00:00Allora chiediamo una cosa, che cosa indica il PSA, come si rileva e quanto è attentibile la misurazione?
00:07È un esame del sangue relativamente semplice, ovvero viene prescritto dal medico di base, ci sono attualmente in Italia dei programmi di screening pilota per quanto riguarda il tumore della prostata che prevedono l'effettuare il PSA nell'ambito appunto del programma di screening come può essere quello che viene fatto per delle patologie oncologiche in ambito femminile.
00:29Viene fatto quindi un esame del sangue e viene riportato un valore che va poi correlato al quadro clinico, ad esempio al volume della prostata, alla presenza di sintomi, il PSA elevato non è automaticamente spia di un tumore della prostata, ci sono condizioni benigne per cui può alzarsi il PSA.
00:47Va quindi contestualizzato dal medico e in un determinato quadro clinico dei valori di PSA fuori dai limiti possono portare a fare ulteriori indagini per indagare l'eventuale presenza di un tumore.
00:59E quali sono queste ulteriori indagini?
01:01A oggi esistono delle nuove tecnologie, delle nuove tecniche di imaging che ci possono aiutare molto, una di queste è la risonanza magnetica, con o senza contrasto ma ci aiuta a capire se il paziente con un PSA elevato ha effettivamente una lesione che merita di essere biopsiata.
01:19La diagnosi del tumore della prostata prevede sempre una biopsia, di fronte a una risonanza magnetica positiva si fa una biopsia che sarà positiva nel 40-50% dei casi, di fronte a una risonanza magnetica negativa sappiamo che la stragrande maggioranza dei pazienti non avrà poi un tumore della prostata significativo per cui possiamo permetterci di osservare il paziente nel tempo senza fare immediatamente una biopsia.
01:44E nel caso in cui viene identificato un tumore alla prostata l'operazione e quindi l'intervento chirurgico è sempre necessario oppure esistono magari delle sorveglianze attive e in questo caso che cosa vuol dire sorveglianza attiva?
01:59Questo è un concetto fondamentale, il tumore della prostata è estremamente eterogeneo, abbiamo pazienti che hanno una diagnosi di tumore che nella loro vita non dovranno mai fare un intervento, mai ricevere chimioterapie, terapie ormonali, radioterapia perché la malattia è cosiddetta indolente.
02:13Ovvero a livello biologico non ha il potenziale di aggredire a livello locale e di andare negli organi a distanza che sono l'infonodio, le ossa principalmente.
02:25Altre malattie invece sono più aggressive e necessite del trattamento che può essere nella forma della chirurgia e della radioterapia.
02:31Sorveglianza attiva vuol dire ho una diagnosi di tumore in questo momento indolente, lo controllo nel tempo e nel momento in cui ho evidenza che la malattia sia progredita vado a fare un trattamento attivo che può essere chirurgia, radioterapia o qualsiasi forma di trattamento attivo che non sia osservare il malato.