I Segnali di Vita di Leandro Picarella

  • 4 mesi fa
Transcript
00:00 Paolo grazie che sei venuto, devi essere consapevole delle condizioni, non ti può essere affiancato
00:09 a nessuno e sarai da solo.
00:11 Da dove nascono questi segnali di vita e dove ti hanno portato dopo questo percorso, forse
00:18 aiutandoti personalmente come il protagonista di questi segnali di vita?
00:23 Sicuramente un'esigenza, l'esigenza primaria era quella di tornare all'empatia, di lavorare
00:29 sull'empatia attraverso il cinema, le immagini in movimento, per cui in qualche modo la spinta
00:35 iniziale è stata proprio quella, dopo gli anni di Covid.
00:38 Mi sono trasferito nella valle di San Bartolomé, in Valle d'Aosta, dove appunto è ambientato
00:42 il film, a 1700 metri, in piena montagna, io che non sono proprio uno uomo di montagna,
00:48 ho scoperto la montagna, ho scoperto la comunità di montagna, ho ritrovato, ho riscoperto delle
00:54 relazioni umane, in qualche modo si erano sospese a causa della pandemia, il distanziamento,
01:01 per cui in qualche modo questo aspetto è stato un po' la spinta.
01:05 La motivazione principale sul trasferirmi davvero lì per tanto tempo è lavorare attraverso
01:13 appunto la storia che abbiamo costituito, che nasce dalla realtà ma che poi abbiamo
01:17 costruito, messo insieme, proprio appunto valorizzando l'aspetto empatico, mettendo
01:23 in più relazione l'universo, il macroverso, con il microverso, quindi l'universo attraverso
01:29 l'osservatorio astronomico della Valle d'Aosta e le attività scientifiche di ricerca di Paolo
01:33 Calcidese e questo microverso, inaspettato per il nostro astrofisico, che si rivela essere
01:39 appunto, che si rivela trovare nella piccola comunità di montagna di Lignan, nella valle
01:44 di San Bartolomé.
01:45 Senti sono in cupola, qua c'è tutto qualcosa.
01:50 E adesso che facciamo Arturo?
01:55 Gli attori sono professionisti, vengono da quel piccolo villaggio, l'avete coinvolto
02:00 in qualche modo e in che modo?
02:02 Sin dall'inizio il mio intento era quello di lavorare con non professionisti, ma semmai
02:07 di rimettere in situazione una vita, la vita che accadeva, che è accaduta in quel tempo,
02:13 senza troppe forzature, ma lavorando proprio sul piano della verosimiglianza.
02:17 Nessuno di loro è un professionista, nemmeno Paolo Calcidese, attori professionisti, però
02:22 mi hanno concesso il tempo e la libertà di lavorare, avendo creato innanzitutto prima
02:28 dei rapporti sinceri e sodali, avendo spiegato quella che voleva essere la mia idea per il
02:34 film, prendendo spunto proprio anche dalla mia esperienza di vita all'interno della
02:40 comunità, che è un'esperienza che è durata tanto tempo e che mi ha permesso di entrare
02:45 veramente in relazione, nell'intimità della vita di tutte le persone che sono state coinvolte,
02:51 poi tutto il paese è stato coinvolto effettivamente, sono 40 residenti più la comunità scientifica,
02:56 un po' tutto il villaggio è diventato un set, un laboratorio a cielo aperto e anche
03:00 ovviamente tutte le persone che vivono l'ambiente.
03:03 Un'opera che ti chiede con gentilezza di entrare, di rimanere, di dedicare tempo e
03:11 il tempo è uno degli elementi importanti in cui succede la magia dell'incontro, che
03:16 porta a quella scena finale in cui ci si incontra a rivedere le stelle e le stelle sono tutti
03:22 quegli esseri umani che si ritrovano insieme.
03:24 Esattamente.
03:25 Come ti sei relazionato con queste stelle, con questo sguardo che va verso il cielo,
03:30 però entra dentro ognuno di noi?
03:33 Mi sono relazionato sperimentando tutto questo su di me intanto, facendo esperienza nella
03:38 mia vita e il tempo è un elemento principale proprio perché la storia è raccontata nell'arco
03:43 di un anno, per cui di quattro stagioni, il nostro protagonista arriva alla fine dell'estate
03:49 e riparte, finisce la sua esperienza alla fine dell'estate successiva, per cui anche
03:55 per restituire un po' il respiro della montagna, gli ambienti e queste vite semplici, se vogliamo,
04:01 minime ma importanti, autentiche, era necessario in qualche modo stare tanto tempo lì e relazionarsi
04:08 con loro.
04:09 Devo dire che mentre la mia conoscenza con Paolo, calcidese, si approfondiva, si approfondiva
04:13 contemporaneamente anche quella con gli altri segnali di vita e devo dire che la relazione
04:18 tra l'alto e il basso, tra il macro e il micro, in qualche modo in quell'ambiente, in quell'ambiente
04:24 di montagna così rarefatto, è stata davvero una grande ispirazione, una grande prova e
04:31 una grandissima esperienza umana, innanzitutto che credo si sia, spero, insomma si sia anche
04:36 riversata nel lavoro artistico.
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