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  • 8 mesi fa
ROMA (ITALPRESS) - I dati di uno studio svolto da ricercatori dell’Istituto per l’endocrinologia e l’oncologia sperimentale del Consiglio nazionale delle ricerche e dell’Università Federico II di Napoli aggiungono un importante tassello alla comprensione delle interazioni tra il sistema immunitario e il tumore alla mammella. Si apre così la strada allo sviluppo di nuove strategie per la prognosi e la cura di questa patologia. I ricercatori, in particolare, hanno scoperto il ruolo prognostico dei linfociti T regolatori, cellule del sistema immunitario nel carcinoma mammario.
col/sat/gtr

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00:00I dati di uno studio svolto da ricercatori dell'Istituto per l'Endocrinologia e l'Oncologia
00:10Sperimentale del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Università Federico II di
00:14Napoli aggiungono un importante tassello alla comprensione delle interazioni tra il sistema
00:19immunitario e il tumore alla mammella.
00:22Si apre così la strada allo sviluppo di nuove tecnologie per la prognosi e la cura di questa
00:27patologia.
00:28I ricercatori in particolare hanno scoperto il ruolo prognostico dei linfociti T-regolatori,
00:34cellule del sistema immunitario nel carcinoma mammario.
00:38Il significato della ricerca nel commento di Veronica De Rosa, immunologa dell'Istituto
00:44per l'Endocrinologia e l'Oncologia Sperimentale del CNR.
00:48Nello studio da noi pubblicato ha consentito di svelare perché alcuni particolari linfociti
00:57hanno un ruolo importante nel consentire la progressione tumorale, in particolare per
01:07quello che riguarda il carcinoma mammario.
01:09Noi abbiamo studiato una sottopopolazione di linfociti che si chiamano regolatori perché
01:16sono in grado di controllare il corretto funzionamento del sistema immunitario, sia in condizioni
01:24fisiologiche che in corso di patologie come anche le patologie autoimmunitarie.
01:28Questi linfociti in particolare consentono al tumore di progredire nella sua crescita,
01:36quindi inibiscono il sistema immunitario che normalmente potrebbe in qualche modo distruggerlo.
01:41La sottopopolazione di linfociti che noi studiamo è molto eterogenea, quindi esistono diversi
01:48tipi e diverse funzionalità e quello che noi abbiamo scoperto è una piccolissima parte
01:54di queste cellule che se misurate anche nel sangue periferico delle donne affette da carcinoma
02:01mammario ci consente di predire quale sarà il decorso della patologia, cioè quanto il
02:07tumore di queste donne sarà aggressivo, se avranno la probabilità di guarire o di
02:13ricadere fino a 20 anni.
02:16Ovviamente quello che noi adesso abbiamo fatto è stato fare uno studio su una piccola numerosità
02:23campionaria ma abbiamo l'obiettivo di espanderlo ad una casistica maggiore e soprattutto vedere
02:31se questo ruolo predittivo può essere anche confermato in altri tipi di carcinomi, non
02:39soltanto nella mammella.
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