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Diabete: tutti i rischi per il sistema nervoso
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Ve ritrovate? Ve ritrovati.
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Approfondiamo ancora il rapporto della nostra salute nelle diverse declinazioni del corpo,
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dei diversi dipartimenti del nostro corpo, in diversi organi e in particolare, un po'
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per il mio grande amore per il cervello, ci dedichiamo in particolare in questa serie
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al ruolo del diabete nel minare la salute del nostro sistema nervoso centrale, viscerale,
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ma anche periferico. Insisto molto sul diabete perché purtroppo è una delle malattie più
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diffuse e più sottovalutate. Tutti i giorni nella mia consulenza ginecologica vedo signore
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che hanno una glicemia alterata, un pochino ma anche sempre di più, 100-120 mg la glicemia
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per decilitro, poi 130-140 mg e più, e ho il diabete, come dire, ho gli occhi blu. No,
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no, no, non è come dire ho gli occhi blu. Dire ho il diabete o comincio ad avere delle
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alterazioni che indicano una vulnerabilità al diabete è un semaforo rosso sulla salute
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di tutto il nostro corpo e in particolare, io dico in particolare perché ho questa passione
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per il cervello, per il nostro sistema nervoso, come dicevo, centrale, viscerale e periferico.
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Perché l'aver gli zuccheri alti nel sangue, l'iperglicemia, è tossico per il cervello in
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particolare, anche per il cuore, per i vasi, per il sistema immunitario. Cioè il diabete fa
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disastri su tutti gli organi. Oggi ci concentriamo sul cervello, che senza cervello, ragazzi, non
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facciamo più nulla. Allora, quando noi abbiamo una glicemia più alta, abbiamo un'alterazione
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importantissima della salute delle cellule nervose, perché avere la glicemia alta significa
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aumentare l'incendio biologico, l'infiammazione in tutto il nostro corpo e in particolare nel
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sistema nervoso. Avere un incremento di produzione di fattori infiammatori, le famose citochine che
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abbiamo imparato per il grande pubblico a conoscere con il covid e in particolare le tempeste
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citochiniche. Che possiamo avere? Quindi l'eccesso di produzione di citochine pro-infiammatorie che,
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alla fine, se sono in giusta quantità, regolano e entrano come fattori importanti nell'evoluzione
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del processo infiammatorio fino alla guarigione. Ma se noi abbiamo un fattore cronico di produzione
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di citochine pro-infiammatorie, perché la glicemia continua a restare alta, perché continuiamo a mangiare
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in maniera sregolata, alimentarci con troppi dolci o zuccheri quando non avremo neanche vederli,
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non facciamo un passo, pesiamo due volte il giusto, magari beviamo pure, ecco che abbiamo una continua
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aggressione del nostro corpo e del nostro cervello con fattori pro-infiammatori, in particolare lungo il
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fiume, dell'alterazione dell'utilizzo degli zuccheri, in particolare il glucosio, con uno stress,
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un aggravamento del compito sulle spalle del povero pancreas che non riesce più a produrre
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adeguata insulina. Non solo, ma peggiora anche l'utilizzo periferico dell'insulina, cioè la capacità
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che la nostra amica insulina ha di far entrare gli zuccheri nelle cellule, in particolare quelle
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muscolari perché vengano utilizzati come carburante. Allora, invece di utilizzare lo zucchero,
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di utilizzare lo zucchero in giusta quantità, nei giusti livelli nel sangue, per le funzioni essenziali
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alla vita, ne abbiamo un eccesso che diventa tossico. Nel sistema nervoso centrale, dicevo, aumenta
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la neuroinfiammazione. Molto interessante, le cellule nutrici sono chiamate cellule gliali,
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in particolare la microglia, che è la cugina all'interno del cervello dei mastociti, che
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sono i soldati, diciamo, la fanteria del nostro sistema immunitario. Bene, questa microglia,
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che in condizioni normali è protettiva delle cellule nervose, infatti le chiamiamo anche
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cellule nutrici perché aiutano i neuroni, le cellule nervose a riparare i danni e quindi
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è neuroplastica, un'amica della salute del cervello, ecco che, iperstimolata da livelli
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tossici, alti, troppo alti di zuccheri nel sangue, quindi è una glicemia elevata, diventa
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neuro tossica. In altre parole, diventa un ulteriore fattore di infiammazione all'interno
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del cervello. Nel sistema nervoso viscerale, l'eccesso dei zuccheri crea una sofferenza
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a livello, in particolare, del plesso mienterico, del plesso di Euerbach, del plesso di Meissner,
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dei plessi, cioè nervosi, che governano la motilità e la qualità delle secrezioni intestinali.
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Ed ecco che una delle complicanze meno conosciute e personalmente ritengo più temibile del diabete
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non controllato è una disfunzione della regolazione motoria e secretoria dell'intestino con delle
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diarree terribili o addirittura con delle necrosi a livello di segmenti dell'intestino per infarti
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intestinali da trombosi causate dal danno vascolare del diabete. La terza grande complicanza è a carico
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delle fibre nervose periferiche ed ecco la neuropatia diabetica. Comincia con le paratestesie,
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formicolii, difficoltà nella deambulazione e siccome quasi di regola si associa alla microangiopatia,
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cioè alla sofferenza dei piccoli vasi, ecco che questo binomio diabolico causato da un diabete
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non controllato arriva a dare una sofferenza ipossica, cioè non viene più ossigenato il
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tessuto in periferia fino al punto che compaiono le gangrene che portano all'amputazione. Quindi
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abbiamo come conseguenze tardive ma tragiche del diabete le amputazioni da microangiopatia,
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da neuropatia, abbiamo la sofferenza del rene quando sono in crisi i piccoli vasi e i nervi,
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ma in particolare i piccoli vasi ed ecco la nefropatia diabetica, ma anche se questo succede
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a livello dell'occhio la retinopatia diabetica. In altre parole, noi dobbiamo capire che il diabete
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è una minaccia terribile per la qualità della nostra salute, della nostra vita ed è una minaccia
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potente al progetto di longevità in salute. Per cui, in sintesi, alla prima glicemia che si alza un po'
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non si dice l'altro giorno era una festa di compleanno e ho mangiato la torta, non si dice eh sì c'ho il diabete,
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come ho detto, come dirò gli occhi blu, ma se è acceso un semaforo rosso sulla mia salute,
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devo correre ripari e quindi via glucosio saccarosio, poco fruttosio dalla frutta ma non dalle bibite
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zuccherate con il fruttosio, mi raccomando attività fisica regolare, basta camminare che non costa nulla
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e possiamo farlo a tutta l'età, camminate un'ora al giorno, il vostro pancreas vi ringrazierà,
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tutto il vostro corpo vi dirà grazie, il vostro cervello ne sarà felice perché ottimizziamo
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l'utilizzo periferico dell'insulina. Naturalmente mantenete un peso corporeo sano e per le signore
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in ascolto, una buonissima notizia, tutti gli studi concordano nel dire che una terapia
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ormonale sostitutiva rallenta la progressione del diabete sempre se unita a stili di vita sani,
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quindi molti strumenti per governare una malattia pericolosa e mantenerla a una evoluzione lenta
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lenta che ci consente di gioire di molti decenni ancora in piena salute.
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