Un elogio dei 'mentori imperfetti' e una celebrazione dell'arte di perdere, proprio mentre l'Italia è travolta dalla febbre per i vincenti. È questa l'anima de Il Maestro, il nuovo film di Andrea Di Stefano presentato Fuori Concorso alla 82esima Mostra del Cinema di Venezia. Protagonista è Pierfrancesco Favino nei panni di Raul Gatti, un ex campione di tennis disilluso che si ritrova a fare da coach a una giovane promessa, Felice (interpretato dall'esordiente Tiziano Menichelli), un ragazzo ligio alle regole e schiacciato dalle aspettative paterne. "Io non credo nei maestri, non credo esistano persone perfette", aggiunge Favino. . .Intervista della nostra inviata a Venezia Arianna Finos - Riprese e montaggio di Rocco Giurato
00:00Una di queste sede ci facciamo un bello struscio in paese vestiti da tenisti
00:03e alle ragazze che ci interessano gli offriamo delle lezioni di tennis gratis.
00:07Che dici?
00:11Stiamo sui binari.
00:12Il film si regge anche su questo rapporto meraviglioso tra questo maestro e questo allievo
00:17e voglio fare i complimenti perché sei eccezionalmente bravo.
00:21Grazie mille.
00:22A Pierfrancesco voglio chiedere quanto questo personaggio di maestro proprio davvero un po' più grande della vita
00:33pieno di difetti ma con un cuore umano, non un po' di cialtronagine ma anche un'onestà di fondo,
00:41un rispetto per il femminile, insomma è un personaggio bello, complicato, caldo.
00:45Come ci sei entrato dentro? Si vede moltissimo che ti è piaciuto farlo.
00:49Ci sono entrato dentro probabilmente in una maniera meno metodica di quanto non si è abituato a fare
00:58grazie al lavoro con Andrea, alla fiducia reciproca, all'incontro con Tiziano.
01:03Penso che sia una delle volte in cui si vede forse di più Pierfrancesco Favino rispetto a altre volte.
01:11Penso che sia un passo in avanti per quello che mi riguarda dal punto di vista professionale.
01:16È la direzione che mi piacerebbe prendere.
01:19Andrea mi ha regalato anche finalmente il personaggio di uno sconfitto.
01:25Ho quasi sempre fatto dei personaggi comunque carismatici.
01:28Questo se c'è un carisma è nei suoi difetti, è nelle sue fragilità.
01:32Chi mi conosce probabilmente mi riconosce di più in questo film di quanto non sia stato in altri ruoli.
01:39Sicuramente c'è stata anche nella modalità di lavoro la possibilità di entrarci in una maniera forse più casuale, più morbida, meno programmatica.
01:53Ed è il modo di lavorare che abbiamo con Andrea ed è il motivo per cui è bello lavorare insieme
01:57e sorprenderci anche di quello che non solo è il mestiere ma la vita ti offre in quell'istante.
02:06Ed è stato un viaggio bello, anche un po' doloroso in alcuni momenti, però è uno dei personaggi più belli che mi sia stato dato l'opportunità di fare.
02:16Sono contento se chi vedrà questo film potrà rivedersi anche nelle nostre imperfezioni,
02:26in un momento in cui sembriamo essere così ossessionati dall'idea di essere perfetti e senza macchie.
02:32Il fatto che ci sia spazio anche per gli imperfetti mi sembra un bel messaggio.
02:38Il narratore è un'immersione anche nei miei ricordi di quegli anni, per cui è un punto di vista molto personale per me.
02:44Ho provato a riportare in vita per me un evento significativo che stavo all'incontro con questo maestro
02:53che appunto non era una persona perfetta, era pieno di difetti, che però come tutti noi abbiamo avuto nella vita l'esperienza
03:02di incontrare dei maestri che ci hanno formato, mi ha detto quelle cose giuste al momento giusto e mi ha cambiato la vita.
03:08Che ricordi, che immagini hai di quegli anni, che cosa è stato rientrarci dentro per te e se non un mentore c'è una persona che ha cambiato la tua vita?
03:20Ho tantissime persone che hanno cambiato la mia vita, a volte anche in maniera casuale, a volte anche incontri sporadici, altre volte le ho cercate.
03:28Anche nella delusione magari di quelle che cercavi, che invece non te l'hanno cambiata e magari ti ha cambiato la vita quello che stava dietro in quell'istante.
03:37Perché questo è anche molto bello, è una delle cose che il film racconta.
03:40Non sempre troviamo quello che cerchiamo nella persona che vogliamo incontrare e invece troviamo altro.
03:45In quegli anni io ero un pochino più grande di Tiziano nel film, però mi piace molto il fatto che Andrea abbia cercato di raccontarlo senza un'attitudine bozzettistica.
04:03Sicuramente le musiche del film ci ricordano e probabilmente mi è capitato di pensare che quel tipo di relazione oggi non sarebbe così possibile.
04:14Vuoi per i cellulari, vuoi però per un'attitudine di controllo che noi abbiamo nei confronti dei nostri genitori
04:21o anche solo l'idea di poter condividere degli spazi in una maniera forse oggi più pudica di quanto non fosse all'epoca.
04:31C'era una fiducia probabilmente superiore sia nei confronti delle relazioni che anche mettere in mano un figlio a uno sconosciuto
04:42che per quanto possa essere stato titolato o sua disantitolato, però comunque era uno sconosciuto.
04:49Ecco, io sono cresciuto in quella modalità lì.
04:51Le nostre porte erano porte sempre aperte e i genitori forse si fidavano anche un po' di più
04:56dell'eventualità che potesse succedere qualche cosa e avevamo la possibilità di crescere in una maniera probabilmente più libera.
05:05Qui c'è anche la tua famiglia, le tue ragazze assetate di cinema e poi c'è Anna Fersetti.
05:16Tu sei in una posizione ideale per te, cioè non sei in una competizione che ti stressa,
05:21hai un personaggio e un film che sono caldissimi e però questa è la grande occasione, questo festival di Anna.
05:31Ecco, che significa per lei e che significa per te?
05:36Io sono estremamente orgoglioso di questa cosa qua, mi ha molto emozionato vederla, sono un orgogliosissimo
05:47più uno. Abbiamo da sempre costruito il nostro rapporto sia personale che professionale sul supporto e sull'idea di non voler confondere i piani.
06:03Abbiamo un progetto di vita insieme che è un progetto meraviglioso che non ha a che fare con quello che facciamo come mestiere.
06:08Io so da anni quello che voi vedete adesso e lei è stata vicina a me quando c'erano le delusioni e i trionfi
06:19e io sono vicino a lei quando ci sono le delusioni e i trionfi.
06:22Non ci sono ombre da gettare l'uno sull'altro e se non per quello che rappresentiamo fuori magari,
06:35ma quello che succede dentro casa nostra quando ci sono i successi o gli insuccessi è un rapporto paritario da sempre
06:43ed è anche uno dei motivi per cui abbiamo sempre tenuto a fare in modo che i nostri percorsi viaggiassero paralleli
06:50quando sarebbe stato forse più facile che magari si cercasse di dare spazio all'uno o all'altro.
06:59Invece io ho sempre creduto in lei da sempre e sono molto felice del fatto che adesso, scusa se mi permetto, ve ne accorgiate,
07:07però sicuramente è molto bello che Paolo le abbia dato questa opportunità
07:11e sapevo che lei l'avrebbe colta come è capace a fare.
07:17Nella tua carriera sei sempre stato un attore che ha messo al servizio anche il proprio seguito popolare molto largo e vario
07:28al servizio di varie cause. Ieri c'è stata la manifestazione della Palestina che è stato uno dei fili rossi,
07:35che ha tenuto banco ovviamente perché aveva un valore simbolico forte.
07:40Come hai seguito questa vicenda e anche che cosa ne pensi?
07:46Penso che sia sacrosanta la libertà di protesta, che c'è una responsabilità che mi sembra la biennale si sia presa però dall'inizio
07:58di sottolineare delle ingiustizie. Penso che faccia parte del mondo della cultura
08:05la possibilità dell'espressione libera della propria opinione, penso e mi auguro che si faccia concretamente qualcosa,
08:15credo che l'opinione generale sia evidente e spero che si faccia seguito a ciò che è stato detto,
08:24che l'Europa faccia tutto ciò che è possibile per interrompere un massacro di civili che a questo punto è insensato
08:35tentare di non vedere. La cultura può essere una cassa di risonanza di queste cose.
08:42Poi è ovviamente la sensibilità di ognuno di noi esprimerlo in un modo piuttosto che in un altro.
08:49Io sono fiducioso del fatto che le armi diplomatiche che il nostro Paese e l'Europa tutta può pensare in campo
08:55servano a poter interrompere questo massacro.
09:00Alla mostra di Venezia ci sono tanti i tuoi passaggi e tanti anche i tuoi ricordi.
09:06Volevo che tu mi raccontassi, così anche quelli che ti vengono in mente, che non necessariamente,
09:11sai al momento poi a volte le risposte sono il più stressante, il più divertente, il più commovente.
09:18Il più stressante probabilmente è stata la primissima volta con Tiziano.
09:28Ieri Tiziano era un po' teso e io ho portato un cortometraggio qui, una mattina, però in sala grande.
09:37Era un cortometraggio di Francesco Miccichè, si chiamava Baci Proibiti.
09:40Era alle 10, eravamo insieme a tantissimi, eravamo solo noi.
09:49E io mi sono vissuto quella mattina con questa proiezione di questi cortometraggi visti da 30 persone in sala grande
09:57come la cosa più stressante della mia vita.
10:00E però poi mi è servita a fare il passaggio perché ero prima dietro alle transenne e non ci potevo credere.
10:05Dopodiché ci mesero dentro una barchetta e ci riportarono nel posto in cui dormivamo in 10 ed ero in un appartamento da due.
10:14Ma è stata contemporaneamente la cosa più stressante e più emozionante che ho vissuto.
10:21Dopodiché sicuramente l'apertura è una responsabilità.
10:25Però mi piace molto il fatto di essere qua con questo film perché credo che questo sia un film
10:33che si avvicina molto a quello che secondo me è il senso del cinema e il senso del cinema nella condivisione.
10:40E visto che stiamo parlando anche di questo e che comunque tutte le volte che siamo in sala con un film
10:45ci ricordiamo che la condivisione in particolare di questa storia è una delle armi più forti che abbiamo come esseri umani.
10:52Tornando anche a quello che mi chiedevi prima, sono molto felice che stasera si possa vedere un film
10:57che ci dice che attraverso gli esseri umani si possono risolvere i nostri dubbi, le nostre questioni.
11:05Ci si può anche fare due risate, ci si può emozionare.
11:09E che due persone messe insieme sono più forti che una da sola.
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