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ROMA (ITALPRESS) – Quella per la revisione del Green Deal “è una grande battaglia che ho fatto mia, insieme a Forza Italia e al Partito Popolare, perché per come era impostato dalla Commissione precedente era orientato in maniera molto ideologica solo sulla sostenibilità ambientale senza tener conto dell'importanza della sostenibilità economica e della sostenibilità sociale. Un Green Deal che penalizzava le imprese sul tema dell'automotive, pilastro importantissimo per l'Europa, con dei numeri drammatici. La battaglia è stata quella di rivedere i tempi, rivedere gli strumenti e rivedere le regole. Sui tempi abbiamo ottenuto che nel 2035 non ci sarà più l'obbligo di non avere i motori endotermici, ma andranno comunque limitate le emissioni. Quindi questa è una battaglia vinta”. Lo afferma Letizia Moratti, europarlamentare del Ppe e presidente della Consulta di Forza Italia, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. “Altra battaglia vinta è quella della neutralità tecnologica; abbiamo inserito la flessibilità sulle tecnologie per arrivare alla decarbonizzazione: non più solo elettrico, ma anche le altre tecnologie", aggiunge.

xb1/sat/gsl

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Trascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brachino a questa nuova puntata di Primo Piano, rubrica dell'agenzia
00:14di stampa Intel Press, compiuto 5 anni, la più antica di quelle che ho fatto qui nel
00:20multimediale di questa agenzia di stampa, raccontare l'attualità attraverso un'intervista
00:25un protagonista dell'attualità medesima, tocca spessissimo la politica, ma anche i libri,
00:30i manager o tutto ciò che fa o può fare contenuto nella nostra società, tocca la politica sicuramente
00:37oggi per tornare a trovarci qui Letizia Moratti, europarlamentale del Partito Popolare Europeo
00:43ed esponente importante di Forza Italia, quindi qui è già venuta, credo l'ultima volta per
00:49la campagna elettorale delle europee, poi noi facciamo un caffè molto interessante come
00:55formula per il circuito network in cui di fatto sono molto informato di quello che
01:01fa, visto che qui eravamo in campagna elettorale e ora invece quei caffè servono a informarci
01:07su cosa si sta facendo, io però siccome lo so poi glielo chiedo, parto da un articolo
01:13recente del giornale, ma da una cosa che ha fatto notizia, una sua grande battaglia, sua
01:18e del suo partito ovviamente, di ciò che lei rappresenta politicamente, insomma lo dico
01:23in breve, prendere la transizione green come era, normativa, centralistica, ideologica,
01:31poco rispettosa dell'economia nazionale delle filiere dell'automotive e cambiarla, cambiarla
01:37nelle date, cambiarla nei meccanismi, cambiarla nelle regole, mi vuole dire?
01:41Certo, allora questa è una grande battaglia che ho fatto mia insieme a Forza Italia e al
01:49Partito Popolare, perché il Green Deal per come era impostato dalla Commissione precedente
01:54era orientato in maniera molto ideologica solo sulla sostenibilità ambientale senza
02:00tener conto dell'importanza della sostenibilità economica e della sostenibilità sociale, un
02:06Green Deal che penalizzava le imprese, sul tema dell'automotive che è un pilastro
02:12importantissimo per l'Europa, i numeri sono drammatici perché chiudono le fabbriche in
02:18Europa, Volkswagen chiude in Europa e apre in Cina con 6 milioni di veicoli elettrici
02:25prodotti, peraltro la Cina non decarbonizza perché la Cina continua a investire nel carbone
02:33e quindi il risultato per l'Europa era chiusure delle fabbriche e quindi dei lavoratori lasciati
02:39a casa in Europa, apertura in Cina, quindi delocalizzazione industriale e nessun vantaggio
02:46dal punto di vista ambientale. Qual è stata la nostra battaglia e cosa abbiamo raggiunto?
02:52La battaglia è stata quella di rivedere i tempi, rivedere gli strumenti e rivedere le
03:00regole. Sui tempi abbiamo ottenuto che nel 2035 non ci sarà più l'obbligo di non avere
03:09i motori endotermici, quindi potranno continuare i motori endotermici, sì con dei limiti di
03:17limitare comunque le emissioni, però i motori ibridi, plug-in saranno consentiti, quindi questa
03:26è una battaglia vinta. Abbiamo sicuramente anche un'altra battaglia vinta che è quella
03:31della neutralità tecnologica, quindi abbiamo inserito la flessibilità sulle tecnologie per
03:40arrivare alla decarbonizzazione, quindi non più solo elettrico ma anche le altre tecnologie.
03:46Per noi per esempio in Italia il biofuel è importante perché Enip lo produce, quindi è una tecnologia
03:53per noi importante, quindi queste sono battaglie vinte. Non ancora vinta, ma è una battaglia
03:57che continueremo a fare, quella sulle quote di carbonio che le aziende sono obbligate a
04:04comprare se non riescono a rispettare il target di avere un certo numero di veicoli elettrici.
04:11Target assurdo perché è il mercato che determina la domanda e soprattutto per noi liberali e liberisti
04:19non possiamo pensare che sia la Commissione o il Parlamento a indicare alle aziende qual è il
04:24target di veicoli elettrici che devono vendere. Questo cosa significa? Che le nostre imprese
04:30sono obbligate, se non rispettano questi target riguardanti un certo numero di veicoli elettrici
04:36venduti, sono obbligate a comprare credit internazionali da aziende statunitensi. Due anni fa, i dati
04:45dell'anno scorso non li ho, ma due anni fa le nostre aziende europee hanno pagato alla
04:49Tesla 700 milioni di Euro, quindi è una follia. Quindi questa battaglia delle penalizzazioni
04:56che l'Europa si sta dando e non è solo nel settore automotive, è una battaglia che
05:02adesso continuerò a combattere. Abbiamo questa proposta della Commissione che arriva in Parlamento
05:09e quindi come Forza Italia la presidiremo in maniera molto forte per migliorare questa
05:14proposta e quindi vedere come togliere queste barriere che ci siamo imposti.
05:20Io lo dico tutte le volte, è ripetita Juvent, ne facciamo questi programmi, essendo un'agenzia
05:26di stampa che è un multimediale, anche per chiarire, ricordiamo che Forza Italia è in
05:30Europa nella grande famiglia del Partito Popolare Europeo, io l'ho detto all'inizio, ma ripetita
05:35Juvent. Senta, lei recentemente ha fatto un think tank qui a Milano dove ha chiamato un
05:41po' di esponenti importanti appunto del Partito Popolare Europeo. Tra le parole d'ordine,
05:47tra virgolette, in senso intellettuale, non in senso di ordine pubblico, c'era mercato
05:52unico, si sente parlare ancora, energia. Sono due temi molto importanti, mercato unico,
05:57perché si sente sempre parlare di Europa nei talk, e facciamo un mercato unico e questa
06:01Europa è debole, e il sciampo dopo le voglio fare una domanda anche ovviamente sulle spese
06:05militari, ma debole anche in termini di porsi come capacità di essere un grande mercato
06:12come lo sono altre potenze, diciamo, industriali del mondo, la Cina, l'America, insomma, altre
06:19potenze. Cosa è venuto fuori da questo think tank? Poi parliamo a parte dell'energia.
06:24Allora, il Partito Popolare organizza queste giornate di lavoro, io ho chiesto di averne
06:30una qua a Milano, perché ci tenevo a far incontrare i parlamentari del gruppo PPE, del
06:37sottogruppo Economia e Ambiente, farli incontrare con esponenti del mondo imprenditoriale, quindi
06:45presidenti di associazione o imprenditori, quindi è stato molto positivo perché sono venuti
06:50tutti i presidenti delle nostre grandi rappresentanze industriali, quindi da Farmindustria a Federchimica
06:57a Solombarda, insomma, tutte le grandi associazioni rappresentative, tutte hanno spinto sul tema
07:06dell'urgenza di modificare, diciamo, un modello organizzativo che c'è ancora in Europa che
07:15è ancora molto frammentato. I due temi principali sono stati mercato dell'energia e mercato dei
07:22capitali. Mercato dei capitali è frammentato perché noi abbiamo tante borse, non abbiamo
07:28una borsa europea, quindi che cosa succede? Succede che i capitali nostri come risparmio
07:36e sono 300 miliardi all'anno, vanno in America, vanno o a finanziare imprese americane o a finanziare
07:45le imprese europee che decidono di quotarsi in America, perché il mercato dei capitali è
07:51più ampio e quindi ovvio che quotandosi c'è più richiesta, mentre qui da noi è molto
07:57ridotto, molto ristretto. A questo aggiungo che per far crescere le nostre start-up, avere
08:04un mercato dei capitali che prevede la possibilità di avere fondi di investimento, di avere soprattutto
08:11quei fondi early stage, angel investments, i fondi growth, quindi quei fondi che vanno
08:18dalla start-up fino alla crescita sono fondamentali per le imprese, per le start-up, quindi questo
08:27scoraggia le nostre start-up e quindi diciamo che tutto questo è un freno anche alla crescita
08:34e la crescita dimensionale in questo momento, ovviamente competendo con dei giganti in America
08:40e in Cina è indubbiamente importante. Aggiungo che c'è un altro punto che riguarda il tema
08:46del diritto fallimentare, perché da noi chi fallisce una volta è finito per sempre.
08:51Si, l'hanno tolta questa parola, fallimento è stato tolto.
08:54Esatto, però diciamo che chi fallisce purtroppo fallisce, qui da noi, mentre in America esiste
08:59un meccanismo che si chiama chapter 11 che prevede semplicemente che chi fallisce poi ricomincia,
09:05quindi insomma il mercato dei capitali è assolutamente indispensabile e questo è
09:10un primo punto, il secondo punto che abbiamo toccato è sicuramente il punto dell'energia.
09:14Aggiungo una cosa sul fallimento che mi occupo molto con dei colleghi che lavorano in America,
09:18con il concetto di reputation, in America chi fa una start-up fallisce, si dice che è andato
09:24un po' troppo lontano dal proprio sogno, ma ha una struttura culturale, antropologica,
09:28per cui riprova col prossimo sogno. Da noi è stato tolto anche delle questioni, anche
09:33delle pratiche giuridiche perché ha un'istigazione al suicidio, fallito è una brutta parola,
09:37vuol dire che tu sei uno che non ha più niente, non vali più niente socialmente, si è stato
09:42tolto il ritardo, ma in Italia è vero c'è ancora questa cultura dove poi c'è la fatica
09:48a ricominciare da capo dall'altra parte, per fortuna ho stato con alcune leggi la possibilità
09:53di rimettere i loro ricordi, però era giusto ricordarla. C'è ancora un ostacolo culturale,
09:59più che giuridico culturale, non solo in Italia, ma in Europa. Lavoro sulle parole,
10:04quindi è giusto che abbiamo ricordato questa nostra grande differenza col mondo anglosasso.
10:09L'energia, il Presidente di Confindustria, la presenza del Premier Giorgia Meloni, l'ha
10:13indicato come un grande problema italiano, ma europeo. L'Italia costa di più che in altri
10:18paesi europei, ma il problema europeo con la guerra in Ucraina abbiamo visto le nostre
10:22dipendenze dalla Russia, che oggi si discute chi prende e non prende gas, poi la geopolitica
10:27del Mediterraneo, di fatto l'energia per i cittadini, ma anche per le aziende, lei è
10:32una famiglia imprenditoriale, quindi rappresenta anche gli interessi degli imprenditori che l'hanno
10:37votata qui, in questa circoscrizione del Nord-Ovest.
10:41L'energia è un grande problema, è un problema italiano perché l'Italia non ha investito
10:47nel nucleare come ha fatto per esempio la Francia e quindi diciamo che è ulteriormente
10:56svantaggiata rispetto ad altri paesi europei. Però anche questo è un problema da affrontare
11:02a livello europeo, quindi creare un mercato integrato dell'energia. Creare un mercato integrato
11:08dell'energia vuol dire che se io compro dalla Spagna dell'energia non devo pagare per le infrastrutture
11:14spagnole, cosa che invece purtroppo c'è adesso, quindi creare la possibilità di avere
11:20libertà nelle interconnessioni. Vuol dire anche dare la possibilità per esempio di utilizzare
11:29degli strumenti come la cattura del carbonio, creando in questo strumento un valore aggiunto,
11:41anche questo contribuisce a creare un minor prezzo dell'energia. Significa arrivare a quello
11:49che è importantissimo che è il disaccoppiamento del costo delle rinnovabili dal costo del gas,
11:56perché è un artificio quello di tenerli insieme e contribuisce ad innalzare i prezzi.
12:03Quindi sono davvero tanti. Significa anche costruire delle infrastrutture, perché per poter avere
12:10poi l'elettrico è ovvio che devono esserci delle infrastrutture che in questo momento non ci sono,
12:16ma significa anche investire per esempio nel biometano, significa investire anche in energie alternative
12:24all'elettrico, perché per esempio le grandi imprese energivore, quindi acciaio, carta, ceramica,
12:33non tutte riescono a produrre totalmente in elettrico, quindi vuol dire anche flessibilità
12:41nel mercato dell'energia nell'avere soluzioni diverse. Quindi c'è un grande lavoro da fare,
12:49noi come Partito Popolare su questi due temi siamo molto impegnati e quindi saranno anche queste battaglie
12:56che porteremo avanti.
12:58Oggi manca poco a Natale, bilanci e prospettiva.
13:02Faccio ultime due domande perché sono molto impegnato e sono contento che prima di Natale
13:05voglio fare un bilancio qui a Italpress.
13:08Uno sul mondo degli agricoltori, mi piacerebbe parlare di riforma fiscale europea, di fiscunio,
13:14ma poi andiamo troppo a contare. Però un'ultima domanda devo fargli a Rigio Politica perché
13:19l'anticipo già. Si fa fatica a spiegare l'opinione pubblica quando dice che l'Europa
13:24deve spendere per riarmarsi, non in senso aggressivo per fare un'altra guerra mondiale,
13:28ma perché ce lo chiede il mondo nuovo che cambia, si pensa sempre siano soldi tolti
13:33ad altro. Ma cominciamo con il mondo delle imprese agricole, che è un mondo molto importante
13:37in Piemonte e Lombardia, poi c'è la Riguglia, la Val d'Osto dove è stata votata, insomma
13:42sono regioni ricche da questo punto di vista di imprese.
13:46Cosa le ha chiesto?
13:48Il bilancio progliennale che è stato votato dalla Commissione che adesso arriva in Parlamento,
13:56quindi per il prossimo quinquennio, è un bilancio che non ci convince per quanto riguarda
14:00l'agricoltura, perché sono stati accorpati i fondi di coesione e i fondi della PAC, quindi
14:06i fondi dedicati agli agricoltori. Questo accorpamento ha portato a una riduzione dei fondi per gli
14:12agricoltori di circa 90 miliardi, quindi è un'organizzazione di bilancio che non ci convince
14:23e quindi quando arriverà in Parlamento lavoreremo per riportare i fondi come erano.
14:30Stiamo lavorando anche su tutti quei temi che riguardano la reciprocità di prodotto e la
14:37reciprocità di procedure, quindi noi vogliamo garantire ai nostri agricoltori che non ci
14:43possono essere invasioni di prodotto, perché se ci sono dei prezzi di prodotto che creano
14:52problemi agli nostri agricoltori, dobbiamo avere dei limiti, delle soglie per proteggerli
14:57e delle procedure che ci consentano di non far entrare quei prodotti che hanno degli standard
15:03per esempio sanitari o di modalità con le quali viene svolto il lavoro in agricoltura diversi.
15:09Quindi questi sono i temi principali per quanto riguarda l'agricoltura, quindi l'agricoltura per
15:14noi è sicuramente come l'industria naturalmente o come il commercio ma sono tutti settori che
15:22compongono la nostra crescita quindi sicuramente è una filiera importante da tutelare.
15:29Ricordiamo che il cibo italiano recentemente è diventato patrimonio dell'UNESCO, quindi
15:36un patrimonio universale, non un patrimonio di alcune aziende o di un po' di marketing.
15:42Io vorrei parlare volentieri anche del suo impegno sul mondo dei farmaci, delle malattie
15:47rare, però il tempo è quello che ci torna a trovare, ogni sei mesi facciamo un fat-checking
15:52pure da noi, oltre che con il caffè, questo è il caffè più allungato, io cappuccino
15:57non lo amo, però non so diciamo caffè lungo.
15:59Questo è un cappuccino, un caffè americano.
16:00Sai che pare che il latte e il caffè insieme non facciano bene al stomaco, insomma
16:04vediamo le sostanze singole, caffè lungo, non americano, europeo.
16:09Perché si fa così fatica quando parla il ministro della difesa Crosetto che è una persona
16:14di buon senso, membro del governo, in cui c'è anche ovviamente il ministro degli esteri,
16:20vicepremi italiani, a dire ai cittadini che il mondo è cambiato, che quella Pax assicurata
16:26dalla seconda guerra mondiale e dalla caduta del muro di Berlino, quell'Occidente vittorioso
16:31non c'è più, Trump sta facendo una politica particolare, america ha festo, non voglio
16:35qui parlare di Trump, oggi ne parliamo tutti i giorni, c'è la Russia molto aggressiva,
16:40c'è la Cina che è un nuovo protagonista mondiale e si è visto che ce ne sono anche altri,
16:44noi europei dobbiamo dotarci di un esercito comune, investire in una difesa, cavo dragone,
16:49ammiraglio italiano che lavora alla Nato, l'ha detto forse male, ha detto non solo
16:55un'Europa della deterrenza, non solo un'Europa dei valori, non solo un'Europa che guarda,
16:59non solo un'Europa della civiltà, ma un'Europa che agisce, non che va a sparare
17:03o va a invadere qualcuno, ma che investe in cyber security, nella gestione dei dati,
17:07quello che oggi è la sicurezza moderna. Ci sono dei fondi europei per questo, spieghiamo
17:12alla gente che si possono usare dei soldi senza togliere la sanità, ai salari, alle
17:18scuole, tutto ciò che noi chiamiamo welfare?
17:20Assolutamente sì, ci sono, sono i fondi di SAFE, sono i fondi di EDIP e quindi sono fondi
17:27che servono a creare una sicurezza in Europa, sono necessari perché se guardiamo quelli che
17:40sono gli investimenti americani e gli investimenti europei nella difesa, quindi nella Nato, gli
17:46investimenti europei rappresentano il 34% rispetto a 66% degli investimenti americani,
17:53noi non possiamo pensare che sia sempre l'America a difendere l'Europa, l'Europa in questo senso
18:00deve diventare adulta, il che non significa assolutamente togliere i fondi alla sanità,
18:05togliere i fondi alla formazione, significa però avere la capacità di essere in condizione
18:15di creare dei deterrenti, quindi significa difendere per esempio i nostri confini da
18:24possibili invasioni non pacifiche, penso per esempio ai paesi nordici o quelli confinanti
18:32con la Russia che sono preoccupati di una Russia aggressiva, chiaro che noi non siamo in guerra
18:37con la Russia, noi stiamo solo proteggendo l'Ucraina che è stata aggredita, ma significa
18:44anche una difesa comune, una difesa europea, significa anche proteggere le nostre rotte
18:48commerciali, ma noi non possiamo pensare che siano gli Stati Uniti a venire a proteggere
18:52le nostre navi nel canale di Suez o nei canali mediterranei o africani, quindi dobbiamo essere
19:01noi, quindi significa poter investire anche nei satelliti, l'Europa è indietro su questo,
19:08noi abbiamo un programma di investire qualche centinaio di satellite nel giro di qualche anno,
19:15Musk ne ha già 7 mila, quelli a bassa, diciamo, bassi e sono già presenti, quindi i satelliti
19:25sono indispensabili per avere un occhio vigile su quello che succede nei nostri territori,
19:31significa investire nella cyber security, significa investire nei droni, significa investire in
19:38tecnologie, credo che questo sia un altro punto importante, in tecnologie che poi sono utili
19:43comunque anche al civile, quindi se guardiamo per esempio Israele, Israele che investe molto
19:48ovviamente per ovvi motivi in sicurezza, molti degli investimenti che ha fatto in sicurezza
19:53si sono poi rivelati estremamente utili, ma anche per fare esami diagnostici meno invasivi
20:00nello stomaco, quindi ci sono tantissime tecnologie israeliane che hanno dimostrato la loro utilità
20:07anche nel civile, quindi insomma io credo che sia forziante parlare di difesa, cercando di mettere
20:15il tema della difesa sullo stesso tema, nella sanità bisogna investire, noi come Forza Italia
20:21intanto siamo fautori di una battaglia, in questo momento abbiamo promosso questo piano strategico
20:27sulla sanità, abbiamo ottenuto dei fondi in più in questa manovra di bilancio proprio come Forza Italia,
20:33quindi siamo assolutamente convinti che sia una battaglia da portare avanti, però non
20:39si possono mettere sul stesso piano i fondi per la difesa e i giustissimi fondi importantissimi
20:45per la sanità o per il welfare.
20:47Era molto importante, aveva rubato più tempo di quello che aveva, cosa ci metto sotto
20:51l'albero quegli italiani per il 2025?
20:55Ma io credo che in questo mondo così difficile, così complesso, che ci porta in sicurezza,
21:02che ci porta paura, il fatto di condividere, di stare insieme, di cercare un senso di appartenenza
21:13e di comunità, perché insieme è più facile affrontare tante battaglie.
21:19Beh, mi sembra un ottimo pensiero per Natale, io le auguro buon Natale e buon anno da parte mia
21:24e da parte di tutto lo staff di Italpa, ci rivediamo quando vuole, per un tagliando su questi temi importantissimi
21:31per la vita di tutti noi qui in altri format spieghiamo quanto ormai l'Europa è diventata importante.
21:36anche per la nostra vita, grazie a Letizia Moratti, esponente di Vertice di Forza Italia
21:43ed europarlamentare del Partito Popolare Europeo, l'ha detto impegnata su tanti fronti,
21:49quindi sta mantenendo ciò che ha detto qui in campagna, che non è poco insomma.
21:54Grazie ancora di essere stata con noi.
21:56Grazie direttore e un buon Natale a lei, a tutto lo staff e a tutti i telespettatori.
22:00Grazie, grazie a voi che ci avete seguito, appuntamento alla prossima puntata di Primo Piano.
22:05di Primo Piano. Arrivederci.
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