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ROMA (ITALPRESS) - "Vittoria! La cucina italiana entra ufficialmente nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità dell'UNESCO, accanto alla Dieta Mediterranea e all'"Arte del Pizzaiolo Napoletano". Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e già Ministro dell'Ambiente e dell'Agricoltura e promotore delle petizioni #pizzaUnesco e #cucinaitalianaUnesco. "Un riconoscimento mondiale che celebra la nostra identità culinaria, la nostra storia e il nostro modello di sostenibilità - prosegue -. Ora il messaggio è uno solo: no fake food. Se la cucina italiana è riconosciuta patrimonio dell'umanità, dobbiamo impegnarci per ridurre drasticamente l'enorme quantità di prodotti finti italiani che invadono i mercati internazionali. L'Italia esporta ogni anno circa 70 miliardi di euro di agroalimentare autentico, ma all'estero circolano quasi 100 miliardi di euro di prodotti che imitano l'italianità senza averne la qualità, la tradizione o la storia. È un danno economico e culturale, che ruba lavoro e immagine al nostro Paese". "La cucina italiana ha vinto perché incarna sostenibilità e diversità bioculturale, valori fondamentali per l'UNESCO - sottolinea Pecoraro Scanio -. È una cucina che non spreca cibo: dalle polpette alla ribollita, fino alla mozzarella in carrozza, molte ricette storiche nascono proprio dal recupero del cibo del giorno prima. Un modello attualissimo per la lotta allo spreco alimentare. Ed è una cucina che valorizza una biodiversità unica al mondo: grazie all'Elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), che l'Italia avviò nel luglio 2000 e di cui mi onoro di averne firmato l'istituzione, oggi abbiamo circa 6.000 prodotti censiti, il più grande catalogo planetario di biodiversità culinaria".

sat/mca1
(Fonte video: Fondazione UniVerde)

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00:00Vittoria, la cucina italiana è patrimonio mondiale dell'umanità del nostro. Nella lista ufficiale
00:09del PEN UNESCO, dopo la dieta mediterranea e l'arte del pizzaiolo napoletano, la cucina italiana.
00:14Ma qual è il segnale? Il segnale deve essere no-paid food. Se la cucina è riconosciuta impegniamoci
00:21perché si metta fino, si riduca drasticamente il numero dei prodotti fintamente italiani che
00:28girano per il mondo. L'Italia esporta circa 70 miliardi di export per l'anno alimentare,
00:34ma ci sono quasi 100 miliardi di euro di prodotti finti italiani in giro per il mondo che rubano
00:41lavoro e, anche se vogliamo, immagine al nostro paese. Quindi, grande vittoria per la cucina
00:48italiana e ricordiamoci, la cucina italiana ha vinto per sostenibilità e diversità bioculturale.
00:55sostenibilità perché una cucina che non spreca cibo, le polpette sono un esempio, la rimbollita,
01:00la mozzarella in carrozza, sono tutti prodotti per non sprecare il cibo del giorno prima o
01:05in generale il cibo. Dall'altro lato, grazie all'album dei prodotti agroalimentari tradizionali
01:12che ha circa 6 mila prodotti registrati, l'Italia ha il più grande catalogo al mondo e io mi onoro
01:19di averlo avviato nel maggio, nel luglio del duemila e grazie a questo grande catalogo
01:28noi siamo davvero il paese che ha la più grande diversità e biodiversità di prodotti,
01:35di ricette al mondo. Quindi un grande risultato, complimenti a tutti quelli che ci hanno lavorato,
01:41adesso lavoriamo per difendere la qualità della cucina italiana, del nostro cibo e ovviamente
01:47anche ricordandosi l'arte del pizzolone napoletano perché la pizza resta il prodotto più conosciuto al mondo.
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