davanti a noi e che
11:03forse non ci siamo eh accorti ci sta
11:06venendo incontro guardi le do un dato
11:09ufficiale non della professione
11:11femeristica ma dell'agenas dell'agenzia
11:15nazionale l'agenzia nazionale dichiara
11:19che il novantatré virgola cinque per
11:23cento degli accessi a domicilio per
11:27l'assistenza ai pazienti è fatto dagli
11:30infermieri di questo novantatré virgola
11:34cinque per cento il tata per cento è
11:38completamente infermieristico solo l'altro
11:42ventitré virgola cinque per cento è eh in
11:47diciamo ehm insieme ad altre eh
11:51professionalità soprattutto medico
11:53specialista ma ancora di più con figure di
11:58supporto come gli operatori sociosanitari
12:00ecco io dico che una nazione un popolo
12:06che non tiene conto dei dati oggettivi
12:08eh rischia rischia molto e mette in
12:13pericolo tutta la popolazione perché
12:17questi sono i dati veri il resto voglio
12:20dire sono chiacchiere o interessi o
12:24opportunità perché nel momento in cui
12:27questi dati ce li ha in mano la classe
12:30dirigente come ha detto giustamente lei e
12:32non riguarda soltanto la politica
12:34riguarda soprattutto i tecnici che
12:37devono suggerire ai politici bene io
12:41questo un giorno qualcuno eh
12:46presenterà come conto
12:48presidente eh non so se lei ha modo di
12:52vedere dal monitor di servizio il titolo
12:54che in questo momento campeggia sui
12:56nostri teleschermi la nostra redazione
12:59scrive la crisi degli infermieri e se
13:01iniziassimo a rispettarli di più i
13:04titoli devono essere talvolta ruvidi
13:07sintetici però forse quando lei dice
13:09deve cambiare la percezione di questa
13:11professione eh bisognerebbe partire
13:13proprio dalla presa di coscienza del
13:16ruolo che questa figura professionale
13:18svolge nel pianeta sanità e allora forse
13:22diventerebbe anche più come dire
13:24attrattivo per le nuove generazioni eh
13:27avrebbe forse una maggior voce in
13:29capitolo forse si sostituirebbero
13:31prima gli errori in calcia le targhe
13:34sotto i monumenti bisogna partire da una
13:37maggior rispetto verso questa questa
13:40attività guardi e ehm e rispetto va
13:45conquistata e quindi io non dobbiamo
13:49essere rispettata però lei ha detto una
13:51cosa sacrosanta e e e la semantica
13:54positiva che riguarda questa
13:56professione che manca tanto per dire
13:59per fare un esempio e che non riguarda
14:01soltanto la professione
14:02infermieristica quando si parla di
14:04professioni sanitarie e ci sono anche i
14:06medici ci sono c'è la dicitura
14:09professioni mediche e non mediche come se
14:12una professione può essere non
14:14qualcos'altro e questo da un punto di
14:17vista semantico è un'aberrazione
14:19eppure tutti ci croggioliamo in questa
14:23semantica e già a partire da questo ma
14:27io le dico anche di più poi è
14:30l'attenzione della comunicazione che fa
14:33sì che poi ci sia un'attenzione della
14:36della gestione paese perché faccio un
14:39esempio molto rapido in Francia a
14:42giugno è stata parata una legge dove è
14:48stata parata poi la legge è stata parata
14:49la legge è stata parata la legge è stata
14:54parata la legge è stata parata la legge
14:55dove l'infermiere nel territorio arriva
15:00ad essere prescrittore non soltanto
15:03terapeutico ma anche diagnostico perché
15:07questa è un'altra verità che sfido
15:10chiunque a contrastarmi noi oggi abbiamo
15:13infermieri che vanno al domicilio a
15:15gestire stomie o ferite difficili e non
15:20possono prescrivere nulla neanche un
15:22presidio per quel paziente e sono loro
15:26che devono scrivere scrivere al medico di
15:28medicina generale cosa chiedere per poter
15:31fare la medicazione o per gestire la
15:32stomia questo è una verità io ripeto sono
15:37pronto a sostenerla di fronte a chiunque
15:39le dico ancora un'ultima cosa la polonia
15:43che non è certo tra i paesi più ricchi
15:45del mondo nella dimensione del rischio di
15:50vedere il turismo professionale dei suoi
15:53infermieri ha varato la norma dove ha equiparato
16:04gli stipendi dei medici a quelli viceversa
16:07gli stipendi degli infermieri a quelli
16:10dei medici quindi ha migliorato lo stipendio
16:14degli infermieri e lei dice lo ha fatto un
16:17paese la polonia che almeno nella
16:19percezione è meno ricca o dovrebbe essere
16:22meno ricca dell'italia guardi ci lasciamo
16:24con questo guardi ci lasciamo con questo
16:27aspetto credo che abbia colpito
16:30l'attenzione dei nostri ascoltatori
16:32equiparare gli stipendi tra queste due
16:36professioni che convivono hanno
16:38specificità differenti ma una non può
16:42prescindere dall'altra equiparare gli
16:45stipendi è un passo importante che dà
16:48l'idea del ruolo che anche l'infermiere
16:51deve riconquistare nell'economia del
16:54nostro sistema sanitario presidente la
16:56ringrazio per essere stato con noi la
16:58devo lasciare maurizio zega il
17:00presidente degli ordini eh infermieristici
17:03del Lazio le auguro ovviamente una buon un
17:05buon lavoro e un buon proseguimento
17:06grazie grazie a voi per per l'intervista
17:10grazie mille
17:11non solo roma le notizie dalla regione
17:16grazie a voi
17:19grazie a voi
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