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  • 21 minutes ago
servizio_giovanni_mondini

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00:00L'economia ligure tiene sulla spinta della cosiddetta Blue Economy, cioè l'insieme delle
00:07attività economiche legate al mare, forte di tre scali portuali di rilevanza internazionale.
00:12Il clima tra gli imprenditori è complessivamente ottimista, anche se non mancano criticità che
00:18rischiano di porre un freno alla crescita. Anche per quest'anno, per il 2025, un po' gli indicatori,
00:24le prime rilevazioni del primo semestre di Banca d'Italia, altri dati in nostro possesso,
00:29tutto sommato c'è una tenuta del fatturato, della produzione industriale, discretamente
00:35bene l'industria manufatturiera, il settore dei servizi per certi versi che in genere è
00:40stato più trainante in altri anni, forse quest'anno un po' meno, comunque in generale un andamento
00:47direi stabile, moderatamente ottimista. La Blue Economy rappresenta un settore cardine
00:52del PIL regionale, potendo contare sui tre grandi porti, capaci di unire movimentazione
00:57merci e flussi turistici, in particolare croceristici, e che costituiscono una piattaforma
01:02logistica strategica nel Mediterraneo.
01:04Un settore importantissimo, tenete conto che fra i porti di Genova, Spezia e Savona,
01:10Genova è uno dei porti più mediterranei, peraltro diversificato, perché sta sempre
01:14in testa solamente a un'inventazione dei container, dove ci sono numeri importanti,
01:18ma non solo, un termine dove c'è crociere, traghetti, terminali infuse, solide, liquide,
01:23è una città che viva all'interno di una città, il porto di Genova, ma non meno sono
01:29anche i numeri dei porti di Spezia e di Savona.
01:31Il tessuto imprenditoriale della Liguria è composto per il 95% da piccole e medie imprese,
01:36accanto a grandi campioni dell'industria, tra cui Ansaldo, Piaggio Aerospace, Alstom e Fincantieri.
01:42Per valorizzare questa realtà, Confindustria sta promuovendo nuove filiere di collaborazione
01:47tra big company e fornitori locali.
01:49C'è tuttavia un nodo che crea non pochi problemi alle imprese ed è legato alle infrastrutture.
01:55Dopo quello che è successo con la tragedia del Ponte Morandi, aumentando, un po' inseverendo
02:01le ispezioni che evidentemente, forse prima, sia in termini di manutenzione, ma che anche
02:06da controlli di chi doveva farli sono stati un po' latitanti a dir poco, ecco che ora ci
02:12si accorge che questa rete ha bisogno di ammodernamento, di lavori urgenti, di manutenzioni e tutto
02:20questo sta determinando ovviamente delle difficoltà.
02:24In più non sono partite ancora le nuove infrastrutture, è tutto abbastanza fermo, ci sono progetti
02:29molti finanziati, ma tant'è per un motivo o per l'altro non partono.
02:34Tra luci ed ombre c'è poi molta preoccupazione per la crisi dell'ex Silva, da cui dipende
02:38una parte significativa dell'apparato produttivo genovese. L'idea degli imprenditori è di trovare
02:44soluzioni alternative che possano sbloccare un impasse che dura ormai da troppo tempo.
02:49Da 15 anni che possiamo sostenere che non c'è mai stato un progetto industriale per l'ILVA,
02:58insomma in poche parole direi che sono stati quasi presi in giro i lavoratori, quindi oggi
03:02serve veramente una svolta, un cambio di passo accelerato che può essere di qualsiasi tipo.
03:07Genova si stacca da Taranto, Genova continua a fare quello che fa, ma lo può fare in maniera
03:12diversa e addirittura cedere anche un po' di aree che sono importanti, sono aree a mare
03:17con delle banchine importanti ad altri operatori industriali per rilanciare quel sito.
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