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  • 1 settimana fa
Milano, 16 dic. (askanews) - Nel mondo aziendale cresce la consapevolezza che i dati sono diventati una vera infrastruttura strategica. È il messaggio centrale del nuovo White Paper firmato BIP e Salesforce.Ma la prima sfida è culturale. Molte imprese italiane hanno dati sparsi, duplicati, spesso poco affidabili. Qual è il primo passo per trasformare informazioni disordinate in uno strumento decisionale davvero utile? "La capacità di individuare in mezzo a molti dati all'interno dell'azienda, di individuare quello che veramente serve ed è utile all'azienda stessa è una cosa che si ottiene con l'esperienza - afferma Ennio Favarato, responsabile Centro d'eccellenza Bip Customer Platform -. Solo che se aspettassimo l'esperienza di tutti, prima che vengono i capelli grigi, i dati diventano vecchi. Quindi è necessario avere un metodo. Il metodo si basa sull'identificazione dei KPI di risultato e KPI su cui posso intervenire e prendere le decisioni. Facendo questo, identificando quindi gli obiettivi con questi KPI diventa più facile identificare le fonti e strutturarle al meglio".Un secondo nodo riguarda l'adozione delle tecnologie da parte delle persone. Qual è l'errore più frequente che le aziende commettono quando provano a far "entrare" l'AI nel lavoro di tutti i giorni? "L'errore - prosegue - intanto è non prendere in considerazione l'individuo come punto di partenza di ogni cambiamento. È necessario farlo perché nell'adottare nuove metodologie bisogna strutturare innanzitutto il perché e farlo come individuo. Quindi la metodologia è il primo veicolo su cui puoi far atterrare il motivo di un cambiamento. Molto spesso manca questo, cioè manca l'idea nuova, manca il nuovo modello, mancano nuove metodologie che possono essere abbracciati dagli individui".Al centro del documento c'è poi il tema dell'integrazione in tempo reale: senza sistemi che dialogano, ogni reparto rischia di lavorare su una versione diversa della realtà. "Avere per le aziende a disposizione dati aggiornati in tempo reale diventa fondamentale per poter implementare soluzioni che siano pervasive, efficaci anche in termini di raggiungere poi la clientela - spiega Davide Andreoni, Senior Vice President di Salesforce e responsabile per MuleSoft - Due esempi diversi tra loro: Uno può essere nel mondo retail il fatto di mettere a disposizione delle aziende dati aggiornati sul comportamento degli utenti che raggiungono il brand su touch point differenticonsente all'azienda di veicolare investimenti, comunicazione, marketing per creare delle esperienze che siano ritagliate su misura per il consumatore che quindi le percepisce effettivamente come un servizio estremamente personalizzato".L'automazione entra nei processi quotidiani. L'AI applicata alle attività più semplici libera tempo, riduce gli errori e accelera il lavoro già nel primo anno. La trasformazione digitale prende forma quando dati, persone e piattaforme si tengono insieme. È lì che nasce il vantaggio competitivo, basato su informazioni affidabili e quindi su decisioni fondate e rapide.

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00:00Nel mondo aziendale cresce la consapevolezza che i dati sono diventati una vera infrastruttura strategica.
00:07È il messaggio centrale del nuovo white paper firmato BIP e Salesforce.
00:12Ma la prima sfida è culturale.
00:14Molte imprese italiane hanno dati sparsi, duplicati, spesso poco affidabili.
00:21Qual è il primo passo per trasformare informazioni disordinate in uno strumento decisionale davvero utile?
00:28La capacità di individuare, in mezzo a molti dati che ci sono all'interno dell'azienda,
00:33di individuare quello che veramente serve ed è utile all'azienda stessa, è una cosa che si ha con l'esperienza.
00:38Solo che se aspettassimo l'esperienza di tutti, prima che venivano i capelli grigi, i dati diventano vecchi.
00:43Quindi è necessario avere un metodo.
00:45Il metodo si basa sulla identificazione di quelli che sono KPI di risultato e KPI invece su cui io posso intervenire e prendere decisioni.
00:53Facendo questo, identificando quindi gli obiettivi con questi KPI, diventa più facile identificare le fonti e strutturarle al meglio.
01:01Un secondo nodo riguarda l'adozione delle tecnologie da parte delle persone.
01:05Qual è l'errore più frequente che le aziende commettono quando provano a far entrare l'AI nel lavoro di tutti i giorni?
01:13L'errore intanto è non prendere in considerazione l'individuo come punto di partenza di ogni cambiamento.
01:17Ed è necessario farlo perché proprio nell'adottare nuove metodologie bisogna strutturare innanzitutto il perché.
01:24E il perché io dovrei farlo come individuo.
01:26Quindi la metodologia è il primo veicolo su cui puoi far atterrare il perché di un cambiamento.
01:33E quindi molto spesso manca questo.
01:35Cioè manca l'idea nuova, manca il nuovo modello, mancano nuove metodologie che possono essere abbracciate dagli individui.
01:40Al centro del documento c'è poi il tema dell'integrazione in tempo reale.
01:44Senza sistemi che dialogano, ogni reparto rischia di lavorare su una versione diversa della realtà.
01:51Avere per le aziende a disposizione dati aggiornati in tempo reale diventa fondamentale
01:57per poter ovviamente implementare delle soluzioni che siano pervasive, efficaci anche in termini di raggiungere poi la clientela.
02:07Due esempi diversi tra loro.
02:09Uno può essere nel mondo retail, il fatto di mettere a disposizione delle aziende dati aggiornati sul comportamento degli utenti
02:17che raggiungono il brand su touch point differenti, consente all'azienda di veicolare investimenti, comunicazione, marketing
02:25per creare delle esperienze che siano ritagliate su misura per il consumatore
02:30che quindi le percepisce effettivamente come un servizio estremamente personalizzato.
02:35L'automazione entra nei processi quotidiani.
02:38L'AI applicata alle attività più semplici libera tempo, riduce gli errori e accelera il lavoro già nel primo anno di adozione.
02:46La trasformazione digitale prende forma quando dati, persone e piattaforme si tengono insieme.
02:52E' lì che nasce il vantaggio competitivo basato su informazioni affidabili e quindi su decisioni fondate e rapide.
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