«Sono 160 i Paesi che riconoscono lo Stato palestinese, noi auspichiamo che l'Italia possa proseguire verso questo tracciato e questo andrebbe a rafforzare ancora di più il principio dei due stati. Andrebbe a rafforzare quello che e' il concetto di uguaglianza e diminuire l'uso della forza». Lo ha detto Abu Mazen, presidente dell'Autorità nazionale palestinese, intervenendo ad Atreju.
00:00...in attraffi di fare la strada di questa stazione, in cui si è arrivato ad un'160 studenti di dunque mondiale.
00:09E questo è stato un'unico di questa stessa, perché questo è un'esplice di più estremato in un'esplice in un'esplice di un'esplice,
00:21e non è un'esplice ose, ose, ose, ose, ose, ose attraffi di una scelta.
00:28Come alcuni paesi, numerosi paesi, nell'ultimo periodo hanno proceduto con il riconoscimento dello Stato palestinese e oggi i paesi che riconoscono questo Stato, il numero è arrivato a 160.
00:45Ciò è stato favorito dalla loro convinzione che questa decisione è per loro un investimento positivo in quello che è il processo di pace e stabilità del futuro e non è frutto di una propensione verso una controparte o verso un'altra.
01:15E' un'altra cosa che si tratta di un'altra.
01:45Ciò che noi appunto ci auspichiamo con fiducia è che l'Italia possa proseguire, grazie anche alla sua storia molto profonda e al suo ruolo centrale e alla sua responsabilità molto grande a livello internazionale, possa proseguire verso questo track, verso questo tracciato.
02:03E ciò sicuramente andrebbe a contribuire a rafforzare ancora di più il principio dei due stati e andrebbe anche a rafforzare quelle che sono le fondamenta della pace nella regione, a rafforzare anche la fiducia tra i popoli e soprattutto andrebbe a rafforzare quello che è il concetto di uguaglianza e a diminuire l'utilizzo e ricorso alla forza.
02:33E pertanto teniamo in grossa considerazione quella che è stata sempre la postura dell'Italia anche a livello di popolazione,
03:02che ha sempre espresso una grande solidarietà a livello umano, soprattutto nei confronti delle sofferenze che la nostra gente ha vissuto nella striscia di casa e soprattutto per il sostegno forte e stabile che è stato dato al diritto del nostro popolo palestinese di ottenere quella che è la sua libertà e l'autonomia.
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