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  • 3 settimane fa
Roma, 18 set. (askanews) - "Oltre 5,8 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi: è una violazione dell'articolo 32. Servono più risorse strutturali, personale e investimenti sulla medicina territoriale per riportare la sanità almeno alla media europea. Negli ultimi anni il Servizio Sanitario Nazionale ha subito un progressivo definanziamento in rapporto al Prodotto interno lordo". Lo ha dichiarato Antonio Misiani (Pd), vicepresidente Commissione Bilancio del Senato della Repubblica, nel corso del Cnpr Forum 'Liste d'attesa, fondi e personale: quale cura per il servizio sanitario?', promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca. Secondo Andrea Mascaretti (Fratelli d'Italia), vicepresidente Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, "il Governo Meloni ha già compiuto passi significativi per la sanità: dal 2022 il 'FSN' è salito da 126 a 136,5 miliardi, con oltre 10 miliardi in più, mai stanziati prima. Dopo 11 anni senza un 'Piano sanitario', è in preparazione un nuovo documento strategico. Stanziati 870 milioni per ridurre le liste d'attesa e avviato un piano triennale di assunzioni per 10mila medici e 20mila infermieri". Critico Mauro Del Barba (Italia Viva), segretario Commissione Finanze a Montecitorio: "Il quadro è allarmante: molti cittadini rinunciano alle cure o non riescono nemmeno a entrare in lista d'attesa per prestazioni essenziali. Oltre alla carenza di personale, pesano strutture territoriali obsolete che alimentano inefficienze. La sanità, presidio di coesione sociale e vanto del welfare italiano, non può subire ulteriori arretramenti. Servono misure concrete, soprattutto per trattenere gli infermieri in Italia, con incentivi e servizi aggiuntivi che frenino la fuga all'estero". Su quanto sia prioritario per i cittadini il tema della sanità si è espresso Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia nella Commissione parlamentare per le questioni regionali, "la sanità è una priorità per 'FI', che propone un piano di riorganizzazione complessiva: ripensare il ruolo dei medici di base e della medicina territoriale, potenziare prevenzione, gestione della cronicità e assistenza domiciliare. Non basta aumentare i fondi: servono strumenti nuovi per affrontare sfide nuove. Sì a una collaborazione virtuosa pubblico-privato e alla sanità integrativa, per garantire cure più moderne, accessibili ed efficienti, senza demonizzare il ruolo del privato". Nel corso del dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, il punto di vista dei professionisti è stato illustrato da Mario Chiappuella, commercialista e revisore legale dell'Odcec di Massa Carrara: "La sanità regionalizzata mostra gravi criticità: frammentazione, disparità nei servizi, difficoltà nello scambio dati e migrazione sanitaria. Crescono le rinunce alle cure per costi e liste d'attesa. Servono interventi urgenti per garantire equità e rafforzare la fiducia nel sistema". Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni consigliere dell'Istituto nazionale esperti contabili: "La sanità pubblica, diritto costituzionale, necessita di riforme concrete: non basta più finanziare, serve un progetto che valorizzi la medicina territoriale oltre il medico di base, migliori reclutamento e retribuzioni del personale e garantisca servizi equi ed efficienti, ridando fiducia ai cittadini e rafforzando il welfare.

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Trascrizione
00:00Curarsi in Italia è sempre più difficile, liste d'attesa interminabili, ospedalina, affanno e personale allo stremo.
00:07Quali sono le criticità del nostro sistema sanitario e quale futuro vogliamo per la sanità pubblica?
00:13Ne parleremo nella nuova puntata dei forum CNPR, liste d'attesa, fondi e personale.
00:19Quale cura per il servizio sanitario?
00:21Un confronto diretto con i parlamentari per mettere sul tavolo proposte concrete a garantire cure di qualità e accessibili a tutti.
00:29Sono intervenuti questa settimana al forum moderato da Anna Maria Belforte Antonio Misiani,
00:36Partito Democratico, vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato.
00:40Sono state aumentate le risorse ma non in linea con l'andamento del prodotto interno lordo.
00:46Tanto è vero che nel 2025 in percentuale del PIL il Fondo Sanitario Nazionale è sceso al minimo dal 2010.
00:54Bisogna invertire questa rotta, riportare il finanziamento pubblico della sanità vicino alla media europea.
01:01Andrea Mascaretti, Forza Italia, vicepresidente della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.
01:08Ha aumentato notevolmente le assunzioni di 30 mila tra medici e infermieri nei prossimi tre anni,
01:15a partire già dal 2025.
01:17Ha aumentato anche lo stipendio, laddove si è potuto, del personale medico-infermieri,
01:24riducendo le tasse e aumentando anche nel rinnovo del contratto sanitario nazionale.
01:31Mauro Del Barba, Italia Viva, segretario della Commissione finanze della Camera dei Deputati.
01:36L'unica soluzione è quella di investire in un profondo rinnovamento strutturale della nostra sanità,
01:45perché non solo la carenza di medici e personale sanitario, ma anche delle strutture che iniziano molto spesso
01:54sui territori ad essere adattate, sono ciò che provocano l'inefficienza che abbiamo davanti agli occhi.
02:03E Alessandro Cattaneo, Forza Italia, membro della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
02:09La sanità rimane un tema aperto su cui stiamo investendo tante risorse economiche,
02:15ma anche risorse di visione, di un'idea diversa di sanità.
02:19Hanno partecipato inoltre i professionisti Mario Chiappuella,
02:23commercialista e revisore legale dell'Ordine di Massa Carrara,
02:26e Paolo Longoni, consigliere dell'Istituto Nazionale Esperti Contabili.
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