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  • 2 giorni fa
MILANO (ITALPRESS) - In Europa si rischia di assistere a una deindustrializzazione senza precedenti. E in tempi ridotti mai visti nella storia. L’industria chimica, nel Vecchio Continente, ha perso negli ultimi 3 anni oltre 23 milioni di tonnellate di capacità produttiva e si prospetta nei prossimi 4 anni una ulteriore riduzione del 20%, secondo CEFIC. la federazione europea dell’industria chimica, per una perdita complessiva del 30% in 6/7 anni. Nel settore automotive stiamo vivendo una crisi senza fine, con chiusure di stabilimenti. Problemi con le fonti energetiche, imposizioni di politiche fatte senza reali valutazioni di impatto, dati spesso incompleti per poter supportare le scelte strategiche sono tra le principali cause, oltre a una competitività globale in continua crescita che pochi tengono in debita considerazione. In un contesto critico si inseriscono anche le variabili legate all’intelligenza artificiale fisica, rappresentata dagli umanoidi nei settori servizi e produttivo. Urge quindi un cambio di passo basato su conoscenza e pragmatismo per invertire la pericolosa rotta in cui tutti ci troviamo. Dobbiamo prendere spunti da settori che hanno dimostrato con risultati grandi capacità. La chimica in questo ultimo decennio ha raggiunto dei traguardi importanti sia nella dimensione ambientale, con riduzioni a due cifre delle emissioni, e addirittura del 70% dal 1990 - come si evince anche dall’ultimo rapporto Responsible Care, sia nella dimensione sociale per la sicurezza dei lavoratori che non ha uguali come in quella occupazionale con il 96% di contratti a tempo indeterminato e retribuzioni mediamente superiori del 35%. Nella puntata 68 di Focus ESG la Professoressa di Econometria dell’Università Ca’ Foscari Venezia e membro del CdA della Fondazione GRINS, Monica Billio e il Presidente di Federchimica, Francesco Buzzella, con il giornalista Marco Marelli, specializzato in economia e geopolitica, entrano nel merito di ciò che sta accadendo e, soprattutto, di ciò di cui tutti devono prendere atto per poter agire in modo pragmatico e immediato.
fsc/gsl

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Trascrizione
00:00Ben ritrovati da Marco Marelli e da tutta la redazione di Focus SG. In questa puntata
00:15mettiamo sotto la lente di ingrandimento le sfide in essere sempre più numerose e complesse
00:21che toccano tanto la dimensione ambientale quanto quella economica nonché sociale, mettendo
00:27sotto pressione la governance con i nostri ospiti la professoressa Monica Biglio, ordinaria
00:34di econometria all'Università Ca' Foscari di Venezia e massima esperta di finanza sostenibile
00:40e il presidente di FederChimica, il dottor Francesco Buzella che anticipo è appena reduce dalla
00:47presentazione del 31esimo rapporto Responsible Care dove emergono risultati di assoluto rilievo
00:55per il settore chimico e quindi cercheremo di condividere quali sono le azioni da farsi
01:03per mantenere competitività ma anche per far crescere chi non ce l'ha o l'ha persa.
01:09Prima di iniziare vediamo questo servizio.
01:25Dimensione economica. In Italia la produzione chimica genera 65 miliardi.
01:35Dimensione ambientale. Dal 1990 ad oggi la chimica ha diminuito le emissioni del 70%.
01:42Dimensione sociale. Nella chimica gli infortuni sono inferiori del 40% rispetto alla media manifatturiera.
01:51In occasione della presentazione del 31esimo rapporto annuale Responsible Care, il programma
02:00mondiale volontario nato in Canada nel 1985 e attivo in Italia dal 1992 per la promozione
02:08dello sviluppo sostenibile del comparto chimico, emerge chiaramente che l'industria chimica in Italia
02:14è un esempio virtuoso in tutte le dimensioni, non nel breve periodo, ma sul lungo periodo.
02:20Quello più importante perché significa longevità, non prendo la borsa e scappo.
02:28E può essere davvero un faro per tutti, soprattutto in un mondo sempre più sfidante come quello in cui viviamo,
02:35che impongono nuove visioni e grande capacità di reattività a fronte dei cambi di paradigmi
02:40che si prospettano alla velocità della luce.
02:45L'intelligenza artificiale generativa, basata sull'input umano che opera principalmente in ambito digitale,
02:52è entrata in modo dirompente nella nostra vita e ha già cambiato il modo di apprendere e fare scelte.
03:00L'intelligenza artificiale fisica raccoglie input dal mondo reale
03:04e promette di rivoluzionare il sistema produttivo a brevissimo con gli umanoidi.
03:11Per impatti sociali tutti da scoprire anche sul fronte militare.
03:21Il costo dell'energia è troppo variabile e sensibile alla geopolitica.
03:25Con vettori come l'idrogeno che rimangono una chimera.
03:36E il cambio di passo della competitività produttiva non c'è.
03:41Volkswagen ad esempio lancia China for China per un taglio dei costi del 50%.
03:46Uno dei comparti più trainanti italiani, quello della produzione metalmeccanica,
03:57guarda al USA for USA per ridurre i rischi dei dazi e non solo, pensando così alla delocalizzazione.
04:05E nella UE cosa facciamo?
04:08Ma soprattutto in Italia cosa dobbiamo fare?
04:16Parto da lei professore Sabiglio, dopo aver visto il servizio,
04:22quali sono gli aspetti chiave che ritiene importanti richiamare?
04:26Come abbiamo visto in tutti i settori, in tutte le dimensioni,
04:29le sfide sono sempre più complesse e difficili.
04:32È decisamente preoccupante quanto sta succedendo nel settore automotive,
04:35ma vedo con piacere gli sforzi e soprattutto i risultati del settore chimico
04:40che condivido ad essere strategico, perché appunto è presente ovunque.
04:44Mi ha molto colpito il risultato per la sicurezza dei lavoratori,
04:48quindi la grande attenzione anche alla dimensione S.
04:51Oggi, come ha ben descritto il servizio, in Europa siamo stretti in una morsa
04:57e in una serie di difficoltà ed è necessario capire come agire.
05:01Gli interessi economici e geopolitici in gioco sono molto forti,
05:05bisogna quindi agire e reagire in modo mirato.
05:07Ritengo che sia importante investire in innovazione,
05:12quindi riportare l'attenzione sulla ricerca.
05:15È fondamentale avere una conoscenza, non solo super partes,
05:20ma anche capace di supportare le scelte strategiche.
05:23In questo contesto mi preme sottolineare il grande lavoro che stiamo facendo
05:27con la Fondazione Greens, che ha coinvolto 17 università e importanti attori privati
05:33ed è impegnata nel fornire ricerca, analisi, dati, informazioni validati,
05:37quindi di qualità, ai policy maker, imprese, cittadini, analisi e dati
05:43su cui poter fare delle scelte.
05:45Come abbiamo ricordato il servizio, con l'intelligenza artificiale
05:48e l'uso massivo delle informazioni crescono anche i rischi di una conoscenza pilotata e di parte.
05:54E c'è il tema dell'intelligenza fisica, di cui pochi tengono conto,
05:59ma che rischia di avere un impatto dirompente.
06:03Poter contare quindi sull'ecosistema di conoscenza Greens,
06:07italiano, trasparente, fondato scientificamente,
06:11significa poter contare, e questo è il nostro obiettivo,
06:14il nostro lavoro, su un buon paracadute salva vita.
06:18Presidente Buzella, la professoressa dà molto valore alla trasparenza.
06:24Partiamo proprio da qui.
06:25Come siamo messi, secondo lei, ci sono rischi all'orizzonte
06:28che molti non vedono e mi riferisco, per esempio,
06:33anche a eventuali o potenziali chiusure di impianti
06:36o perdite, quindi anche significative da un punto di vista economico.
06:43Voi siete in un settore importantissimo,
06:46che ricordo che ogni 100 Euro di valore aggiunto ne genera 232
06:50lungo tutta la filiera produttiva.
06:52Qual è la reale situazione che vede lei?
06:55La situazione è una situazione sicuramente difficile.
07:01L'abbiamo ricordato prima, la chimica ha raggiunto importanti risultati,
07:06sia in termini ambientali, anche in termini sociali.
07:09Ricordo il fatto che il 96% dei dipendenti dell'industria chimica
07:15hanno un contratto a tempo indeterminato
07:18e che abbiamo retribuzioni mediamente più alte del 35% rispetto alla media nazionale.
07:27Quindi rafforzo un po' la S alle sue spalle.
07:31Contestualmente però dobbiamo anche riconoscere il fatto
07:33che insomma è qualche anno che purtroppo la chimica
07:36che noi definiamo l'industria dell'industria
07:39perché è trasversale,
07:42ben il 95% dei manufatti contiene prodotti chimici,
07:47quindi senza chimica non ci sarebbe,
07:50non esisterebbe la manifattura e viceversa.
07:52Senza manifattura non serve avere industria chimica.
07:56Negli ultimi tre anni la chimica europea
07:58ha perso più di 23 milioni di tonnellate di capacità produttiva
08:05in termini di impianti che hanno chiuso.
08:07Questo è pari all'8,5% della chimica europea.
08:12Cioè noi abbiamo perso in tre anni l'8,5% degli impianti produttivi europei.
08:19E in base alle previsioni del SEFIC,
08:22il SEFIC è un'associazione europea dell'industria chimica,
08:26e dell'associazione chimica,
08:29prevede il SEFIC che nei prossimi quattro anni
08:32si perdano su 1.200.000 lavoratori nell'industria chimica
08:37200.000 posizioni.
08:40Il che vorrebbe dire che,
08:42traslandoli in termini quantitativi,
08:44abbiamo un rischio di perdere,
08:47rispetto a quasi il 10% già perso,
08:49un altro 20% nei prossimi quattro anni.
08:53Vorrebbe dire una riduzione della produzione chimica europea
08:56pari al 30% in circa 6-7 anni.
09:01Che sarebbe un dato di una drammaticità assoluta.
09:05Perché non si è mai visto una deindustrializzazione così veloce.
09:09Per cui, da un lato, chiaramente,
09:12ci sono fattori esogeni che non aiutano.
09:14Ci sono nuovi player mondiali estremamente competitivi,
09:18estremamente forti,
09:20dove spesso motivano anche azioni antidumping a livello europeo.
09:28Dall'altro lato, però,
09:29io dico che abbiamo anche fattori endogeni,
09:32quindi fattori squisitamente europei,
09:34legati proprio a questo tsunami normativo
09:38che abbiamo avuto negli ultimi anni,
09:40che sta penalizzando enormemente il settore,
09:43soprattutto in Europa.
09:45Lei ha parlato spesso di intervenire sul costo dell'energia,
09:49semplificazione e anche,
09:52c'è il grosso tema della transizione ambientale.
09:55Ci fa un assunto, un attimo,
09:57dei punti chiave che vede proprio strategici
10:00per cercare di cambiare rotta?
10:02Ma l'energia, l'energia è la base di tutto,
10:05l'energia non dà solo competitività alle aziende,
10:09l'energia dà anche potere d'acquisto alle famiglie,
10:12l'aveva capito Mattei negli anni 50,
10:14cioè perché l'Italia è riuscita,
10:17dopo la seconda guerra mondiale,
10:19a avere una partenza così forte,
10:21dando energia a basso costo a tutti.
10:23Questo è stato il volano vero,
10:26l'energia è la base di tutto, di qualunque cosa.
10:29Quindi noi oggi purtroppo,
10:31anche causa in questo caso un fattore esogeno
10:34quale la guerra con la Russia,
10:38ha provocato in qualche modo,
10:40la Russia era un po' il nostro Texas,
10:42ecco dobbiamo riconoscerlo,
10:44faceva un po' comodo a tutti
10:45avere queste forniture di gas a basso costo.
10:48Oggi ci troviamo in una situazione molto diversa,
10:51quindi sicuramente un elemento di perdita di competitività è quello.
10:56Dall'altro lato però c'è anche la transizione,
10:59ecco oggi abbiamo portato avanti una transizione,
11:03diciamo in qualche modo anche buttando degli obiettivi un po' a tavolino,
11:10senza aver pensato troppo alle conseguenze di certi obiettivi,
11:14e questo ha indubbiamente provocato anche delle criticità,
11:21dobbiamo dircelo.
11:22Se l'obiettivo di miglioramento, ad esempio sulle missioni,
11:26può essere chiaramente un obiettivo virtuoso,
11:29dall'altro lato però deve essere anche compatibile con le tecnologie a disposizione.
11:33Purtroppo lo ricordava anche lei,
11:35uno dei pilastri della transizione doveva essere l'idrogeno verde,
11:39oggi mi sembra che sia sparito dai radar,
11:41non ne parla più nessuno,
11:42perché è a costi non compatibili col fatto di rimanere sul mercato.
11:47Magari lo sarà tra anni,
11:48in qualche modo disponibile e a costi competitivi.
11:53Oggi non lo è.
11:55Quindi dobbiamo fronteggiare una situazione
11:57in cui le tecnologie a disposizione sono quelle che abbiamo
12:00e non possiamo in breve tempo pensare di fare a meno delle fonti fossili.
12:05Tra l'altro è di oggi la notizia
12:06che sulla vendita dalle caldaie a gas
12:08è stata fatta l'ennesima retromarcia,
12:11cioè si era detto che entro il 2029
12:14non potevano essere più commercializzate
12:17e immediatamente si è capito
12:19che era un obiettivo non perseguibile
12:21anche perché sappiamo che in Italia
12:23su 16 milioni di abitazioni
12:24solo 2 milioni possono avere un upgrade vero,
12:28ma poi ci sono tutti i palazzi dei centri storici,
12:30eccetera, sulle quasi impossibili.
12:32Questi dovranno andare con le caldaie tradizionali,
12:35ma che danno il fatto
12:36avendo lanciato un obiettivo al 2029
12:40bando alle caldaie a gas qualche anno fa
12:43che le imprese non hanno più investito
12:45nella tecnologia delle caldaie a gas
12:47e oggi si troveranno sicuramente indietro
12:50rispetto a produttori di altri continenti
12:53che invece hanno continuato a investire
12:55su questa tecnologia.
12:57Quindi non si possono disegnare a tavolino
12:59le politiche industriali di un continente
13:02quale quello europeo dei prossimi anni
13:05senza aver fatto un'analisi d'impatto.
13:08Questa è una follia assoluta,
13:09una follia assoluta.
13:12Mi chiedo anche con credibilità.
13:14La Commissione e la Presidente
13:16hanno indicato degli obiettivi
13:18e immediatamente anche a distanza di pochi mesi
13:21se li sono rimangiati.
13:23Ma come si fa a lavorare in questo modo?
13:25Mi chiedo come si fa a fare una programmazione
13:27industriale con queste regole.
13:29Faccio un'ultima domanda per entrambi.
13:31Quindi bisogna essere sognatori o realisti
13:34oggi per vincere le sfide?
13:35Soprattutto lo chiedo perché faccio questa riflessione.
13:40Se non si ha nulla da perdere non si rischia nulla.
13:43Al contrario invece sì.
13:45E mi sembra che questo sia forse il vero problema
13:48che abbiamo in Europa.
13:49Non difendere i propri asset e interessi.
13:52Professore Sabiglio, fa lei la conclusione
13:56dopo al Presidente.
13:58Direi che bisogna avere un sano pragmatismo
14:02che non significa non puntare ad obiettivi alti
14:05e non avere ideali importanti.
14:08Ma bisogna metterli a terra con quello che è possibile fare
14:11e fare efficacemente.
14:13Perché altrimenti si rischiano errori
14:17che rischiano di diventare errori tanto gravi.
14:19soprattutto per le conseguenze
14:21non tanto solo nell'immediato
14:23ma poi appunto nel lungo termine.
14:27Quindi risponderei.
14:29Bisogna essere pragmatici.
14:31Presidente?
14:33Condivido assolutamente quanto è stato detto.
14:36Oggi penso che la parola d'ordine
14:38sia il pragmatismo di ideali e di obiettivi.
14:41È anche giusto sognare.
14:43Ci mancherebbe altro.
14:44Voglio dire, il mondo è progredito
14:45grazie a coloro che non si sono accontentati
14:48dello status quo.
14:49Questo dobbiamo riconoscerlo.
14:50Però in una situazione come questa
14:52dove abbiamo gli altri continenti
14:54che stanno sfruttando le nostre debolezze
14:57noi siamo partiti con un messaggio chiaro e positivo.
15:01Riduziamo le emissioni.
15:02L'abbiamo fatto già vent'anni fa
15:03e gli altri avrebbero dovuto seguirci.
15:06Gli altri invece si stanno proprio approfittando
15:08di queste nostre debolezze e della situazione.
15:11Quindi direi che dagli ideali
15:12bisogna passare al pragmatismo oggi.
15:13E un ultimo messaggio che vuol passare
15:16sulla chimica che sia un faro
15:19e il locomotore per tutti gli altri
15:21visto i risultati che avete avuto.
15:24La chimica ritengo che proprio
15:28per le caratteristiche intrinseche del settore
15:30sia riuscita anche a primeggiare
15:32perché la chimica comunque è un settore complesso
15:34tecnologico quindi ha bisogno chiaramente
15:37anche di fattori esterni abilitanti
15:43per un settore così strategico.
15:45Possiamo essere un faro?
15:47Sicuramente lo siamo.
15:48Direi che le tre lettere che lei ha alle sue spalle,
15:51ISG, per quanto riguarda la chimica
15:54ci sentiamo di dire che sono sicuramente rispettate.
15:58Ringraziamo i nostri ospiti
15:59alla prossima puntata di Focus SG.
16:01Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:02Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:03Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:04Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:05Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:06Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:07Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:08Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:09Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:10Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:11Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:12Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:13Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:14Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:15Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:16Grazie a tutti i nostri ospiti.
16:17Grazie a tutti i nostri ospiti.
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