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  • 4 mesi fa
Comincia dalla sconfitta del Fenerbahce di Mourinho nei preliminari di Champions contro il Benfica la nuova puntata della video rubrica «Un centimetro alla volta» di Paolo Condò. Con l’1-0 di Lisbona, il tecnico portoghese mancherà ancora una volta – succede ormai dal 2020 – dal torneo più prestigioso. Nel tabellone che verrà definito oggi – giovedì 28 agosto – alle 18, ci sono ben 4 debuttanti. L’Union Saint-Gilloise, squadra dell’area metropolitana di Bruxelles, che ci è arrivata vincendo lo scudetto. Quindi le altre vincitrici della notte di martedì: il Bodo Glimt dalla Norvegia, il Kairat Almaty dal Kazakhistan e infine il Pafos di Cipro. Ma la storia più particolare – spiega Condò – è quella del Qarabağ, dall’Azerbaigian, proveniente di fatto dalla città fantasma di Ağdam, con il conflitto tra armeni e azeri a palleggiare fra gli schieramenti. Dopo la partita contro gli ungheresi del Ferencvaros accedono al torneo più importante.

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Novità
Trascrizione
00:00Confesso di aver sperato ieri sera in un miracolo di Giuseppe Murigno, che alla guida del Fenerbahce
00:13ha provato a far fuori uno dei suoi vecchi nemici storici, il Benfica, nell'ultimo preliminare
00:20di Champions League. Non ce l'ha fatta. Ha perso 1-0 a Lisbona e chissà se la serata è proseguita
00:26con la squadra sull'aereo di ritorno per Istanbul o se invece Giuseppe abbia affrontato la malinconia
00:32concedendosi una notte a casa nella vicina Setubani. Questo pomeriggio, all'ora dell'aperitivo,
00:39alle 18, ci sarà il sorteggio del girone unico della Champions e Murigno, che nel torneo più
00:46bello del mondo è stato per anni una grande star, mancherà, come succede, dal 2020.
00:52Sic Transit, con quel che ne consegue. Ci sono ben 4 debuttanti assolute tra le 36 squadre
01:00iscritte alla Champions League. In una di queste, l'Union Saint-Gillois, ci è arrivata direttamente
01:06vincendo lo scudetto Benita. Stiamo parlando di una squadra a espressione dell'area metropolitana
01:11di Bruxelles, dominante nella prima parte del secolo scorso ma poi sparita, lungo di scena,
01:17fino alla vittoria del campionato quest'anno. Le altre tre debuttanti escono da una notte
01:23storica, quella di martedì, quando il bodo di Glimt, Norvegia, è diventata la squadra
01:30più a nord della storia della Cielo e il Kairat di Almaty, Kazakistan, quella più a est.
01:38Sempre martedì notte si è qualificato per la prima volta anche il Paphos, un villaggio nella
01:43parte sud di Cipro. Non è la più meridionale di sempre, solo perché in passato della Viva
01:49ha qualificato al torneo sia al Maccani che alla Poeta. Il bodo, che ha travolto in casa
01:55lo Sturmgratz, gestendo poi in serenità una sconfitta di misura al ritorno, non è il
02:01folklore, ma una squadra forte, come ben sanno Roma e Lazio, che in questi anni sono usciti
02:06sconfitti dallo stadio con l'erba sintetica, il gelo addosso e un tifo caloroso a fredda contorno.
02:13Il bodo è forte. Prova ne sia il fatto che il punteggio UEFA gli permetterà di entrare
02:20nella terza fascia del sorteggio e non nella quarta, come le altre esordie.
02:25Il Kazakistan è un paese transcontinentale, appartiene cioè sia all'Asia che all'Europa,
02:31come la Russia o la Turchia. Affiliato all'UEFA, manda in Champions non la sua capitale, che è
02:38Astana, ma la città più popolosa, Almaty. Chiaramente appartenente al ramo asiatico,
02:45visto che lo stadio sorge a soli 29 chilometri dal confine cinese.
02:51I tifosi delle squadre italiane che amano e possono girare il mondo nel seguito dei loro
02:56club se la punteranno come una trasfetta da non perdere, se il Kairat venisse sorteggiato
03:02oggi contro una delle nostre. Non penso però che i tecnici di Napoli, Inter, Atalanta e Juventus
03:09aspirino a un viaggio così lungo. Almaty è distante sette ore di volo da Milano. Pensate
03:15a come la fatica complicherebbe il successivo match di campionato. La storia più particolare
03:21però è quella del Karabakh, già visto nella fase a Gironi nel 2017-2018, campione dell'Azerbaijan,
03:28nella cui capitale, Baku, gioca le gare in casa. Ma in realtà è espressione dell'antica
03:34città di Agdam, a lungo nodo strategico nella guerra del Nagorno Karabakh, da cui il nome
03:40della squadra, il conflitto fra Armeni e Azeri. Palleggiata più volte fra i due schieramenti,
03:48oggi Agdam è una delle ghost city più grandi e dolenti del mondo. Ma la bandiera della sua
03:54squadra, qualificatasi ieri sera a spese degli ungheresi del Fernvaro, sventonerà nel
04:00torneo calcistico più importante ed esclusivo. E questa è una bella storia.
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